ANTONIO SCURATI E IL RITRATTO DI “M. ARCHETIPO DEL LEADER POPULISTA”

Lo ha accolto una piazza Cavalli gremita, attenta e silenziosa: Antonio Scurati ha chiuso la prima giornata del Festival del Pensare Contemporaneo rispondendo alle sollecitazione di Andrea Colamedici su M. Il figlio del secolo, il primo volume che gli è valso il premio Strega nel 2019, della saga di cinque volumi dedicati a Mussolini. “Nessuna comicità nella figura di Mussolini, questo porterebbe ad una sottovalutazione del suo ruolo storico. Il fascismo non è stata una commedia, ma una tragedia che ha steso la sua scia di sangue sulla storia dell’Italia fino ai giorni nostri. M inoltre non è stata una figura ridicola e insignificante, io dico che purtroppo è stato uno dei personaggi più lungimiranti e abili del suo tempo: ad esempio le sue intuizioni sul rapporto con le masse, che sono ancora valide oggi”.

Poi una lunga riflessione rispetto al corpo posto al centro che rappresenta “anche un abbassamento del livello della comunicazione, il messaggio passa così da pancia a pancia e non più da testa a testa. Non passa più attraverso il ragionamento ma a dominare sono le vibrazioni di tipo corporale. Le conseguenze sono disastrose, all’epoca di M l’offerta del proprio corpo al popolo significa la sua trasformazione in una massa di succubi in grado solo di venerare il capo, oppure di scannarlo e distruggerlo. Esattamente come poi è andata la storia”.

Un altro tema affrontato quello del tradimento e della vergogna come elementi costitutivi del fascismo “i miei libri sono contro lo stereotipo che i fascisti sono sempre gli altri. “Il mio lavoro si sforza di respingere questa interpretazione farlocca per cercare di fare i conti fino in fondo con il fascismo, cosa che non è mai successa realmente nel nostro paese e lo dimostrano gli eventi politici degli ultimi anni. Gli italiani i conti col fascismo non li hanno fatti fino in fondo”.

“Il fascismo è stata un’invenzione italiana che si è poi propagata nel mondo, noi italiani siamo stati fascisti e lo siamo stati in tanti. Allora ho scelto di raccontare questa storia italiana e il suo lato oscuro. Ho ribaltato la prospettiva raccontando da antifascista il fascismo dall’interno. M fu un maestro di menzogne dal primo all’ultimo giorno. A partire dalla questione della violenza”.

https://www.facebook.com/share/v/16ydFVCEPU/

 

BIANCONI, BAUSTELLE: “NELLA MUSICA NON C’E’ PIU’ DEMOCRAZIA. LA COLPA E’ DEGLI ARTISTI”

Si sono alternati sul palco di piazza Cavalli tra talk e musica, le cantautrici e i cantautori più influenti del panorama musicale del momento che hanno raccontato come, attraverso le parole delle canzoni, ci si può esporre e svelare. Tra brani storici e ultimi singoli si sono esibiti Francesco Bianconi dei Baustelle, Anna Castiglia, Emma Nolde, Giulia Mei, N.A.I.P. e NAYT.

https://www.facebook.com/share/v/1D2U88czCW/

SI ALZA IL SIPARIO SU “VITE SVELATE”: I GIOVANI PROPONGONO UN MURALE PER GIORGIO ARMANI

Palazzo Farnese con gli studenti provenienti da tutta l’Italia e piazza Cavalli dove con musica, parole e riflessioni si è entrati nel vivo della terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo. Sindaca e comitato organizzativo composto dai curatori Alessandro Fusacchia, Andrea Colamedici e Maura Gancitano hanno accompagnato i presenti, tanti per la verità, al tema del festival che quest’anno si focalizza, in particolare, sull’interiorità con uno sguardo più allargato su ciò che sta avvenendo nel mondo. E dal palco di piazza Cavalli, che rappresenta il cuore della kermesse, la sindaca ha ringraziato gli organizzatori e citato più volte il ruolo chiave dei più giovani per coltivare un futuro migliore. Proprio da loro, ha detto, è arrivata la proposta di realizzare un murale per Giorgio Armani nell’ambito del progetto Uau PC! – Urban Art Unites che ha come obiettivo valorizzare la street art come elemento di rigenerazione urbana e aggregazione sociale.

https://www.facebook.com/share/v/1AgYa4tUer/

FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO: ANCHE I 59 VOLONTARI PRONTI PER LA KERMESSE

Sono 59, per la maggior parte – circa l’80% – di età compresa tra i 18 e i 25 anni, qualcuno proveniente anche da fuori Piacenza: questa, in sintesi, la squadra dei volontari pronta a dare il suo fondamentale contributo alla terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo. Riconoscibili grazie all’inconfondibile maglietta rossa e al pass identificativo, tra loro ci sono anche adulti e persone nella fascia della terza età che si sono rese disponibili soprattutto nel fine settimana.

A incontrarli oggi, per un’ultima riunione plenaria prima di entrare nel vivo della manifestazione, la direttrice di produzione dell’evento Renza Malchiodi e la coordinatrice dei volontari Caterina Mozzi, insieme ad altre componenti dello staff. Non sono voluti mancare, per un saluto iniziale di ringraziamento e un caloroso augurio di buon lavoro, la sindaca Katia Tarasconi, il vice presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, alla guida del Comitato promotore del Festival e il curatore Alessandro Fusacchia.

L’impegno dei volontari si articolerà su tre turni quotidiani, con mansioni di supporto nella cura, allestimento e gestione delle sale che ospiteranno i diversi incontri, assistenza nell’accoglienza degli ospiti e del pubblico – con particolare attenzione alle esigenze degli spettatori con disabilità – ma anche affiancamento allo staff operativo presso l’Infopoint di piazza Cavalli, la sala stampa approntata nell’aula consiliare di Palazzo Mercanti e il team del Festival dedicato ai social network.

Nell’esprimere la gratitudine dell’organizzazione per il prezioso ruolo che i volontari svolgono nel garantire la buona riuscita della kermesse, l’auspicio condiviso è che sia per tutti un’esperienza intensa, costruttiva e gratificante, che consenta di cogliere e vivere appieno l’atmosfera della quattro giorni piacentina e gli spunti offerti dagli oltre 200 ospiti protagonisti, a Piacenza, dall’11 al 14 settembre.

PIAZZA CITTADELLA: SORESI PRESENTA UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI: “DENARO PUBBLICO GESTITO IN MODO INADEGUATO”

La capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna in merito alla gestione, da parte dell’amministrazione, della concessione, della progettazione definitiva ed esecutiva del parcheggio di piazza Cittadella e alla gestione delle aree di sosta a pagamento. Il documento è stato inviato anche alla Procura della Repubblica di Piacenza e alla Prefettura.

Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia l’amministrazione sarebbe responsabile di “una mala gestione di denaro pubblico” ampiamente motivata nell’esposto in base a tre temi: garanzie bancarie, fideiussione falsa e questione avvocatura. Nel documento vengono ripercorse le tappe più significative della vicenda: dalla scoperta della fideiussione fasulla, alla mancata bancabilità dell’opera fino al cambio al vertice dell’avvocatura comunale e all’avvio di procedura di risoluzione per grave inadempimento del concessionario da parte dell’amministrazione; “attualmente i lavori sono fermi – si legge – la Piazza è devastata, il Concessionario sta continuando ad incassare i proventi della gestione delle strisce blu, comprensivi dell’aumento delle tariffe garantito dalla sottoscrizione del cosiddetto addendum”.

“Ho ritenuto doveroso presentare un esposto alla Corte dei Conti – e per conoscenza alla Procura ed alla Prefettura – ha commentato la consigliera Soresi – perché, sin dall’inizio, ho ravvisato nella gestione di questa vicenda un comportamento quantomeno negligente da parte del Comune.
Alla luce dell’avvio – a mio avviso tardivo – della procedura di risoluzione e dell’esito dei recenti provvedimenti giurisdizionali, ritengo ancora più evidente che il denaro pubblico sia stato gestito in modo inadeguato. È un tema che non riguarda soltanto la politica, ma la tutela delle risorse della nostra comunità, e per questo ho ritenuto giusto investire della questione la magistratura contabile”.

CITTADELLA: IL GIUDICE CONFERMA LA SOSPENSIVA DELLA PENALE. IL COMUNE “PIENAMENTE VALIDA LA DIFFIDA SULLE GARANZIE BANCARIE”. SI PROFILA UNA GUERRA LEGALE?

Il giudice Antonio Fazio ha depositato ieri il decreto, a seguito dell’udienza del 4 settembre, che conferma il provvedimento di sospensione della diffida comunale a Piacenza Parcheggi, esprimendosi dunque a favore della società di Lodetti Alliata. In sostanza, la penale da oltre 800 mila euro comminata dal Comune a GPS per il ritardo di 240 giorni sul cantiere sarebbe non adeguata.

Dall’amministrazione arriva una nota in cui si precisa che il decreto del Tribunale “riguarda solo ed esclusivamente “la parte relativa all’ingiunzione di pagamento” della penale per i ritardi accumulati nello svolgimento dei lavori; peraltro definendo “ingiunzione”, come fosse un titolo di credito immediatamente esigibile, ciò che in realtà è un avvio di procedimento con contestazione di ritardi. Il resto, ovvero la contestazione relativa alle dichiarazioni bancarie, “non è oggetto di domanda”, come si legge testualmente nel decreto firmato ieri dal giudice Antonino Fazio. Rimane pienamente valida, dunque, la diffida del Comune a Piacenza Parcheggi con riferimento alla mancata ricezione delle dichiarazioni bancarie aggiornate a garanzia del finanziamento del parcheggio interrato di piazza Cittadella.

Sospensiva sulla penale, dunque, ovvero su una sola delle contestazioni avanzate dal Comune nella diffida recapitata a Piacenza Parcheggi il 23 luglio scorso. Si tratta di una contestazione per 812.961,95 euro motivata dai ritardi accumulati nello svolgimento dei lavori dopo la consegna delle aree di cantiere avvenuta nel luglio 2024. In altre parole, un avvio di procedimento in ordine all’applicazione di penali per ritardi rispetto al cronoprogramma. A tale contestazione, si affianca – come detto – quella ben più rilevante che riguarda la mancata ricezione delle dichiarazioni bancarie aggiornate rispetto a quelle fornite dal concessionario nel luglio dello scorso anno”.

A questo la domanda é: quale sarà la prossima mossa dell’amministrazione? La risposta si legge, in parte, nel prosieguo della nota:

“Il decreto emesso ieri dal Tribunale sarà comunque oggetto di reclamo da parte del Comune di Piacenza che ritiene valide le ragioni delle sue contestazioni in merito ai ritardi accumulati da parte del concessionario nello svolgimento dei lavori indipendentemente dalla valutazione sull’importo delle penali. L’ente dunque ribadisce e sottoscrive le ragioni per le quali ha inviato al concessionario la diffida contestando gravi inadempimenti contrattuali ed è al lavoro per valutare la miglior strategia nell’interesse della comunità e a tutela dell’ente, visto che il contenuto sostanziale del procedimento avviato con la diffida rimane vigente.

Un interesse, quello per la comunità e la tutela del Comune, che ha guidato ogni scelta dell’attuale amministrazione, anche nella gestione della vicenda in oggetto che richiedeva di essere sbloccata dopo anni di stallo. Uscire dallo stallo, come ha spiegato più volte la sindaca Katia Tarasconi, portava di fronte a un bivio, l’unico possibile in presenza di un contratto valido: realizzare il parcheggio di piazza Cittadella (di cui la città ha assoluto bisogno) con l’attuale concessionario, oppure risolvere il contratto di concessione nel caso in cui vi fossero i presupposti per farlo”.

Il Comune quindi farà reclamo contro la decisione del giudice Fazio, ribadendo e confermando la diffida per le garanzie bancarie di cui nel dispositivo del Tribunale non si fa menzione. Si profila una guerra legale di cui la fine, ad oggi, non è per nulla certa.

 

 

XNL APERTO: MUSEI, GALLERIE E SPAZI PUBBLICI APERTI IN CONTEMPORANEA

Dal 19 al 21 settembre 2025 XNL Arte presenta la quarta edizione di
XNL Aperto, il progetto diffuso di arte contemporanea che coinvolge la città di Piacenza e il suo territorio in un articolato programma di eventi, mostre, performance, incontri e aperture straordinarie.
Nato nel 2022 sotto il coordinamento di XNL Arte, XNL Aperto propone una modalità innovativa di fruizione dell’arte contemporanea, valorizzando il patrimonio culturale e artistico locale all’interno di una cornice istituzionale e condivisa. Durante i giorni della manifestazione, musei e gallerie
fondatrici, insieme a nuovi spazi culturali e attori coinvolti per la prima volta, apriranno le proprie sedi per invitare il pubblico alla scoperta del territorio attraverso l’esperienza artistica.
La quarta edizione della manifestazione – che nei suoi primi tre anni ha coinvolto 21 musei, gallerie e spazi indipendenti, 5 studi d’artista e archivi, e ha avviato un lavoro di mappatura sulle strutture ricettive del territorio – rinnova il proprio impegno a favore di una rete sempre più ampia di professionisti e realtà del contemporaneo, in dialogo con istituzioni pubbliche e private.

L’obiettivo è promuovere eventi, interventi nello spazio pubblico e laboratori collettivi che attivino nuovi legami tra comunità e patrimonio. L’edizione 2025 segna un’ulteriore espansione del progetto, che si estende a nuove aree urbane e coinvolge una rete territoriale ancora più articolata, inserita in circuiti di produzione culturale e progetti speciali.

Dopo la lupa, l’ape e il cavallo, protagonisti simbolici delle prime tre edizioni, l’identità visiva 2025 – a cura dello studio Propp, che firma la grafica fin dal 2022 – ruota attorno alla figura dell’aquila napoleonica, emblema stratificato e potente della storia di Piacenza, evocativa del periodo compreso
tra il 1796 e il 1814. Simbolo di forza, visione, ambizione e potere, ma anche di oppressione e dominio, l’aquila permette di riflettere – con lo sguardo rivolto al futuro – sul ruolo dell’arte nel rapporto tra antico e contemporaneo, pubblico e privato: intento rinnovato anche quest’anno da XNL Aperto per promuovere un dialogo costante tra arte, architettura, memoria storica e contemporaneità.

Venerdì 19 settembre alle ore 21, XNL Aperto 2025 aprirà ufficialmente con la La forma del suono realizzata presso il Conservatorio di Musica Giuseppe Nicolini in collaborazione con XNL Musica: un’esperienza immersiva che unisce composizione, performance e improvvisazione, in un ascolto attivo e non convenzionale.
Sabato 20 settembre sarà la giornata dedicata all’inaugurazione delle gallerie, spazi espositivi e progetti diffusi. XNL Arte presenta la video installazione Manifesto di Julian Rosefeldt, realizzata in collaborazione con la casa editrice Electa, in occasione del decimo anniversario della sua prima presentazione
presso ACMI – Australian Centre for the Moving Image di Melbourne nel dicembre del 2015. L’opera, una video-installazione a 13 canali, è un potente omaggio alla pratica dei manifesti artistici del Novecento: testi programmatici e assertivi con cui gli artisti dichiaravano la rottura col passato, delineando – con parole incisive e poetiche – una nuova visione dell’arte, specchio di un
mondo in trasformazione.

A PIACENZA CRESCONO I DONATORI DI MODOLLO OSSEO. TORNA MATCH IT NOW, LA GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE

“Un gesto semplice che può salvare una vita”. Con queste parole il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, Paola Bardasi, ha presentato l’edizione 2025 di Match It Now, la giornata nazionale dedicata alla sensibilizzazione sulla donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche.L’appuntamento è per sabato 13 settembre, dalle 9 alle 19, in largo Battisti a Piacenza, dove i volontari di Admo e i sanitari dell’Ausl saranno a disposizione dei cittadini per fornire informazioni e raccogliere nuove adesioni al Registro italiano donatori di midollo osseo (Ibmdr). Durante la giornata sarà possibile effettuare un semplice test salivare e compilare un questionario che consente l’iscrizione immediata al registro.

La presentazione dell’evento si è svolta alla presenza di Paola Bardasi, direttore generale dell’Azienda Usl, Andrea Magnacavallo, direttore sanitario, Vittorio Fusco, presidente di Admo Piacenza, di Daniele Vallisa, direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Angela Rossi, direttore di Biologia dei trapianti, diagnostica molecolare e manipolazione delle cellule staminali emopoietiche, e Francesco Romeo, direttore del servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale.
«Siamo orgogliosi di ospitare ancora una volta questa iniziativa che mette al centro la solidarietà e la scienza – ha sottolineato il direttore Bardasi – Ogni nuovo donatore è una speranza concreta per chi lotta contro malattie gravi come leucemie, linfomi e talassemie. L’Azienda Usl di Piacenza è da sempre un’eccellenza in questo campo grazie alla sinergia tra Ematologia e centro trapianti, Diagnostica molecolare e manipolazione cellule staminali guidata e il servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale, che ci consentono di garantire tempi di risposta eccellenti che si traducono in supporto ai pazienti”.
Sulla stessa linea l’intervento di Daniele Vallisa, che ha ricordato come il trapianto resti tutt’oggi l’unica risposta salvavita possibile per alcune malattie. “La ricerca di un donatore compatibile è però complessa – ha spiegato – ed è per questo che occorre continuare a incentivare le adesioni. A Piacenza siamo riusciti a costruire una catena sanitaria in grado di offrire risposte tempestive e un sostegno costante non solo ai pazienti, ma anche ai caregiver”.

Angela Rossi ha sottolineato come Piacenza lavori su tre registri: quello dei donatori, in capo al Centro trasfusionale diretto dal dottor Romeo, e due registri collegati alla Biologia dei trapianti, che comprendono l’elenco dei pazienti e quello dei test di conferma di identità genetica per la compatibilità tra donatore e ricevente. “Collaboriamo da tempo con l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Reggio Emilia – ha precisato – che ha recentemente ottenuto l’accreditamento JACIE e che oggi può eseguire trapianti allogenici. Piacenza è per loro un punto di riferimento sia per la tipizzazione dei pazienti, sia per le verifiche di compatibilità”.
Il dottor Romeo ha spiegato che l’azione del Centro Trasfusionale si articola in due momenti distinti: una prima fase di idoneità dei potenziali donatori e una seconda fase di verifica dello stato di salute del donatore selezionato, per garantire la massima tutela sia del volontario che del ricevente. “Seguiamo protocolli rigorosi e ci avvaliamo di sistemi di accreditamento che sono garanzia di qualità e sicurezza lungo tutta la filiera della donazione”, ha dichiarato.
A offrire un quadro più ampio è stato Vittorio Fusco, presidente di Admo Piacenza, che ha ricordato come a livello mondiale il registro WMDA conti oltre 43 milioni di donatori, mentre in Italia l’Ibmdr abbia superato le 518mila iscrizioni. A Piacenza, i donatori sono cresciuti costantemente: dai 7.405 del 2024 agli attuali 7.521, con una prevalenza femminile. Le donazioni complessive effettuate finora sono state 64: 31 da sangue periferico, 3 tramite linfociti e 30 da sangue midollare. Di queste, 43 sono state destinate a pazienti italiani e 21 a pazienti esteri.

I requisiti per diventare donatori restano chiari: avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni al momento dell’iscrizione, con disponibilità valida fino ai 55 anni, pesare almeno 50 chilogrammi ed essere in buona salute, senza patologie croniche degli organi principali né malattie infettive. La probabilità di compatibilità con un paziente non consanguineo è molto bassa, circa una su 100mila, e proprio per questo ogni nuova iscrizione assume un valore enorme. Il prelievo di cellule staminali è una procedura sicura: nella maggior parte dei casi avviene attraverso un prelievo di sangue dal braccio, solo raramente si ricorre al prelievo dalle creste iliache in anestesia. Dopo la donazione, l’unico effetto collaterale segnalato è una lieve stanchezza, che non impedisce il ritorno immediato alle attività quotidiane.
“La donazione è una filiera complessa che richiede il lavoro coordinato di tanti professionisti – ha concluso il direttore sanitario Andrea Magnacavallo – ma alla base c’è sempre e solo un elemento: la generosità del donatore. È grazie a chi sceglie di donare sangue, plasma o midollo che possiamo salvare vite. Donare significa scegliere la vita”.

ROSE BIANCHE E SOBRIETA’ PER L’ULTIMO SALUTO A GIORGIO ARMANI

Sul feretro, adagiato nella Mercedes nera, si intravedeva una corona di rosa bianche. Qualche minuto prima delle 15 il corteo funebre ha fatto l’ingresso nel borgo di Rivalta, pronto ad accoglie il funerali di re Giorgio fin dalle prime ore della mattina.

Silenzio e rispetto per una cerimonia sobria e blindatissima. La Digos al controllo degli ingressi, e poche auto scure con a bordo il compagno, gli amatissimi nipoti e qualcuno dello staff.

La cerimonia, officiata da don Giuseppe Busani nella piccola chiesa di San Martino a lato del castello, è durata un’ora circa. E intanto sulla provinciale cresceva il numero delle persone che hanno voluto condividere il momento dell’arrivo e della partenza del feretro. Una donna lo ha atteso con una un rosa bianca tra le mani che ha lanciato al passaggio dell’auto scura. Ai lati della strada, per tutta la giornata, i colleghi delle testate nazionali hanno realizzato collegamenti in diretta e documentato l’evento.

Al termine della cerimonia il feretro ha lasciato il borgo di Rivalta tra gli applausi dei presenti. Dopo la cremazione, Armani verrò tumulato nella cappella di famiglia del cimitero del borgo, accanto alla mamma Maria, il padre Ugo e il fratello Sergio.

>

EX CHIESA DELLE BENEDETTINE: GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER LA RIAPERTURA ECCEZIONALE

Grande successo di pubblico ieri sera per il concerto nell’ex chiesa delle Benedettine. La struttura è stata eccezionalmente aperta per il concerto dell’ensemble Vanvitelli, organizzato dall’associazione “I Parchi della Musica”, nell’ambito dell’omonimo Festival giunto quest’anno alla 12° edizione, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Piacenza, l’Agenzia del Demanio e il Politecnico di Milano. Titolo del concerto, che era a ingresso gratuito, è stato “Prima d’esservi infedele – ossia Eco e Narciso” e ha celebrato i compositori Alessandro e Domenico Scarlatti a 300 anni dalla morte del primo e nel 340esimo anniversario di nascita del secondo. All’evento era presenta una nutrita rappresentanza della giunta comunale, compresa la sindaca Tarasconi.

La riapertura della chiesa si inserisce infatti nel quadro del Piano Città, siglato nel luglio 2024 tra Comune di Piacenza e Agenzia del Demanio, finalizzato alla valorizzazione di immobili pubblici in disuso e alla loro restituzione alla cittadinanza. Determinante, per consentire la piena riuscita della serata, è stato l’impegno del Politecnico di Milano che ha curato gli interventi di messa in sicurezza, rendendo possibile l’accesso al pubblico in condizioni di totale sicurezza. Tra un  anno circa, la chiesa dovrebbe tornare ad essere patrimonio culturale della città, in particolare dedicato ai giovani e alle nuove tecnologie.

Share via
Copy link
Powered by Social Snap