Per chi ama i numeri è finita 5 – 3 per il centrodestra che ha stravinto a Fiorenzuola, Rottofreno, Cortemaggiore (dove si è presentato diviso) e portato a casa una larga vittoria a Gazzola e Gropparello. Una vittoria senza riserve, a dispetto di quanto accaduto a livello nazionale, dove è il centro sinistra ad avere avuto la meglio, in alcuni casi già al primo turno come Milano, Bologna e Napoli.
Tornando a casa nostra si diceva, la vittoria del centrosinistra è certamente quella di Borgonovo, dove Monica Patella ha scalzato il sindaco uscente Pietro Mazzocchi sostenuto dal centro destra. “L a gente ha capito il nostro progetto – si legge sui profili social dei candidati di Borgo Nuova – ci ha apprezzato e non era scontato”. A Fiorenzuola Romeo Gandolfi è stato riconfermato alla guida della città forte di aver doppiato il suo avversario: 66.5% contro il 33.4% di Dario Marino Ricci. A Rottofreno praticamente stessa fotografia: Paola Galvano è la nuova sindaco in continuità con l’uscente amministrazione di Raffaele Veneziani; ha conquistato oltre 60% di voti, il candidato del centro sinistra Paolo Bersani si è fermato al 28.7%. A Gazzola Simone Maserati, con la sua civica di centrodestra, arriva addirittura al 77.7% . Gropparello, dopo la giunta Ghittoni, torna ad essere governato dal centrodestra con Armando Piazza già sindaco per 15 anni. A lui sono andati il 47.3% dei consensi. A Cortemaggiore invece il centrodestra si presenta diviso: da una parte Lega e Fratelli d’Italia a sostegno del candidato Luigi Merli, il nuovo sindaco, e dall’altra Forza Italia.
A Cadeo ed Agazzano hanno vinto due liste civiche, che possono essere ricondotte all’area progressista: Marica Toma con il 56.6% e Maurizio Cigalini con 45.6%.
E’ su queste basi che si sta incominciando a porre le basi per la campagna elettorale della prossima primavera quando in ballo ci sarà il comune capoluogo; quando il centrodestra si presenta unito il risultato è evidente, questa formazione sembra la stessa che sosterrà la sindaca Barbieri. Resta da vedere cosa farà il centrosinistra e la sua unità ritrovata. Fondamentale, a questo punto, sarà la scelta del candidato/a che potrebbe fare, davvero, la differenza.