Hanno disegnato i loro volti, i loro occhi, i sorrisi e le loro passioni. Un tratto di matita leggero nei modi ma intenso nella sostanza, di quei disegni insomma che ti rimangono impressi. Gli amici di Elisa, Costantino, William e Domenico, hanno trovato la forza per raccontare, un’altra volta, chi erano quei quattro ragazzi che non ci sono più, perché qualcosa di inspiegabile se li è portati via per sempre.
“È drammaticamente reale: la morte arriva. Anche se non ci pensiamo, anche se allontaniamo ogni segno che la richiami”. “C’è solo un amore che è più forte di ogni avversità e addirittura della morte. È l’amore di Cristo. Questo Amore tiene uniti noi a Lui e, in Lui, ci tiene uniti, tra di noi”. Sono le parole pronunciate nell’omelia dal vescovo mons. Adriano Cevolotto in Cattedrale. “La vita non è un videogioco”.