La protesta è arrivata anche a Piacenza. Quasi 200 trattori sono arrivati dalle colline piacentine e dalla provincia di Fidenza fino al piazzale dello stadio. Rumorosi, con la bandiera italiane a tanti cartelli di protesa appesi alle benne, così come dev’essere per lanciare grida d’aiuto alla politica in particolare, ma anche ai cittadini che forse non si accorgono fino in fondo cosa significa il lavoro nei campi. Nessuna associazione di categoria a capo dell’organizzazione della protesta; qui ci sono agricoltori autonomi, alcuni di loro fanno parte di AGRI MO, Agricoltori Montagna, una piccola associazione la cui presidente è una giovane donna, moglie di un agricoltore.
Nessuna elemosina, ma meno burocrazia e ottenere il giusto compenso per le spese sostenute e una sana presa di coscienza da parte della politica di quanto l’agricoltura sia indispensabile per la vita di tutti i giorni.