PROVINCIA: DIPENDENTI APPESI AD UN FILO

La questione profughi e il nodo dipendenti. Il presidente della Provincia Francesco Rolleri, a due mesi dal suo insediamento, è alle prese con due temi particolarmente delicati. Da una parte sta cercando di trovare uno spiraglio con quei sindaci che si oppongono ad ospitare profughi nel proprio comune, che si sono espressi negativamente verso il tentativo di alcuni colleghi di trovare una soluzione, seppur parziale, al problema. Dall’altra ci sono i dipendenti dell’ente che non trovano spazio nella nuova Provincia di secondo livello. A sei di loro, impiegati nel settore agricoltura, non sono stati rinnovati i contratti; non lo saranno neppure ai 24 dipendenti del Centro per l’Impiego che hanno avuto contratti subordinati a cooperative o agenzie interinali. Lavoratori a tempo determinato, insomma, il cui contratto è stato rinnovato ogni anno e che ora, per il taglio alla Legge di Stabilità, rischiano di trovarsi senza lavoro. Il discorso è diverso per i dipendenti pubblici a tempo indeterminato: “per loro – ha spiegato il Presidente Rolleri – abbiamo chiesto alla Regione il rinnovo dei contratti o la possibilità di reinserimento in altri enti regionali. Per alcuni, quelli con più anni di servizio,  stiamo attivando prepensionamenti”. Il contatto con la Regione sembra costante, anche se leggermente rallentato dal fatto che non è ancora stata formata la giunta. Mercoledì la vice presidente Patrizia Calza avrà un incontro con il Presidente Stefano Bonaccini proprio sul tema della riorganizzazione dei dipendenti. Rolleri, si aspettava una matassa così ingarbugliata? “Sapevo che con la nuova Provincia ci sarebbero stati tagli per 4 milioni di euro per il 2015, ma la Legge di Stabilità, entrata in vigore dieci giorni dopo la mia elezioni, sinceramente ha peggiorato il quadro generale. Comunque con serietà si va avanti”.

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