Il consigliere regionale Piergiovanni Alleva (Altra E-R) ha presentato un’interrogazione su Carbonext, il combustibile per cui la Buzzi Unicem ha richiesto l’autorizzazione all’utilizzo. Preoccupa la richiesta presentata dal cementificio di Vernasca all’amministrazione comunale per l’utilizzo di Carbonext. Rifesrisce il consigliere che “diversi enti locali del territorio circostante e associazioni di cittadini hanno presentato un nutrito numero di osservazioni, dalle quali emergerebbero con riguardo alla salute pubblica, rilevanti preoccupazioni per i potenziali effetti negativi derivanti dall’utilizzo del combustibile solido secondario in questione”. Motivo per il quale questi soggetti avrebbero anche richiesto l’avvio di una procedura di Valutazione di impatto sulla salute (Vis). Alleva fa inoltre presente che qualora venisse approvata la richiesta di utilizzare come combustibile materiale derivante da rifiuti, come nel caso del carbonext, la provincia di Piacenza verrebbe ad essere un polo significativo di destinazione per lo smaltimento rifiuti nell’ambito del Nord Italia, cioè per un’area ben più vasta rispetto ai confini territoriali di pertinenza. “Questa situazione– denuncia il consigliere- determinerebbe importanti e negativi effetti sulle politiche di gestione dei rifiuti e un prevedibile aumento di emissioni inquinanti in atmosfera, gravando su un territorio in cui insistono già il termovalorizzatore attivo di Tecnoborgo e l’azienda Cementirossi di Piacenza, autorizzata all’incenerimento di pneumatici e materiali plastici”. La richiesta del cementificio di bruciare Carbonext non è forse in contraddizione con quanto disposto dal Piano regionale di gestione e smaltimento dei rifiuti, si domanda Alleva? L’esponente de l’Altra Emilia-Romagna, infine, chiede “quali concrete azioni intenda intraprendere la Giunta regionale in supporto ai cittadini e alle amministrazioni locali, che hanno presentato osservazioni puntuali alla Via e richiesto la Vis”.