Guardate queste cartina: è disponibile sul sito del comune di Farini, rappresenta la carta del dissesto comunale. Le diverse colorazioni, rappresentano le frane in evoluzione, gli accumuli per crolli e detriti, le frane in scivolamento, i depositi eluviali e colluviali. Accanto al torrente Nure, compare una striscia azzurra che rappresenta i depositi alluvionali anche a monte del ponte. Nella piena il Nure ha spazzato via tutto quello che si trovava in quel punto, abitazioni comprese. Passata l’emergenza, sarà necessario fare il punto della situazione e ricostruire là dove non esiste il pericolo. Il discorso è anche e soprattutto urbanistico: in particolare in un Paese che da decenni consumo 8 mila metri quadrati di suolo al secondo, e l’Emilia Romagna è ai primi posti in questa classifica. In più se si considera che i cambiamenti climatici proporranno nuovamente episodi meteorici come quello accaduto in val Nure a distanza più ravvicinata, la situazione è da tenere attentamente sotto controllo.
Abbiamo raccolto l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Baracchi
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