La val d’Arda non si arrende nonostante la Regione abbia approvato il progetto del Carbonext, ne è stata una prova il sit in di ieri davanti al palazzo di via Aldo Moro. “La prima richiesta- si legge nella nota – è stata quella di chiedere alla Giunta di sospendere in autotutela la delibera appena assunta, a fronte del fatto che ad oggi gli effetti sulla salute dell’incenerimento dei rifiuti nei cementifici sono ancora assolutamente sconosciuti, anche a livello nazionale, tanto che la Regione stessa, nel Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (intitolato “Costruire Salute” ed approvato con Delibera n° 771/2015 del 29 giugno 2015) aveva deciso di effettuare uno studio sulle conseguenze ambientali e sanitarie dei cementifici sui territori che li ospitano, sia che usino combustibili “tradizionali”, sia che usino già combustibili “alternativi”. Questo studio, che doveva partire a settembre 2015 ed essere appunto “preventivo”, ad oggi non risulta ancora iniziato e non si vede il motivo per il quale debba essere ancora una volta la Val d’Arda e Piacenza a fare da cavia sull’uso dei CSS, per poi essere monitorata solo successivamente. Si è chiesta anche una verifica ed approfondimento sulla situazione del traffico, che per i Comitati e Legambiente non sarà affatto “a saldo zero”, come deciso dalla Conferenza dei Servizi: ogni mezzo pesante in più al giorno significa un aumento di almeno 2 (ma più probabilmente non 4) transiti giornalieri che si vanno ad aggiungere agli attuali 700/800 al giorno che già gravano sull’unica provinciale esistente e le cui conseguenze non si limitano alle emissioni al tubo di scarico. Riguardo queste ultime, poi – come già detto – alla favola della sostituzione del parco di tutti i mezzi che servono la cementeria con camion “Euro 5” e “Euro 6”, onestamente, non crede nessuno, anche se diluita nel “comodo” lasso di tempo di tre anni. Le altre richieste restano invece indipendenti dagli esiti del progetto CarboNeXT e dal destino della Val d’Arda; riguardano la volontà che venga dato seguito alla richiesta dei consiglieri Taruffi, Foti, Rancan, Molinari ed altri di agevolare e fissare dopo l’estate lo svolgimento di una apposita audizione in Commissione Ambiente dei Comitati e cittadini della Val d’Arda sul progetto CarboNeXT, anche per poter portare elementi utili alla discussione in merito al progetto di legge pendente presso le Camere di abrogazione del D.M. 22/2013 (il cosiddetto “Decreto Clini”) sui CSS, progetto presentato a firma del Consigliere Foti e cofirmato da Taruffi, Rancan e Molinari. Infine si chiede l’assunzione di un impegno per rivedere e modificare la Legge Regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale (la n° 9 del 1999 e successive modifiche) relativamente al diritto per i cittadini riuniti in Comitati ed Associazioni portatrici di interessi diffusi di natura ambientale di partecipare, almeno in veste di uditori, alle Conferenze dei Servizi al fine di permettere la più ampia partecipazione e la maggiore trasparenza possibile nei procedimenti ad ogni livello.