Se n’è andata proprio il giorno della festa della donna, lei che cercò in tutti i modi di conciliare la sua professione con il ruolo di mamma. Nita Rossi era così: dolcezza femminile e orgogliosa della sua musica. Se si dovesse ricordarla con una parola sarebbe solarità. Un sorriso sempre disponibile, pronto a canticchiare ogni volta che qualcuno glielo chiedeva. La sua musica era stata lanciata in Inghilterra negli anni 60, insieme a Tom Jones e ai Rolling Stones. Era nata a Bournemounth dove il padre immigrato gestiva un caffè nel centro della cittadina. Iniziò a cantare da bambina. Il singolo che la portò al successo fu “Untrue Unfaithful”, realizzata quando aveva appena 18 anni e poi interpretato anche da Tom Jones. Qualche anno fa la Bbc la scelse come brano per il promo di una nota serie televisiva britannica e rilanciata sul mercato discografico in una riedizione ripresa dall’originale del ’65.
Una volta diventata mamma decise di dedicarsi alla famiglia e al figlio Marco, pur cercando di non abbandonare mai la sua musica. Piacenza è stata la sua città, dove si è esibita anche negli ultimi anni, fino a quando la malattia glielo ha permesso. Era lei stessa, attraverso i social, ad aggiornare sulle sue condizioni; alti e bassi che non le hanno mai fatto perdere la speranza, almeno nelle parole. Fino all’8 marzo quando il sorriso di Nita si è addormentato per sempre.
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