CITTADELLA, TROVATO UN TOMBINO DURANTE GLI SCAVI. BONGIORNI: “RACCOGLIE LE ACQUE FLUVIALI DELLE EX SCUDERIE. NON NECESSITA DI ESSERE RIMOSSO”

E’ un tombino di 50 centimetri quadrati di volume posto ad una profondità di 50 centimetri che raccoglie le acque fluviali delle ex Scuderia di Maria Luigia.  Un manufatto recente, in mattoni, il cui ritrovamento è stato monitorato dalla supervisione archeologica che non necessiterà di essere rimosso per proseguire con  gli scavi.

E’ stato il vice sindaco Matteo Bongiorni a confermare quanto alcuni residenti, già dalla mattina, avevano pubblicato su alcune chat e fatto presente al comitato nato l’estate scorsa in difesa dei tigli di piazza Cittadella. Nulla quindi che impedirà al cantiere di proseguire che, quanto a stalli, ha già alle spalle circa un centinaio di giorni di stop.

A proposito di tempi e cronoprogramma, è stato il consigliere della civica Barbieri-Liberi Massimo Trespidi a chiedere conto di alcune anomalie risetto ai cartelli appesi alle pareti del cantiere. “Si tratta di cartelli generici che non riportano completamente le diciture – ha spiegato il consigliere – non compare il nome del capo cantiere, del collaudatore in corso d’opera, del responsabile della sicurezza. Per quanto riguarda il numero presunto dei lavoratori -continua – un cartello riporta 8, l’altro 12, ma il cantiere non è uno solo? Poi manca anche l’elenco delle imprese appaltatrici. La durata del cantiere è 540 giorni, inizio lavori 25 agosto 2024, ma non compare la date di presunta fine. Ma se il cantiere è rimasto fermo per 100 giorni – domanda Trespidi – la durata è ancora 540 giorni o è aumentata?”. E ancora “l’unico documento dove si fa riferimento della durata è l’addendum, in cui si legge che la fine dei lavori è agosto 2025. A questo punto c’è qualcosa che non va.  Anche sull’ammontare dei costi c’è poca chiarezza: su un cartello compare la cifra di 8.900.000 euro (che in realtà è la copertura bancaria), peccato che il costo complessivo sia 14.700.000 euro. Forse – conclude Trespidi – sarebbe il caso di pubblicare il costo dell’opera non della copertura bancaria. So che il Comune non centra – specifica il consigliere – ma bisognerebbe aprire una operazione trasparenza e delucidare i cittadini su ciò che sta avvenendo, magari pubblicando le informazioni sulle palizzate che coprono il cantiere”.

 

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