Tornano a salire, a Piacenza, i nuovi contagi da Covid19, dopo un periodo di discesa che durava dalla metà di gennaio.
I positivi passano da 567 a 746, con un incremento del 31,6%, attestandosi su un totale appena di poco inferiore alla media della settimana di Natale (825). L’aumento dei casi non è solo un fenomeno locale: in Italia si registra un +32,7%, in Lombardia un +25,3% e in Emilia-Romagna un +20,8%.
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, si può notare che Piacenza ha comunque un tasso di incidenza molto più basso della media nazionale (263 a fronte dei 586 statali) e regionali (381).
Nella settimana scorsa si sono eseguiti 6556 tamponi: la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti sale dall’8,4% all’11,4%.
È invece invariata la situazione nelle Cra, dove si contano in questa settimana 11 nuove diagnosi tra gli ospiti e 4 fra gli operatori: si tratta di casi tutti asintomatici, rilevati nell’ambito dello screening periodico che si effettua da mesi nelle diverse strutture.
La crescita dei casi positivi si ripercuote ovviamente sui numeri delle persone in isolamento e quarantena, che passa da 837 a 1101.
Un ulteriore segno dell’inversione di tendenza che si è registrata negli ultimi sette giorni arriva dalle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale. Le chiamate medie giornaliere sono salite da 21,4 a 28,3: nella scorsa settimana sono stati 198 i cittadini che hanno richiesto l’intervento delle squadre.
Al momento, invece, non si hanno ripercussioni significative sulla rete ospedaliera. La media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid rimane attestata su 5 casi.
I ricoveri in ospedale continuano, per ora, a scendere. La media settimanale è di 62 (erano 83 nei sette giorni precedenti). Il 13 marzo si contavano 56 degenti positivi. Stazionaria anche la situazione in Terapia intensiva, con due casi. I decessi della settimana sono 4: una persona con meno di 60 anni, 1 di età compresa tra 61 e 79 anni e due ultraottantenni.
Per quanto riguarda la vaccinazione, nella settimana scorsa sono state fatte 2795 somministrazioni. In larga parte si tratta di III dosi.
Al momento si mantengono molto basse anche le prenotazioni: appena 132 persone per il ciclo primario, 2.439 per il booster, 56 per la quarta dose.
Visti i numeri di richieste registrati in queste settimane, dal 21 marzo la rete dei centri vaccinali sarà riorganizzata in questo modo:
– l’hub di Piacenza Arsenale è aperto da lunedì a sabato, dalle ore 11 alle 18, per favorire anche la vaccinazione dei rifugiati ucraini
– a Castel San Giovanni le vaccinazioni si spostano dal Palacastello all’ambulatorio Avis in ospedale
– a Fiorenzuola le vaccinazioni si spostano dal centro di via Emilia Ovest 37 al punto prelievi (ex Macello).
In entrambe le sedi gli appuntamenti sono state organizzati in modo da non creare attese e assembramenti per i cittadini che hanno prenotato.
Rimangono inoltre disponibili le sedi di Bettola (Sala polivalente) e Bobbio (ospedale) nelle quali si prevedono sedute a cadenza periodica modulate sulla base delle richieste pervenute.
Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le sedute nelle quali è possibile il libero accesso per gli over 12 sia le giornate dedicate alla fascia 5-11 anni.
Per quanto riguarda il vaccino Novavax, sono previste tre giornate con orari dedicati.
In riferimento alla IV dose, possono accedere alla somministrazione i cittadini con fragilità, dai 12 anni in su, che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale. È possibile prenotare un appuntamento chiamando il numero 800 651 941 oppure recandosi a uno degli sportelli CUP del territorio. Sarà il medico vaccinatore del Centro vaccinale in fase di anamnesi a effettuare il controllo clinico sulla eleggibilità alla quarta dose per procedere con la somministrazione.