È ancora in salita, anche se in misura più contenuta rispetto alla settimana precedente, la curva dei contagi a Piacenza. Nella settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio, si è registrato un aumento dei positivi del 5,9%. I casi sono stati complessivamente 777, a fronte dei 735 del periodo antecedente. In rialzo anche il rapporto tra nuovi positivi e tamponi effettuati e, soprattutto, la percentuale dei sintomatici, confermata anche dal massiccio incremento delle attività delle Usca.
“Questi dati sono in linea – commenta il direttore generale Luca Baldino – con la tendenza che abbiamo cominciato a registrare la settimana scorsa. Alla crescita dei contagi, segue sempre un maggior numero di sintomatici e, quindi, di richieste di visite a casa, di accessi in Pronto soccorso e di ricoveri. Le cifre di questa settimana sono ancora contenute ma potrebbero essere le prime avvisaglie della terza ondata. Per cui non possiamo che continuare a ripetere quanto già detto nei mesi scorsi, mentre stiamo mettendo in campo ogni sforzo possibile per le vaccinazioni. Finché il virus è ancora in circolazione, occorre prestare la massima attenzione al rispetto delle regole e non abbassare la guardia”.
Nel dettaglio: i tampini effettuati 9730 tamponi, di cui 6638 molecolari e 3092 antigenici (“test rapidi”). Il rapporto tra nuovi positivi e tamponi effettuati è pari all’8% (11,7% tenendo conto dei soli tamponi molecolari). Per confronto, la settimana precedente erano stati effettuati 9082 tamponi (6039 test molecolari e 3043 antigenici) e il rapporto era del 8% (12,2% considerando i soli tamponi molecolari).
Del totale dei positivi (777), il 62% (484) ha manifestato sintomi: una percentuale decisamente più alta rispetto al 47% della settimana precedente.
La maggior parte dei nuovi positivi è stata individuata grazie alle attività di contact tracing (309 persone, il 40% del totale) ma sale moltissimo (da 24% al 31%) il numero di coloro che sono stati identificati a seguito di segnalazioni per sintomi e dalle USCA (244). A questi si aggiungono 77 casi (10%) diagnosticati in Pronto Soccorso o in ospedale, 78 (10%) a seguito di screening nelle CRA; 30 (4%) in laboratorio privato e 39 (5%) hanno fatto il tampone in altri contesti.
È sostanzialmente stabile il numero di persone in permanenza domiciliare fiduciaria, che passa da 2992 a 2998. Di queste, 1360 sono COVID-positivi e 1638 sono contatti stretti o persone rientrate da aree a rischio; la settimana scorsa erano rispettivamente 1209 e 1783.
Nel corso della settimana lesquadre USCA hanno effettuato 944 accessi domiciliari, 300 in più rispetto alla settimana precedente, di cui 59 in struttura (+51 rispetto alla settimana precedente). In particolare, l’incremento delle attività nelle Cra è in parte da attribuire anche all’impiego delle squadre di medici e infermieri per l’attività di diagnostica con tampone per contact tracing a ospiti di strutture dove erano già stati individuati casi positivi.
Si registra un incremento degli accessi in Pronto soccorsodi pazienti con sintomatologia e criteri COVID-like per un numero medio di 17 pazienti al giorno, rispetto ai 12 accessi medi giornalieri rilevati la settimana precedente.
Per gestire al meglio gli afflussi, al 1 gennaio è stata attivata una seconda area trattamento covid in Pronto soccorso.
Il numero medio di pazienti con ricovero in corso e COVID positivi è stato di 241 persone, di cui 13 in terapia intensiva.
Sono 31 i pazienti con data di decesso ricompresa tra il 28 dicembre e il 3 gennaio (erano 40 la settimana precedente).
E’ entrata a pieno regime la vaccinazione anti Covid: nella prima fase i destinatari del vaccino sono medici, infermieri, personale sanitario, delle CRA e ospiti. Ad oggi sono 900 i vaccinati. Il target di questa prima fase conta circa 8000 persone a Piacenza e provincia.
Finora le attività si sono svolte solo nel Laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza ma dal 6 gennaio) sarà attivato un secondo punto di vaccinazione nella Casa della Salute di piazzale Milano. Ciò consentirà ulteriormente di ampliare le fasce orarie della vaccinazione, dalle 8.30 alle 21.30. I numeri dei professionisti chiamati sono in aumento: oggi sono programmati poco più di 400, ma già da domani saranno 600.
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