Arrivare a garantire l’assistenza sanitaria ma anche il sostegno scolastico a coloro che non possono permettersi di pagare queste spese, a quei poveri, che l’Istat definisce assoluti, che in italia sono passati da 2 milioni e mezzo nel 2006 a oltre 6 milioni attuali. Eppure il diritto di accesso ai fondamentali servizi sociali dovrebbe essere garantito a tutti. Una banalità? Forse, ma spesso disattesa. Il Gap, gruppo di acquisto popolare di Piacenza e provincia, si pone l’obiettivo di creare una rete di mutualismo sociale per arrivare dove il pubblico, schiacciato dalla tassazione dello stato centrale, non arriva. Non si parte da zero, in questa direzione si contano molti esempi a cominciare dal Belgio con le società operaie, oppure tra l’800 e il 900 con le case del popolo, persone che pur nella miseria si mettevano insieme per sostenere un mutualismo collettivo. Finora il Gap di Piacenza ha promosso il dentista sociale avviato alcuni mesi fa prima in Val Tidone poi in città. Sono già una ventina le persone che vi si sono rivolte nel mese di gennaio. Il vantaggio? Cure odontoiatriche di alta qualità a prezzi accessibili, secondo il minimo tariffario del sistema sanitario nazionale. Il prossimo appuntamento del dentista sociale a Piacenza è per sabato 7 marzo dalle 10 alle 12 presso la sede del Gap in via Tortona 19. Ancora agli inizi, anche se ha già registrato alcuni accessi il servizio di assistenza psicoterapeuta e neurologica destinato agli adulti. Il sistema sanitario nazionale garantisce percorsi psicologici brevi, questo fa sì che una fetta sempre più larga della popolazione non sempre può rivolgersi al mercato privato.
Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo