E’ tempo di primi bilanci per le iniziative a corollario di Expo. Uno di questi è il progetto UnPOxExPO2015 partito alla fine di aprile. Nei primi 90-100 giorni l’andamento è positivo, seppur inferiore alle aspettative, soprattutto per quanto riguarda i pacchetti turistici “chiavi in mano”. Molto meglio i flussi del fai-da-te e web, buono il passa-parola fra i primi arrivi e arrivi seguenti. Molto bene la presenza e arrivi dall’estero, soprattutto dall’Europa, in particolare est e ovest. Inferiore al previsto fin ad ora gli arrivi dell’estremo nord Europa, nord America e sud Asia. Bene paesi dell’est Europa. I vari sondaggi effettuati dall’Osservatorio Economico del Paesaggio Fluviale, soprattutto sui comportamenti e sulle destinazioni dei visitatori italiani e stranieri, confermano un successo di affluenza, seppur con alcune criticità di offerta riscontrate nei territori rivieraschi al fiume Po non abituati al turismo e al flusso crescente di visitatori. In sostanza non tutte le zone rivierasche sono preparate alla presenza di flussi individuali significativi. Poche le strutture in grado di rispondere a richieste di comitive e gruppi. Bene l’accoglienza collettiva sulle imbarcazioni e motonavi già esistenti. Molta carenza nella capacità di accogliere il turista straniero, di riconoscere abitudini e necessità; criticità sono state riscontrate anche nella segnaletica e cartellonistica che conduca verso il fiume Po da diversi accessi, parcheggi non segnalati, assenza di connessione web e banda larga. Vincono i grandi eventi sul fiume e nelle grandi città collegate al fiume, le escursioni non tradizionali e dedicate a una identità storica e culturale del territorio, piacciono molto i borghi non scontati e fuori mano. L’ultimo sondaggio dell’Osservatorio Paesaggio Economico del Po rileva, soprattutto nelle piccole città tra cui Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, la necessità di puntare su programmi e proposte via web, investire in motori di ricerca e compagnie trasporti e su attrattive fuori dai soliti schemi autoreferenziali, locali, differenziati per top-spender, low cost e soggiorni di massimo 48 ore, per big-inquirer, big-eatwell, verso una proposta cioè più variegata e di livello più alto. Fra chi va ad Expo e chi frequenta i fuorisalone la spesa media giornaliera varia da 30 a 150 euro, con punte di 450 euro/persona, evidentemente con destinazioni e interessi diversi, anche lungo il PO.
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