Intelligenza artificiale, Città del Vaticano e più in generale l’istituzione ecclesiale. Superficialmente potrebbe sembrare la prima in contrasto con le altre due, almeno eticamente. Ma non è così.
Perché le linee dettate da Papa Francesco durante il G7 dello scorso anno, fissano un utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in Vaticano che sia antropocentrico e rispettoso della dignità umana e del bene comune e con un divieto assoluto di implementazione che possa generare diseguaglianze sociali. Cosa significa? Che l’uomo deve continuare ad essere al centro e dirigere l’intelligenza artificiale, non il contrario.
A parlarne agli studenti del corso di diretto e gestione degli enti religiosi dell’università cattolica è stato il Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
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