Sono cinque ad oggi i permessi di soggiorno rilasciati ai lavoratori che hanno subito condizioni di sfruttamento, a seguito della recente indagine che ha portato all’arresto di alcuni caporali nella zona di Cortemaggiore
proprio in queste ore altri casi come questi stanno venendo a galla, altri lavoratori stanno avendo il coraggio di farsi avanti e raccontare le condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti sono anche questi, di pari passo con il lavoro delle forze dell’ordine, i primi risultati del progetto interregionale Common Ground, presentato nel corso del convegno al laboratorio dell’ex Carmine
A Piacenza, il progetto è partito nel maggio 2024 e in quasi un anno di attività ha portato a risultati importanti grazie a un significativo lavoro di rete tra Comune, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, Questura, Prefettura e tutte le Forze dell’Ordine, Ausl, Organizzazioni Sindacali, Enti gestori dei centri di accoglienza e Terzo Settore.
Il progetto, la cui scadenza è prevista per la fine del mese di aprile, verrà rinnovato altri due anni per portare avanti quanto raggiunto finora; al 31 marzo 2025 infatti era stata presa in carico la situazione di oltre 220 persone, per un totale di oltre 700 pratiche di accompagnamento – in particolare nell’ambito della ricerca di lavoro, oltre a percorsi formativi di alfabetizzazione all’italiano, avviamento professionale e tirocini aziendali.
Il modo più efficace per combattere caporalato e lavoro sono i controlli che dovrebbero essere sempre più frequenti; negli ultimi tempi sono stati intensificati ma non ancora abbastanza. I dati del Rapporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle ispezioni del 2024 indicano che gli accertamenti sono cresciuti del 42% sul 2023, con un recupero di oltre un miliardo di contributi evasi; individuate 83mila violazioni alla normativa su salute e sicurezza, il 126% in più sul 2023.
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