L’economia piacentina rallenta, anche se a livello regionale è quella che tiene di più; si è ormai esaurita la spinta post pandemia, a ciò si è aggiunto un appesantimento dei costi di materie prime ed energia, oltre che del denaro. È la fotografia dell’indagine congiunturale del primo semestre del 2024, elaborato da Piacenza@ della Provincia, in collaborazione con l’università cattolica e la camera do commercio dell’Emilia.
In calo anche il settore immobiliare residenziale che ha pesantemente risentito dello stop dei bonus in materia edilizia. A tenere invece è il mercato del lavoro, che generalmente risente più tardi alla variabili economiche. Si registra un aumento di 2600 posizioni di lavoro dipendente e una diminuzione dell’8 per cento della cassa integrazione.
L’indagine si è concentrata anche sull’imprenditoria femminile; al 31dicembre 2024 sono 6148 le imprese femminili registrate, corrispondenti al 21,5 per cento sul totale, in calo dello 0,3 per cento rispetto all’ultimo trimestre 2023.
il settore dove si concentrano maggiormente è quello del commercio, seguito da servizi alle imprese e alle persone; le imprese sono per lo più artigiane, seguono quelle straniere; la carica rivestita dal 41,2 per cento è quella di amministratrice, piuttosto alta la fascia d’età delle donne che ricoprono cariche tra 50 e 69 anni, il 50,1 per cento, si scende al 30 per cento nella fascia 30-49 anni. Ed è proprio nella fascia d’età che si concentrano il numero maggiore di imprese individuali (47,4 per cento). interessante, infine, il dato sui principali stati di provenienza delle donne stranieri che ricoprono una carica: Cina, Romania e Albania.
>