Sono 43 le osservazione al PTAV (Piano Territoriale di Area Vasta) depositate entro il termine del 22 gennaio. Per la maggioranza le osservazione provengono da enti, associazioni del territorio, ma anche Comuni, imprese e privati cittadini: molte sono articolate in più richieste/segnalazioni, per un totale di sollecitazioni complessive che si attesta a circa 150. Gli argomenti più caldi sono stati in assoluto la viabilità e la logistica, oltre al limite al consumo di suolo con le connesse scelte perequative fra i diversi territori comunali.
Legambiente Piacenza, tra le associazioni che hanno presentato le osservazioni, rileva “i nuovi interventi elencati e previsti dal PTAV produrrebbero un rilevante e ingiustificato impatto sul territorio a fronte di una situazione viabilistica che, sostanzialmente, già riesce a soddisfare le esigenze del territorio provinciale, se si escludono quelle criticità imputabili
all’esplosione della logistica che potrebbero essere risolte con soluzioni meno costose ed impattanti. Per la mobilità delle persone vale invece il principio del
potenziamento e adeguamento del trasporto pubblico, dell’ammodernamento delle ferrovie comprensoriali e il potenziamento della rete della viabilità ciclabile”. In sostanza Legambiente ritiene che le proposte viabilistiche siano fortemente sovrastimante rispetto alle esigenza effettive della Provincia di Piacenza e che l’impatto ambientale, in termini di consumo di suolo e paesaggio, risulti più elevato rispetto ai vantaggi attesi.
“Si richiede pertanto un forte ridimensionamento delle previsioni di nuove infrastrutture viabilistiche, sia derivante dal precedente strumento di programmazione (PTCP), sia di nuova pianificazione. In particolare si propone una revisione dell’elenco previsto dal PTAV”.
ARPAE, nella relazione depositata, chiede che l’eventuale consumo di suolo sia possibile solo per insediamenti direttamente connessi a stabilimenti produttivi. Inoltre “per contenere il consumo di suolo, si ritiene preferibile
che tutti i Comuni della provincia rispettino il limite massimo del 3% per l’aumento di superficie del territorio urbanizzato”. E ancora “il riconoscimento della criticità della qualità dell’aria dovrà portare ad inserire nella Disciplina del PTAV indirizzi specifici, volti a migliorare o quantomeno a non peggiorare ulteriormente lo stato della qualità dell’aria. In particolare per le attività che rientrano nel settore delle logistica, per cui il traffico indotto è certamente un fattore rilevante per l’inquinamento atmosferico, oltre che acustico”.
Il Comitato della Barabasca, nato dopo l’ampliamento delle logistica nella zona Careco Barabasca a Fiorenzuola, chiede che ” gli ampliamenti dal di fuori del territorio urbanizzato dei PPST esistenti siano consentiti per insediamenti di piccola logistica con superficie territoriale inferiore a 10.000 mq, solo se direttamente connessi a stabilimenti produttivi già esistenti”.
L’elenco completo delle 43 osservazione presentate è consultabile a questo indirizzo https://ptavpiacenza.it/formazione-del-piano/
L’iter prevede ora, in base all’art. 45, comma 9, della stessa legge, un periodo di altri 60 giorni entro cui la Provincia, ancora tramite atto presidenziale, “esamina le osservazioni presentate e gli esiti delle eventuali ulteriori attività di consultazione attuate” e “predispone la proposta di decisione delle osservazioni e la sottopone all’organo consiliare insieme alla conseguente proposta di piano da adottare”.
Con l’adozione del Piano da parte del Consiglio Provinciale inizierà la terza ed ultima fase del percorso di approvazione, regolata dall’art. 46 della legge.