“Non svendiamo la salute dei cittadini”. E’ chiaro il sindaco Dosi nel descrivere quella che è l’attività attuale di Tecnoborgo nello smaltimento dei rifiuti arrivati da Genova. Per 50 giorni la struttura piacentina smaltirà 10 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani provenienti dalla Liguria. “Un quantitativo destinato all’inceneritore di Tecnoborgo secondo un criterio di prossimità territoriale – hanno riferito i rappresentanti di Tecnoborgo – nel rispetto dei limiti previsti dall’autorizzazione provinciale riguardante il termovalorizzatore: 120 mila tonnellate annue, costituite sia da rifiuti urbani del comprensorio gestito da Iren, sia da rifiuti speciali generati dalle attività produttive”. E qui sta il punto sul quale si sono scatenate polemiche e sono state sollevate sollevate perplessità da parte delle associazioni ambientaliste e da certa parte politica. L’accoglimento dei rifiuti da Genova ha determinato la necessità, per l’impianto di Piacenza, di trasferire altrove la quantità equivalente di rifiuti speciali che sarebbero stati smaltiti a Borgoforte nello stesso periodo. “Il volume complessivo di rifiuti trattati dal termovalorizzatore di Piacenza non subisce, pertanto, alcun incremento, ma viene modificato unicamente per quanto riguarda la tipologia di materiali di scarto. Un’esigenza dettata dalla normativa vigente, secondo la quale i rifiuti speciali sono collocabili sul libero mercato, laddove i rifiuti urbani – come nel caso in questione – richiedono, per poter essere smaltiti altrove, un accordo interregionale” hanno fatto sapere il sindaco Dosi e Roberto Paterlini amministratore delegato di Iren Ambiente. La tariffa applicata al Comune di Genova per la fruizione dell’inceneritore di Tecnoborgo è pari a 125 euro a tonnellata (prezzo unitario valido per tutti i soggetti che conferiscono rifiuti alla struttura, incluso il Comune di Piacenza) – ha specificato il sindaco – con una maggiorazione di 14 euro a tonnellata comparabile, per fare un esempio concreto, alla differenza di tariffazione tra residenti e fuori-residenti nell’accesso a un servizio pubblico. In totale, moltiplicata per le 10 mila tonnellate, la cifra ammonta a 140 mila euro, che la Giunta comunale di Piacenza, d’intesa con la Regione Emilia Romagna, ha scelto di impiegare per ridurre la tariffa dei rifiuti a carico delle famiglie. Piacenza e Genova legate da un concetto di solidarietà? “Certo – specifica il sindaco – ma da intendersi nella sua accezione etimologica di reciprocità e condivisione di responsabilità: non un gesto “caritatevole”, ma un contributo fattivo alla costruzione e al rafforzamento di un sistema virtuoso che possa rendere più efficiente, anche al di fuori dei confini provinciali, il sistema di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti urbani”.
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