Dieci posti letto ridotti a cinque causa Covid, sempre al completo. Così come gli ulteriori quattro arrivati grazie alla concessione dell’Associazione Pendolari, al primo piano della stessa palazzina. Il dormitorio rifugio Segadelli è un approdo sicuro per chi ha deciso, o si è trovato, a vivere in strada. Da giugno la gestione è stata affidata, tramite bando, alla cooperativa Papa Giovanni XXIII, che ha preso il posto della Ronda della Carità e di Gianni Bonadè che 20 anni fa aveva fondato il Segadelli.
Ogni sera alle 20 arrivano gli ospiti, doccia, cena e poi pronti per passare la notte al caldo, con l’assistenza di un operatore. L’ingresso è riservato a chi possiede un documento di identità o un permesso di soggiorno se straniero, a chi è vaccinato contro il Covid o si è sottoposto a tampone molecolare.
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