I dati del 2023 parlano chiaro: 3.039 sono i morti in incidenti stradali in Italia, in
media 8/9 al giorno, 224.634 i feriti, in media 600 al giorno, e 166.525 gli incidenti stradali. In Italia il tasso di mortalità- numero di morti per 100mila abitanti – risulta più elevato della media nazionale (5,2) in ben 13 Regioni, tra le quali figura al quarto posto l’Emilia-Romagna.
Obiettivo della terza edizione di “Sulla strada giusta” è dunque quello di
sensibilizzare giovani e adulti di riferimento riguardo l’importanza basilare della
cultura della sicurezza ed educazione stradale. Sia a livello nazionale che a livello europeo e mondiale c’è un andamento in miglioramento, ma troppo lento ed esiguo rispetto agli obiettivi di lungo periodo europei cui l’Italia aderisce, rendendo davvero incerto ed improbabile il raggiungimento dell’obiettivo previsto per il 2030, ovvero il dimezzamento del numero di vittime sulla strada rispetto ai valori del 2019 non considerando attendibili i valori registrati nel 2020 e nel 2021, anni della pandemia COVID.
Ragionando per fasce d’età e tipologie di utenti della strada, i recenti dati ISTAT- ACI effettuati su 107 province italiane ci dicono che gli incidenti stradali interessano maggiormente le fasce d’età dei giovani 20-29 anni, dei giovanissimi 0-14 anni ed un aumento per la fascia 75-79 anni (+23%). In particolare, i pedoni risultano essere il 17% del totale delle vittime mentre rispetto all’anno precedente si evidenzia un aumento del numero di decessi tra i ciclisti (+3.4%) e monopattini.
Le cause principali rilevate risultano essere: distrazione (15,1% tot.), mancato rispetto della precedenza o semaforo (12,9%), velocità elevata (8,4%), che sono responsabili di 80.057 incidenti: il 36,5% del totale.
Durante la precedente edizione del progetto/concorso “Sulla strada giusta” (anno scolastico 2023/24) sono stati somministrati ad un piccolo campione di studenti e docenti dei questionari qualitativi realizzati ad hoc per valutare il grado di soddisfazione rispetto ad un incontro di due ore condotto da una psicologa del traffico, riguardante il ruolo di attenzione e percezione alla guida, percezione del rischio, predisposizione alla ricerca di sensazioni forti. Dall’analisi dei risultati è emersa l’esigenza, soprattutto da parte di ragazzi e ragazze frequentanti le classi terze e quarte, di avere più informazioni e strumenti per fronteggiare i pericoli della strada. In particolare è emerso che:
il 35% degli intervistati segnala ansia rispetto alla possibilità di subire e/o generare un incidente; il 45% dichiara senso di colpa nel rifiutare un passaggio da persona conosciuta– amico/a, familiare – in condizioni non idonee alla guida (es. in stato di alterazione dovuto ad alcol o utilizzo di sostanze); il 18% ha paura nel servirsi dei mezzi pubblici, dichiarandosi non sicuro/a; il 90% degli intervistati riferisce, inoltre, di avere un conoscente (amico/a, familiare) coinvolto in incidente stradale, il 27% di averlo vissuto direttamente.
Il focus specifico del progetto/concorso è perciò sulla sensibilizzazione in merito alla prevenzione della mortalità e incidentalità stradale, causata da tutti quei comportamenti riconducibili al “fattore umano” ossia distrazione, velocità, guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Finalità del progetto è quella di elaborare un manifesto contenente comportamenti, suggerimenti, dichiarazioni d’intenti a vantaggio di una mobilità più sicura e rispettosa delle persone e dell’ambiente attraverso un concorso di idee.
I prossimi appuntamenti sono venerdì 7 febbraio 2025 con l’assemblea plenaria al teatro Politeama con tutte le classi che hanno partecipato al progetto e l’8 maggio quando si terrà la premiazione dei vincitori del concorso di idee.
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