TARASCONI INTERVIENE SU PIAZZA CITTADELLA: “SI PROSEGUE, IL CONCESSIONARIO HA TUTTE LE CARTE IN REGOLA. L’AMMINISTRAZIONE AGISCE IN MODO TRASPARENTE”

Dopo il silenzio seguito alla notizia lanciata come una bomba dalla consigliera Sara Soresi lunedì al termine del consiglio comunale, la sindaca Katia Tarasconi prende la parola, quasi a volere riprendere il discorso “da dove eravamo rimasti” prima che l’ombra dell’avvio del provvedimento di interdittiva si gettasse come un’ombra su Piacenza Parcheggi. Oggi è tempo di chiarire perché sarebbe in atto “una narrazione distorta, che non ha niente a che vedere con la realtà dei fatti”.

Quale sia la realtà lo spiega la prima cittadina in una lunga nota, “c’è un concetto che va chiarito al meglio, perché ho l’impressione che nella nostra città ci sia chi vuol dipingere l’attuale Amministrazione comunale come poco trasparente rispetto al rapporto che esiste tra l’Ente e la società Piacenza Parcheggi. Se da un lato non abbiamo mai fatto mistero della nostra scelta politica, e cioè di voler vedere finalmente realizzato il parcheggio interrato di piazza Cittadella di cui si parla da decenni e di cui crediamo ci sia bisogno in città, dall’altro abbiamo sempre sostenuto che ciò non sarà mai fatto a tutti i costi. Ma ovviamente a patto che vengano rispettate tutte le norme, che l’iter amministrativo sia perfettamente in regola e conforme al contratto stipulato e che i costi rispettino quanto stabilito nel piano economico e finanziario approvato.

L’iniziativa condotta da questa Amministrazione, infatti si è indirizzata per cercare di riportare l’Ente “sul pulito”, ossia di perseguire la massima tutela del nostro Comune dopo anni di stallo.

L’Amministrazione, grazie al lavoro di Dirigenti e Uffici, ha messo dunque l’Ente in una posizione di forza e l’ha fatto basandosi su ciò che è stato ereditato dalle precedenti Amministrazioni, ovvero un valido contratto che risale al 2012 e che vede come concessionario la società privata Piacenza Parcheggi”.

Nel lungo intervento Tarasconi risponde a chi rimprovera l’amministrazione di non aver stracciato il contratto: “molto semplicemente: non si può. Anche immaginando, per pura fantasia, di voler vedere andare a monte l’intero progetto di riqualificazione di piazza Casali e piazza Cittadella, non è pensabile che un’Amministrazione comunale possa stracciare un contratto di concessione senza che ci siano ragioni concrete o disposizioni precise in tal senso che arrivino da organi istituzionali superiori. Facendolo, il Comune verrebbe esposto a una causa giudiziaria certa, costosa, e che già di per sé contravverrebbe a un interesse pubblico e della comunità. Non sono esistiti né esistono atti formali che giustifichino la risoluzione del contratto da parte del Comune; ricordando che la “pratica Cittadella” è attenzionata da anni da Organismi ed enti sovracomunali – Anac compresa – che finora hanno accompagnato e attestato il percorso passo per passo.”.

In questo passaggio si fa cenno a quanto accaduto nei giorni scorsi senza però mai citare l’ipotesi di avvio del provvedimento di interdittiva. “Piacenza Parcheggi tuttora – come ha di recente confermato la Prefettura – è in possesso dei requisiti formali per poter essere interlocutore del Comune su questa partita. Si tratta di una società che, vale la pena ricordarlo a chi pare averlo dimenticato, è in rapporti con il Comune di Piacenza da oltre tredici anni. In altre parole, e partendo da una situazione che vedeva il Comune in una posizione addirittura di parziale inadempimento rispetto al contratto di concessione stipulato nel 2012, si è riusciti a rimettere la posizione in asse e sbloccare un’opera da troppo tempo in stallo. Grazie al lavoro degli Uffici comunali, l’Ente – che temporaneamente amministriamo tentando ogni giorno di fare il meglio per i piacentini – si trova ora “sul pulito”. Ovvero, una volta consegnata al concessionario l’area di cantiere, il Comune si è messo nelle condizioni di poter esercitare la sua funzione di controllo per quanto di sua competenza, e cioè con riferimento al crono-programma dei lavori e al relativo piano economico e finanziario. Funzione che il Comune sta svolgendo alla luce del sole.

Per intenderci, l’Amministrazione si è occupata di creare le condizioni affinché l’opera pubblica in questione venga realizzata. Ora, se è tutto in regola – e attualmente lo è, come ci confermano gli organi istituzionali superiori – l’iter per la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella proseguirà con il Comune a svolgere i controlli che rientrano nelle sue competenze; viceversa, se dovessero intervenire motivi per i quali il concessionario risultasse privo dei requisiti necessari, si aprirebbe la strada della rescissione del contratto nella consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per mettere al riparo il Comune, e quindi i cittadini, da ripercussioni negative. Un’attenzione e una tutela doverosa che vale per Piazza Cittadella così come per tutte le altre opere in corso.

In buona sostanza, come sempre in questi casi, gli scenari sono due: o il titolare di concessione ha tutte le carte in regola per potersi relazionare con l’Ente comunale, oppure le carte in regola non le ha. E fino a questo istante, le carte risultano in regola. Nel momento in cui non dovessero più esserlo, si aprirà la strada della risoluzione contrattuale. Senza che però il Comune corra il rischio di dover subire contenziosi giudiziari. Oggi quindi si prosegue, con l’intenzione rendere migliore un più ampio comparto della nostra città, che passa dalla realizzazione del parcheggio interrato e della riqualificazione di Piazza Cittadella per estendersi a Piazza Casali e al recupero delle ex Scuderie di Maria Luigia. Progetto che riteniamo di fondamentale importanza per il bene di Piacenza e dei piacentini.

Questo è quanto. Non esiste una versione della storia nella quale l’Amministrazione comunale forzi la mano, spinga affinché venga realizzata l’opera a tutti i costi, come pare voler far credere qualcuno. Il rapporto tra Comune e concessionario non è altro che il rapporto tra un ente pubblico e una società privata titolare di regolare concessione; è quindi un rapporto che si basa su atti e documenti ufficiali. Così come deve sempre essere per un ente pubblico.

 

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