Papa Francesco ha sorpreso, un’altra volta. L’annuncio del Giubilieo straordinario dedicato alla misericordia che avrà inizio l’8 dicembre per concludersi il 20 novembre 2016, ha spiazzato. Giubileo sobrio, contenuto per realizzare una nuova tappa nella “missione della chiesa di portare a tutti la misericordia”. Una sorpresa fantasiosa una bella sorpresa, l’ha definita il Vescovo Gianni Ambrosio alla viglia di una settimana impegnativa che lo vedrà a Bruxelles relatore di un seminario sullo sviluppo sostenibile e lavoro dignitoso e all’incontro con il presidente dell’Unione Europea Juncker. Certo Papa Francesco non è nuovo ad annunci spiazzanti; organizzativamente parlando un giubileo non è cosa da poco soprattutto dal punto di vista dell’ordine pubblico; prima c’erano state le affermazioni sulla maternità e paternità responsabili, il pugno in faccia a chi offende la madre, espressioni che vanno dritte al cuore, e poi quella chiesa nuova votata all’apertura dei divorziati e omosessuali tenuti spesso ai margini da una chiesa troppo conservatrice. “Mi viene in mente ciò che aveva detto Papa Giovanni XXIII – ricorda Mons. Ambrosio – quando si aprono le finestre, entra aria pulita ma il vento solleva le carte. Ed è verissimo. Ogni cambiamento produce contrarietà e difficoltà, nei fatti ci diciamo aperti alle novità ma nei fatti siamo conservatori”. Un’accelerata evidente quella di Papa Bergoglio che, come ogni novità, ha bisogno di essere metabolizzata in un ambiente dove hanno regnato sempre protocollo e ufficialità, come il vaticano. Ma sembra davvero arrivato il tempo del discernimento e dell’approfondimento.
Il servizio completo con l’intervista nella prossima puntata di A Tutto Tondo
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