GRASSO:”OCCORRE SUBITO UNA RIFORMA GLOBALE DELLA GIUSTIZIA”

“E’ venuto il momento di una riforma della giustizia globale, che guardi alle nuove tecnologie da offrire ai magistrati” e’ l’auspicio del Presidente del Senato Pietro Grasso a Piacenza per la terza giornata del Festival del Diritto. “Il processo e’ una corsa ad ostacoli – ha detto- che può rallentare da un momento all’altro. Bisogna dire basta ad una giustizia di classe e ridurre la prescrizione . La prima cosa – continua -e’ ridurre la durata dei processi, quelli civili durano tre volte di più rispetto ai paesi europei”. Criminalità organizzata e corruzione pesano gravemente sulla realtà italiana. Come fare a sconfiggerle? “E’ molto difficile – ha risposto il presidente del Senato – oggi la corruzione non è più uno scambio bilaterale, ma si è creata una rete di affari per cui il pubblico amministratore fa un favore e la ricompensa viene da un terzo. Questo crea un corto circuito pericolosissimo”.

DON CIOTTI:”LA PRIMA RIFORMA E’ QUELLA DELLE COSCIENZE”

“La riforma principale e’ quella che ognuno deve fare dentro se stesso, nelle proprie coscienze”  sono le parole di Don Luigi Ciotti il sacerdote che da anni lotta contro la mafia con l’associazione Libera. “Mafia e corruzione sono un problema di coscienza- ha sottolineato- a cui bisogna ribellarsi con il cuore”. La mafia non è solo quella del Sud, si può essere morti dentro anche in realtà apparentemente felici come Piacenza; “chi non ha lavoro, chi deve fare i conti con l’usura, chi è costretto a prostituirsi – ha detto Don Ciotti- e’ una vittima come quelle di mafia. Per questo occorre un impegno anche da parte del governo, ma soprattutto del cuore”.

BERLINGUER:” IN RAI SERVONO NUOVE IDEE E NUOVI PROGRAMMI”

Ha ancora senso oggi parlare della donna protagonista della vita politica e sociale, non sarebbe una condizione da dare per scontata? Purtroppo, nonostante le donne abbiano fatto tantisimo passi avanti, nulla e’ scontato. Ne è convinta Bianca Berlinguer, giornalista direttrice de Tg 3, intervenuta al festival del diritto sul ruolo della donna in politica e nella società. “Ancora troppe donne sono senza lavoro o se c’è l’ hanno non hanno responsabilità – ha detto – soprattutto al sud il tasso di disoccupazione raggiunge livelli molto preoccupanti e coinvolge soprattutto le donne”. Una battuta anche sullo stato di salute della Rai:”ci vorrebbe più coraggio, bisognerebbe osare con programmi nuove e nuove idee”. Lilli Gruber in procinto di sbarcare a Rai 3? “Non lo so- risponde- ma sarei molto contenta,e’una delle migliori giornaliste”.

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TOSCANI, NEO PRESIDENTE: “LA FONDAZIONE NON SARÀ PATERNALISTICA”

Il nuovo corso della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha il volto di Massimo Toscani. Con 14 voti, 6 contrari e5 astenuti, Toscani e’ il nuovo presidente dell’ente di via Sant’Eufemia. La stabilità e, pare,l’entusiasmo dopo mesi di attacchi, scontri e fratture sembrano arrivate. Il neo presidente ha subito dichiarato di voler rompere con il passato: e’ arrivato il momento di lavorare insieme , di fare squadra- ha detto – abbandonando quella visione paternalistica che ha contraddistinto la Fondazione nell’ultimo periodo.

Dopo 18 medi di tribolazioni Francesco Scaravaggi lascia, con la consapevolezza, oggi a mente fredda, di aver accettato un ruolo difficile, forse troppo lontano dalla sua personalità. Al suo successore l’augurio di vivere e lavorare con serenità per il bene della città e della Fondazione.

Il consiglio carico di aspettative non è incominciato nel migliore dei modi; tensione palpabile tra i membri del parlamentino divisi tra sostenitori di Toscani e Molinari, tanto che il presidente uscente non ha presieduto l’assemblea su richiesta del consiglio. Una volta chiarita la posizione dei 5 vigevanesi che non hanno voluto la responsabilità di una nuova elezione come era accaduto 18 mesi fa, si è andati al voto che ha visto, alla seconda chiamata, la nomina di Toscani, senza neppure chiedere il  parere sull’incompatibilità di Molinari.

RODOTÀ: “FESTIVAL DEL DIRITTO PRECURSORE DEI TEMPI”

“Partecipazione ed esclusione” anche quest’anno il tema del Festival del Diritto ha anticipato i tempi della stretta attualità.  Il responsabile scientifico Stefano Rodotà ha aperto l’edizione 2014 nella cornice di Palazzo Gotico insieme al sindaco Dosi e a Stefano Laterza. In particolare Rodotà si è concentrato sulla precarietà del lavoro, tema particolarmente caldo in queste settimane per il baccio di ferro tra Governo e sindacati sull’articolo 18. Gli eventi principali del Festival sono trasmessi in diretta streaming sulla pagina festivaldeldiritto.zero523.tv

 

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E’ UFFICIALE: MOLINARI INCOMPATIBILE ALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE

L’avevamo annunciato ieri, oggi e’arrivata l’ufficialità: Giuseppino Molinari è incompatibile alla carica di presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il parere lo ha redatto lo studio Ciampoli di Milano sulla base della Carta delle Fondazioni di Acri e su quanto riporta lo statuto stesso della Fondazione di via Sant’Eufemia. In sostanza l’incompatibilita’ risiede nel fatto che Molinari ricopre la carica di presidente della galleria Ricci Oddi, ente finanziato in modo continuativo dal Comune di Piacenza. Non è detto che il parere venga richiesto nel corso del consiglio generale di venerdì, lo scenario potrebbe essere questo: la prima  votazione potrebbe andare buca, nel senso che potrebbe non essere raggiunta la maggiornaza dei 2/3 per l’elezione del nuovo presidente. Per la seconda e la terza votazione invece occorre la metà piu uno dei voti per essere eletti. I 5 rappresentanti di Vigevano hanno dichiarato fin dall’inizio di non voler essere l’ago della bilancia. È verosimile quindi che si pronuncino solo quando la situazione sara’ chiara a favore di uno o dell’altro.  Sulla carta Massimo Toscani ha la maggioranza grazie al  voto di 13 consiglieri che hanno sottoscritto il suo programma, Giuseppino Molinari risulta incompatibile.

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FESTIVAL DEL DIRITTO, SI PARTE CON LE DIRETTE DAL MEDIA CENTER

Festival del Diritto, parte la kermesse 2014. Gli incontri più rilevanti verranno trasmessi anche quest’anno, in diretta,  al Media Center allestito in piazza Cavalli, consentendo al pubblico di seguire l’evento in tempo reale anche in caso di esaurimento dei posti disponibili in sala. L’elenco degli appuntamenti sarà visibile in streaming sul sito del Festival www.festivaldeldiritto.it, ma anche su www.piacenzasera.it e sulla pagina festivaldeldiritto.zero523.tv sulla quale potrete scegliere l’evento da seguire anche in caso di dirette contemporanee.

Si parte giovedì 25 settembre alle 16.30, a Palazzo Gotico con l’inaugurazione. Seguiranno, nella giornata inaugurale, il dibattito con Franco Cardini e Stefano Rodotà su “L’autorità e le regole” alle 18 e “Scienza e democrazia”, per il ciclo “Testimoni del Tempo”, alle ore 20 a Palazzo Gotico con la senatrice a vita Elena Cattaneo. Riprese video disponibili in differita per l’incontro delle 18.30 all’auditorium Sant’Ilario, “Le nuove regole sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro determinano davvero più partecipazione?”. Diretta, venerdì 26 settembre alle 10.30, per l’intervento di Salvatore Settis all’auditorium della Fondazione, mentre sarà trasmesso in differita il dibattito con Pietro Buffa e Franco Mussida alle 11 alla sala dei Teatini. In streaming, alle 16.30, Ilvo Diamanti su “Geografia della partecipazione politica” e alle 18, dal Salone dei Depositanti di Palazzo Galli, il confronto tra le deputate Paola De Micheli, Mariastella Gelmini e la giornalista Bianca Berlinguer, promosso dalla Commissione delle Elette. Trasmissione in tempo reale anche per l’evento che vedrà protagonista Fabrizio Gifuni, alle 20 a Palazzo Gotico. Sabato 27, andrà in diretta l’incontro delle 10.30 con il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ai Teatini, mentre sarà trasmesso in differita l’appuntamento delle 9.30 promosso dalla Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, sul “Giornale locale come strumento per favorire la partecipazione”. Riprese video in differita per l’incontro “Quale futuro per il Parlamento?, coordinato da Stefano Folli. Alle 15.30, diretta per l’evento che coinvolgerà Carla Barbati e Antonella Sciarrone Alibrandi, così come per l’intervento di don Luigi Ciotti alle 18 a Palazzo Gotico. Sarà mostrato in differita, invece, il video del dibattito con i sindaci Paolo Dosi, Federico Pizzarotti e Flavio Tosi in calendario alle 17.30. In streaming, alle 20, per il ciclo “Testimoni del tempo” l’incontro con Pietro Grasso.  Domenica 28, alle 10, diretta per l’intervento di Daniele Checchi e Roberto Reggi sul tema dell’abbandono scolastico, così come, alle 12, per il confronto tra Maurizio Landini, Tito Boeri e Umberto Romagnoli. In differita, il concomitante appuntamento delle 12 sul tema “Le regole dell’innovazione”, con Luigi Nicolais e Francesco Profumo. Streaming in tempo reale, alle 17.30, per Giovanni Moro e Chiara Saraceno su “Luci e ombre del Terzo Settore”, mentre andrà in onda in differita Piero Ignazi, su “Le nuove forme della partecipazione politica”, in programma alle 16.30 all’auditorium Sant’Ilario. Alle 19, infine, diretta video per l’incontro “Il capo e la folla” con Emilio Gentile.

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FRACASSI CGIL:”ART. 18 PRINCIPIO DI CIVILTA’ DA SALVAGUARDARE”

O si riapre un dialogo con il Governo sull’articolo 18 oppure i sindacati sono pronti alla mobilitazione totale. Lo ha ribadito Gianna Fracassi della segreteria nazionale della Cgil nel corso della suo intervento all’assemblea pubblica alla Camera del Lavoro alla presenza dei colleghi di Cisl e Uil. All’incontro doveva partecipare il  leader della Cgil Susanna Camusso che ha dato forfait per impegni nazionali e Annamaria Furlan che in queste ore ha raccolto l’eredità di Bonanni che ha lasciato la segretaria della Cisl pochi giorni fa. Al centro dell’incontro il fisco e le pensioni per chiedere al Governo di riaprire un’agenda seria e chiara che tuteli i lavoratori sui questi due fronti. Poi il dibattuto tema dell’articolo 18 e delle sue modifiche proposte a livello centrale, tre le principali quella di rendere il contratto di lavoro a tutele crescenti ma senza diritto di reintegro se non per discriminazione, proposta a cui sindacati e minoranza Pd si stanno opponendo strenuamente. “Sull’articolo 18 siamo stati molto chiari – precisa Fracassi – noi abbiamo disponibilità a discutere se si parla di estensione delle tutele e soprattutto se si fa un’operazione che vada a ridurre le tante forme di precariato, perchè crediamo che questo sia il reale problema del nostro paese. Se invece si pensa di fare un’operazione che, al contrario, riduce le tutele, su questo non possiamo essere d’accordo perchè riteniamo che l’articolo 18 sia un principio di civiltà che nel nostro paese debba essere assolutamente salvaguardato”.

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FONDAZIONE, MOLINARI INCOMPATIBILE? SI ATTENDE LA RISPOSTA UFFICIALE

Lo studio Ciampoli avrebbe dato il suo parere, anche se manca ancora l’ufficialità: Giuseppino Molinari sarebbe incompatibile alla carica di presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’uso del condizionale è d’obbligo perchè non vi è ancora la conferma ufficiale. Lo studio notarile, a cui l’ente di via Sant’Eufemia ha affidato l’incarico in sostituzione dello studio Portale impegnato all’estero, lo avrebbe stabilito in base ad una attenta valutazione della carta delle Fondazioni di Acri (Associazioni di Fondazioni e Casse di Risparmio). La risposta sarebbe al paragrafo 7 Incompatibilità e Ineleggibilità; nella fattispecie risultano incompatibili amministratori di enti, istituti o aziende soggetti a vigilanza da parte della regione, del comune, della provincia, o degli stessi organismi sovvenzionati in modo continuativo. Di quest’ultimo caso farebbe parte la galleria Ricci Oddi di cui Molinari è presidente.

Il parere tecnico era stato chiesto proprio per offrire al parlamentino che venerdì si riunirà in consiglio la possibilità di avere un quadro complessivo della situazione più chiaro e di potersi così pronunciare in modo più consapevole.

 

BORGO FAXHALL, NON SI PUO’ PIU’ ASPETTARE

Tre obiettivi: soddisfare le esigenze commerciali, dei pendolari e dare una risposta al tema della razionalizzazione degli spazi comunali. Sono le linee che hanno portato l’amministrazione ad elaborare e presentare il progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall. Un progetto a cui si lavora da anni, anzi decenni, forse troppi, che ha subito stop forzati a causa di convenzioni che non hanno portato ai risultati attesi. Non si poteva più aspettare, ci sono interessi troppo importanti concentrati in quella zona, primi fra tutti il rilancio del commercio oggi in una situazione drammatica, ma anche le esigenze dei pendolari e dei fruitori dei mezzi pubblici. In 15 anni di vita, il centro commerciale Borgo Faxhall ha visto abbassarsi una trentina di serrande, oggi molti negozi all’interno della galleria sono sfitti e i cittadini non vedono quel luogo come il luogo dove fare acquisti, condizionati da ciò che accade all’esterno.

Nel nuovo comparto presentato dall’assessore Bisotti sorgerà la nuova autostazione per gli autobus, al posto del parcheggio da 190 posti del centro commerciale. L’amministrazione ha in programma di farne uno nuovo nella zona accanto alla chiesa di Torricelle. Il Berzolla che fine farà? É un edificio sotto tutela della Sovrintendenza che il Comune spera di ottenere e di ragionare insieme ai cittadini per un suo futuro utilizzo. La partita del Piano Caricatore invece dovrebbe concludersi il 16 ottobre quando sindaco e assessore andranno al Ministero della Difesa per definire la cessione. Il discorso economico finanziario è più complesso, semplificando è accaduto questo: il debito di Coemi, la società che nel 96 aveva firmato la convenzione con il comune, è di 4,5 milioni di euro. Coemi ha chiesto di arrivare ad una soluzione che, pur riconoscendo il debito, si trasformasse in un altro tipo di proposta. L’amministrazione ha così scelto di liquidare e riconoscere la compensazione di questo debito in cambio di 3300 metri quadrati di spazi in cui verranno collocati gli uffici comunali. Il concetto è: Coemi non ha realizzato le opere concordate ma ha offerto spazi dove troveranno casa gli uffici del comune. Tutto questo complesso, autostazione, parcheggio, opere viabilistiche annesse e verde, verranno realizzate attraverso la vendita degli edifici comunali di via Scalabrini e via Verdi. E i cittadini come vedono il progetto? Molto scetticismo tra i rappresentanti delle associazioni ma anche tra gli abitanti di una zona che ricordano tristemente come recitava lo slogan di una ventina di anni fa: “borgo faxhall il pezzo di città che mancava”.