Che Expo 2015 sia un’opportunità per i territorio vicini a Milano non è una novità. Discutibili sono i tempi e le modalità con i quali si arriva a questo appuntamento di portata mondiale. Il dibattito che ha aperto la tanto discussa festa del Pd sotto le arcate di palazzo Gotico è stato proprio incentrato su come Piacenza si sta preparando all’Expo universale. Il sindaco Paolo Dosi, il direttore dell’Unione Commercianti Giovanni Struzzola, il segretario generale della Cisl Marina Molinari e il direttore di Confesercenti Fausto Arzani si sono confrontati sul tema con posizioni abbastanza distanti, a partire dai costi per l’affitto della piazzetta riservata a Piacenza all’interno del padiglione Italia. “Un’opportunità unica, da sfruttare con idee e proposte coinvolgenti” per il sindaco Dosi e Struzzola, più critici Molinari “è importante capire cosa capire cosa facciamo, Expo non è un mercatino, ci vogliono progetti, idee e soldi per realizzarli. Ci sono problemi burocratici per mettere a frutto, adesso e’ ora di iniziare a discutere con la città” e Arzani “alcuni operatori sono rimasti conquistati, decidendo di investire e ricavandone profitto, altri invece sono rimasti isolati fin da subito”. Nel corso del dibattito Marina Molinari ha posto l’accento sulla grande occasione persa: “tutti speravamo che Expo potesse portare qualcosa di strutturale che sarebbe durato nel tempo, come il collegamento veloce Piacenza Milano, ma ormai quello è un treno perso”. Il collegamento veloce è rimasto solo sulla carta? giriamo la domanda al sindaco che risponde “Il tema del trasporto pubblico è molto delicato, il treno non è più realizzabile, ma stiamo lavorando per migliorare i collegamenti già esistenti, in modo che restino ai piacentini. Aspettiamo risposte proprio in questi giorni”.
PALAZZO EX ENEL, PER LEGAMBIENTE E’ MANCATA LA PARTECIPAZIONE
Anche Legambiente interviene sul dibattito che si è creato intorno a palazzo ex Enel. Oltre a condividere la posizioni delle associazioni che si sono concentrate sui reperti archeologici, Legambiente pone l’accento su due concetti: la mancata partecipazione ad un percorso urbanistico e l’avvento di nuovo residenziale e nuovi spazi commerciali in una zona della città dove i bisogni, probabilmente, sono altri. L’associazione ambientalista lamenta il mancato coinvolgimento della città sull’utilizzo degli spazi e la presentazione di un intervento di ricostruzione già ampiamente pianificato. L’altro punto riguarda le esigenze effettive della zona in questione. Una volta che il palazzo sarà abbattuto, sorgeranno nuovi appartamenti e nuovi spazi dedicati al commercio. “In un momento in cui il mercato immobiliare è fermo, l’invenduto e i locali sfitti toccano numeri altissimi – spiega Laura Chiappa di Legambiente – ci chiediamo perchè non pensare ai reali bisogni dei residenti e delle realtà che vivono la zona, come ad esempio palestre, più grandi di quelle che rientrano nel progetto, che possano ospitare gli studenti degli istituti della zona. Secondo noi andrebbe rivista la parte del servizio pubblico. L’intento – conclude Chiappa – è di coinvolgere la città e i portatori di interesse affinchè il progetto, pur essendo già avviato, possa essere migliorato a beneficio dei cittadini”.
DATI ISTAT: A PIACENZA INDICE DEI PREZZI FERMO A ZERO. ITALIA IN DEFLAZIONE, NON ACCADEVA DAL 1959
Piacenza è messa meglio di Bologna, ma certo non naviga in buone acque. Stiamo parlando dei consumi che restano al lumicino come confermano i dati Istat relativi al mese di agosto. L’Ufficio Statistica del Comune ha rilevato una variazione dello 0% su base tendenziale (cioè rispetto ad agosto 2013) e dello 0.5% su base congiunturale (rispetto al mese precedente). In sostanza rispetto all’anno scorso i consumi sono rimasti al palo, leggermente in aumento invece rispetto al mese di luglio. Il dato locale è comunque migliore se paragonato a livello regionale: a Bologna si registrano due dati negativi sia per la tendenziale (-0.2%), che per la congiunturale (-0.3%). Una situazione di questo tipo nei mesi estivi, nel capoluogo emiliano,si è registrata solo nel 2009;oggi anche in altre città italiane ci sono evidenti segni di deflazione, lo conferma il dato nazionale: l’inflazione italiana nel mese di agosto mostra il primo tasso di crescita tendenziale negativo, -0.1%, cosa che non accadeva dal 1959. Positivo con lo0.2% invece il dato congiunturale.
Gelata dei consumi, o poco ci manca, nonostante gli 80 euro di bonus Irpef arrivati a fine maggio in busta paga, segno che per ora l’incentivo non ha scatenato il rilancio della domanda. L’utilizzo di questo bonus non è stato destinato ai consumi, ma piuttosto al pagamento di tasse, bollette o semplicemente messo da parte.
TORRIONE FODESTA, QUALE FUTURO?
Quale futuro per Torrione Fodesta? Il Comune, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi con un rappresentante del Demanio, ha deciso di procedere alla derattizzazione e alla disinfestazione dei luoghi. Una volta terminate queste operazioni, potrebbe essere la volta buona per pensare seriamente ad un futuro utilizzo della struttura. Struttura che però appartiene al Demanio, per questo il Comune dovrebbe chiedere un trasferimento di proprietà. “E’ un vero peccato che un edificio così bello sia ridotto ad uno stadio di degrado così elevato – ha detto l’assessore Luigi Rabuffi – sarebbe strategico per la città pensare ad una sua conversione anche considerata la posizione logistica, a pochi passi dal centro ma nello stesso tempo vicina all’ingresso nord della città. Personalmente – spiega l’assessore – vedrei bene questo luogo per ospitare l’attività delle associazioni, oppure come spazio ricreativo da far vivere con iniziative aperte a tutti i piacentini. Sarà certamente uno degli argomenti di cui discuteremo nel ritiro di giunta della prossima settimana”.
PALAZZO EX ENEL, ORMAI SOLO MACERIE
Da viale Risorgimento la prospettiva, ora, è del tutto diversa. Lo sguardo arriva direttamente al liceo Gioia perchè oggi le ruspe stanno “mangiando” palazzo ex Enel. Il lavoro di demolizione sta procedendo a pieno ritmo per concludersi entro il 15 settembre data di inizio delle scuole. Attualmente le vie a ridosso della struttura sono chiuse al traffico; via Campo della Fiera in parte ristretta, via X Giugno chiusa per il primo tratto di circa 50 – 60 metri. Dopo il totale abbattimento della struttura, ne sorgerà una con funzioni residenziali e commerciali, appartamenti, negozi e uffici. All’interno troverà spazio anche una palestra di 250 metri quadrati a disposizione dei residenti e delle associazioni.
Intanto il gruppo di ricerca Piacenza Romana, l’associazione Archiostorica, Italia Nostra e Fai stanno aspettando che la Soprintendenza fissi la data per il sopralluogo richiesto proprio dalle associazione in merito al recupero dei reperti archeologici riposti nella soletta di cemento armato dal 1981.
REGIONALI, CENTRODESTRA UNITO CON UN CANDIDATO PRESIDENTE?
Sarà un derby tra Matteo Richetti e Stefano Bonaccini. L’Emilia del dopo Errani passerà nelle mani di uno di loro, entrambi renziani ma molto diversi per formazione: ex Margherita, rottamatore dal primo giorno, Richetti; ex Ds, ex bersaniano, Bonaccini. Sfumata l’ipotesi di un candidato unico con Daniele Manca sindaco di Imola che piaceva sia ad Errani che al premier Renzi, il Pd è di nuovo impegnato con le primarie fissate per il 28 settembre.
Il centrodestra invece come si sta preparando a questo importante appuntamento elettorale? Allo scoperto non è uscito ancora nessuno, ma la sensazione è che ci sia forte fibrillazione tra i partiti considerata la partita che c’è in gioco. Fabio Callori, ex sindaco di Caorso, attualmente vice coordinatore regionale di Forza Italia, spiega le intenzioni della coalizione. “L’obiettivo è di arrivare all’appuntamento di ottobre con un unico candidato presidente che rappresenti l’intera coalizione di centrodestra. Crediamo che questo sarebbe un segnale forte di unità che i nostri elettori certamente apprezzerebbero”.Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia, Lega e Udc insieme? “Pare che ci siano le condizioni per andare uniti, se queste venissero meno ogni partito presenterà il suo candidato”. Tramontata dunque l’ipotesi primarie tanto amate e utilizzate dal centrosinistra. Anche lo stesso Callori si mette a disposizione di Forza Italia come candidato consigliere. “Ho dato la mia disponibilità, qualora il partito o la coalizione me lo chiedessero. Oggi non rivesto più il ruolo di sindaco, per cui ogni incompatibilità è decaduta”.
SCUOLA, A PIACENZA ASSUNTI 155 INSEGNANTI A TEMPO INDETERMINATO
Entro la settimana saranno 155 gli insegnanti precari che verranno assunti e stabilizzati. In pratica, dopo anni, entreranno nel mondo della scuola con un contratto a tempo indeterminato. 155, appunto, è il dato che riguarda Piacenza. Fanno parte dei 100 mila professori che il Governo Renzi ha deciso, a livello nazionale, di assumere. Tornando al dato locale, una parte degli assunti ha vinto il concorso, l’altra fa parte della Gae (graduatoria ad esaurimento). I sindacati come giudicano questo risultato? “gli insegnanti che quest’anno entrano in ruolo – spiega Lucia Galeazzi della Cisl scuola – coprono il 58% dei posti vacanti. Questo significa che rimane un 42% dei posti ancora destinati alle supplenze. Ci saremmo aspettati che la prima percentuale fosse più alta. Anche perchè -continua – il ministro Giannini ha detto che bisogna eliminare il precariato, ma come intende farlo se ci sono ancora 4000 persone soggetta alla cosiddetta quota 96, insegnanti che sarebbero dovuti andare in pensione ma bloccati dalla legge Fornero? Ciò significa che ci sono altrettanti giovani insegnanti senza lavoro. Siamo in attesa di scoprire cosa sarà la sorpresa che il premier Renzi ha in serbo per venerdì – conclude Galeazzi – staremo a vedere”.
Il grande nodo sono il precariato e le supplenza che il ministro Giannini ha definito “agente patogeno del sistema scolastico, batterio da estirpare” suscitando non poco malumore tra coloro che da una vita tirano avanti facendo proprio i supplenti. A lavoro con il ministro anche il sottosegretario Reggi al quale i contabili del Miur hanno segnalato che oggi pagare centomila supplenze l’anno da settembre a giugno costa quasi come pagare centomila stabilizzati. La differenza sta negli stipendi di luglio e agosto che i supplenti, licenziati ogni fine stagione, non prendono. Ma come trovare la quadra? Dove mettere mano per trovare i soldi per pagare gli insegnanti e togliere il precariato? Il denaro che il governo ha trovato, fino ad ora per la scuola, è un miliardo e mezzo, sarà sufficiente?
COLOSIMO: “LA NUOVA FONDAZIONE NON PUO’ ASPETTARE”
Il consigliere comunale di Piacenza Viva Marco Colosimo torna sul caso Fondazione. Lo fa con una nota, a pochi giorni dalla riapertura dell’ente dopo la pausa estiva fissata per il primo di settembre. Dalla prossima settimana il presidente in regime di prorogatio Francesco Scaravaggi dovrà convocare il prossimo consiglio generale nel quale verrà nominato il nuovo presidente. Verosimilmente dovrebbe essere per metà settembre. Nel frattempo il Collegio dei Sindaci dovrà reperire i documenti chiesti dal Ministero del Tesoro per far luce sugli investimenti della Fondazione dal 2000 ad oggi. Di seguito la nota del consigliere Colosimo
La nuova Fondazione non può aspettare, non possono aspettare i piacentini con loro la cultura , la formazione il turismo l istruzione. Credo che sia stata sbagliata la procedura adottata e credo anche che occorra probabilmente una richiesta di verifica di regolarità degli atti e delle procedure adottate alla Procura, al Tesoro e perché non anche alla Banca d’Italia. Si saranno abbassati i riflettori di quotidiani nazionali, ma l’attenzione che da ormai più di un anno dedico a questa spinosa e a tratti inquietante faccenda non cala. Non cala perché non siamo ancora arrivati alla svolta, perché l ‘unica buona notizia è stato l’azzeramento del Cda, una fatica non da poco dato che per arrivare a questo è stato necessario allertare quotidiani e mensili nazionali, ma ciò non importa ciò che importa realmente oggi è lo stato di salute della nostra Fondazione, ciò che importa oggi è sapere quanto ancora la Fondazione possa contribuire in termini monetari allo sviluppo della nostra città. Ed è anche per questo che voglio conoscere coloro i quali prenderanno parte a questa ristrutturazione tanto attesa e spero produttiva. Chiedo al Notaio Toscani, al momento unico candidato alla presidenza, perché ritiene di poter sapere fare il Presidente in questa delicata situazione e se ovviamente si rende conto delle responsabilità che dovrà assumersi che di certo non si limiteranno alla lettura quotidiana del Sole 24 Ore come qualcuno credeva fino a poco tempo fa . Poi chiedo anche al Consiglio Generale di far luce su tutti i conflitti d interesse esistenti all’interno dello stesso, perché oggi più che mai serve trasparenza ed eticità. In conclusione faccio l’ ennesimo appello al Sindaco Dosi affinché indichi una persona da nominare all’interno del Cda per aver controllo della situazione e soprattutto per tutelare gli interessi della nostra città del suo sviluppo, del suo futuro.
FEDERCONSUMATORI:”ALTRO CHE AUTUNNO CALDO, SARA’ FREDDISSIMO”
“Non sarà un autunno caldo, ma freddo, anzi freddissimo” a dirlo è Angela Cordani, responsabile dello sportello di Federconsumatori Piacenza. Al rientro dalla pausa estiva, dopo un giorno di apertura, all’ufficio di via 24 Maggio sono arrivate cinque persone che hanno chiuso l’utenza del gas. Perchè? Non riuscivano più a pagare le bollette. “Questo significa non poter cucinare – spiega Cordani – e ,quando comincerà il freddo, non potersi riscaldare. E’ una situazione drammatica. Era prevedibile considerati il numero sempre in aumento di persone senza lavoro e la precarietà dilagante”. A Federconsumatori sono arrivate in poche ore anche un paio di telefonate di proprietari di case in affitto i cui inquilini non sono in grado pagare nè il canone di affitto nè le utenze. “Di fronte a queste situazione – continua Cordani – ciò che possiamo fare è contattare i gestori per cercare di rateizzare il più possibile i pagamenti, ma a volte non basta neppure questo perchè le persone non riescono ad arrivare al minimo richiesto per mantenere l’utenza attiva”. A livello nazionale, secondo Adusbef e Federconsumatori, al rientro dalla ferie, i costi da sostenere saranno tanti, tra bollette (per chi se lo può permettere), tasse sulla casa e avvio della scuola, una stangata che rischia di arrivare a 1900 euro. Una cifra insostenibile per le famiglie il cui potere d’acquisto è diminuito di oltre il 13.4% dal 2008 ad oggi. Secondo le previsioni per la scuola si spenderanno 779 euro, per la Tasi il costo medio sarà di 231 euro, le bollette di acqua, luce, gas e telefono arriveranno a 460 euro mentre la Tari costerà 156 euro.
TONDO DI BOTTICELLI IN TRASFERTA A TOKYO. QUALI RICADUTE PER EXP0 2015?
Il Tondo di Botticelli va in trasferta in Giappone. E’ proprio così, il dipinto che rappresenta la Madonna adorante il Bambino con San Giovanni verrà esposto in una mostra a Tokyo organizzata dalla prima televisione giapponese e dal terzo quotidiano nazionale. Un’operazione di marketing su cui il Comune di Piacenza ha scommesso, dall’esito non scontato, ma che sarebbe sarebbe stato un peccato non tentare. Gli organizzatori giudicano il Tondo la terza opera più importante di Botticelli dopo la Venere e la Primavera, per questo i giapponesi hanno fatto tappa quattro volte a Piacenza per concludere la trattativa. Tra l’altro il quadro per essere spostato necessita di una particolare cura considerata la delicatezza della struttura. Il sindaco Dosi, a fine settembre, partirà per Tokyo dove parteciperà alla conferenza stampa di presentazione dell’evento in programma da marzo a maggio dell’anno prossimo. La scommessa di Piacenza è legata fortemente all’evento Expo 2015. In che senso? La mostra in Giappone si chiuderà pochi giorni prima dell’avvio di Expo; considerato che, ad oggi, su 5 milioni di prenotazioni, un milione arriva proprio dai paesi asiatici, c’è un’ottima probabilità che molti giapponesi a Milano per Expo, tornino a Piacenza per rivedere il Tondo nella sua collocazione originaria ai musei civici di Palazzo Farnese. Ecco che il cerchio si chiude. Di certo quella che ha fatto l’amministrazione comunale è stata una scelta rischiosa, i cui risultati potrebbero non essere all’altezza delle aspettative, ma l’impegno c’è stato sopportato anche dai numeri e dalle garanzie ricevute dai giapponesi che promuoveranno a mezzo stampa la mostra e tradurranno alcune guide su Piacenza in giapponese.