A PIACENZA SPUNTA UN NUOVO MOVIMENTO CIVICO

La presentazione ufficiale avverrà tra pochi giorni, ma le idee sono già ben chiare. A Piacenza nascerà un nuovo movimento politico. Tra i fondatori Marco Colosimo attualmente consigliere comunale della civica Piacenza Viva. “Sarà proprio un movimento  formato dai cittadini, cioè su basi civiche – ci ha confermato- non un partito. Oggi si propone come un cantiere aperto nel quale ognuno puo’ portare un contributo in termini di idee e di sviluppo per la città” . Riserbo invece sul nome e sul simbolo.

 

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FRATELLI D’ITALIA:”SCARAVAGGI LASCI L’INCARICO PER NON FARE IL PRESIDENTE A META'”

Sarà fissato quasi certamente per la fine della prossima settimana il consiglio generale decisivo per la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Decisivo perchè quella sarà l’occasione per il presidente Scaravaggi di sostituire alcuni membri del cda come richiesto nella lettera firmata da una netta maggioranza dei consiglieri (18 su 24) o, in caso contrario, di dimettersi.

Intanto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ed Erika Opizzi hanno diffuso un comunicato nel quale chiedono al presidente Scaravaggi di lasciare l’incarico “ogni giorno per lui ricco di problemi e delusioni”

Di seguito riportiamo il testo integrale della nota di Fratelli d’Italia 

” Non c’è nessuna trama, nessun grande o piccolo vecchio dietro ciò che sta succedendo alla Fondazione: molto semplicemente – affermano Tommaso Foti ed Erika Opizzi, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – di polvere sotto il tappeto non ce ne sta più da un pezzo e, fatalmente, si disperde altrove. Tutto qui.”

” Sono mesi che ci sentiamo dire che alla Fondazione tutto è a posto e tutto sotto controllo – aggiungono gli esponenti di Fratelli d’Italia – ma se così fosse non vi sarebbe oggi tanta agitazione, giusto per usare un eufemismo. Qui non si tratta più, come qualche buontempone vorrebbe ancora fare credere, di scaramucce tra coloro che si divisero quando si trattò di scegliere il Presidente, ma del fatto che i più convengano sul fatto che, lasciando tutto com’è, la Fondazione rischia e di brutto.”

” Vi sono vicende – proseguono Foti e Opizzi – che ancora oggi appaiono incomprensibili come il licenziamento del direttore della Fondazione, ma ancora di più la nomina del suo successore, quasi che quest’ultimo non fosse stato, nel passato, sindaco supplente di Banca Monte Parma e fino alla sua nomina sindaco della Fondazione di Piacenza. Eppure non ci si è posti neppure il problema dell’opportunità di procedere in tal senso.”

” I fatti che si sono succeduti in questi anni non sono ancora chiari, ma soprattutto risulta difficile comprendere i motivi per i quali si sia voluto gestire finanza – continuano gli esponenti di Fratelli d’Italia – quando per ammissione dei suoi stessi vertici ciò era giudicato pericoloso. E ancora più grave è il fatto che l’investimento in Banca Monte si sia presentato come tranquillo e volto ad impegnare una parte significativa delle risorse della Fondazione in una realtà stabile, in una banca locale con forti radici territoriali, che avrebbe permesso una strategia di salvaguardia importantissima del patrimonio nella congiuntura economica d’allora. “

” I sogni sono finiti – concludono Foti e Opizzi – e con essi se ne sono andati anche i miraggi d’investimenti oltremodo redditizi e gli incrementi patrimoniali. Ora, il Presidente Scaravaggi, che ha indicato al consiglio generale della Fondazione la squadra con cui voleva amministrarla, anche se battesse un colpo, cambiando qualche suo collaboratore, rimarrebbe – sempre e comunque – un presidente dimezzato. Prenda, dunque, atto che la situazione che ha trovato era molto diversa da come gliela avevano dipinta e lasci un incarico che ogni giorno si mostra per lui solo ricco di problemi e di delusioni.” 

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AMAZON, ROBOT AL POSTO DEL PERSONALE? L’AZIENDA:”NESSUN IMPATTO SULLE ASSUNZIONI”

L’annuncio è ufficiale: entro la fine dell’anno arriveranno 10mila robot all’interno del colosso dell’e commerce Amazon. E’ quanto ha confermato Jeff Bezos, fondatore del colosso statunitense, durante il meeting degli azionisti. Il punto è che i robot sono studiati per svolgere mansioni di magazzinieri.  Puntuale arriva la precisazione dell’azienda, “l’arrivo delle macchine non avrà alcun impatto sulle assunzioni”. Un chiarimento richiesto da più parti, ad un mese dall’annuncio di potenziare il personale fino a mille unità nei prossimi tre anni nel nuovo centro distribuzione di Castel San Giovanni operativo da gennaio.  La preoccupazione più che fondata insomma era quella che ci potessero essere ricadute negative sull’aspetto occupazionale e più in generale sul territorio.

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MARCO, DA PROGETTISTA NAUTICO A IDEATORE DI “IMAPP”

Da progettista nautico a ideatore di una guida innovativa per i visitatori dei musei di Palazzo Farnese. Marco Boeri, 40 anni è originario di San Remo, da 11 anni Piacenza è diventata la sua città. Tra le esperienze lavorative principali c’è senza dubbio quella ad Atlantis dove, appunto, progettava navi. Le sorti dell’azienda di Sariano di Gropparello sono purtroppo note a tutti, così Marco ha deciso di rimettersi in gioco, di riciclarsi, di puntare sull’innovazione, partendo dall’informatica, da qui comincia la sua storia. 

La passione per l’innovazione lo aveva già portato a realizzare due app; un kit di primo soccorso domestico e The dog diary , un passaporto del cane. Informazioni sull’aspetto sanitario e come gadget il compleanno biologico di Fido.

Fino a Imapp una guida innovativa per i musei di Palazzo Farnese creato attraverso la tecnologia dei beacons, piccoli emettitori bluetooth. Imapp localizza le persone e le guida

tra un dipinto e l’altro, fornendo a tablet o smartphone contenuti multimediali collegati a punti precisi dello spazio museale, precedentemente mappato. Il progetto ha vinto la sezione piacentina della Start Cup Emilia Romagna ed è tra i 18 finalisti del premio Smart City a cui il Comune di Piacenza ha partecipato alla fiera Smau di Bologna. 

FONDAZIONE, RIMPASTO O DIMISSIONI?

Sono ore molto delicate quella sta vivendo la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Delicati sembrano soprattutto gli equilibri interni all’ente. La richiesta da parte della maggioranza dei membri del consiglio generale di mettere mano al consiglio di amministrazione pone il presidente Francesco Scaravaggi davanti ad una scelta non facile.  In sostanza o il numero di uno di via Sant’Eufemia opera il rimpasto richiesto dai consiglieri o rischia di non avere più la maggioranza che lo sostiene, costringendolo di fatto alle dimissioni. Come si comporterà il Presidente davanti ad una richiesta così netta del consiglio?  Non potrà non tenerne conto, in caso contrario non rappresenterebbe più la maggioranza, sarebbero i numeri a rivelarlo. Intanto la data del prossimo consiglio si avvicina, sembra prima della fine del mese.

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ANDREA VITALI PREMIA GLI STUDENTI GIORNALISTI

Con il suo ultimo romanzo “Quattro sberle benedette” in cime alle classifiche di vendita, lo scrittore Andrea Vitali ha premiato gli studenti che hanno partecipato al concorso giornalistico Tra sogni e realtà promosso dall’associazione La Ricerca. Gli studenti delle scuole superiori si sono cimentati reporter con articoli sul tema “il futuro comincia adesso. La costruzione di se stessi passa anche attraverso esperienze di vicinanza a persone in difficoltà, di ascolto e di introspezione, di sfida al pensiero dominante. Essere attenti agli altri, abbattere tabù e pregiudizi, riuscire a perseguire un sogno”.

Nelle precedenti edizioni del concorso giornalistico gli studenti hanno incontrato e dialogato con altri testimonial come il campione automobilistico Alex Zanardi, il calciatore Gianluca Pessotto, il comico Maurizio Milani, il prof cantautore Roberto Vecchioni e i giornalisti Giangiacomo Schiavi, Roberto Perrone e Gianluca Gasparini.  

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DOSI SUL PALABANCA: “A BREVE ACCORDO TRA LE DUE SOCIETÀ”

Il sindaco Paolo Dosi torna sul caso Palabanca pochi giorni dopo lo sfogo di Antonio Cerciello. Il Presidente onorario della Rebecchi Nordmeccanica lamentava l’assenza di un contratto sulla possibilità di utilizzare la struttura sportiva per i prossimi tre anni. Tutto lasciava pensare ad uno situazione di stallo tra le parti. Ma oggi il sindaco, attraverso una nota che riportiamo integralmente, rassicura società e tifoserie  che il Palabanca ospiterà la pallavolo maschile e femminile di massimo livello, la sottoscrizione di un accordo ufficiale tra le due società (Copra Elior e Rebecchi Nordmeccanica) verrà formalizzata a breve, non appena si concluderanno le trattative per permettere a Copra Elior di trovare un nuovo e “sostanzioso” sponsor.

Ecco la nota del primo cittadino:

Le vicende che interessano la pallavolo piacentina – sottolinea il sindaco Paolo Dosi – stanno generando una comprensibile apprensione nelle due società professionistiche (Copra Elior e Rebecchi Nordmeccanica) e nelle rispettive tifoserie. Dopo avere recentemente incontrato i Lupi Biancorossi, nella giornata di venerdì 30 maggio ho ricevuto, insieme all’assessore Cisini, i Pink Wolf, la cui rappresentanza ci ha manifestato le preoccupazioni in ordine al futuro utilizzo del Palabanca. La struttura – rammenta il primo cittadino – è necessaria per consentire la regolare partecipazione della Rebecchi Nordmeccanica al massimo campionato e alla Champions. Credo sia utile ricordare a tutti, così come abbiamo fatto nell’incontro di venerdì, i contorni dentro i quali si sta sviluppando questa vicenda”.

“Il Palabanca – prosegue Dosi – nasce come impianto sportivo adeguato, per le sue caratteristiche, a rispondere alle esigenze di una società di volley (Copra) approdata alla massima serie. Il Comune partecipò, allora, alla realizzazione dell’opera mettendo a disposizione l’area e con la corresponsione di un importo di 3.200.000 € suddiviso in dieci annualità, l’ultima delle quali avrebbe dovuta essere corrisposta nel 2013. Fin dall’inizio, tutte le spese annuali di gestione (che oggi ammontano a circa 330.000 €) sono state a carico del soggetto gestore (Copra), come sempre avviene in tema di gestione di impianti sportivi. Vale infatti la pena di ribadire che il Comune non gestisce direttamente nessun impianto, ma ne affida la gestione a società sportive in possesso dei necessari requisiti, a seguito di condizioni che vengono preventivamente definite”.

“Con l’avvicinarsi della scadenza contrattuale decennale – aggiunge il sindaco – Comune e Copra hanno convenuto una proroga quinquennale. Questo consentiva un doppio vantaggio, in un momento molto difficile sotto il profilo economico: il Comune avrebbe distribuito in cinque anni l’ultima rata di € 320.000 e, soprattutto, non avrebbe dovuto farsi carico delle ingenti spese annuali di gestione (€ 330.000), mentre Copra avrebbe avuto la garanzia di continuità nell’utilizzo dell’impianto e avrebbe potuto diluire gli impegni residui nei cinque anni rimanenti”.

“Negli ultimi anni il Palabanca ha conosciuto un utilizzo condiviso – fa notare Dosi – grazie ai grandi risultati sportivi ottenuti da altre squadre piacentine: dapprima il basket e nelle ultime due stagioni il volley femminile vi hanno trovato ospitalità, concordando con il soggetto gestore le modalità di condivisione delle spese di gestione. A seguito delle note vicende di queste ultime settimane ci troviamo in una situazione nella quale il soggetto gestore sta prodigandosi, anche con il supporto del Comune, per confermare la partecipazione alla prossima stagione attraverso la ricerca di partner e/o sponsor disponibili a collaborare attivamente. Il Comune, che ha  seguito fin dall’inizio tutta la vicenda che ha interessato le due prestigiose

società di volley, ha cercato di favorire le condizioni necessarie per consentire ad entrambe le società di proseguire la propria attività ai massimi livelli nelle migliori condizioni possibili. È ragionevole ritenere che una soluzione sia realisticamente raggiungibile nel giro di pochi giorni, e comunque, necessariamente, prima della scadenza dei termini utili all’iscrizione ai campionati”.

“In questa fase – conclude il sindaco – non posso far altro che garantire che il Palabanca sarà disponibile per consentire il regolare svolgimento dei campionati di massima serie, maschile e femminile. L’accordo tra le società, necessario per definire le condizioni di utilizzo dell’impianto, può essere sottoscritto in qualsiasi momento (l’anno scorso venne formalizzato nel mese di ottobre): l’importante è avere la garanzia della disponibilità dell’impianto. Per questi motivi e alla luce di una situazione molto complessa riteniamo di dover tranquillizzare le società, le tifoserie e i tanti appassionati sportivi assicurando che, come Amministrazione comunale, garantiamo l’utilizzo del Palabanca nelle prossime stagioni. Chiediamo solo il tempo necessario (pochi giorni) perché il Palabanca torni ad ospitare tutta la pallavolo professionistica piacentina, maschile e femminile. La sottoscrizione di un impegno ufficiale tra le due società sarà formalizzata non appena si concluderanno le trattative, già in fase avanzata, che consentiranno a Copra Elior, attuale gestore dell’impianto, di portare a termine il percorso di rafforzamento e rilancio societario”.

 

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FONDAZIONE, ALEA IACTA EST?

La situazione in via Sant’Eufemia si fa sempre più complicata e delicata, gli equilibri sono sempre più fragili. La goccia  che ha fatto traboccare il vaso probabilmente la lettera firmata, pare,  da una larga maggioranza del consiglio generale (18 su 24) indirizzata al presidente Scaravaggi in cui si chiede di rivedere gli equilibri interni con una sorta di rimpasto tra i membri del consiglio di amministrazione.  Ma anche quanto emerso dall’ultima seduta di consiglio comunale, come abbiamo documenatato con un ampio servizio, dedicata proprio agli investimenti della Fondazione con il mirino rivolto soprattutto verso il titolo Monte Parma  che ha già subito due pesanti svalutazioni (25 e 28 milioni di euro).

Insomma “alea iacta est” per dirla alla latina, il dado è stato gettato. Siamo alla resa dei conti? Quale sarà la posizione del Presidente Scaravaggi davanti alla richiesta di una maggioranza così netta? Non potrà non tenerne conto. E se non lo facesse potrebbe essere sfiduciato? Dubbi che si scioglieranno, a breve, nel prossimo consiglio.

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AUTISTI IN SCIOPERO:”LA SICUREZZA NON ESISTE PIU'”

Gli autisti incrociano le braccia e i pullman restano fermi al deposito. Nonostante sia il giorno della protesta, qualche autobus però circola ugualmente tra il malumore dei colleghi che hanno aderito allo sciopero. Il presidio è fissato a piazzale Marconi, passaggio praticamente obbligato per tutti gli autobus. Tante bandiere e tanta amarezza da parte di autisti che oggi dicono di non farcela più. Stress dovuto a turni anche di 8/10 ore su un autobus, mancanza di ferie, turni doppi per coprire il personale che manca, scarsa sicurezza. Uno sciopero per denunciare condizioni di lavoro diventate troppo pesanti, e per chiedere a seta nuove assunzioni.

Dall’altra parte però Seta risponde che per nuove assunzioni mancano i fondi, per questo si è ricorso all’esternalizzazione di 330mila chilometri. 

 

LAVORATORI SANDIVIK:”CI STANNO TOGLIENDO LA SPERANZA”

La speranza di salvare il posto di lavoro sembra ormai persa. C’è una triste rassegnazione nei volti dei 57 dipendenti della Sandvik di San Polo. L’azienda ha praticamente azzerato gli ordini e le commesse una decina di giorni dopo l’annuncio della chiusura. Oggi la speranza è di poter ottenere un’offerta economica vantaggiosa per farsi da parte.

Tra loro ci sono veterani come Valerio 41 anni che lavora a San Polo da 33 anni. A novembre ha ricevuto il premio anzianità dall’amministratore delegato per l’Italia Fabrizio Resmini colui che, il 16 aprile scorso, ha annunciato la chiusura dello stabilimento. “E’ come perdere la famiglia – ci dice – a me mancano 4 anni alla pensione, devo ricollocarmi, ma come?”

Giovanni è stato assunto alla Sandvik 6 anni fa con un contratto a tempo indeterminato e la prospettiva di poter crescere professionalmente. Oggi si ritrova con due figlie di 3 e 7 anni e la moglie senza lavoro. “Sei anni fa ho lasciato una ditta che oggi va bene e io mi ritrovo praticamente senza lavoro con  due figlie piccole e un’auto da pagare”.

La prospettiva potrebbe essere il ricollocamento di alcune professionalità negli stabilimenti di Como e Trento, ma pare che i profili professionali richiesti non siano quelli di operaio.

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