UN POMODORO, UN MERLETTO E UN HASHTAG, POTEVA ESSERE IL BRAND PIACENZA. A TUTTO TONDO

Un pomodoro tondo e rosso con il ciuffetto verde che richiama il merletto di palazzo Gotico, che a sua volta si trasforma in un hashtag un po particolare. Un mix di elementi, il pomodoro e il merletto del Gotico, che caratterizzano Piacenza con un tocco di modernità virtuale. Poteva essere il brand Piacenza, il marchio che che avrebbe potuto rappresentare la città nel mondo, non solo in vista di Expo. Era stato presentato un anno fa, ma poi non si è saputo più nulla.

Tre giovani ricercatori del laboratorio MUSP, due di questi ingegneri hanno vinto il bando Officina Mille Miglia promosso da Mille srl e dall’Unione Industriali di Brescia. Un successo per questi tre giovani ragazzi che il cui progetto è stato scelto da 26 provenienti da tutta Italia. Il progetto unisce le nuove tecnologie 3D al mondo di nicchia delle auto d’epoca.

In un momento in cui si parla di accorpamento a livello regionale degli enti fieristici, e in cui Piacenza Expo ha chiesto ai soci l’aumento del capitale, è interessante conoscere quale impatto sociale le attività dell’ente fiera piacentino ha sul territorio. Lo studio è stato redatto da due giovani neo laureati della cattolica di Piacenza del Laboratorio di Economia Locale. L’indotto di Piacenza Expo per il 2014 è pari a 5 milioni 300 mila euro.

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