E’ SCONTRO SUL BOLLINO ANTIFASCISTA. “PURA IDEOLOGIA”. “TUTELA DEI VALORI DELLA COSTITUZIONE”. TRESPIDI SI ASTIENE IN DISACCORDO CON LA MINORANZA

C’era da aspettarselo che la dichiarazione sul bollino antifascista avrebbe portato, ancora una volta, alla scintille. E così è stato; al termine della discussione, il nuovo regolamento per la concessione delle sale comunali e del patrocinio degli eventi è stato approvato con il voto della maggioranza e di ApP, il voto contrario della minoranza e l’astensionismo del consigliere Massimo Trespidi che, nel suo intervento, ha marcato dai colleghi dell’opposizione, in particolare dalla consigliera Soresi.

“Io sono antifascista e non ho nessun problema a dichiararlo – ha detto Trespidi – non è vero che il fascismo è morto, c’è ancora. Così come il nazismo, rinascono sotto forme diverse. La mia posizione è molto diversa da quella dei colleghi. La parola fascista, inserita nel nuovo regolamento, non da nessun disturbo, ma è incompleta, perché se l’ideologia è una male, tutte le ideologie sono un male. Per cui l’elenco deve essere completo, altrimenti mancano dei pezzi”. Un intervento che arriva dopo quello della capogruppo di FdI Sara Soresi “questo articolo del regolamento è una pagliacciata con cui sperata di recuperare consenso dopo piazza Cittadella, un bollino sovietico, una pagliacciata che ci ha messo in imbarazzo pure a livello nazionale. Così come mi sono rifiutata di esibire il green pass per entrare in quest’aula, io non mi dichiaro antifascista, non saprei cosa è il fascismo oggi”.

“Sentire Soresi oggi dire queste parole ci fa capire quanto serva questo bollino, anzi servirebbe un bollone – ha replicato il consigliere di ApP Luigi Rabuffi –  la Costituzione è antifascista, non è anticomunista, perché i comunisti hanno fatto la Resistenza, ed erano parte dell’assemblea costituente”. E ancora “il bollino sarebbe superfluo in un modo normale, ma purtroppo normale non é dove rigurgiti dell’estrema destra stanno tornando in auge a causa del malessere diffuso e dell’ignoranza. Noi amministratori abbiamo una responsabilità”.

Voto contrario al nuovo regolamento anche dalla ex sindaca Patrizia Barbieri che “rappresenta una vera offesa alla libertà di pensiero. Il bollino antifascista diventa una iniziativa fascista. Bastava che parlaste di ideologie totalitarie, invece avete voluto evocare sessismo, fascismo e razzismo.
Volete mettere qualcosa che non è pertinente con la nostra costituzione.
Concentriamoci su quelli che sono i valori della Costituzione al di là dell’essere di sinistra o destra”.

“Una specifica aggiuntiva dopo la Costituzione – ha detto Tiziana Albasi PD – significa che ci sono in corso manifestazioni ed eventi che disattendono le regole e le leggi”. “Quella sull’antifascismo – ha aggiunto Salvatore Scafuto PD – è una dichiarazione forte in un regolamento che ribadisce i valori della Costituzione”.

“A volte mi domando perché sia così difficile dichiararsi antifascisti – ha detto nel suo intervento Matteo Anelli, Pc Coraggiosa – il vero pericolo è la naturalezza con cui si parla di fascismo. Chissà cosa direbbero partigiani…
in un modo perfetto sarebbe abbastanza scrivere A favore della costituzione, ma perfetto non è, quindi si rende necessaria una specifica”.

“Non ritengo divisivo ritenersi e dirsi antifascista – è intervenuto il consigliere Jonathan Papamarenghi –  ma non mi sento tutelato da un regolamento come questo. Insieme a fascismo vanno condannati gli altri drammi che le ideologie totalitarie hanno portato con sé. Questo è un provvedimento a metà”.

“Perché concentrarsi su fascismo, razzismo e sessismo e non su omofobia  e xenofobia?” domanda la consigliera Gloria Zanardi FdI – questo articolo del regolamento è liberticida, contraddittorio e fascista. Il bollino è solo un modo per recuperare qualche consenso da parte dell’amministrazione, oltre che per aggraziarsi ApP in lento avvicinamento alla maggioranza dopo alcune aperture. Gli unici a non aver fatto conti con la storia siete voi”.

 

 

MONS. CEVOLOTTO: “MOLTI SI CHIEDONO DOVE’ERA DIO AD AUSCHWITZ?”

Si è celebrata al Giardino della Memoria dello Stradone Farnese la cerimonia in onore delle vittime della Shoah, nella ricorrenza che segna, nel 2025, l’80° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Il Prefetto ha consegnato alla memoria di Emilio Cergnul, militare deportato in Germania dal 9 settembre 1943 al 13 agosto 1945 e alla memoria di Luigi Trabucchi, militare deportato dall’8 settembre 1943 al 14 settembre 1945, internato presso l’Acciaieria Regione Ruhr, la medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.

https://fb.watch/xnopHhGb7d/

COMMISSIONE PARLAMENTARE IN VISITA ALLA LOGISTICA: “CONDIZIONI MIGLIORATE, MA C’E’ DA INVESTIRE SULLE PERSONE”

Gli stabilimenti scelti rappresentano le cosiddette eccellenze del settore della logistica, dove per definizione le condizioni dovrebbero essere migliori che altrove; ma nonostante questo, la delegazione della commissione parlamentare ha riscontrato una realtà migliorata soprattutto per quanto riguarda la diminuzione a ricorrere alle cooperative per la somministrazione del lavoro a favore di una maggiore internalizzazione, e una maggiore sicurezza.

In primo piano la persone e i lavoratori, con misure e interventi che pongano la sicurezza del lavoro al centro, negli stabilimenti così come nel percorso per raggiungerli.

Una visita organizzata sulla scia de protocollo che la prefettura ha firmato con tutti gli attori che gravitano intorno alla logistica, primi fra tutti i sindacati.

https://fb.watch/xm_N9EXCGE/

URBANISTICA: ECCO LE PROPOSTE DELLA MAGGIORANZA PER IL PUG. UNA LOGISTICA DI SECONDA GENERAZIONE PER LIMITARE IL DANNO

Quattro punti precisi, quattro paletti che segnano il perimetro che l’amministrazione dovrà tenere conto per la redazione del PUG, il Piano Urbanistico Comunale della città di Piacenza. Il documento è stato consegnato dalla maggioranza di centrosinistra (PD, Piacenza Oltre, Coraggiosa, Civica Trasconi) alla sindaca al termine di un lungo e dibattito, pare, confronto.

Rinuncia alla perequazione di aree disponibili da altri Comuni, limite all’espansione della logistica e solo a determinate condizioni, costruire sul costruito per una nuova rigenerazione urbana, salvaguardare e incrementare le aree verdi e sviluppare la forestazione urbana e periurbana. Leggendo nel dettaglio le proposte, si percepisce l’intenzione di una logistica votata a “limitare il danno” con cercando di vincolare gli insediamenti all’uso del trasporto su rotaia, evitare speculazioni immobiliari. Risalto alle compensazioni ambientali e all’utilizzo di materiali prestazionali anche dal punto di vista di un futuro smaltimento. Una sorta di logistica di seconda generazione, governata e a migliore impatto rispetto a quella precedente.

“Abbiamo così inteso offrire un contributo chiaro e coerente – viene sottolineato – con l’anima progressista e riformista delle forze politiche che sostengono l’Amministrazione Tarasconi, a seguito delle fasi preparatorie del percorso partecipato promosse dalla Giunta. Ad orientarci è stata la consapevolezza dell’importanza del nuovo strumento di pianificazione che condizionerà il futuro della Città, accompagnata dalla responsabile valutazione delle gravi emergenze soprattutto di carattere ambientale che pesano sui nostri territori. Situazione che richiede scelte di radicale rottura con il passato”.

“Lo sforzo, una vera e propria sfida, è stato quello di garantire – prosegue la nota – in modo non equivoco un equilibrio tra tutela dell’ambiente e potenzialità di sviluppo e attrattività del nostro territorio. Se l’architrave di tutte le scelte è creare le condizioni più efficaci per arrivare all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050, così come previsto dalla legge, tale percorso dovrà concretizzarsi attraverso quattro direttrici molto chiare.

Eccole nel dettaglio:
1- Rinuncia all’uso dello strumento perequativo di area vasta, ossia abbandono della possibilità di incrementare le aree edificabili a Piacenza, attraverso l’acquisizione di diritti ceduti da Comuni della provincia che non li utilizzino, una volta che fosse esaurita la possibilità espansiva del 3% del territorio urbanizzato prevista dalla legge.

2- Dare priorità alla rigenerazione urbana dell’edificato esistente e delle aree dismesse, tenendo conto del consistente stimato fabbisogno abitativo evidenziato da una recente ricerca del Cresme, con un’attenzione particolare all’ingente patrimonio di beni storici presenti soprattutto nel territorio urbanizzato. Il tutto proponendo efficaci incentivi premiali sia sul piano volumetrico che fiscale. Incentivare la mobilità sostenibile, attraverso le specifiche previsioni degli strumenti di pianificazione propri.

3- Investire nella salvaguardia e nell’incremento delle aree verdi pubbliche e private, applicando una redistribuzione più equa di questo patrimonio, valutando la situazione delle cosiddette “micro città” in cui è stato diviso il territorio. Intraprendere la virtuosa scelta di sviluppare una nuova forestazione sia urbana che periurbana anche attraverso i nuovi accordi operativi con soggetti privati.

4- Prevedere che una “nuova logistica” a Le Mose debba attuarsi con misurata gradualità (non più del 50% nei prossimi 10 anni della possibilità espansiva, fissata dalla legge regionale al 3% del territorio urbanizzato) e condizionandola ai seguenti rigorosi impegni, grazie ai quali migliorerà in modo considerevole la qualità dell’intero insediamento: uso dell’intermodalità ferroviaria operativa ed in via di ampliamento; riqualificazione del polo esistente a “parco chiuso” per migliorarne la sicurezza e la qualità ambientale interna ed esterna; qualità costruttiva a impatto ambientale zero e sviluppata in verticale; autosufficienza energetica; incremento del verde piantumato; creazione di tutti i servizi necessari per migliorare la qualità di vita degli operatori sia interni che esterni.

 

 

LE NOTE DEL VIOLINO DEL LAGER PER CELEBRARE LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Una memoria che ruota tutta intorno a questo violino che diventa l’emblema del concerto della Memoria che si terra domenica 26 gennaio al collegio Alberoni insieme alla proiezione in anteprima di alcuni stralci del docufilm realizzato dal regista e musicista canadese Adrian Berkovits. Nel 2021 decise di realizzare questo film in memoria del padre deportato. Nel 2023 arrivò a Piacenza dove conobbe il violinista dell’orchestra Farnesiana Gabriele Schiavi e insieme decisero di dare nuova vita a questo violino.

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GESTIRE I COMPORTAMENTI PROBLEMATICI: IL VERO PROBLEMA DELLA SCUOLA DI OGGI

Offrire agli insegnati gli strumenti migliori per la gestione di quei comportamenti problematici da parte degli studenti, oggi sempre più frequenti. La cronaca stessa ce ne riporta esempi quasi quotidiani; studenti che aggrediscono professori o che hanno comportamenti violenti tra loro
Il corso organizzato dall’ufficio scolastico territoriale di Parma e Piacenza ha l’intento di offrire, ad una platea di 400 insegnanti, la formazione e la competenza necessarie per riconoscere e, ancora meglio, prevenire i comportamenti problematici. Non stiamo parlando di disabilità, né di disturbi dell’apprendimento, né di bisogni educativi speciali.

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COMITATO SALVIAMOSPEDALE: “BASTA ANNUNCI. E’ ORA DI RIPRISTINARE LA VERITA’ “

“Basta annunci votati al marketing, è ora di ripristinare la verità” è più combattivo che mai il comitato Salviamospedale che, dopo la visita del presidente della regione De Pascale, torna sulla questione nuovo ospedale, ribadendo concetti che va dicendo ormai da tempo.
In capo ai punti fortemente criticati dal comitato ci sta il ricorso al partenariato pubblico privato; per la realizzazione della struttura, del costo di 293 milioni di euro divisi tra Stato per 129 milioni e Regione per 6,7milioni, ci sta pure il privato per 160,3 milioni di euro. E poi c’è la questione della vecchia struttura di via Taverna; nelle intenzioni del presidente De Pascale e dell’Ausl l’idea sarebbe quella di convertirla in cittadella della salute.

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E’ MORTA DONATELLA RONCONI, PRESIDENTE DEL GRUPPO EDITORIALE LIBERTA’

A 83 anni si è spenta Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà che a Piacenza comprende quotidiano, tv, concessionaria di pubblicità e sito web. Entrò a far parte di Libertà nel 1967 quando sposò Marcello Prati che morì nel 1981. Ronconi diventò presidente del Cda nel 1994 a seguito della morte del cognato Ernesto Prati e, nel 2000, diventò l’unica proprietaria del giornale, della casa editrice e di tutte le proprietà della società. Nel 2020 nacque la fondazione Donatella Ronconi – Enrica Prati, in ricordo dell’unica figlia scomparsa prematuramente nel 2015 a soli 46 anni. In sua memoria scelse di consegnare tutto il patrimonio societario e privato nella Fondazione Ronconi-Prati  con l’obiettivo di far confluire la proprietà del gruppo editoriale ad un soggetto giuridico composto da diverse realtà istituzionali, associative, professionali e di categoria Piacenza.

Il cordoglio dell’amministrazione comunale

“Donatella Ronconi ha rappresentato, per la città di Piacenza, un modello e un punto di riferimento come imprenditrice tenace, coraggiosa e lungimirante, garante della professionalità e dei valori di un giornalismo strettamente orientato al territorio e alla comunità. Promotrice di innumerevoli iniziative culturali e di solidarietà, specchio di una profonda sensibilità, ha saputo guidare con solidità la storica azienda di via Benedettine attraverso le trasformazioni epocali che hanno segnato nel corso degli anni il settore dei media, difendendone sempre l’identità e il radicamento locale pur nell’aprirne gli orizzonti a nuove prospettive”. Così la sindaca Katia Tarasconi rende omaggio alla presidente del Gruppo Editoriale Libertà ed esprime il cordoglio dell’Amministrazione comunale per la sua scomparsa, rimarcando inoltre “il carattere innovativo e il significato della Fondazione Ronconi Prati, da lei fortemente voluta anche nel nome dell’amata figlia Enrica, come emblema del senso di appartenenza e del legame inscindibile con Piacenza e il suo tessuto sociale. Sono certa che, nel ricordo, il suo impegno continuerà ad essere onorato”.

Il cordoglio dell’amministrazione provinciale 

“Esprimo – insieme all’intero Consiglio Provinciale – profondo cordoglio per la
scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della
Fondazione Ronconi-Prati”. Questo il commosso ricordo di Monica Patelli,
presidente della Provincia: “Donna di spiccata personalità e brillante
imprenditrice, Donatella Ronconi è stata un carismatico punto di riferimento
per il territorio sia per la costante attenzione dedicata dai media del Gruppo
Libertà alle nostre comunità, sia per le competenze e le innovazioni editoriali
alle quali si sono accompagnati risultati importanti e riconoscimenti prestigiosi.
Passione e lungimiranza hanno sempre accompagnato le scelte di Donatella
Ronconi anche nelle numerose iniziative a favore di arte e cultura e nella
sensibilità dimostrata verso talenti e fermenti delle nuove generazioni, segno
della sua capacità di guardare al futuro”.

 

CITTADELLA, BONGIORNI: “A GIORNI DOVREBBE RISOLVERSI L’EMPASSE DEL CANTIERE FERMO. A MARZO GLI SCAVI NELL’AREA”

Il cantiere di piazza Cittadella è fermo da quasi due mesi, ma nei prossimi giorni potrebbe risolversi l’empasse. Così ha riferito il il vice sindaco e assessore al Lavori Pubblici Matteo Bongiorni, in aula, rispondendo a due interrogazioni presentate dai consiglieri Luigi Rabuffi di ApP e Patrizia Barbieri della civica Barbieri Liberi.

Rabuffi aveva chiesto se, come da protocollo, fossero in atto i controlli di sorveglianza del cantiere e se esistono misure per preservare i manufatti da possibili danneggiamenti. Barbieri invece aveva chiesto di conoscere nel dettaglio quali problematiche legate ai sotto servizi tengono il cantiere fermo dal 29 di novembre.

“Vanno programmati gli spostamenti dei sotto servizi – ha risposto Bongiorni –  L’ultimo incontro tra le parti è del 9 gennaio scorso. Ireti ha presentato un suo progetto, lasciando due possibilità: svolgere direttamente i lavori oppure controllare l’andamento del cantiere del privato, dando solo assistenza tecnica in corso d’opera. I privati hanno scelto di eseguire loro stessi l’intervento. Domani o dopodomani dovremmo avere un riscontro. Gli scavi nell’area del cantiere potranno partire a marzo, a valle dello spostamento dei sotto servizi. Gli scavi in questione saranno controllati anche dalla Soprintendenza, oltre che da Ireti».

“Difficili essere soddisfatti – la posizione di Rabuffi – siamo partiti in fretta e furia e dopo oltre due mesi siamo ancora fermi. Tutto questo fa pensare che chi ha preso in carico questa macro operazione non ne sia all’altezza. Oggi noi ci troviamo qui e ci rendiamo conto che i tempi si dilatano”.

“Il cantiere è fermo, ma il concessionario continua ad incassare i benefici degli aumenti dei costi dei parcheggi – ha detto Barbieri – dovremmo essere notiziati di quanto accade e invece non ci viene spiegato nulla”.

 

“LA CITTA’ HA CAMBIATO VOLTO: LA VERA SFIDA E’ LA CONVIVENZA”. MONS. CEVOLOTTO ACCOLTO IN CONSIGLIO COMUNALE

E’ stato accolto in consiglio comunale al termine della visita pastorale che ha da poco concluso; mons. Adriano Cevolotto ha riportato ai consiglieri le impressioni raccolte durate le visite nelle parrocchie cittadine. “La città è cambiata per la presenza di famiglie immigrate – ha detto – il volto è molto diverso, perché non è più la fase di qualche decennio fa in cui si trattava di accogliere, oggi queste persone hanno qui la loro residenza, il loro futuro e quello dei propri figli. La sfida è costruire una convivenza”.

Il vescovo Cevolotto ha poi affrontato il tema delle emergenze: a partire da quella abitativa che può derivare dal lavoro povero e precario; quella educativa che coinvolge famiglie e genitori e quella economica.

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