IL FESTIVAL PORTA IN PIAZZA MUSICISTI E SCRITTORI

Si sono alternati sul palco di piazza Cavalli portando le loro riflessioni sul tema del Festival “meraviglia tra spavento e stupore”: cantanti, musicisti e scrittori, in dialogo con Andrea Colamedici, hanno intrattenuto il pubblico nella cornice magica del Festival. Li abbiamo intervistati a seguito della performance.

Sono intervenuti Arisa, Dargen D’Amico, Paolo di Paolo con Chiara Valerio, il rapper professore Murubutu, Pier Cortese e Roberto Angelini.

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IL FESTIVAL CONQUISTA LA CITTA’. INAUGURAZIONE ITINERANTE PER LE VIE DEL CENTRO

Inaugurazione itinerante per la seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo; da palazzo Farnese una parata si è snodata per le vie del centro con un lungo lenzuolo azzurro a simboleggiare il cielo che si commuove.
“Sarà un festival di cuore e di persone” hanno detto la sindaca Tarasconi e il curatore Fusacchia, in cui anche gli ospiti si metteranno a nudo.

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250 PAZIENTI MONITORATI, A CASA, CON TELECUORE. PIACENZA E’ L’UNICA REALTA’ ITALIANA

Telecuore, il progetto per la gestione a casa dei pazienti con scompenso cardiaco attraverso l’utilizzo della telemedicina, è tra i vincitori del 47esimo congresso mondiale ospedaliero, in corso a Rio De Janeiro.
L’esperienza piacentina si è aggiudicata un premio di eccellenza per la qualità clinica e la sicurezza del paziente, una delle sette categorie previste dalla manifestazione. Piacenza è l’unica realtà italiana a essere risultata tra i 49 finalisti selezionati dalla Federazione internazionale degli ospedali, che organizza l’evento.
Sono 250 in pazienti cronici con scompenso cardiaco monitorati a distanza.

“Il nostro modello organizzativo – aggiunge Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia di Piacenza – si è dimostrato fattibile e degno di essere replicato, motivo per cui abbiamo deciso di partecipare al premio IHF. Il programma nasce dalla volontà di migliorare il percorso dei controlli (in termine tecnico follow up) dei pazienti con scompenso cardiaco, sia nel momento vulnerabile che segue la dimissione ospedaliera, sia nelle fasi di medio e lungo termine, migliorando il processo di presa in carico della persona attraverso il supporto della tecnologia”.

Molto importante è il rapporto con il paziente perché viene formato per portare a casa questo dispositivo e soprattutto viene interrogato periodicamente dal personale medico.

“Questo aspetto duplice tecnologia e umanizzazione è fondamentale. Non basta spiegare semplicemente come funziona il dispositivo ma interagire; la precisione dei dati che arrivano sta migliorando continuamente” afferma Gianluca Lisè, case manager professioni sanitarie Piacenza.

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DA LUNEDI’ FERMATE DEI BUS SCOLASTICI EXTRAURBANI IN VIA MACULANI

Da lunedì 16 settembre, con l’avvio dell’anno scolastico, prenderanno il via le nuove fermate delle linee extraurbane in via Maculani; in particolare le fermate scolastiche che riguardano il liceo Gioia e l’istituto Romagnosi.

Dal punto di vista degli orari, gli scostamenti di servizio sono davvero minimi. La loro calibrazione è il frutto di un lavoro condotto dall’Agenzia Tempi di Piacenza e condiviso con il gestore Seta (Bacino Provinciale di Piacenza) e i Dirigenti scolastici interessati. Il tutto secondo valutazioni puntuali dei tempi di percorrenza e del tempo di trasferimento delle studentesse e degli studenti rispetto alla nuova fermata di Via Maculani in relazione agli orari di entrata e di uscita scolastici.

In particolare si è ragionato soprattutto relativamente ai tempi di uscita, momento nel quale si concentrano contemporaneamente il maggior numero di autobus, valutando i tempi di corretta percorrenza degli studenti dalle Scuole alle fermate. Pertanto in questa fascia oraria i bus in partenza per il rientro sono previsi dalle ore 13:50 alle ore 14:08, il che dovrebbe evitare il più possibile uscite anticipate delle ragazze e dei ragazzi dalle loro lezioni.

I nuovi orari del servizio invernale di TPL sono stati pubblicati a fine agosto, al fine di favorire con anticipo la diffusione delle informazioni. Sempre a fine agosto si è fatto un punto con gli Istituti scolastici interessati per riconfermare gli scenari condivisi durante gli incontri dei mesi precedenti, e per ribadire la necessità di prevedere una prima fase di monitoraggio del nuovo servizio, utile a rilevare eventuali criticità e individuare gli opportuni correttivi da introdurre. In tal senso gli Istituti sono stati invitati nel primo periodo di avvio del servizio a informare Tempi Agenzia su eventuali criticità segnalate dagli studenti, in modo da attivare per quanto possibile gli strumenti di flessibilità oraria previsti da ciascun Istituto.

La nuova soluzione di fermate è già funzionale e compatibile anche dal punto di vista della sicurezza con i lavori di riqualificazione ancora in corso in Via Maculani. Si prevede che le opere per il nuovo e definitivo assetto degli spazi proseguiranno e saranno completate nelle prossime tre settimane.

Visto il cambio di abitudini non si nega qualche potenziale disagio iniziale, ma la situazione sarà opportunamente monitorata.

Altrettanto però, da un lato si genera uno spazio di salita e discesa protetto e certamente più sicuro, a servizio della comunità studentesca (circa 2.500 studenti) che ogni mattina per nove mesi l’anno frequenta le lezioni, e collegato peraltro alle scuole da ampi percorsi pedonali lungo Viale Risorgimento. Dall’altro, il contenimento della penetrazione dei bus verso il centro storico si presume possa migliorare lo scorrimento viabilistico di Viale Risorgimento e Piazza Cittadella in orari già sensibili in termini di traffico.

Aspetti che, oltre al tema lavori di Piazza Cittadella, sono stati appunto dibattuti e valutati a partire dalla primavera scorsa da Comune, Provincia, servizio di Trasporto Pubblico Locale – Tempi e Seta -, dirigenze dei due Istituti scolastici superiori e Consulta degli Studenti che si occupa del tema.

Infine, si tratta ora di accelerare e completare la definizione degli stalli di sosta alternativi nel comparto nord della città, pienamente consapevoli dell’impatto che ovviamente genera ogni tipo di modifica. Iniziative che con la prossima settimana prenderanno progressivamente forma con l’apertura del parcheggio di Via Benedettine e la definizione di 15 posti in Piazza Casali (lato Caserma Nicolai).

 

ALLA RAFFALDA UN IMPIANTO SPORTIVO, SENZA PISCINA. GLI SPAZI ACQUA AUMENTERANNO CON IL NUOVO POLISPORTIVO

La riqualificazione del Polisportivo avrà conseguenze sul futuro della piscina Raffalda che sarà destinata a diventare un impianto sportivo ma non natatorio. Lo ha confermato l’assessore allo Sport Mario Dadati illustrando il progetto che renderà il complesso di largo Franzanti all’avanguardia, oltre ad offrire il 50 per cento in più degli spazi acqua attualmente esistenti in città. La piscina Raffalda non verrà comunque chiusa prima del 2027, alla fine cioè dei lavori per il nuovo Polisportivo.

E subito la mente è corsa agli inizi degli anni 2000 quando un nutrito gruppo di residenti si riunì nel comitato Salviamo la Raffalda per scongiurarne la chiusura; allora però il timore era che, in quell’area, trovasse spazio un palazzo o una nuova costruzione che non avesse a che fare con l’ambito sportivo. Staremo a vedere se il comitato si riproporrà con un chi va là sull’onda di quello che sta avvenendo in piazza Cittadella con i 15 alberi, o se resterà a guardare.

Alla base del progetto del nuovo Polisportivo, firmato dalla società sportiva privata Glaukos, c’è la riqualificazione delle vecchie strutture esistenti oltre che l’aggiunta di un asilo; l’assessore Dadati ne fa principalmente una questione di costi. Annualmente il Comune spende 179 mila euro per la gestione e 87 mila per la manutenzione; “nel 2023 abbiamo però avuto un picco di interventi per 306mila euro” ha spiegato l’assessore.

Il progetto prevede che il Polisportivo diventi un luogo di integrazione e coesione sociale; ospiterà una nuova reception, area food, due piscine coperte, un centro medico, un’area social e meeting, una palestra per la ginnastica artistica al posto della piscina coperta, una palestra fitness, campi indoor e outdoor nuovi. L’intervento più impattante è la copertura della piscina da 50 metri, che permetterà di realizzare spazi per la pallanuoto e ospitare eventi di caratura nazionale. E’ prevista anche la realizzazione di un asilo.

Per quanto riguarda il piano economico finanziario, la somma prevista è 24,6 milioni di euro; il Comune si impegnerà per il 49 per cento, il privato per il 51 per cento. Il Comune utilizzerà 1,5 milioni da un finanziamento a fondo perduto e 8,6 milioni da un finanziamento erogato dal Credito sportivo, rimborsato con rate annuali in vent’anni.

Lunedì la pratica approderà in consiglio comunale, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva; non mancheranno interventi e domande proprio relative alla parte economica. Perché il Comune partecipa ai costi con una percentuale del 49 per cento e non più bassa? Il Comune verserà, subito ad inizio lavori, 10 milioni di euro, una cifra importante, perché invece non in base allo stato di avanzamento dei lavori? Dal terzo anno in poi è previsto un aumento degli incassi da 3 a quasi 4 milioni di euro, c’è certezza di poter incassare questi introiti o c’è il rischio di dover modificare il Piano Economico Finanziario o di aumentare la tariffe? Domande che animeranno la prossima seduta di consiglio comunale.

FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO: APERTURA GIOVEDI’ CON LA PARATA DAL FARNESE A PIAZZA CAVALLI

Le premesse perché la seconda edizione superi la prima, già molto buona nei numeri, ci sono tutte, e anche l’entusiasmo degli organizzatori nel mostrare alla città quel filo rosso che terrà insieme la quattro giorni del Festival del Pensare Contemporaneo. La carrellata di eventi, presentata a Bologna in regione, alla presenza degli assessori Felicori e Corsini, ha reso l’idea della maratona che si snoderà lungo 14 location, con oltre 70 eventi, 150 relatori internazionali, dal 19 al 23 settembre.

L’inaugurazione giovedì 19 alle 17 sarà una parata che da palazzo farnese arriverà fino in piazza cavalli dove si alterneranno sul palco intervistati da Andrea Colamendici, in momenti differenti, Arisa, Paolo di Paolo, Dargen d’Amico, Antoine Brizard. Dal giorno successivo gli eventi si susseguiranno suddivisi in 5 formati: concerti filosofici, dialoghi con personaggi di mondi completamente diversi, lectio interviste, lezioni pratiche di pensiero e a cavallo di mezzanotte, la novità di questa edizione. I temi saranno molteplici: geopolitica, intelligenza artificiale, lavoro, democrazia, fragilità, educazione sentimentale, salute. E sullo sfondo il tema del festival Vivere la meraviglia tra stupore e spavento. 

Da oggi sono aperte le registrazioni per gli eventi a numero limitato accendendo al sito www.pensarecontemporaneo.it 

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PEEP: ECCO IL NUOVO CAMPO DA BASKET. PRIMO DEI 16 INTERVENTI REALIZZATI DA ACER

Eccolo realizzato il primo dei 16 interventi nel quartiere Farnesiana grazie ai fondi Pinqua, il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Nei tempi previsti, Acer Piacenza lo ha realizzato in via Penitenti nel cuore del Peep. Da qui ai prossimi due anni gli interventi di riqualificazione saranno molteplici: dalle piste ciclabili, alle piazzole ecologiche, dal rifacimento dei parcheggi, agli interventi sulle aree verdi, fini alla realizzazione di una nuova palazzina con 14 alloggi.

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HYDROGEN EXPO: 200 ESPOSITORI, 40 CONVEGNI E 100 RELATORI. “E’ QUI CHE SI GIOCA IL FUTURO”

Taglio del nastro alla presenza delle autorità per la terza edizione di Hydrogen Expo la più grande mostra-convegno italiana dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, ospitata a Piacenza Expo dall’11 al 13 settembre.

L’Italia rappresenta un mercato interessante per lo sviluppo dell’idrogeno grazie alla presenza di fonti rinnovabili e a una rete di trasporto del gas ben strutturata. La terza edizione ha già numeri da record in forte aumento rispetto allo scorso anno: oltre 200 espositori, 40 convegni con un centinaio di relatori di livello internazionale. “Qui si gioca il futuro” ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, e per questo sono necessari investimenti seri e mirati per far decollare l’idrogeno come fonte energetica primaria.

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RABUFFI: “VIALE DANTE ASSEDIATO DAI CANTIERI. SERVE PIU’ PROGRAMMAZIONE NEGLI INTERVENTI PUBBLICI”

Il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi interviene in merito ai lavori del sottosuolo che, da mesi, stanno interessando la zona di viale Dante, in particolare via Damiani, via Farini, via da Pordenone. Lavori che hanno generato caos e disagi tra i cittadini. L’intervento, tra il serio e il faceto, è nell’ottica di far riflettere l’amministrazione verso una più efficace programmazione dei lavori pubblici.

Mentre Piacenza si riprende dalla calura estiva, domandandosi se sia stato più ingenuo l’ex ministro Sangiuliano a “mollare” la poltrona romana o l’ex assessore Perini a “farsela sfilare” durante il ritiro di Giunta, nella zona tra viale Dante e via Leonardo da Vinci (in particolare via Damiani, via Farini e via da Pordenone) l’occupazione del territorio continua.

Dopo gli “uomini talpa” che qualche tempo fa hanno scavato trincee e tunnel lungo strade e marciapiedi della zona per seppellire inutili tubi “portafibra” pronti ad emergere nei pressi delle abitazioni (colonizzando scivoli e cantine, come solo le piante infestanti sanno fare), ecco che quest’estate l’occupazione ha vestito la divisa delle forze speciali al servizio della potente multiutility che gestisce tutto quanto fa business a Piacenza (acqua, rifiuti, teleriscaldamento,
depurazione, etc…).

E così, grazie ai potenti mezzi corazzati e alle multietniche truppe di occupazione, assoldate per l’occasione, abbiamo visto spuntare nuove inquietanti trincee tipiche degli scenari di guerra. Con gli “uomini talpa”, apparsi e poi misteriosamente scomparsi nel nulla, probabilmente rintanati nei
bunker segreti in attesa di sferrare, con la campagna d’autunno, l’attacco decisivo al quartiere.

In questo scenario, con le strade ridotte a un percorso di guerra e le trincee temporaneamente nascoste da materiale di risulta, i poveri residenti non hanno potuto far altro che subire l’assedio, rinchiudendosi mestamente in casa e augurandosi un repentino ritorno alla normalità. Troppo pericoloso, infatti, avventurarsi in quel dedalo di cartelli provvisori, sensi unici improvvisati,
divieti, buche, recinzioni e percorsi ad ostacoli… Solo gli automobilisti più impavidi e incoscienti, quelli disposti a tutto pur di sfuggire all’accerchiamento, hanno osato sfidare la sorte lanciandosi in manovre contromano, zigzagando tra auto e furgoni parcheggiati in ogni dove e addirittura utilizzando i marciapiedi quale scorciatoia per raggiungere la sospirata libertà. Facendosi beffa della sicurezza stradale e soprattutto del buonsenso…

Purtroppo, come recita il proverbio, al peggio non c’è mai fine… E così, quella patologia assai contagiosa che è il menefreghismo, unito ad un livello di sopportazione ampiamente superato, ha facilmente infettato moto, motorini, monopattini e biciclette, pronti anch’essi a scorrazzare ovunque: in slalom tra i peri di viale Dante e i tigli di via Damiani; sgomitando coi pedoni al semaforo “sempre rosso” di viale Dante; sfrecciando nei giardini di via Nasolini e via Damiani in mezzo a bimbi, nonni e badanti; sfidando, con sorpassi stile “MotoGP”, la flotta di mezzi deputati alla raccolta differenziata.

In attesa di scoprire quando finirà l’assedio non ci resta che chiedere, sommessamente, all’Amministrazione perché i lavori debbano rincorrersi e susseguirsi per mesi e mesi, anziché sovrapporsi in una logica di efficientamento e di minor disturbo per i residenti, e perché le nostre
belle vie, distrutte dalle trincee e dagli scavi ripetuti (non oso immaginare cosa accadrà in Piazza Cittadella…), non possano essere asfaltate a regola d’arte nella loro interezza, anziché a pezzi più o meno grossolani.

Comunque vada, fra i tanti dubbi e perplessità ci resta una certezza: tutto viene fatto per il NOSTRO BENE…
Per questo, cari cittadini di Piacenza, se vi capiterà di passare per il “quartiere” fermatevi un attimo, respirate profondamente e fate gli scongiuri.
Perché prima o poi, per il VOSTRO BENE, toccherà anche a Voi…
AUGURI.

PIAZZA CITTADELLA: IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE DETTA IL NUOVO TIMING. COMUNE: “PRENDIAMO ATTO”. TRAMONTATA L’IPOTESI DEL TRAPIANTO DEGLI ALBERI, TROPPO ONEROSO

E’ il provvedimento del giudice Antonino Fazio a dettare il nuovo timing del cantiere di piazza Cittadella, presidiato ormai da quindici giorni, notte e dì, da ambientalisti e cittadini. Nel provvedimento il giudice dichiara di avere la necessità, ai fini della decisone, di avere nuovi documenti. Per questo invita le parti a produrre, in copia integrale, atti amministrativi e documenti tecnici da cui risulti la valutazione dell’impatto ambientale dell’opera con specifico riferimento alle alberature di Piazza Cittadella; in questo modo si riserva di valutare, su dati scientifici, la sussistenza o meno del pregiudizio espresso nell’esposto. Il giudice assegna dieci giorni di tempo perché le parti producano il materiale richiesto, successivamente farà le sue valutazioni per esprimere un giudizio. Verosimilmente il tutto dovrebbe concludersi entro il mese di settembre.

Inoltre si autorizza Piacenza Parcheggi a chiedere al Comune che la autorizzi a sospendere i lavori fino alla conclusione del procedimento civile (trattandosi di atto doveroso), senza incorrere in penali per ritardo o inadempimento.

A stretto giro l’amministrazione ha diramato la nota in cui prende atto del rinvio dell’udienza e precisa che “a seguito della consegna delle aree, la conduzione dei lavori e la gestione del cantiere sono e restano in capo al concessionario privato, come da contratto stipulato”.

Viene anche fornito un aggiornamento in merito alla ventilata ipotesi di trapianto dei 15 alberi da parte di una ditta specializzata, perché “l’Amministrazione ha ritenuto fosse opportuno verificare tutte le possibilità nonostante la consapevolezza di tutte le criticità legate all’eventuale spostamento delle piante presenti nell’area di cantiere”. Il preventivo fornito ammonta a 1.027.500 euro più Iva, ovvero 68.500 euro più Iva ad albero comprensivi della manutenzione per ogni singolo esemplare nei successivi tre anni, più eventuali altri due.

“Difficile quindi sia incardinare tale operazione dal punto di vista amministrativo e contrattuale, sia sostenere un tale esborso di risorse pubbliche per la suddetta operazione di trasferimento che necessiterebbe peraltro una specifica azione di monitoraggio e cura nel corso dei prossimi anni. L’Amministrazione comunale ritiene dunque sia più opportuno e sensato muoversi nella direzione di una compensazione, anche “rafforzata” rispetto agli obblighi di legge, valutando piantumazioni di alberature già adulte; e ciò a differenza di quanto solitamente accade in occasione di compensazioni ambientali”