COMMEMORAZIONE DELLA PERTITE, SINDACA: “QUESTA TRAGEDIA NON E’ UN CAPITOLO CHIUSO”

Nell’84esimo anniversario della tragedia della Pertite è stata la sindaca Tarasconi a ricordare le 47 vittime e le centinaia di feriti a seguito dell’esplosione della fabbrica di via Emilia Pavese. Stamattina la cerimonia di commemorazione in piazzetta Pescheria.

Ecco il discorso della prima cittadina

La tragedia della Pertite è una ferita ancora aperta nella memoria e nel cuore della nostra comunità, che a 84 anni di distanza da quell’8 agosto del 1940 rende omaggio, con immutata partecipazione, alle donne e agli uomini le cui vite furono inghiottite nel ventre della fabbrica dal fragore di due esplosioni, l’una poco dopo l’altra. Sabbia e detriti ammantarono le strade e i tetti nei quartieri circostanti, vetri infranti nelle case silenziose, cui il fumo denso delle polveriere in fiamme annunciava all’improvviso l’indicibile. Tutti sapevano che nello stabilimento di via Emilia Pavese si maneggiavano esplosivi e materiale bellico pericoloso, ma per i 1500 operai che ne varcavano i cancelli ogni giorno,
quell’impiego significava innanzitutto speranza, famiglie cui garantire un pasto in tavola e il sogno di un futuro migliore.
Non fu mai chiarito, nel buio del regime, se a spezzare quei progetti fu una drammatica fatalità o, come si sospettò a pochi mesi dall’ingresso ufficiale in guerra dell’Italia, un vile attentato. Quel che resta, come una certezza che ancora oggi risveglia lo stesso dolore, è che nessuno seppe, poté o si curò di proteggere le 47 vittime della Pertite, gli oltre 700 feriti, né i colleghi e i concittadini che 12 anni prima, nel settembre 1928, erano andati incontro allo stesso, amaro destino: 13 morti, tre persone sopravvissute che portavano, sul
corpo e nell’anima, i segni di quella deflagrazione.

Nella giornata dedicata, per un triste intreccio di date, al Sacrificio del lavoro italiano nel mondo – in onore dei 136 nostri connazionali, tra i 262 minatori che l’8 agosto del 1956 della miniera belga di Marcinelle – Piacenza si
raccoglie in un abbraccio carico di rispetto, di solidarietà, ma anche di indignazione. Perché negli ultimi 35 anni, dicono le statistiche, abbiamo pianto 55 mila caduti nei cantieri, alle catene di montaggio, tra i ponteggi, lungo le arterie che attraversano il nostro Paese.
La Pertite non è un capitolo chiuso nella storia di un’Italia che non c’è più. E’ nei campi di Latina, dove Satnam Singh raccoglieva frutta e verdura a 4 euro l’ora, senza permesso di soggiorno e senza avere il diritto – agli occhi del suo datore di lavoro – di essere portato in ospedale dopo aver perso il braccio tranciato da un macchinario agricolo. E’ a Casalbordino, in Abruzzo, dove sono morti tre operai nello scoppio di una fabbrica che smaltisce e recupera polvere da sparo, altrettante vittime solo tre anni prima quando esplose una cassetta di razzi per le segnalazioni in mare. E’ lungo la linea ferroviaria Milano – Torino, dove i cinque componenti di una squadra di manutenzione sono stati
travolti mentre riparavano un tratto di rotaia, in un punto in cui i protocolli di sicurezza non avrebbero permesso loro di essere in quel momento.
Ritrovarci qui, lungo i decenni, nel nome delle donne e degli uomini che Piacenza ricorderà sempre come martiri del lavoro – forse tra le sue prime vittime civili di guerra – significa per noi coltivare la memoria anche come monito per il nostro tempo. Perché lì è la nostra Spoon River. E coloro che “dormono sulla collina” ci insegnano, ancora oggi, il valore della pace, del lavoro come strumento di dignità, uguaglianza e libertà, della vita come bene  universale e supremo da tutelare.

PESTE SUINA: LA PROVINCIA CHIEDE L’AIUTO DEL GOVERNO. “IL NOSTRO TERRITORIO E’ FERITO”

Dopo il caso di peste suina africana che ha colpito un intero allevamento di Ponte dell’Olio, considerato fiore all’occhiello sia per benessere animale che per sicurezza, la Provincia di Piacenza chiede a gran voce l’intervento del Governo. La cabina di regia, che si è riunita dopo l’abbattimento dei 773 animali, ha deciso di scrivere ai Ministri della Salute e dell’Agricoltura per chiedere attenzione in termini di risorse umane ed economiche. “Il nostro territorio è stato ferito – ha detto la Presidente Patelli – è giusto che venga condiviso con le istituzioni”.

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JACOPO, SEI MESI IN GERMANIA, CON LA BORSA DI STUDIO INTERCULTURA

Jacopo Ametrano, studente piacentino che ha appena terminato la terza classe del Liceo Respighi – Scienze Applicate, parteciperà
a un programma scolastico semestrale in Germania grazie a una borsa di studio istituita dalla collaborazione tra Fondazione di Piacenza e Vigevano e Fondazione Intercultura.
La cerimonia di premiazione si è svolta stamattina a Palazzo Rota Pisaroni. La
Fondazione di Piacenza e Vigevano sostiene il progetto educativo dal 2019, e con la sua collaborazione fino a ora ha consentito a sei giovani studenti meritevoli del territorio di vivere questa importante esperienza formativa all’estero.
A passare simbolicamente il testimone era presente alla cerimonia la precedente vincitrice della borsa di studio. Stefany Sbuttoni studentessa dell’Istituto Colombini, da poco rientrata dal suo anno scolastico trascorso a Iquique, nel nord del Cile.
Ad accogliere i due studenti era presente Luca Groppi, consigliere di
Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, insieme alle
rappresentanti di Intercultura Eleonora Morandi, vice presidente dei volontari, e Chiara Gandolfi, referente dei programmi all’estero, che hanno seguito Jacopo e gli 16 altri studenti piacentini in partenza quest’anno con Intercultura nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione, tappe fondamentali per prendere consapevolezza dell’esperienza che si accingono a vivere, e a dotarsi degli strumenti utili per arrivare preparati a vivere al meglio i mesi che trascorreranno all’estero.

ITALIA NOSTRA: “L’ESPOSTO IN PROCURA E’ L’ATTO ESTREMO PER SALVARE PIAZZA CITTADELLA”

Un altro esposto è stata presentato in procura per il caso piazza Cittadella. A presentarlo, questa volta, è stata la sezione locale di Italia Nostra, affinché si valuti se sussistano le condizioni per chiedere l’interdizione degli atti che consentono l’esecuzione dei lavori. Un esposto che arriva dopo la consegna delle aree da parte del comune al concessionario per l’avvio, entro un mese, del cantiere; ma anche e soprattutto, lamenta Italia Nostra, dopo una assenza totale di considerazione e dialogo da parte dell’amministrazione rispetto alle domande più volte poste.
In particolare ciò a cui si fa appello è l’articolo 10 comma 4 del decreto legislativo 42/2004, in quanto la piazza è considerata come bene culturale soggetto a vincolo e a tutela e come tale non può essere sottoposta a demolizione ma solo ad interventi conservativi.

https://fb.watch/tMBokja7YY/

EDILIZIA SCOLASTICA: 21 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI ANTISISMICI. A SETTEMBRE LA NUOVA PALESTRA DEL RESPIGHI

Ventuno milioni di euro, la quasi totalità fondi Pnrr, per 19 istituti scolastici, 14 appalti attivi e 13 imprese coinvolte. Sono i numeri che l’amministrazione provinciale ha messo in campo per gli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico per le scuole del territorio. Interventi doverosi e necessari – ha sottolineato la presidente Monica Patelli – per la sicurezza di chi a scuola ci lavora e ci studia. Miglioramenti per i quali l’ente ha utilizzato per l’80 per cento fondi Pnrr, per la restante parte la provincia.
Lavori complessi che devono essere terminati entro il 30 giugno 2026, perché collegati ai finanziamenti Pnrr, e che vedono 14 appalti aperti. Eccoli nel dettaglio.

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EX PESA RIMESSA A NUOVO DAI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

E’ un gruppo di minori stranieri che sta rimettendo a nuovo la vecchia pesa di via Maculani alle porte della città. Provengono dall’Egitto, Africa centrale, Aakistan e Tunisia e hanno partecipato ad un progetto di inclusione sociale promosso da Comune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, ente Scuola Edile insieme ai soggetti gestori (Kairos, Ippogrifo, Asp Città di Piacenza), che accompagnano e seguono costantemente, nella quotidianità, i ragazzi coinvolti.
Qualcuno di loro aveva già le basi di lavoro del muratore, altri lo hanno imparato, oltre a questo anche la lingua per cui sono stati necessari corsi di alfabetizzazione.

https://fb.watch/tHqObpHKUF/

BANDO ANZIANI: SELEZIONATI 17 PROGETTI PER UN MILIONE DI EURO DALLA FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO

Un milione di euro per 17 progetti: dal bando anziani promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano è arrivato un forte impulso al sostegno a alla cura della terza età. L’iniziativa è stata realizzata grazie ad Upa Federimpresa e Credit Agricole; 14 i progetti presentati dal territorio piacentino e tre da Vigevano. In primo piano, nella selezione dei progetti la residenzialità, cure domiciliari, telemedicina e servizi.

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CENTRO DESTRA ALL’ATTACCO SU CITTADELLA: “LA CONSEGNA DELLE AREE UNA FORZATURA AMMINISTRATIVA”

Altroché usciti dalle sacche, siamo entrati in un pantano: così il gruppo consiliare di centro destra, composto da Fratelli d’Italia, Barbieri Liberi e Lega, definisce la situazione in cui si è cacciata l’amministrazione dopo la consegna delle aree. E all’ombra della vecchia autostazione di piazza Cittadella snocciola una serie di motivazioni che smentirebbero l’attenta valutazione dell’iter di cui parla l’amministrazione che ha di fatto consegnato il cantiere a piacenza parcheggi.
Dove sta la polizza del fare? E il rapporto tra comune e concessionario è di regolarità? Insomma secondo il centro destra la consegna delle aree sarebbe una forzatura

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CONSEGNA AREE CITTADELLA: MAGGIORANZA INFORMATA CON UN SMS

Un messaggio sul cellulare. Così in consiglieri i maggioranza sono stati informati della consegna delle aree di piazza Cittadella al concessionario Piacenza Parcheggi. Poche parole, così come è nella natura dei messaggi, all’indirizzo dei capigruppo di maggioranza e poi dei consiglieri. Poco prima che la nota dell’amministrazione fosse indirizzata anche alla stampa. Cercando di ricostruire come è andata, ci sentiamo di azzardare che forse, a livello di comunicazione istituzionale, si poteva (e forse doveva), fare meglio.

Probabilmente è stata, anche questa volta, la fuga di notizie, che ha scompigliato i piani dell’amministrazione nel comunicare ai consiglieri questo importante passaggio. Certo sì, un atto tecnico amministrativo, come ci ha fatto notare qualcuno della maggioranza, ma che di fatto dà il via al cantiere per la costruzione dell’opera. Quindi ci si sarebbe aspettati un maggiore coinvolgimento all’insegna di un doveroso rispetto istituzionale.

E’ innegabile rilevare che tra la maggioranza serpeggia un certo malcontento per ora celato, ma che potrebbe riservare qualche grattacapo in futuro. E poi resta ancora da chiarire la questione della fideiussione “del fare”, indispensabile per dare, materialmente, l’avvio ai lavori. La bancabilità e la nuova fideiussione non coprono l’intero valore dell’opera, 14 milioni 700 mila euro.

Come ha riferito l’amministrazione “l’avvio in questione resta vincolato agli adempimenti contrattuali propedeutici all’inizio dei lavori, con rischio a carico del concessionario”. La quota mancante sarebbe così a carico di Piacenza Parcheggi come rischio d’impresa, oltre che legata all’incasso dei canoni sul servizio di soste a pagamento.

Da ieri, Piacenza Parcheggi ha 30 giorni di tempo per avviare il cantiere.

CITTADELLA: IL COMUNE CONSEGNA L’AREA A PIACENZA PARCHEGGI.LA FIDEIUSSIONE A GARANZIA NON È ANCORA DEPOSITATA

“Dopo attenta valutazione dell’iter” così l’amministrazione, in una nota stringata diramata in serata, informa che il Comune ha proceduto alla consegna delle aree di Piazza Cittadella al concessionario Piacenza Parcheggi.
Un’attenta valutazione dell’iter e, prosegue la nota “in modo da consentire l’avvio delle procedure per la realizzazione delle opere nel rispetto del cronoprogramma così come da programma”. Inizia così il termi e di 30 giorni entro cui dovrà essere avviato il cantiere.

Tuttavia, manca ancora qualcosa: “l’avvio in questione resta vincolato agli adempimenti contrattuali propedeutici all’inizio dei lavori, con rischio a carico del concessionario. Tra tali adempimenti è compresa la consegna della polizza fideiussoria a garanzia della realizzazione del lavori (la polizza del  fare), che è condizione indispensabile per dare materialmente il via ai lavori. Tutto questo permette di fare decorrere i termini per l’allestimento del cantiere e l’esecuzione delle opere”.

Ebbene, l’amministrazione ha consegnato formalmente l’area per il cantiere ma, perché ciò avvenga materialmente, occorre che il concessionario presenti la polizza del “fare”, il documento a garanzia della realizzazione dei lavori, la stessa che mancava in sede di commissione 1 e 2 del 12 luglio  scorso, quando l’assessore Bongiorni, comunicò la ricezione della bancabilita’ e fideiussione, documenti indispensabili ma non ancora del tutto completi per l’avvio del cantiere.
Da allora il Comune, considerati fatti, poco sembra cambiato, a meno che “le attenete valutazioni dell’iter” a cui si fa riferimento nella nota stampa, diano la certezza che a brevissimo, entro i 30 giorni concessi, entrerà in possesso anche della polizza del fare.