IKEA, NUOVI BLOCCHI AI CANCELLI

Nuovi blocchi e nuovi scontri davanti al magazzino Ikea di Le Mose. La protesta da parte dei facchini aderenti al Si Cobas non si placa. Anzi si riaccende proprio nel giorno in cui cinque militanti di alcuni collettivi di Bologna che sostengono la lotta degli operai dello stabilimento piacentino hanno ricevuto il foglio di via dalla città. Il provvedimento si riferisce agli scontri del 7 maggio scorso. Nonostante questo i militanti hanno comunicato che la protesta continuerà. Stamattina circa un centinaio di manifestanti ha bloccato l’ingresso dei camion ai cancelli dello stabilimento.

 

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CONFINDUSTRIA: ANCORA UN ANNO NERO, SOPRAVVIVE CHI ESPORTA

Nonostante lo sforzo di essere ottimisti Piacenza deve fare i conti con una crisi pesante, dura a morire. Per il sesto anno consecutivo i dati che riguardano lo sviluppo industriale sono ancora negativi. A confermarlo il Presidente di Confindustria Emilio Bolzoni nel giorno della 69° assemblea annuale. “Qualcuno comincia a pensare che sarà sempre così negativo – dice Bolzoni – io sono convinto che cambierà perchè il confronto con i paesi vicini non è molto diverso”. Politiche che facciano ripartire il mercato, che permettano agli imprenditori di esportare all’estero i loro prodotti. Sembra questo, ancora una volta, l’antidoto per uscire dal tunnel. L’export. La differenza la fa chi riesce a mettere sul mercato estero almeno la metà di quello che produce. Sembra facile, ma non tutti hanno le forze per poterselo permettere. Esportare costa.

Ospite dell’assemblea il numero uno di Barilla spa Guido Maria Barilla. “L’Italia – ha detto – dovrebbe puntare maggiormente sull’agroalimentare, ma non è sempre stato così. Il fatto che Expo 2015 abbia come tema l’alimentazione è un’ulteriore possibilità”. Piacenza e Parma unite per l’evento universale milanese nel segno dell’agroalimentare? Per il patron di Barilla ci sono tutte le carte in regola. Oppure la storica rivalità avrà la meglio anche questa volta?

PROROGA TASI, CGIL:”OCCORRE UN TAVOLO COMUNE – SINDACATI SU BILANCIO”

Dopo l’annuncio del sindaco Dosi della proroga del pagamento della Tasi al 30 giugno, la Cgil torna all’attacco e chiede che venga costituito un tavolo di confronto con comune e sindacati sul bilancio. Il rinvio è visto di buon grado dal segretario Zilocchi, ma il punto critico rimane la progressività dell’imposta che finirebbe per favorire chi ha rendite da favola e penalizzare chi vive in alloggi popolari.

Riportiamo il testo della nota del segretario della Cgil Gianluca Zilocchi

“Dopo le nostre pressioni il Comune di Piacenza ha fatto una scelta di buon senso sia verso i cittadini sia verso gli operatori di assistenza fiscale. Tuttavia, non tutto è oro quel che luccica” commenta così il segretario generale Cgil Piacenza Gianluca Zilocchi il rinvio al 30 giugno del termine per pagare la prima rata della Tasi deciso dal Comune di Piacenza. “In questa vicenda rimangono da chiarire alcuni nodi – chiarisce Zilocchi – quello del pagamento della Tasi da parte di locatari e inquilini e il pagamento dell’imposta da parte dei disoccupati e dei nuclei famigliari colpiti dalla crisi. Di base, critichiamo fortemente un approccio non progressivo della Tasi. Chi possiede case con rendite da favola – spiega Zilocchi – in proporzione paga molto meno rispetto a chi vive in un alloggio più popolare. La progressività della tassazione è prevista dalla Costituzione, ma equità e progressività nella Tasi sono concetti messi in secondo piano. Noi crediamo che ci sia ancora tempo per rimodulare l’aliquota favorendo le persone più in difficoltà ed è di questo che vogliamo discutere in sede di confronto sul bilancio del Comune, un tavolo che abbiamo chiesto di aprire unitariamente come organizzazioni sindacali”  

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FESTA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, E’ IL BICENTENARIO

Una cerimonia low profile ha celebrato i 200 anni dell’Arma dei Carabinieri. Nella caserma Paride Biselli di viale Beverora il colonello Filippo Fruttini, comandante provinciale, ha sottolineato nel suo discorso la costante presenza dell’arma sul territorio. Nel corso della cerimonia, alla presenza delle autorità locali, è stato premiato il personale che si è distinto nel corso dell’anno per alcune operazioni.

Pubblichiamo di seguito le foto più significative della cerimonia

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IN CODA PER IL CALCOLO DELLA TASI. INTANTO SCATTA LA PROROGA AL 30 GIUGNO

Ore 8.30 di lunedì. Quella che vedete nelle foto è la lunga fila di persone in coda al caf della Cisl di via Cella per il calcolo della Tasi. Sabato i sindacati sono intervenuti denunciando una situazione divenuta ingovernabile, promettendo una mobilitazione generale fino all’approvazione del bilancio nel caso in cui non arrivino risposte dal comune. Secondo i sindacati la delibera che introduce la nuova tassa è migliorabile, come ad esempio detrazioni per le famiglie con figli. Ma è la scadenza il fattore che preoccupa maggiormente. Stamattina è arrivato il tanto atteso ok de primo cittadino, che ha confermato la proroga per il pagamento al 30 giugno, allineando Piacenza ad altri comuni come Bologna che aveva già allungato la scadenza. Una quindicina di giorni in più che permetteranno ai cittadini di acquisire le informazioni necessarie per il calcolo della Tasi e, c’è da sperare, meno fila agli sportelli dei centri di assistenza fiscale.

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DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE, PIACENZA C’E’

A due anni di distanza dal sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, Piacenza celebra tutti coloro che hanno preso parte attiva a questa maxi emergenza nella settimana dedicata alla Protezione Civile. In prima fila i volontari, Aipo, vigili del fuoco, 118 e referenti degli uffici di comune e provincia. Obiettivo della giornata sensibilizzare i cittadini sul tema della tutela del territorio, a partire dalla difesa del suolo fino all’edilizia scolastica antisismica.

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FRATELLI D’ITALIA:”SCARAVAGGI LASCI L’INCARICO PER NON FARE IL PRESIDENTE A META'”

Sarà fissato quasi certamente per la fine della prossima settimana il consiglio generale decisivo per la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Decisivo perchè quella sarà l’occasione per il presidente Scaravaggi di sostituire alcuni membri del cda come richiesto nella lettera firmata da una netta maggioranza dei consiglieri (18 su 24) o, in caso contrario, di dimettersi.

Intanto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ed Erika Opizzi hanno diffuso un comunicato nel quale chiedono al presidente Scaravaggi di lasciare l’incarico “ogni giorno per lui ricco di problemi e delusioni”

Di seguito riportiamo il testo integrale della nota di Fratelli d’Italia 

” Non c’è nessuna trama, nessun grande o piccolo vecchio dietro ciò che sta succedendo alla Fondazione: molto semplicemente – affermano Tommaso Foti ed Erika Opizzi, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – di polvere sotto il tappeto non ce ne sta più da un pezzo e, fatalmente, si disperde altrove. Tutto qui.”

” Sono mesi che ci sentiamo dire che alla Fondazione tutto è a posto e tutto sotto controllo – aggiungono gli esponenti di Fratelli d’Italia – ma se così fosse non vi sarebbe oggi tanta agitazione, giusto per usare un eufemismo. Qui non si tratta più, come qualche buontempone vorrebbe ancora fare credere, di scaramucce tra coloro che si divisero quando si trattò di scegliere il Presidente, ma del fatto che i più convengano sul fatto che, lasciando tutto com’è, la Fondazione rischia e di brutto.”

” Vi sono vicende – proseguono Foti e Opizzi – che ancora oggi appaiono incomprensibili come il licenziamento del direttore della Fondazione, ma ancora di più la nomina del suo successore, quasi che quest’ultimo non fosse stato, nel passato, sindaco supplente di Banca Monte Parma e fino alla sua nomina sindaco della Fondazione di Piacenza. Eppure non ci si è posti neppure il problema dell’opportunità di procedere in tal senso.”

” I fatti che si sono succeduti in questi anni non sono ancora chiari, ma soprattutto risulta difficile comprendere i motivi per i quali si sia voluto gestire finanza – continuano gli esponenti di Fratelli d’Italia – quando per ammissione dei suoi stessi vertici ciò era giudicato pericoloso. E ancora più grave è il fatto che l’investimento in Banca Monte si sia presentato come tranquillo e volto ad impegnare una parte significativa delle risorse della Fondazione in una realtà stabile, in una banca locale con forti radici territoriali, che avrebbe permesso una strategia di salvaguardia importantissima del patrimonio nella congiuntura economica d’allora. “

” I sogni sono finiti – concludono Foti e Opizzi – e con essi se ne sono andati anche i miraggi d’investimenti oltremodo redditizi e gli incrementi patrimoniali. Ora, il Presidente Scaravaggi, che ha indicato al consiglio generale della Fondazione la squadra con cui voleva amministrarla, anche se battesse un colpo, cambiando qualche suo collaboratore, rimarrebbe – sempre e comunque – un presidente dimezzato. Prenda, dunque, atto che la situazione che ha trovato era molto diversa da come gliela avevano dipinta e lasci un incarico che ogni giorno si mostra per lui solo ricco di problemi e di delusioni.” 

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AMAZON, ROBOT AL POSTO DEL PERSONALE? L’AZIENDA:”NESSUN IMPATTO SULLE ASSUNZIONI”

L’annuncio è ufficiale: entro la fine dell’anno arriveranno 10mila robot all’interno del colosso dell’e commerce Amazon. E’ quanto ha confermato Jeff Bezos, fondatore del colosso statunitense, durante il meeting degli azionisti. Il punto è che i robot sono studiati per svolgere mansioni di magazzinieri.  Puntuale arriva la precisazione dell’azienda, “l’arrivo delle macchine non avrà alcun impatto sulle assunzioni”. Un chiarimento richiesto da più parti, ad un mese dall’annuncio di potenziare il personale fino a mille unità nei prossimi tre anni nel nuovo centro distribuzione di Castel San Giovanni operativo da gennaio.  La preoccupazione più che fondata insomma era quella che ci potessero essere ricadute negative sull’aspetto occupazionale e più in generale sul territorio.

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MARCO, DA PROGETTISTA NAUTICO A IDEATORE DI “IMAPP”

Da progettista nautico a ideatore di una guida innovativa per i visitatori dei musei di Palazzo Farnese. Marco Boeri, 40 anni è originario di San Remo, da 11 anni Piacenza è diventata la sua città. Tra le esperienze lavorative principali c’è senza dubbio quella ad Atlantis dove, appunto, progettava navi. Le sorti dell’azienda di Sariano di Gropparello sono purtroppo note a tutti, così Marco ha deciso di rimettersi in gioco, di riciclarsi, di puntare sull’innovazione, partendo dall’informatica, da qui comincia la sua storia. 

La passione per l’innovazione lo aveva già portato a realizzare due app; un kit di primo soccorso domestico e The dog diary , un passaporto del cane. Informazioni sull’aspetto sanitario e come gadget il compleanno biologico di Fido.

Fino a Imapp una guida innovativa per i musei di Palazzo Farnese creato attraverso la tecnologia dei beacons, piccoli emettitori bluetooth. Imapp localizza le persone e le guida

tra un dipinto e l’altro, fornendo a tablet o smartphone contenuti multimediali collegati a punti precisi dello spazio museale, precedentemente mappato. Il progetto ha vinto la sezione piacentina della Start Cup Emilia Romagna ed è tra i 18 finalisti del premio Smart City a cui il Comune di Piacenza ha partecipato alla fiera Smau di Bologna. 

FONDAZIONE, RIMPASTO O DIMISSIONI?

Sono ore molto delicate quella sta vivendo la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Delicati sembrano soprattutto gli equilibri interni all’ente. La richiesta da parte della maggioranza dei membri del consiglio generale di mettere mano al consiglio di amministrazione pone il presidente Francesco Scaravaggi davanti ad una scelta non facile.  In sostanza o il numero di uno di via Sant’Eufemia opera il rimpasto richiesto dai consiglieri o rischia di non avere più la maggioranza che lo sostiene, costringendolo di fatto alle dimissioni. Come si comporterà il Presidente davanti ad una richiesta così netta del consiglio?  Non potrà non tenerne conto, in caso contrario non rappresenterebbe più la maggioranza, sarebbero i numeri a rivelarlo. Intanto la data del prossimo consiglio si avvicina, sembra prima della fine del mese.

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