Inaugurato al Quic di via Beverora il primo Punto di Facilitazione digitale del Comune di Piacenza. Altri quattro verranno attivati entro il 10 giugno in varie zone della città allo scopo di coprire al meglio il territorio. Cinque punti in tutto pensati per andare incontro alle esigenze di chi ha difficoltà a utilizzare le nuove tecnologie o per chi volesse avere informazioni per un uso consapevole e sicuro dei dispositivi, della rete internet, delle piattaforme social, delle app.
IL MONDO UNIVERSITARIO IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DEL RETTORE FRANCO ANELLI
E’ morto ieri sera il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, piacentino, 61 anni, giurista e avvocato. Secondo quanto si è appreso si è tolto la vita gettandosi da una finestra del suo appartamento milanese, al sesto piano. Saranno comunque gli accertamenti da parte dei carabinieri, in accordo con il procuratore, a confermare la dinamica dei fatti.
Questa la nota dell’ateneo: “La Comunità dell’università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, alla quale Anelli ha dedicato la propria opera e l’intera sua vita, si raccoglie nel compianto e nella preghiera, esprimendo il più sentito cordoglio alla sua mamma e ai suoi cari”.
Questa la nota della sindaca Tarasconi e dell’assessore all’Università Brianzi. “Siamo costernati, sconvolti. L’improvvisa e prematura scomparsa di Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è una tragedia che colpisce profondamente non solo il mondo accademico locale e nazionale di cui era uno degli esponenti più illustri e stimati, ma che colpisce e scuote tutti noi e l’intera comunità piacentina a cui il professor Anelli apparteneva. Insieme stavamo lavorando e stretto contatto, condividendo la visione di Piacenza come città universitaria; una visione che ci aveva portati, con tutti i rettori delle università locali, a siglare lo scorso febbraio il “Protocollo atenei” di cui Franco Anelli era orgoglioso. Di Piacenza, la sua città, Franco Anelli era innamorato e non c’è stata occasione, anche di recente, come al Dies Academicus di qualche settimana fa, in cui non l’abbia rimarcato e dimostrato con la simpatia e l’affabilità che lo caratterizzavano. Alla sede piacentina della Cattolica, che vanta settant’anni di vita sul nostro territorio, è sempre stato particolarmente legato e lo dimostrava ogni giorno con la passione, l’affetto, la gentilezza e la disponibilità che lo hanno sempre contraddistinto. Piacenza e l’Italia intera perdono un grande uomo. Esprimiamo il più sentito cordoglio per la sua scomparsa e ci stringiamo ai famigliari, agli amici più stretti, alla comunità accademica – colleghi e studenti – in un abbraccio commosso”.
L’ultima pubblica partecipazione all’ateneo piacentino di San Lazzaro era stata, nel marzo scorso, in occasione del Dies Academicus. Proprio qui aveva annunciato la fine del suo terzo mandato da rettore dell’ateneo milanese. Era rettore della Cattolica del 2013. Il 24 luglio sarebbe stato nominato il suo successore.
Nato a Piacenza il 26 giugno 1963, dove si è diplomato al liceo scientifico Lorenzo Respighi, Anelli ha poi conseguito la laurea in giurisprudenza alla Cattolica di Milano, e successivamente il dottorato di ricerca in diritto commerciale. Nel 1998 è diventando avvocato cassazionista. È stato professore ordinario di diritto civile presso la sede di Piacenza della Cattolica fino al 2012. Il 1° gennaio 2013 è stato nominato rettore dell’ateneo milanese dove al contempo ha ricoperto il ruolo di docente di diritto privato. Nel 2020 è stato rieletto per il suo terzo e ultimo mandato.
Il 13 maggio 2022 Papa Francesco lo ha nominato consultore della Congregazione per l’educazione cattolica.
FRATELLI D’ITALIA: “DUBBI ANCHE SULLA SECONDA FIDEIUSSIONE DI PIAZZA CITTADELLA”
Sorgono dubbi anche sulla seconda fideiussione, quella relativa all’opera complessiva del parcheggio di Piazza Cittadella. A metterli sul tavolo, ancora una volta, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
La polizza in questione, stipulata nel 2012, è calcolata sul costo iniziale dell’opera, ovvero 7 milioni 860 mila euro. Ad oggi però il costo è aumentato a 14 milioni 700 mila euro. Stando così le cose la polizza coprirebbe solo la metà del costo dell’opera attuale mettendo così a rischio il comune per la copertura economica.
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IL CASO PIAZZA CITTADELLA IN VERSIONE…ROMANZATA. “TANTO TUONO’, CHE PIOVVE”
Riceviamo e pubblichiamo lo scritto del consigliere di ApP Luigi Rabuffi che, con ironia, ha ricostruito in versione romanzata la vicenda piazza Cittadella dopo il caso della falsa fideiussione. Senza offesa per alcuno, ma con un amaro sorriso che porta a riflettere.
Da tempo nel Reame di Placentia – terra di passo e di sosta – nuvole cupe incombevano su Piazza Cittadella e sugli stalli blu. Molti, i piacentini che le avevano notate. Pochi quelli che se ne erano interessati. “Dopotutto, se non si preoccupa la nostra Sovrana, perché dovremmo farlo noi?” si domandava la plebe, guardando l’orizzonte minaccioso…
Effettivamente, nonostante tuoni e saette provenienti da destra e da sinistra, nelle nobili stanze di Palazzo Mercanti la Regina dormiva sonni tranquilli.
Altri erano i temi da presidiare: prima “Grimilde”, con la pena inflitta dall’Inquisizione al Presidente dell’Aula Magna, poi l’invasione dei migranti eredi del feroce Saladino, e quindi la devastante pandemia della Corona (Coronavirus).
E ancora: la gabella addizionale IRPEF, gli ombrelli pendenti nelle vie dell’urbe, finanche il vertiporto e gli accordi operativi. Con il Nuovo Nosocomio di Piacenza sballottato da una parte all’altra della tangenziale, come un interminabile scambio “Sinner-Djokovic” al Foro Italico.
Nonostante questa sicumera, un caparbio gruppo di cittadini e di associazioni – capitanati da irriducibili ambientalisti riconducibili alle fazioni di Italia Nostra e Legambiente – continuavano a scrutare con ostinazione il cielo, convinti che quelle nuvole sempre più cupe, prima o poi, avrebbero scaricato, con potenza inaudita, il risultato di una colposa, ripetuta, sottovalutazione metereologica.
“Quante storie, questi faziosi irriducibili…” ripetevano, in coro, la Regina e i suoi fedeli consiglieri “…se pioverà apriremo l’ombrello. Che se ne facciano una ragione…”.
E così, quelle nuvole cupe, cariche di rabbia e di sospetti, spinte da un vento “del fare” sempre più impetuoso, iniziarono a concentrarsi sopra il Palazzo della Regina, generando intorno a Piazza Cittadella, a Palazzo Farnese e all’incipiente tenebroso baratro, la tempesta perfetta.
Tanto tuonò, che piovve. E quanto piovve…
“Muoviamoci… Tutti sotto l’ombrello”, ordinò la Regina all’Ufficiale di Palazzo e ai suoi fidi assistenti.
Peccato che quell’ombrello, comprato in Lusitania dal principe della Trinacria – e offerto alla Sovrana, a garanzia del proprio legittimo operar – alla prova dei fatti fosse una “patacca”. “Patacca” di cui nessuno della Famiglia reale e della sua Corte, si era preoccupato di verificare la tenuta.
E così abbacchiati, fradici e inquieti, in un mesto regal corteo, si recarono presso “Palazzo dell’Inquisizione” a denunziar, per truffa, il diabolico ombrellaio portoghese.
L’attualità ci dice che ancora oggi, di costui, non si han notizie. Si vocifera che dal suo maniero sconosciuto, pensando alle malefatte compiute e sorseggiando un buon bicchiere di Zibibbo delle Terre Siciliane, l’ombrellaio lusitano abbia ricordato, con beffarda ironia, una frase del saggio e
compianto Romano Battaglia:
“Ci sono tanti falsi amici disposti a prestarci l’ombrello soltanto quando il tempo è bello”.
Meditate gente, meditate…
“FIERO DI AVERE COMINCIATO IL MIO PERCORSO PER DIVENTARE SAMUELE”
Samuele ha iniziato da circa un anno il suo percorso di affermazione di genere. Il 17 maggio, nella giornata contro l’omobitransfobia, il racconto della sua esperienza è prezioso, per i coetanei certo, ma anche per gli adulti, genitori insegnanti e istituzioni.
Samuele, studia alla Bocconi di Milano, dove ha incontrato un gruppo amici che da subito hanno sostenuto il suo percorso transgender. Ma è stata la sua forza di volontà e affermazione che lo hanno portato nel 2021 al coming out, prima con la famiglia e gli amici più stretti, poi pubblicamente su Instagram.
Ecco il suo racconto
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SICUREZZA SUL LAVORO: PREFETTURA E REGIONE INSIEME PER LO STESSO OBIETTIVO
Gli infortuni sul lavoro sono in aumento già nel primo trimestre del 2024 rispetto allo scorso anno, così come le malattie professionali che salgono del 25 per cento. I dati dell’Asul inoltre confermano un aumento anche degli interventi a seguito di chiamate del 118: se nel 2023 erano 7 nel primo quadrimestre, quest’anno sono già 16. Il rinnovo del protocollo firmato in Prefettura per la sicurezza dei luoghi di lavoro e il contrasto al lavoro nero, oltre ad aver allargato la platea degli aderenti, si arricchisce di una importante novità: il tavolo non si andrà a sovrapporre a quello regionale ma si integrerà con esso nel raggiungimento del comune obiettivo.
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BARBIERI: “NOI CONSIGLIERI NON SIAMO CONSIDERATI. E’ GRAVE CHE CI ABBIANO CONSEGNATO I DOCUMENTI IN RITARDO”
E’ l’8 maggio scorso quando i consiglieri ricevono dalla presidente Paola Gazzolo gli atti relativi a Piazza Cittadella e alla fideiussione. Due giorni dopo cioè che la stessa sindaca annuncia, durante il consiglio, che la polizza fideiussoria a garanzia del canone parcheggi 2023 è falsa, attraverso la lettura di una mail di Piacenza Parcheggi.
Gli atti però sono stati trasmessi alla Presidente del consiglio, dai Revisori dei Conti, l’8 aprile, ovvero un mese prima.
Un ritardo che secondo i consiglieri d’opposizione svilirebbe il ruolo del consiglio stesso che invece, attraverso la lettura degli atti, sarebbe stato reso edotto della situazione che si stava determinando.
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FIDEIUSSIONE FALSIFICATA: I DUBBI SUL PREMIO DELLA POLIZZA
Una delle domande a cui ruota intorno la vicenda della falsa fideiussione è chi ha ricevuto il bonifico del premio della polizza di 37mila euro se Abarca Seguros sostiene di non aver mai emesso alcuna fideiussione in quel periodo con Piacenza Parcheggi? Questo è uno degli interrogativi chiave perché quel bonifico sarebbe stata la prova della veridicità e dell’esistenza della polizza fideiussoria, tanto da essere una delle prime verifiche eseguite dagli uffici di palazzo Mercanti quando ancora c’era solo il sospetto che qualcosa non quadrasse.
E’ il dirigente ing. Carini che, in una mail del 9 gennaio 2023, chiede alla compagnia Abarca Seguros la conferma del pagamento del premio e la validità della polizza fideiussoria. La compagnia risponde con tre allegati: copia della bozza con firma per accettazione di Piacenza Parcheggi, polizza fideiussoria emessa in data 31 dicembre 2022 con firma digitale certificata e copia del bonifico relativo al pagamento del premio effettuato da un referente della compagnia. La firma è quella dell’amministratore delegato di Abarca Seguros Antonio Silva Lopez. L’indirizzo di posta certificata a cui è indirizzata la richiesta formulata dal Comune è abarsaseguros@mypec.eu e non abarcaseguros@mypec.eu come effettivamente si chiama la compagnia assicurativa portoghese. Un errore, viene da chiedersi?
La risposta arriva leggendo nuovi documenti: è la stessa Piacenza Parcheggi che, in data 4 gennaio 2023, scrive al Comune indicando proprio l’indirizzo Pec abarsaseguros@mypec.eu a cui rivolgere le richieste. La missiva è stata così inviata a quell’indirizzo pochi giorni dopo, il 9 gennaio, come da indicazione di Piacenza Parcheggi.
Un’anomalia che oggi, allo stato dei fatti accertati (ovvero la polizza risultata falsa), potrebbe assumere una interpretazione particolare. E le domande che ritornano sono ancora: chi ha ricevuto il bonifico del premio da 37mila euro? E soprattutto, il bonifico è stata davvero eseguito dal momento che non risulta essere né della tipologia “urgente” né “istantaneo”?
PUG: PROSEGUONO I SOPRALLUOGHI NEI LUOGHI DELLA STORIA DI PIACENZA
Proseguono i sopralluoghi delle associazioni e dei cittadini all’interno della aree demaniali dismesse inserite nel percorso del PUG (Piano Urbanistico Partecipato). Qualche giorno si è svolta la visita al comparto della caserma Cella Alfieri in via Benedettine. Obiettivo dell’amministrazione è aprire questi luoghi ai cittadini perché possano formulare proposte sostenibili per il loro utilizzo e nello stesso tempo trovare la disponibilità dei privati per la gestione, manutenzione e restauro.
(foto e immagini PiacenzaSera.it)
ELENA VEZZULLI SOLLEVATA DALL’INCARICO IN AVVOCATURA? IL RUMOR INSISTENTE A PALAZZO MERCANTI
Potrebbe arrivare tra poche ore un altro colpo di scena nella vicenda della falsa fideiussione. Per ora sono solo voci insistenti che si rincorrono, per la verità, da qualche giorno a Palazzo Mercanti e che, comunque, sono arrivate anche all’orecchio della diretta interessata che non smentisce. Lei è l’avvocato Elena Vezzulli, dirigente dell’Avvocatura del Comune di Piacenza. Secondo alcuni ben informati, potrebbe essere, a breve, sollevata dall’incarico che ricopre da svariati anni all’ufficio Avvocatura dell’ente.
Se la notizia si rivelasse vera aprirebbe un nuovo squarcio nella vicenda esplosa, una settimana fa, con la conferma da parte della sindaca Tarasconi che la polizza fideiussoria è falsa. Occorre rimettere in fila i tasselli per cercare di fare chiarezza: nell’abbondante mole di documenti e corrispondenza tra gli uffici che hanno accompagnato sin dall’inizio la fideiussione stipulata tra Piacenza Parcheggi e la compagnia Abarca Seguros, compare anche la relazione dell’Avvocatura, a firma dell’avvocato Vezzulli, datata 5 gennaio 2023, scritta pochi giorni dopo la presa visione della bozza del 29 dicembre 2022. Si legge chiaramente il tentativo di avvisare, di mettere in guardia il Comune a far i dovuti controlli in particolare riguardo a tre aspetti: la firma del legale rappresentante di Piacenza Parcheggi che appare illeggibile, la discordanza tra frontespizio e testo contrattuale della polizza e la non rilevabile compagine italiana (che poi si è rilevata inesistente) della compagnia portoghese. Tre alert che l’Avvocatura aveva inviato all’indirizzo dell’amministrazione, ripresi anche dal Collegio dei Revisori dei Conti, di cui abbiamo già scritto. Rispetto a tutto ciò l’amministrazione si é sempre detta sicura di aver svolto tutti i controlli che sono in suo possesso.
Ebbene, se fosse confermata la notizia della revoca dell’incarico le motivazioni che spiegherebbero questa decisione potrebbero essere queste: l’amministrazione ha rilevato nell’ufficio assicurazioni, che fa capo all’Avvocatura, il responsabile delle mancate verifiche, oppure il progressivo “depotenziamento” dell’ufficio aveva l’obiettivo di portare la dirigente al sollevamento dell’incarico. Se tutto questo venisse confermato, c’è da giurare, che Vezzulli difenderà l’operato del suo ufficio in tutte le sedi e in tutti i modi. Anche nell’intervista rilasciata qualche giorno fa al quotidiano Libertà disse, quasi anticipando i tempi “i cittadini devono sapere che l’Avvocatura è, ed è sempre stata, da 25 anni, a presidio della legalità e che di questo ufficio si possono fidare”.