IL CASO DI “PIACENZA E L’ECONOMIA DEI PACCHI” ARRIVA SUL CORRIERE DELLA SERA

Il Corriere della Sera dedica un approfondito articolo al tema della logistica piacentina, definendo Piacenza, oltre che capitale della logistica, “l’economia dei pacchi, una città che non dorme mai, un via vai giorno e notte di camion, furgoni, merci, persone che hanno trasformato Piacenza in una sorta di magazzino globale delle merci grazie alla presenza di alcuni dei maggiori player mondiali a partire da Amazon e Ikea che hanno collocato qui i loro centri di smistamento. Ma a che prezzo?”

Una domanda che noi, del posto, ci facciamo da tempo: a quale prezzo tutto questo in termini di qualità del lavoro, di territorio, di occupazione di suolo. A che ci porta tutto questo? L’antico dilemma di come far convivere sostenibilità e logistica è un tema che divide, sempre.

Claudio Del Frate, autore del pezzo, definisce “L’intera zona è stata come centrata da un meteorite che ha ribaltato non solo il paesaggio e l’economia ma anche i rapporti tra le persone, le risposte attese dalla politica”. 14mila persone lavorano, a Piacenza, nella logistica, che diventano 40mila con l’indotto, con l’effetto che l’età media dei residenti si è leggermente abbassata ma i salari sono mediamente inferiori a quelli pagati nel resto dell’Emilia Romagna, secondo la Cisl. E poi c’è il consumo di suolo: 699 metri quadrati per abitante nel 2023, contro una media nazionale di 365.

Chi la logistica la vive in prima persona, direttamente sono i lavoratori, quelli dei camion, dei furgoni e, alla peggio, quelli che raggiungono i capannoni in monopattino o in bicicletta, sfidando le intemperie o il pericolo della via Emilia. I sindacati di base hanno qui lo zoccolo duro degli iscritti; Roberto Montanari, segretario provinciale USB, intervistato dal Corriere, è tra quelli arrestati due anni fa con l’accusa di avere fomentato gli scontri e i conflitti con le aziende: “Siamo tutti orgogliosi di quanto fatto per far emergere malaffare. Siamo dei rompicoglioni? Si ma abbiamo salvato vite umane. Letteralmente”. Poi ci sono i contratti atipici, sempre più brevi per far fronte ai cosiddetti periodi di picco, fino a poco tempo fa il tetto era del 35 per cento, “con il nuovo contratto – denuncia Montanari – questa quota potrà salire al 41. Quindi il lavoratore si sentirà sempre più sotto ricatto, accetterà di alzare i ritmi, ad esempio di movimentare 200 colli all’ora anziché 150 in cambio di 100 euro”.

Nell’articolo viene pure riportata la ricerca che sta portando avanti il Comune, in particolare l’assessorato al Welfare, sui principali bisogni dei lavoratori, una su tutte “l’emergenza casa – conferma l’assessore Nicoletta Corvi – Il 60per cento delle persone interpellate vive in affitto, il 3 per cento addirittura in auto. Chi ha contratti a termine fatica ancora di più perché gli affitti brevi sono rari; talvolta si ricorre alla convivenza tra più colleghi. La risposta? Non può arrivare in toto dal Comune, chiediamo corresponsabilità alle aziende”.

L’assessore all’Urbanistica Adriana Fantini afferma “il nostro orizzonte è fermare il consumo di suolo e introdurre regole”, riferendosi al criterio di perequazione, secondo cui le superfici non potranno espandersi oltre il 3 per cento. “Puntiamo al riutilizzo di aree già edificate – dice Fantini – e siamo pronti ad accogliere nuove richieste. Ma la città in qualche modo dovrà essere anche risarcita”. In che modo è difficile, oggi, da immaginare.

 

OLTRE IL 60% DEI RAGAZZI RICERCA ON LINE INFORMAZIONI SULLA SESSUALITA’. L’ESPERIENZA DI S.O.S. CHE DIVENTERA’ UNA PUBBLICAZIONE

Oltre il 60 per cento degli adolescenti ricerca in rete informazione sulla sessualità. Un dato che fa riflettere e che non rassicura. Gli operatori dello Spazio Giovani che fa capo all’Ausl di Piacenza, già 15 anni fa, hanno intrapreso un percorso dedicato a sessualità ed affettività rivolto proprio ai più giovani tra i 14 e i 19 anni.
Allora si chiamava SOS, silenzio ora sesso, che divenne il titolo di uno spettacolo teatrale, poi si evolse in Sento ovvero Sono e a breve diventerà Sentirsi Osservarsi Scoprirsi grazie ad una pubblicazione che verrà diffusa, dove sono state riportate testimonianze, esperienze, domande raccolte in questi anni grazie ai peer educator che hanno agganciato i coetanei.

Nel tempo le domande si ripetono, i bisogni insomma sono per lo più gli stessi, quello che è cambiato è il linguaggio oggi permeato dai social e da tutto quello che gli sta attorno. Difficile è coinvolgere in questo contesto gli adulti di riferimento, identificati come la famiglia, insegnanti ed educatori. Nel corso dei 15 anni il progetto ha coinvolto tra i 200 e i 300 ragazzi ogni anno.

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NUOVO REGOLAMENTO DI ACCESSO AI NIDI: L’OK UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE

Ha ottenuto l’unanimità dei consensi dal consiglio comunale il nuovo regolamento per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia, nella fattispecie gli asili nido. L’assessore Nicoletta Corvi ha illustrato le principali novità, già anticipate in commissione Servizi Sociali: domande semplificate, punteggi più equi con la possibilità di ottenere il posto, ampliamento del ventaglio delle scelte passate da 3 a 6. Tra le novità anche l’equiparazione del lavoro dipendente rispetto a quello autonomo dei genitori rispetto al punteggio per la scelta della struttura. “In tutto 620 posti, 30 unità in più da inizio mandato – ha sottolineato il consigliere di Piacenza Coraggiosa Borsi Infantino – che aumenteranno di 180 unità quando termineranno i lavori a Vallera e Borgotrebbia”.

“E una bella modifica del regolamento – ha detto il capogruppo di ApP Stefano Cugini – che dimostra di avere ragionato sui singoli punti, attento anche alle condizioni dei precari, grazie al calcolo dei punteggi per le scelte”. Proprio Alternativa per Piacenza ha presentato un ordine del giorno, relativo alle provenienze dei Comuni diverso dal capoluogo, che ha creato un vivace dibattito tra i consiglieri, ma anche alla fine ha ottenuto voto favorevole. Nell’odg si chiedeva che “l’amministrazione si faccia parte attiva
valutando l’opportunità di avviare interlocuzioni con gli altri Comuni della provincia, specie quelli di cintura, per affrontare il tema in un’ottica di area vasta e considerare la possibilità di convenzioni con il sistema dei servizi educativi per l’infanzia della nostra città, così da alleviare i disagi alle
famiglie pendolari in difficoltà”.

Contrario all’ordine del giorno tutto il centro destra; in particolare il consigliere della civica Barbieri-Liberi Massimo Trespidi ha sottolineato come sia “innegabile che il problema esista ma non è così che si risolve, a mano  che il comune in questione ci metta il 100% dei soldi. State usando bandierine politiche su un odg che non risolve il problema”.

“Noi diremo no – ha fatto eco la collega Patrizia Barbieri – ApP ha posto un tema che è quello di aprire ai non residenti. Questo odg parte dal presupposto che pur non pagando le tasse a Piacenza queste persone danno il loro contributo al sistema produttivo cittadino, contemplando la possibilità di convenzione. Non siamo d’accordo che il Comune di Piacenza sopperisca alle famiglie che non risiedono nel capoluogo. Non creiamo false aspettative ai non residenti, perché non possiamo permetterci neppure la certezza del servizio per i residenti”.

“Se avessimo voluto cambiare il regolamento avremmo presentato un emendamento non un ordine del giorno” ha precisato il consigliere Luigi Rabuffi; favorevoli all’ordine del giorno anche il gruppo della civica Piacenza Oltre e Tarasconi.

Approvati anche gli emendamenti presentati da Alternativa per Piacenza, riguardante il tempo di rientro da una ipotetica situazione debitoria; da Sara Soresi e Gloria Zanardi riguardanti le tariffe nel periodo estivo.

“Grazie a tutta l’aula per il dibattito costruttivo – ha concluso la sindaca Tarasconi – questo è un tema cruciale e fondamentale; sapere che nella città ci sono servizi che vengono incontro quando una famiglia è in difficoltà nella gestione dei figli piccoli, credo sia un valore in più.
Abbiamo scritto una bella pagina sul valore del servizio dell’asilo nido del Comune di Piacenza”.

HUB URBANO CITTA’ DI PIACENZA: LE IMPRESE DEL CENTRO POSSONO ADERIRE, GRATUITAMENTE, ENTRO IL 7 MARZO

C’è una legge regionale, la 12 del 2023, che intende favorire lo sviluppo dell’economia urbana verso modelli innovativi di riqualificazione, sostenibilità, potenziamento e gestione della rete dei servizi e degli spazi urbani, con l’obiettivo di raggiungere e consolidare una maggiore competitività. Per questo è nato l’Hub Urbano della città di Piacenza che coinvolge la totalità del centro storico con 1149 spazi commerciali per un totale di 2264 vetrine. All’Hub aderiscono, oltre il Comune, la Camera di Commercio, l’Unione Commercianti, Confesercenti, Cna, Confedilizia, Fiaip, Fimaa e Associazione Vita in centro a Piacenza. Tutti questi enti sono riuniti in un accordo di partenariato per una collaborazione continuativa e strutturata. Le imprese del centro storico possono aderire gratuitamente all’accordo entro il 7 marzo.

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SI COBAS: IN CORTEO PER IL DIRITTO DI MANIFESTARE

Dignità e diritti sono stati i principi che hanno ispirato la manifestazione organizzato dal sindacato Si Cobas che si è raccolto ai giardini Margherita, fino in Piazza Cavalli, passando per via Roma. Circa 200 i partecipanti, tra cui anche alcuni membri di Alternativa per Piacenza. Al centro della mobilitazione richiamare l’attenzione sui richiedenti asilo che, in piena notte, stazionano davanti alla questura per il giorno successivo E poi il tema della repressione, che vede oggi oltre mille procedimenti penali nei confronti di lavoratori o attivisti sindacali.

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POLISPORTIVO: RIPARTE L’ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE. OK ALLA VARIANTE GLAUKOS. PISCINA COPERTA DA DEMOLIRE

“Riparte l’iter per la riqualificazione del Polisportivo Franzanti dopo lo stop dello scorso dicembre dovuto alla rilevata impossibilità, per motivi tecnici, di ristrutturare l’edificio che oggi ospita la piscina coperta e che, nel progetto originario della società veronese Glaukos, avrebbe dovuto ospitare spazi dedicati alla ginnastica artistica”. Così recita la nota dell’amministrazione in cui viene annunciato la scelta della variante proposta da Glaukos e lo scarto della proposta del Consorzio Leonardo.

“La Giunta guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, con voto unanime, ha approvato la variante progettuale proposta dalla stessa Glaukos considerata “pienamente aderente all’interesse pubblico” deliberato dal Consiglio comunale lo scorso 16 settembre; una variante che consentirà un risparmio economico di oltre 2 milioni e 286mila euro sul totale dell’operazione complessiva a carico dell’ente. Tutto ciò, garantendo la stessa offerta di attività sportive. “In particolare – si legge nella delibera di Giunta – preserva la fruibilità degli spazi destinati alla pratica della ginnastica artistica che continueranno ad essere svolti nell’edificio attuale”.

“Niente più trasloco nello stabile che oggi ospita la piscina coperta, che verrà demolito, ma riqualificazione degli spazi attuali”.

«Saranno spazi rinnovati – commenta la sindaca – nei quali chi pratica la ginnastica artistica potrà allenarsi come ha fatto finora, potendo però contare su ambienti risanati, più belli e inseriti in un contesto che sarà all’avanguardia e di grande pregio, come Piacenza merita».

Di certo l’idea iniziale di lavorare sullo stabile della piscina coperta avrebbe garantito un aumento dello spazio a disposizione della ginnastica, ed è per questo motivo che era stata considerata positivamente. Di fronte all’impossibilità strutturale di metter mano a quell’edificio, tuttavia, Glaukos ha avanzato al Comune due proposte: la “variante 1 bis” e la “variante 2 bis”. La seconda prevede la demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio “E”, ovvero l’attuale piscina coperta, ma con un aggravio di costi che l’amministrazione comunale ha ritenuto insostenibile: oltre tre milioni complessivi in più sul totale. Ipotesi dunque scartata.

La Giunta ha ritenuto inoltre di considerare non adeguata la nuova proposta arrivata dalla società Consorzio Leonardo Servizi e Lavori che comprende, tra i vari aspetti, il finanziamento dell’opera tramite un’operazione di locazione finanziaria il cui piano di ammortamento prevede un contributo complessivo di oltre 39 milioni e 744mila euro a carico dell’ente di Palazzo Mercanti da corrispondere nell’arco di vent’anni. Un incremento del contributo finanziario a carico del Comune considerato eccessivo e a fronte del quale, si legge in delibera, «non si rilevano elementi migliorativi rispetto alla procedura già in corso, sia rispetto allo strumento giuridico della locazione finanziaria, sia rispetto agli aspetti economico finanziari, sia rispetto agli aspetti tecnici in relazione al rapporto qualità/prezzo tali da interrompere o sospendere il procedimento in corso sul quale il Consiglio comunale ha già disposto il pubblico interesse con deliberazione n. 33 del 16/09/2024 valutando anche in quella sede lo strumento della locazione finanziaria».

Scartata dunque la nuova proposta del Consorzio Leonardo, scartata anche la variante 2 bis di Glaukos, c’è luce verde alla “variante 1 bis” della stessa società veronese. A questo punto può ripartire l’iter istruttorio: gli uffici dovranno acquisire da parte di Glaukos il Progetto di fattibilità tecnico-economica aggiornato e il relativo Piano economico-finanziario asseverato, dopodiché si passerà in sede di Conferenza dei servizi decisoria”.

SENSO UNICO NEL PRIMO TRATTO DEL CORSO: LA GIUNTA STA VALUTANDO. PASSA LA MOZIONE DI APP

Ha ricevuto parere favorevole dell’assessore Bongiorni e il voto favorevole da parte della maggioranza la mozione, presentata da Alternativa per Piacenza ormai 30 mesi fa, in merito alla viabilità sicura e mobilità dolce nel primo tratto del Corso, per intenderci dalla statua di Sant’Antonino al Dolmen.

L’attuale condizione del tratto oggi vede una pista monodirezionale molto ridotta “una fettuccia” l’ha definita il consigliere Rabuffi, particolarmente pericolosa per i ciclisti che devono fare i conti con i pedoni, le bici elettriche, i monopattini e i dehors delle attività commerciali. “Una scelta – ha spiegato il consigliere di ApP – al tempo dell’amministrazione Barbieri dopo un confronto con i commercianti della zona. Oggi la situazione è profondamente cambiata. Per questo chiediamo di ripristinare il senso unico per le auto (come istituì l’amministrazione Dosi) e una pista bidirezionale più sicura di quella attuale; oppure di creare due piste ciclabili monodirezionali oltre che rendere riservato a pedoni e ciclisti, quindi libero dalle auto, nei week end”.

Orientamento favorevole alla mozione da parte della giunta, espresso, come si diceva dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni “è in atto una valutazione che deve prendere in considerazione una serie di complessità proprie di quella zona, comprese le esigenze di residenti e attività commerciali. Siamo cercando di considerare anche vicolo Edilizia oltre che il tema degli autobus. Sono un sostenitore dei sensi unici – ha detto Bongiorni – questo è uno di quelli più controverso, ma non vorrei diventasse una contesa tra pro e contro”.

Anche la sindaca Tarasconi è intervenuta “quello in questione è un tratto pericoloso per le biciclette e complicato, ma non si può pensare di avere una pista a doppio senso, dehors e parcheggi senza l’introduzione del senso unico per le auto, da valutare se in entrata o in uscita”.

GIORNATA DEL RICORDO, SORESI SI SCAGLIA CONTRO ANPI. CUGINI “PAROLE FASCISTE”. TARASCONI “ATTACCO PRETESTUOSO”

Scontro in consiglio sulla Giornata del Ricordo, dedicata alla vittime delle foibe. Ad accedere la miccia la consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi; in modo un pò inaspettato, per la verità, dal momento che la cerimonia avvenuta questa mattina ai giardini di via Trivioli è stata caratterizzata da grande partecipazione  oltre che delle autorità anche di associazioni e bambini delle scuole primarie della città. Ma la capogruppo di Fratelli d’Italia ha messo nel mirino delle critiche l’incontro organizzato sabato da Anpi Piacenza in Fondazione “un all’insegna del giustificazionsimo e del revisionismo storico, accusando ingiustamente il fascismo del martirio della popolazione giuliano-dalmata”. Un  incontro definito “scandaloso”. Aspre critiche anche all’indirizzo dell’assessore Serena Gropelli che detiene la delega alla Memoria “cultura della memoria o cultura delle memoria selettiva? – domanda Soresi – forse che l’assessore intende fare cultura di una sola memoria”.

A stretto giro arriva, con una nota, la risposta della sindaca Tarasconi “usare una giornata come quella del Ricordo per attaccare pretestuosamente l’amministrazione dai banchi del Consiglio comunale, credo sia davvero ciò che di più lontano possa esistere dal mio modo di vedere la politica. La Giornata del Ricordo ci vede tutti partecipi in modo sincero, al di là delle distinzioni”.

La prima cittadina era al parco dedicato ai martiri delle foibe insieme alle associazioni, autorità civili e militari, ai bambini delle scuole. “C’ero io e c’era l’assessora Serena Groppelli che tra le sue deleghe ha appunto la “Cultura della memoria” e che, poco prima della cerimonia, era a portare i saluti dell’amministrazione nell’ambito dell’iniziativa “Andremo via anche noi. Istria, ricordi di un esodo” dedicata alle scuole secondarie di secondo grado e organizzata dall’Istituto di Storia Contemporanea di Piacenza, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri in collaborazione con il Comune”.

Tarasconi ricorda che al Giardino del Ricordo erano presenti i rappresentanti del centrodestra e il ministro Tommaso Foti. “Tra l’altro è stato proprio il ministro a farmi i complimenti per le parole che, con il cuore, ho rivolto ai presenti. E mi ha fatto davvero piacere – fa sapere la sindaca – in questo contesto di unità, nel giorno di una ricorrenza così sentita da tutti, l’attacco frontale contro l’assessora Groppelli da parte della consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi mi ha davvero stupito. Anche perché si basa su informazioni non vere. Qualche esempio sul lavoro di squadra che ci vede tutti coinvolti: l’inaugurazione della panchina nel giardino della Besurica intitolato a Norma Cossetto, martire delle foibe, è stato frutto del suo lavoro. Così come lo è stato, con l’assessore Christian Fiazza, lo spettacolo teatrale “Adio, vecia Pola” dedicato alla tragedia delle foibe che si è tenuto al Farnese. E ancora, fa parte del suo lavoro occuparsi dei tanti eventi dedicati alla Memoria e al Ricordo che vengono proposti da enti, associazioni e scuole e per i quali vengono richiesti la collaborazione o il patrocinio del Comune. Fa tutto parte di un impegno più che tangibile. Le persone coinvolte lo sanno bene. E probabilmente lo sa bene anche la consigliera Soresi, che tuttavia ha scelto di gettare benzina su un fuoco che in realtà oggi non era nemmeno acceso”.

Anche il capogruppo di ApP Stefano Cugini ha risposto all’intervento di Soresi “un attacco inqualificabile all’Anpi che cerca di fare memoria di ciò che è accaduto”. E rivolgendosi alla capogruppo di Fratelli d’Italia “parole fasciste dalla prima all’ultima. Il presidente di Anpi si è limitato a dire una verità storica . Repetti non può ricordare cosa c’è stato prima della tragedia delle Foibe? Non venite a farci la morale. Studiate la storia.”

Dello stesso tenore l’intervento del  consigliere del PD Salvatore Scafuto “Atto di vergognoso revisionismo. Chi tenta di riscrivere la storia non fa altro che alimentare pericolosi rigurgiti. È nostro dovere ricordare tutti i morti, non ce ne sono di serie A e di serie A. La verità storica è complessa e non può essere dato in pasto alla politica di oggi”.

GIORNO DEL RICORDO, TARASCONI: “MEMORIA TROPPO A LUNGO OFFUSCATA”

Si è svolta ai Giardini Martiti delle Foibe di via Trivioli la cerimonia per il Giorno del Ricordo; erano presenti le autorià cittadine, le associzioni combattentistiche e alcuni alunni delle scuole primarie. “Troppo a lungo la memoria di questo tragico evento è stata offuscata da un processo di rimozione politica che ne ha impedito il pieno e legittimo riconoscimento – ha detto la prima cittadina Tarasconi – onorare questa ricorrenza significa rinnovare il senso di partecipazione al dramma della popolazione istriana e giuliano dalmata”.

SICUREZZA STRADALE IN CITTA’: “PIU’ ZONE 30 PER DIMINUIRE LA VELOCITA’ E GLI INCIDENTI”

Il messaggio, oggi più che mai, è a quel senso di responsabilità collettiva che ognuno di noi deve avere sulle strade della città, proprio là dove avvengono più incidenti. Danilo e Simona Tosi, papà e sorella di Sonia, per il terzo anno, hanno incontrato gli studenti degli istituti piacentini nell’ambito del progetto La strada giusta.
Sonia fu uccisa il primo agosto del 2021, in sella alla vespa insieme al suo fidanzato Daniele, da un ragazzo che, alla guida, aveva un tasso alcolemico sei volte superiore al consentito; oggi con l’associazione, instancabilmente, diffondono e promuovono la cultura della sicurezza stradale.

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