Tutto incominciò il 10 dicembre del 2019 quando il capolavoro del Klimt fu ritrovato in una nicchia del giardino della galleria Ricci Oddi. A pochi giorni sarebbe stata inaugurata la mostra dedicata a Stefano Fugazza, il compianto direttore della galleria, che soffrì moltissimo il furto del quadro nel 1996.
Il libro La modella di Klimt, la vera storia del capolavoro ritrovato dello scrittore Gabriele Dadati è da considerarsi anche un omaggio allo stesso Fugazza. Dadati racconta di sé, di come ha appreso la notizia del ritrovamento e va oltre, grazie al personaggio che gli rivela di conoscere la vera storia del capolavoro di Klimt.
C’è chi fa di necessità virtù, inventandosi una sitcom proprio partendo dalla contingenza. Il mondo della cultura e più ancora quello del teatro sta attraversando una profonda crisi dovuta imposta delle chiusure per arginare il covid 19. Nasce così TEATRO OCCUPATO, la sitcom che Filippo Arcelloni del Teatro Trieste 34, ha pensato dopo il DPCM che ha richiuso i teatri in Italia. Un appuntamento video settimanale di pochi minuti che racconterà in modo tragicomico il sentimento di inutilità e fallimento di chi lavora nel mondo della cultura, tutto situato all’interno del Teatro Trieste 34 occupato.
Si chiama Progetto Klimt, l’idea è di creare un evento lungo quattro tappe legate l’una all’altra che dal ritratto di signora, tornata a far parte della collezione della Ricci Oddi, arrivi al al confronto con le altre opere di Klimt e della galleria stessa. Un progetto dove il tempo svolge un ruolo fondamentale scandendo così i quattro eventi, tre dei quali ancora in fieri.
La data confermata dal presidente della galleria Massimo Ferrari, accompagnato dall’intero consiglio di amministrazione, è il 28 novembre quando il Ritratto di Signora verrà esposto nel salone d’onore della Ricci Oddi, questo è l’allestimento: il visitatore non vedrà da subito la tela, ma solo dopo un breve percorso arriverà al ritratto che verrà sapientemente illuminata per valorizzarne ancora di più la preziosità.
Gli alunni del terzo circolo di Piacenza saranno i protagonisti del concerto “Il coraggio di Ricominciare”, organizzato dal Secondo Reggimento Genio Pontieri dell’Esercito in collaborazione con il Comune di Piacenza. La cornice dell’evento sarà Palazzo Farnese, mercoledì 23 settembre dalle 20.30.
Sul palco le Voci del Terzo, coro Consonanze di Piacenza dirette da Raffaella Fellegara , il coro lirico Ponchielli-Vertova di Cremona, 2020 Piacenza Ensamble Quartetto di voci soliste sulle musiche di Mozart, Donizetti, Bizet, Puccini, Rossini e Verdi. Dirige il Maestro Patrizia Bernelich.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
La Fondazione Fare Cinema presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola
Pedrazzini approderà anche quest’anno a Venezia con “Zombie”, il cortometraggio diretto da Giorgio Diritti che sarà presentato all’interno della trentacinquesima edizione della Settimana Internazionale della Critica nella sezione Sic@Sic – Short Italian Cinema alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
La notizia che Zombie sia stato invitato come evento speciale di chiusura della Sic è stata data a Roma nel corso della partecipatissima conferenza stampa di presentazione della Settimana Internazionale della Critica di Venezia che si è tenuta al Cinema Quattro Fontane nel cuore della città capitolina in questi giorni. Presente a Roma alla conferenza stampa, Paola Pedrazzini direttrice di Fondazione Fare Cinema commenta: “Sono particolarmente orgogliosa poi della rinnovata e virtuosa sinergia con la Settimana della Critica e ringrazio Giona Nazzaro per questo invito. Nella library di Fondazione Fare
Cinema ci sono cortometraggi diretti da Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Daniele Ciprì, Franco Piavoli, Sergio Rubini…
Sono felicissima che si sia aggiunto a questi nomi quello di Giorgio Diritti, artista che amo particolarmente e di cui nel corso di questa avventura artistica ho potuto apprezzare la generosità e la passione”.
Lo spunto della storia di “Zombie” è frutto di un lavoro di gruppo e al contempo personale e introspettivo con i ragazzi del corso sul tema dei rapporti figli-genitori. È il giorno di Halloween, al centro della scena due figure femminili, madre e figlia – interpretate da Elena Arvigo e Greta Buttafava – che nel reciproco sguardo hanno un diverso stato d’animo, nel giorno “morti viventi”.
Una breve riflessione in cui Giorgio Diritti mette in scena il lacerante conflitto che anima certe coppie quando si rompono: da un lato la necessità e il volersi dividere dal partner, anche con veri e propri gesti di rottura ma dall’altro la responsabilità di restare genitori capaci di amore e di cura. Se la divisione, anziché separazione possibile, si trasforma in scissione distruttiva, i figli diventano le vittime inconsapevoli insieme ai protagonisti di questi conflitti, rischiando di subire un’alienazione parentale.
Un tour di 45 tappe, dalla Valle d’Aosta a Roma: 1000 km a piedi, di spettacolo. E’ il Gran Tour Francigena 2020″ che il direttore artistico del Teatro Trieste 34, Filippo Arcelloni ha deciso di intraprendere dando così il via alla stagione 2020/21 del teatro.
Ogni giorno Arcelloni intervisterà gli artisti che troverà sul suo cammino, le immagini e le voci dei protagonisti verranno trasmessi sui canali social del progetto e visibili a tutti.
Per dare corpo e gambe a questo progetto è stata organizzata una campagna di crowdfunding destinata a raccogliere fondi per coprire i costi essenziali, come vitto, alloggio e altre spese che saranno affrontate nel viaggio.
Un tavolo di confronto da cui escano idee, proposte e collaborazione tra le varie realtà coinvolte. E’ l’intento dell’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi che guarda avanti verso il rilancio delle attività culturali dopo il brusco lockdown.
Per questo convocato un tavolo “partendo dalle realtà iscritte
all’Albo comunale delle Associazioni che operano nel settore culturale. Lo spirito vuol essere inclusivo – ha specificato l’assessore – pertanto vi potranno aderire anche tutti gli altri soggetti che riterranno di iscriversi all’Albo.”.
Un percorso di dialogo e di confronto che dovrà avvicinare Comune e attività interessate non solo a parole ma soprattutto nei fatti. “Non solo proposte ma anche sostegno concreto a un settore fondamentale che, se lasciato solo, rischia di morire”. A proposito di risorse la giunta ha messo a disposizione la somma di 210 mila euro che saranno assegnati attraverso bandi aperti a tutte le realtà culturali.
“Oltre alla richiesta di ulteriori location per le tante attività delle associazioni piacentine, è emersa, da parte di tutti, la necessità di una nuova collaborazione, “richiesta che rientra proprio nello spirito di questi
incontri”, puntualizza l’assessore. il tavolo “si allargherà
coinvolgendo tutte le realtà culturali, anche istituzionali, che a diverso titolo intervengono in ambito culturale”.
55 poesie scritte dal balcone di casa, un viaggio tra speranza e rabbia che l’hanno accompagnata durante il lungo lockdown a cui siamo stati tutti costretti.
Un libro di poesie al tempo del Coronavirus; per Giusy Cafari Panico, scrittrice e poetessa, dare vita a Poesie della luce e dell’ombra edito da Tip.le co. é stato molto naturale e anche un po’ inaspettato.
Nulla di preparato, ma al contrario tutto estremamente spontaneo. 55 liriche che raccontano la quarantena tra messaggi di speranza e inevitabile dolore.
E’ stato un trasferimento scortato da polizia e carabinieri, come si conviene a un oggetto prezioso e unico. Il Ritratto di Signora di Klimt è uscito dal caveau della Banca d’Italia, dove era stato finora custodito, per arrivare a quello della Banca di Piacenza, in attesa di tornare alla sua sede, la Galleria Ricci Oddi dove era esposto fino al misterioso furto del 1997.
Un trasferimento avvenuto a piedi a cui hanno assistito in pochi. All’apertura erano presenti il presidente della Ricci Oddi Massimo Ferrari e il presidente della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani che ha dichiarato “di aver ospitato la tela in modo del tutto gratuita in Banca perchè crediamo che non debba farsene carico né lo Stato né la Galleria Ricci Oddi”. L’evento di presentazione potrebbe tenersi per la seconda metà di giugno.
Il quadro che le ha cambiato la vita. A Di Profilo, la professoressa Claudia Maga racconta il sentimento che la lega intimamente al Ritratto di Signora di Klimt. E per valorizzare al meglio l’opera auspica che “non venga sigillata a Piacenza ma che si crei un circuito europeo”