Si comincia venerdì 11 e sabato 12 ottobre con la nuova stagione del Teatro Trieste 34. Oltre 40 le repliche degli spettacoli per la stagione 2019/2020. Tra le novità della decima edizione due spettacoli che verranno messi in scena “fuori” del teatro: “Processo per stupro” e “Sogno di una notte di mezza estate (anche se non ci sono più le mezze stagioni)”.
E’ una vera innovazione quella racchiusa nella convenzione firmata tra conservatorio Nicolini e liceo scientifico Respighi. È stata appena avviata una classe di diciotto studenti del nuovo indirizzo scientifico musicale, un percorso scolastico realizzato dal Liceo Respighi in collaborazione con il Conservatorio Nicolini che integrerà il curricolo liceale incentrato sulla scientificità con lo studio della musica, conciliando al meglio i due percorsi di studi rimodulandoli in una proposta unitaria.
L’arte entra in circolo a Palazzo Farnese e raddoppia. L’associazione 18-30 insieme all’associazione Nuova Generazione ha organizzato una due giorni alla scoperta delle geometrie segrete di Palazzo Farnese; l’assessorato alla cultura del Comune ha accolto di buon grado la proposta dei ragazzi dell’associazione 18-30 aprendo così il palazzo non solo nella parte dello spazio espositivo ma anche dei sotterranei con visite guidate.
Una bella coppia davvero: ironici l’uno con l’altra e capacissimi di mantenere costante l’interesse. Giovanna Zucconi e Michele Serra sono stati i protagonisti della seconda giornata di Transumanza Letteraria a Cerignale. Hanno presentato i loro libri “La sua vice è profumo” di lei e “Le cose che bruciano” di lui.
Sembra quasi di arrivare in un’altra dimensione, un po’ perché la strada che si arrampica sulla montagna e i tornanti ti danno l’idea di aver raggiunto un traguardo, un po’ perché il panorama lassù è davvero mozzafiato. Nelle vie strette e tutte in salite del piccolo borgo di Cerignale il tempo sempre passare più lentamente, l’ambiente attorno ti porta naturalmente alla riflessione. Nelle piazzetta che si affaccia sulla valle nel week end i libri sono stati i protagonisti grazie all’evento Transumanza letteraria, libri e lettori in movimento, realizzata dalle librerie Fahrenheit e Bookbank.
Quando si dice un film cucito addosso al protagonista che, in questo caso, è anche regista e sceneggiatore. Una storia autobiografica che racconta di immigrazione, integrazione e di amore. Phaim è un ragazzo di 22 anni, nato a Roma al quartiere di Tor Pignattara, quello più multietnico della capitale. Bengalese musulmano praticante, vive con la sue famiglia fortemente ancorati alla prescrizione islamica. È proprio qui che scatta il corto circuito: Phaim si innamora di Asia, una ragazza romana, molto diversa da lui, istintiva e sregolata.
Un film sulla vittima, un film su un ragazzo di 31 anni che non c’è più. Un film che nella sua totale aderenza alla realtà ha dato nuova voce a Stefano Cucchi. La proiezione di Sulla mia pelle ai chiostri di San Colombano si è conclusa con una standing ovation carica di commozione, la prima di questa 23esima edizione. Uscito a settembre dello scorso anno Sulla mia pelle ha avuto una vita lunghissima: distribuito da Netflix, ha conquistato 4 David di Donatello e un Nastro d’Argento come miglior film dell’anno.
Colpi di scena che fanno strabuzzare gli occhi e che incollano chi guarda alla poltrona. “Il testimone invisibile” ha la grande qualità di mantenere lo spettatore costantemente stregato dalla trama, mai distratto, sempre attento ad ogni dettaglio. Proprio quei dettagli che riemergono continuamente e che solo alla fine della proiezione si è in grado di allineare perfettamente in file, come un puzzle completo di tutti i suoi pezzi. Miriam Leone, la fotografa Laura nel film, è stata l’attesissima ospite del Bobbio Film Festival.
Al Bobbio Film Festival è stata la giornata di Claudio Giovannesi, regista de La paranza dei bambini film dall’omonimo libro di Roberto Saviano. Orso d’argento per la migliore sceneggiatura al Festival di Berlino, la pellicola ha per protagonista un gruppo di quindicenni napoletani che vogliono emergere, persino aiutare i genitori sottoposti al pizzo. Vedono e quindi desiderano soldi, vestiti firmati, motorini nuovi, tavoli riservati in discoteca. Imparano ben presto a maneggiare le armi, i loro feticci, quindi possono sognare e realizzare di sfrecciare in scooter per prendersi il Rione Sanità. Un film toccante “con cui ho voluto raccontare una generazione in senso più ampio, attraverso questa storia ambientata a Napoli”, ha raccontato Giovannesi nel dibattito successivo alla proiezione, moderato da Giona Nazzaro ed Enrico Magrelli.
Il festival prosegue questa sera con Il testimone invisibile, ospite l’attrice Miriam Leone.
Protagonista della quinta serata del Bobbio Film Festival 2019 è stato “Dafne”, film di Federico Bondi premio speciale ai Nastri d’Argento e vincitore al festival di Berlino 2019 del Premio Fipresci della critica internazionale, nella sezione Panorama. Ospiti, il regista Bondi e gli attori Carolina Raspanti e Antonio Piovanelli. Dafne, come la sua interprete Carolina, è affetta dalla Sindrome di Down. Vive insieme ai genitori. Il suo lavoro le piace. Gli amici e i colleghi le vogliono bene. Ma la scomparsa della madre stravolge gli equilibri familiari: costretta ad affrontare non solo il lutto ma anche a sostenere il padre caduto in depressione, Dafne sfodera determinazione e trova la forza di reagire. Nel corso del dibattito Carolina ha ricordato i primi contatti con il regista: “mi ha scritto attraverso Facebook, ma io non mi fido dei social”, ha commentato divertita, “poi ha parlato al telefono con mio padre, spiegando chi fosse, cosa volesse. Così ci siamo conosciuti ed è iniziata questa avventura”. Sono anche emersi tratti particolari della realizzazione del film. Piovanelli ha raccontato come “Federico sia stato fondamentale per ‘mediare’ tra me e Carolina; ci sono state scene più o meno difficili, talvolta rifatte diverse volte; ma anche scene più immediate, ad esempio il finale è stato buono alla prima”. Il regista Bondi ha ricordato come è nata l’idea di questo film: “un giorno, alla fermata del bus, ho visto un padre piuttosto anziano mano nella mano con la figlia, portatrice della sindrome di Down. Da lì la curiosità e la voglia di entrare in questo universo, dal punto di vista umano, più che sociale”. Il Bobbio Film Festival continua stasera con il regista Claudio Giovannesi e “La paranza dei bambini”: appuntamento ore 21.15 con l’intensa pellicola dall’omonimo libro di Roberto Saviano.