TEATRO ANTICO VELEIA, UN CARTELLONE D’ECCEZIONE CON BARICCO E BRADUARDI

Umberto Galimberti e Sergio Rubini, Alessandro Baricco, Angelo Branduardi e Lella Costa sono i protagonisti del Festival Teatro Antico di Veleia edizione 2017. Un cartellone d’eccezione composto da appuntamenti preziosi ed esclusivi nella suggestiva cornice del foro romano di Veleia.

Si comincia il 14 luglio con Umberto Galimberti e Sergio Rubini in Tà Erotikà; il 16 luglio è la volta di Alessandro Baricco in Palamede insieme a Valeria Solarino; mercoledì 19 luglio Angelo Branduardi sarà il protagonista di Antologica Concerto con i brani più amati del cantautore; si chiude il 21 luglio con Lella Costa in Il canto del nostro smarrimento l’Odissea ribaltata.

“Torna l’appuntamento estivo con il Teatro Antico nella meravigliosa cornice dell’area archeologica di Veleia – ha detto il direttore artistico Paola Padrazzini – dove si rinnova la dimensione  del rito civile di una comunità riunita per rivivere, attraverso la scena, i miti che appartengono a un passato collettivo. Il mito platonico dell’amore come desiderio di ricongiunzione che spinge ciascun individuo a cercare la propria metà perduta. Il mito di Palamede, l’eroe greco considerato un genio, inventore della scrittura, degli scacchi e di molto altro, condannato a morte perché denunciato da Odisseo di aver venduto i piani di guerra achei ai troiani e misteriosamente “cancellato” dalla Storia. Il mito a cui si ispirano e a cui attingono le ballate di Branduardi assiduo frequentatore dei temi della metafisica e dell’ontologia. Il mito dell’esule, oggi attualissimo, che annovera tra le sue fila personaggi come Ulisse ad Enea”. 

“AVEVAMO PAURA”, NONNA BRUNA RACCONTA LA SUA GUERRA AL NIPOTE

“Eravamo giovani, non sapevamo niente, abbiamo capito dopo cosa era la guerra”. Parla con un piglio deciso Bruna Bongiorni, la protagonista del video Avevamo Paura – Memorie di guerra di Bruna Bongiorni. Un’idea nata da Thomas Trenchi, studente del liceo Gioia di Piacenza e ideatore del blog www.sportelloquotidiano.com, che ha avuto la fortuna di ascoltare con le proprie orecchie i racconti della bisnonna Bruna,  per sottolineare quanto brutta e dolorosa sia stata l’esperienza della guerra. “Avevamo paura – Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” non è un documentario scientifico o una perfetta ricostruzione cronologica degli avvenimenti- specifica Thomas. È una testimonianza femminile dell’impatto che la guerra ha avuto su chi l’ha vissuta, un insieme di dettagli, odori, colori e pensieri (che forse solo le donne sono in grado di cogliere), una fotografia della percezione di chi ha percorso il conflitto nell’umiltà del lavoro. Le donne, infatti, quando descrivono la guerra, tendono a farlo spesso tramite le parole dei loro mariti, riportando ciò che i loro uomini hanno vissuto nello scontro armato; tralasciano, però, ciò che loro – madri, mogli e fidanzate – hanno passato in prima persona: nei campi, nelle case, per strada, con la tavola vuota, con la schiena piegata al sole, e la fortuna – nella sfortuna! – di vivere in campagna.Bruna rammenta il terrore dei bombardamenti, la sua vicina di casa violentata dai nazisti, il padre morto a poco più di quarant’anni per uno scompenso cardiaco. Perché raccontare la guerra vuol dire farlo anche attraverso gli occhi, l’esperienza, la memoria di chi l’ha vissuta. Di chi ne ha vissuto i dolori, le promesse, e il soffio di libertà al suo termine. Di chi, nel tempo, ne ha fatto una ricchezza, pur conservandone tutte le cicatrici.

ecco il link per vedere il documentario https://www.youtube.com/watch?v=vDYN0x-O9H8&feature=youtu.be

 

PIACENZA SCOMMETTE SUL GUERCINO

Piacenza scommette sul Guercino. Piacenza scommette su una mostra dall’allestimento elegante e raffinato e su un percorso di ascensione all’interno della cupola del duomo per ammirare gli affreschi della cattedrale. Al centro c’è la figura del pittore settecentesco emiliano, originario di Cento che ha fatto tappa a Piacenza, Bologna e Roma. Due percorsi differenti in un unico grande evento visitabile dal 4 marzo al 4 giugno, con all’interno manifestazioni ed eventi speciali per celebrare la figura del Guercino, come il convegno del 22 marzo con i maggiori esperti del pittore di Cento. Un Piacenza scommette su quest’evento perché il 2017 sarà ricordato come l’anno del Guercino: grazie ad una coordinata rete di organizzatori, tra cui Comune, Diocesi e Fondazione di Piacenza che ha da subito fortemente creduto nell’evento. Il fulcro della manifestazione è la cattedrale la cui cupola ospita lo straordinario ciclo di affreschi realizzato da Guercino tra il 1626 e 27 valorizzato dall’illuminazione del designer delle luci Davide Groppi. La visita è introdotta da una sala multimediale che permette al pubblico di legger in modo innovativo il capolavoro e di provare un’inedita esperienza attraverso particolari visori 3D. La cappella ducale di Palazzo Farnese accoglie, contemporaneamente, la mostra Guercino tra sacro e profano: una selezione di 20 opere capaci di restituire la lunga parabola che lo ha portato ad essere uno degli artisti del 600 italiano più amati a livello nazionale dopo Caravaggio.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/guercino.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/guercino.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2017/03/guercinoSUSANNA_VECCHI-300×169.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

TRIESTE 34, WEEK END DI SPETTACOLI

Week end ricco di eventi al teatro Trieste 34: sabato 21 gennaio alle 21 Golden Din Din “Le memorie del Punto G – capitolo 2”. Se nel capitolo 1 abbiamo  sentito parlare di  piacere  femminile  raccontato da icone del passato , questa volta anche l’uomo sarà protagonista . Il gioco e il piacere , i ruoli e la curiosità , l’ironia e il divertimento  insieme a musica e grandi scoperte. Il punto G torna a parlare di se insieme  ad altre zone del piacere , tramite il  cabaret, la musica cantata dal vivo , ed anche la scoperta della sessualità  come un diritto al piacere.

Domenica 22 gennaio alle 16.30 PKD e Manicomics Teatro “ColazionePranzoMerendaCena” di e con Filippo Arcelloni e Agostino Bossi. Sarà l’alimentazione la protagonista dello spettacolo ideato per bambini da 4 a 10 anni: sana, equilibrata, spesso anche inadeguata. In scena a parlare di questo argomento due strani personaggi il Dottor Bianco e l’attore Augusto, nella ennesima puntata dello show televisivo “Cibo e Felicità”. Attraverso scene comiche e momenti di riflessione i piccoli spettatori arriveranno a capire quanto è pericoloso alimentarsi male.

Sabato 28 gennaio riprende INSINCRONIA, la quarte edizione della rassegna di danza moderna organizzata a Piacenza Kultur Dom con la direzione artistica di Claudia Passaro della Compagnia Incongruo Rapportarsi e Ottavia Marenghi della scuola Petit Pas. Sabato 28 gennaio alle 21,00 Danzainscena con “Solitude”,  C.ia Incongruo Junior con “Continuum”, Blak Soulz “2SEASONS” spettacolo di danze urbane e visual art, direzione artistica Elisa Balugani; 18 febbraio alle 21 La Stanza di Danza con “Amigas”Cad Danza con “The Hacker Manifesto” Federica Loredan “Solo sol eau – -Sirene”; 18 marzo alle 21 Danzainscenza con “Lost In Piano”, Accademia Domenichino da Piacenza con “Impulstanz”, Sinedomo “Catodico / a Riveder le stelle – It’s not me 23.5”; 2 aprile Galà di danza.

Gli stage sono in programma il 28 gennaio dalle 16 alle 17.30 con Danzainscena, il 18 febbraio con Accademia di Danza Domenichino da Piacenza e il 18 marzo con Accademia delle Arti Il Palcoscenico.

 

 

 

 

ARTE PIACENZA: A PIACENZA EXPO IN MOSTRA L’ARTE CONTEMPORANEA E MODERNA

Una quarantina di espositori provenienti da tutta Italia hanno impreziosito l’edizione 2017 di Arte Piacenza, la rassegna d’arte moderna e contemporanea che ha occupato il padiglione di Piacenza Expo nel week end. Artisti e titolari di gallerie hanno esposto le proprie opere in un contesto elegante ed accogliente frutto di una collaudata e ben oliata formula grazie all’impegno degli organizzatori che da sei anni organizzano la kermesse. Allestimento semplice e raffinato, numero contenuto delle opere fanno dell’evento un appuntamento imperdibile per il settore, che si rivolge, oltre che ai collezionisti, galleristi, critici e storici dell’arte, anche al grande pubblico.

COLORI IN LUCE, LA COLLETTIVA DEI RAGAZZI DELL’ASSOFA

Si chiama Colori in Luce, la collettiva di pittura dei ragazzi ospiti della cooperativa Assofa. Idee che prendono forma su tela con l’aggiunta di materiali differenti che escono dal quadro per esprimere quello che questi ragazzi hanno dentro. Sono 23 opere nate un po’ per caso nel senso che con l’avanzare dell’attività quello che si presentava agli occhi degli operatori erano vere opere degne di essere esposte e ammirate. Così la stanza è stata adibita a mostra d’arte con l’illuminazione adeguata a valorizzare le singole opere.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/assofa mostra.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/assofa mostra.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2016/12/assofa-mostra.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

FARNESIANA IN FESTA: IL TEATRO NON SOLO A TEATRO

Quando l’aggregazione e la socialità passano attraverso il teatro e tutto ciò che si riconduce al filone culturale. Si chiama Farnesiana in festa, il progetto culturale che si snoderà proprio all’interno del quartiere per una tre giorni dedicata ad attività culturali, spettacoli, laboratori teatrali dedicati ad un pubblico di famiglie. Fulcro dell’iniziativa il teatro trieste 34, ma anche altri tre luoghi che hanno aderito all’idea pasticceria Groppi, cartolibreria Labussandri, e Bulla sport.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/farnesiana in festa.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/farnesiana in festa.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2016/12/farnesiana-in-festa.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

LA VITA TI RIPRENDE, STORIE DI PERSONE NORMALI

In queste pagine sono raccolti pezzi di vita di persone normali che hanno incontrato la malattia, una malattia paralizzante davanti alla quale se non reagisci si rischia di precipitare. Catia, Gianni, Lucia, Tommaso, Ilaria, Giuseppina, Luciana e Arianna hanno raccontato alla giornalista Elisabetta Paraboschi, le loro storie, da qui è nato il libro La vita ti riprende, otto storie a lieto fine dal reparto dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, edito da Papero Editore. Storie di mamme, di papà, di donne e uomini normali che hanno affrontato il cancro e oggi ce l’hanno fatta, senza luoghi comuni, senza frasi fatte, difendendo con le unghie e con i denti, la quotidianità stessa. I proventi della vendita del libro andranno ad Amop, associazione malato oncologico piacentino, i cui volontari prestano la loro opera nel reparto di oncologia all’ospedale di Piacenza.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/libro betty.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/libro betty.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2016/10/betty-libro.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

ADDIO A DARIO FO, IL NOBEL CHE DIVERTIVA E FACEVA RIFLETTERE

Portò la sua arte e i suoi spettacoli parecchia volte anche a Piacenza, l’ultima volta nel 2008 con Mistero Buffo a Palazzo Farnese per la rassegna Cavaliere Azzurro Festival. Satirico e provocatorio Dario Fo, nel 1997 Premio Nobel per la Letteratura, è mancato all’età di 90 anni. Nel 1999, insieme all’inseparabile moglie Franca Rame, era arrivato a Bobbio per uno spettacolo di beneficenza, nel febbraio 2004 al Politeama con Anomalo bicefalo e nel 2004 a Castellarquato. Nello stesso anno ricevette anche il Premio Animl dalla mani di Bruno Galvani, a testimonianza del forte impegno sociale che Fo metteva in ogni spettacolo. Un personaggio controverso la cui cifra stilistica era andare controcorrente; insieme alla moglie Franca Rame salì sui palcoscenici di tutto il mondo dal 1954 fino al 2013 anno in cui morì. Scriveva: “In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta. Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po’ le teste. Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa.”

dario-fo

AL TRIESTE 34 UN ALTRO MODO DI FARE TEATRO

Si è aperta sabato 1 ottobre al Teatro Trieste 34 la rassegna Le Voci della Luna con lo spettacolo Le rose che non colsi studio per La signorina Felicita ovvero la Felicità, omaggio a Guido Gozzano, del teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale- Teatro della Caduta. L’attrice Lorena Senestro ha reinterpretato il personaggio di Felicita come una ragazza normale, un pò diversa rispetto a come il poeta Gozzano la rappresentava nei suoi scritti. Uno spettacolo dal quale anche la figura del poeta torinese viene studiata e riproposta al pubblico. Il debutto de Le Rose che non colsi sarà il 18 ottobre al Teatro Stabile di Torino. Prossimo appuntamento con la rassegna Le Voci della Luna, sabato 8 ottobre alle 21 con Le Memorie del Punto G – Quando il piacere è un equivoco n.1 Golden Din Din.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/trieste34.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/trieste34.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2016/10/lorena-senestro.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]