CITTADELLA: MINORANZA ALL’ATTACCO SUL NUOVO RUP. INFANTINO “COME FACEVA SORESI A SAPERE DELL’INTERDITTIVA?”

La minoranza l’aveva richiesta per fare chiarezza su alcuni aspetti, in particolare, legati allo stato dei lavori e alle motivazioni sottese la loro sospensione dallo scorso mese di novembre. Stiamo parlando di piazza Cittadella che ormai da mesi ha la capacità di elevare sorprendentemente il livello di tensione della discussione tra i consiglieri. La seduta delle commissioni congiunte 1 e 2 non ha fatto eccezione.

Al centro del dibattito le domande dei consiglieri di minoranza sul cronoprogramma, sui cartelli che non riportano correttamente le informazioni del cantiere, sull’avvio del procedimento di interdittiva, sulla bancabilità e sulla nomina del nuovo RUP (responsabile unico di provvedimento) l’architetto Emanuela Schiaffonati presente in aula insieme al predecessore ing. Carini.

La consigliera Patrizia Barbieri ha espresso la necessità di una commissione su piazza Cittadella permanente per poterne valutare costantemente il controllo; “è necessario fare sempre il punto della situazione” chiedendo se l’amministrazione è in possesso della bancabilità “al di là delle rassicurazioni che non ci bastano e cosa ci riserverà ancora questo cantiere oltre che una ferita molto grave per la città. Le domande sono sempre tante e le risposte arrivano a fatica, il più delle volte – conclude Barbieri – con un’espressione colorita – ci sentiamo presi per i fondelli”.

“Su Cittadella conviene che amministrazione e alla maggioranza facciano un’operazione trasparenza, necessaria perché anche se l’opera la deve eseguire Piacenza Parcheggi, il Comune ha l’obbligo di vigilare” è la posizione del consigliere Massimo Trespidi. “I cartelli affissi alla parete del cantiere non riportano dati importanti, l’unico cronoprogramma che abbiamo è quello allegato all’addendum in cui la fine lavori è prevista per agosto 2025; ma chi vogliamo prendere in giro?” Trespidi ne ha anche per il nuovo RUP “cosa c’entrano le sue competenze con piazza Cittadella? ha sempre lavorato per il patrimonio, è una scelta molto strana”. E ancora “avevate la possibilità di risolvere il contratto e non lo avete fatto. Sapete quando? – domanda Trespidi rivolgendosi al vice sindaco Bongiorni – quando avete consentito la dilatazione dei tempi al concessionario per presentare la bancabilità che è arrivata un mese dopo la scadenza rispetto al cronoprogramma. Perché glielo avete concesso? Era il nostro coltello dalla parte del manico che non abbiamo utilizzato”.

Rispondere al fuoco di fila di domande è toccato al vice sindaco Matteo Bongiorni “il cronoprogramma aggiornato risale ad ottobre 2024: da qui inizia lo scorrere dei 540 giorni, per cui la fine dei lavori è prevista per aprile 2026. I sopralluoghi con i collaudatori e il RUP sono costanti, così come le interlocuzioni con la ditta esecutrice; i ritardi, fino ad ora, non sono ritenuti tali da determinare una penale. Se dovesse sforare il tempo, le penali sarebbero previste eccome, oltre che la sollecitazione in corso d’opera. Sulla questione sottoservizi c’è stato qualche deficit – ha ammesso Bongiorni – che possono incidere sui tempi”.

“Lavoro da 25 anni in questo settore, non è possibile rifiutare l’incarico” ha risposto Schiaffonati che è apparsa a disagio per gli attacchi ricevuti da alcuni consiglieri di minoranza. In particolare incalzata anche sulla certificazione antimafia e sulla bancabilità ha risposto “della certificazione si occupa l’ufficio gara e sarà mia premura chiederlo nuovamente; a garanzia della bancabilità  non abbiamo delibere perché non ci sono state consegnate”.

“Oggi i dirigenti comunali sono stati presi a pesci in faccia- ha detto il capogruppo PD Andrea Fossati riferendosi alle critiche rivolte alla professionalità del RUP Schiaffonati – andare a spulciare il curriculum vitae e definire la nomina strana (riferendosi al consigliere Trespidi) non è corretto”.

E poi è arrivata anche la spinosa questione interdittiva antimafia sollevata una quindicina di giorni fa dalla capogruppo FdI Soresi al termine del consiglio comunale. “Vorrei evitare di sentirmi dire che é tutto a posto – ha detto Trespidi – sarà a posto quando la Prefettura finirà le verifiche e si capirà se il concessionario può proseguire”. “La prefettura è all’opera per l’espletamento dell’iter dell’indagine – ha risposto l’assessore Bongiorni –  ad oggi non ci è stato detto di stoppare il cantiere e noi andiamo avanti.
Non ci stiamo preparando ad un cambio di soluzione gestionale, ma stiamo proseguendo. Siamo convinti di poter andare avanti. Il futuro del cantiere è un punto di domanda così come lo è anche con altri cantieri”.

“Quello intorno a piazza Cittadella – ha esordito il consigliere Boris Infantino – è un’attenzione che sconfina nel morboso – preparando il campo al suo intervento che ha fatto salire il livello di tensione. “Come faceva a sapere la consigliera Soresi dell’avvio del procedimento di interdittiva? Ho scritto al Prefetto che mi ha risposto che dalla Prefettura non è trapelato alcun documento né indiscrezione. Allora com’è andata? – ha chiesto all’aula Infantino – sarà che la copertura politica di livello superiore consente al gruppo di Fratelli d’Italia di poter avere informazioni riservate”.

Dichiarazioni che hanno gelato l’aula e che in breve hanno scatenato la reazione della consigliera Soresi “non sono tenuta a dirle proprio nulla” e della consigliera Barbieri “si rende conto di cosa ha detto prima come legale che come consigliere?”. E nel generale clima di sbigottimento la seduta è stata sciolta in vista di una nuova puntata; quella su piazza Cittadella sta prendendo sempre più i contorni di una trama di un film, di certo, che lascia l’amaro in bocca.

 

ANCHE A PIACENZA IN PIAZZA CON LA BANDIERA EUROPEA

Anche a Piacenza è stato colto l’invito del giornalista Michele Serra su La Repubblica di organizzare “una grande manifestazione di cittadini per l’Europa, la sua unità e la sua libertà”

“Non potendo essere a Roma sabato prossimo – si legge in una nota a forma di Luigi Gazzola, Sergio Dagnino e Emanuele Maffi – abbiamo deciso di sostenere comunque l’appello che ci è stato rivolto convinti che in questa fase storica, sempre più drammatica, segnata da guerre e dal pericolo della estensione dei conflitti, dalle violazioni del diritto internazionale e dalla prepotenza di chi ambisce ad impadronirsi delle sorti del mondo, sia necessario rilanciare l’idea di una Europa unita e orgogliosa della propria capacità di rappresentare un modello diverso di democrazia e di convivenza.
Condividendo l’iniziativa proposta, per sostenere i valori su cui l’Unione Europea si fonda e contribuire a darle nuovo vigore ci troveremo con i piacentini interessati sabato 15 marzo alle ore 15.30 in Piazza Cavalli
senza vessilli e bandiere di partito, portando con noi unicamente quella dell’Europa.

L’obiettivo è di ribadire – anche dalla nostra città, in concomitanza con la manifestazione romana – quanto ci stia a cuore il futuro del progetto europeo e la sua unità in senso federale, e quanto crediamo in un’Europa politica, sociale ed economica, che debba continuare ad assicurare pace, libertà e democrazia promuovendo il benessere dei cittadini e la coesione sociale. Un progetto tuttavia non scontato e oggi messo a rischio dalla violenza delle guerre, insidiato dal populismo sovranista e dall’attacco di chi vorrebbe imporre anche alla nostra comunità la legge del più forte di fronte ai quali ciascun cittadino è chiamato a fare la propria parte.

Un progetto europeo che per rappresentare una credibile alternativa al modello che si va affermando deve essere sostenuto e difeso senza un insensato ricorso al riarmo e a disumani propositi bellicisti ma investendo ogni risorsa in politiche industriali ed energetiche comuni, per sostenere il welfare, per politiche ambientali che garantiscano una giusta transizione per marcare la differenza su cui l’identità europea si fonda.

AGGRESSIONE AL PERSONALE SANITARIO: IL CONSIGLIO ESPRIME SOLIDARIETA’ E VICINANZA. LUNEDI’ 24 AUDIZIONE DEL DIRETTORE GENERALE BARDASI

E’ stata caldeggiata più volte, nel corso della seduta del consiglio comunale, la convocazione di una seduta ad hoc alla presenza del direttore generale dell’Ausl Paola Bardasi per parlare della condizione della sanità piacentina, del clima che si respira in corsia, del percorso che la direzione sta tracciando. Anche la sindaca Tarasconi ha ammesso l’utilità e la necessità di questo momento. La seduta è stata convocata per lunedì 24 marzo alla presenza, appunto, del dg di Asl Paola Bardasi.

La richiesta è stata avanzata dapprima dai consiglieri Cugini e Barbieri in merito alle difficoltà, segnalate da alcune utenti, di accedere al consultorio; la capogruppo Barbieri è andata oltre citando alcuni dati “in regione, il nostro ospedale è il fanalino di coda per quanto riguarda la qualità delle cure. Perché molti medici stanno abbandonando l’ospedale per trasferirsi in altre strutture? Perché altri vanno in pensione prima del tempo? Il clima tra operatori sanitari è incandescente” conclude Barbieri.

Sempre sul tema sanità anche la risoluzione approvata all’unanimità sulle aggressione nei confronti del personale sanitario, un fenomeno sempre più un crescita, a livello nazionale così come locale. “I dati sono allarmanti – ha detto la consigliera Gloria Zanardi firmataria della risoluzione – nel 2024 le aggressioni sono aumentate dell’11,7%. Per questo è indispensabile che vengano installati e mantenuti i sistemi di allarme, video registrazione e vigilanza. Ritengo che anche l’amministrazione debba dare un segnale di solidarietà e vicinanza al personale vittima di queste azioni di violenza; la risoluzione va proprio in questa direzione”.

“L’aggressività verso chi cura è un atto oltremodo scellerato – ha risposto l’assessore al welfare Nicoletta Corvi – oltre alla giornata nazionale istituita nel 2020 (in piena epoca Covid), abbiamo già istituito attività di sopralluogo immediato dove è avvenuta l’aggressione. Sono stati 15 i sopralluoghi nel 2023, una ventina quelli nel 2024”,

PUG: AL VIA LA FASE INFORMATIVA E DELLE OSSERVAZIONI

Prende il via oggi la campagna informativa della proposta di PUG, piano urbanistico generale, di recente approvato dalla giunta e presentato in commissione.
Si chiama Prospettiva Piacenza e segna la fase di promozione e conoscenza di questo strumento di programmazione da parte della città. Nella sezione dedicata del sito www.comune.picenza..it/pug si può accedere a tutta la documentazione riguardante la proposta di Pug, in vista della pubblicazione sul bollettino ufficiale delle regione Emilia Romagna, prevista per il 26 marzo prossimo. Da quella data, stakeholders, cittadini ed associazioni avranno 120 giorni di tempo per inviare le osservazioni.

Il 26 marzo prossimo, a palazzo gotico, è in programma la presentazione generale della proposta di Pug; sarà il primo di una serie di appuntamenti che si articoleranno sulla scia dell’esperienza dei laboratori di quartiere che si concretizzeranno in sei incontri serali da martedì 1 aprile. Obiettivo del piano è offrire una nuova prospettiva alla cittadinanza: quattro sono le visioni che definiscono la Piacenza del futuro: ecologica attrattiva, innovativa e affidabile. Dal portale dedicato www.prospettivapiacenza.it i cittadini potranno esplorare strategie urbane e consultare 31 interventi geolocalizzati che danno l’esempio dei principali interventi di trasformazione previsti dal Pug.

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LA DESTRA ATTACCA: “LA PRATICA DEL POLISPORTIVO NON E’ QUELLA VOTATA A SETTEMBRE. MUTUO AUMENTATO DI 800MILA EURO”

La principale variazione al documento unico di programmazione che non ha convinto gran parte della minoranza è stato l’aumento del mutuo contratto per la riqualificazione del Polisportivo, dopo l’accordo con la società Glaukos sulla variante del progetto, che di fatto prevede la demolizione dell’attuale struttura. “Un aumento di 800mila euro – denuncia il consigliere della civica Barbieri-Liberi Massimo Trespidi – che cade sulle spalle del Comune; a settembre, quando abbiamo votato il progetto era ben diverso: oggi si è passati dalla ristrutturazione dell’immobile all’abbattimento. Perché non portate questa modifica in consiglio – ha chiesto Trespidi rivolgendosi alla giunta – ve lo dico io, per i mal di lancia che avete in maggioranza rispetto a questo progetto”.

Rincara la dose la consigliera di FdI Sara Soresi “il progetto non mi ha mai convinto – ha detto – la società che lo redatto non è mai venuta sul posto, mi è giunta voce che abbia studiato la situazione su Google Maps”. “L’amministratore delegato di Glaukos – ha denunciato la consigliera Patrizia Barbieri – ha annunciato su Linkedin che la variante era stata approvata dalla giunta, prima ancora che lo sapesse la stampa o altri”.

“Le amministrazioni saranno sempre più costrette a ricorrere al partenariato pubblico privato, perché in tagli che vengono fatti a livello centrale costringono gli enti locali a fare da soli. L’oggetto della pubblica utilità non sono gli 800mila euro in più del mutuo, ma dare alla città un servizio sportivo adeguato alle richieste dei più giovani”. “Quello che abbiamo contestato – ha risposto la consigliera Barbara Mazza – non è il project financing – ma aver votato un progetto a settembre che oggi non è più tale”.

Dal consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi sono arrivate forti critiche riguardo all’aumento delle spese per gli incarichi esterni all’avvocatura comunale: “continuiamo a scontare l’effetto del trasferimento dell’avvocato Vezzulli, per i piacentini un vero salasso e la cosa mi indispettisce tantissimo. Oggi nel DUP vediamo che la spesa è passata da 10mila euro inizialmente previsti a 50mila euro. Una situazione inaccettabile, perché questo denaro potrebbe servire ai piacentini per altro. Sulla pratica Polisportivo – conclude Rabuffi – trovo sbagliato che le amministrazione contraggano mutui perché generano spesa corrente”.

“Al di là delle visioni che legittimamente ognuno di noi ha – è intervenuta un chiusura la sindaca Tarasconi – io non ritengo che accendere mutui non sia un modo di governare non dignitoso, anzi. Se serve per migliorare le strutture, è virtuoso andare in quella direzione. È chiaro che i conti devono essere in ordine. Nessuno fa investimenti su un’opera se questa non viene ritenuta di interesse pubblico. Mi lascia l’amaro in bocca far sembrare che abbiamo cambiato le carte in tavola per fare qualcosa d’illecito. Quale sarebbe stata l’alternativa, lasciarlo come è oggi? Per noi è sbagliato, abbiamo la volontà di dare ai piacentini un bel luogo dive fare sport e quegli spazi meritano una riqualificazione. Oggi – conclude la sindaca – è partita la convocazione per la conferenza dei servizi decisoria per il Polisportivo”.

Al termine della discussione generale la variazione è passata con 19 voti favorevoli, sei contrari, un astenuto e quattro non partecipanti.

 

 

“UNA CITTA’ ATTRATTIVA, CHE TUTELI AMBIENTE, LAVORO E SICUREZZA”. QUESTA E’ LA PIACENZA DESCRITTA NEL PIANO URBANISTICO GENERALE

E’ stato illustrato, per la prima volta , ai consiglieri della commissione 2 (urbanistica e territorio) l’articolato e complesso documento del PUG, il Piano Urbanistico Generale, del Comune di Piacenza, lo strumento di pianificazione urbanistica della città dei prossimi anni. E’ stato l’architetto Fabio Ceci a descrivere ai consiglieri gli aspetti più macroscopici e generali del documento: “ogni piano – ha detto – ha sempre come innesto altre sfide della comunità, tradotte dal mandato politico – precisando come – l’assunzione del PUG non fermerà il flusso della pianificazione. Tra gli obiettivi ci sono costruire una città aperta anche dal punto di vista ambientale, oltre che rendere strategico il rapporto con il grande fiume, da sempre problematico. Un’altra sfida è quella di far evolvere la logistica in termini di intermodalità più che di estensione”.

A rispetto al consumo di suolo zero, Ceci ha precisato che nel piano non vengono indicate le eventuali aree di espansione urbana consentite dalla legge regionale (la quota del 3% del territorio già urbanizzato), ma si definiscono quali caratteristiche dovranno avere eventuali nuovi sviluppi insediativi, come ad esempio la necessità che nuovi edifici siano contigui al tessuto già urbanizzato e non isolati. “Occorre inoltre accompagnare – ha chiarito – un miglioramento qualitativo del tessuto logistico esistente, in termini ambientali e di servizi”.

“Un piano costruito dal basso – lo ha definito nel suo intervento politico l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini – da una comunità che chiede equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo. Più di 30 occasioni di confronto e ascolto: 12 convegni con dibattiti, 3 workshop guidati da esperiti facilitatori, un questionario dedicato alle richieste per il PUG, somministrato a più di 900 cittadini, 6 incontri in consulta Ambiente e Territorio per dibattere, tra l’altro, delle questioni più spinose della rigenerazione urbana. Cinque audizioni in Commissione Consigliare delle varie compagini sociali”.

Quattro sono le sfide che l’amministrazione ha posto agli estensori del PUG: ambiente, attrattività, lavoro e sicurezza. “Quattro sfide – ha spiegato Fantini – che abbracciano in modo settoriale tutti gli ambiti della città. Qui è entrata in gioco la visione della città. Abbiamo chiesto di tradurre tecnicamente nel Piano la prospettiva nuova che la comunità di Piacenza chiede a gran voce”.

Logistica e innovazione temi di primaria importanza, che “prevedendo uno sviluppo non superiore al 50% nei prossimi dieci anni della quota di espansione del 3% prevista dalla legge regionale – ha spiegato l’assessore – Eventuali nuovi insediamenti verranno adeguati e integrati al polo esistente, seguendo principi di pubblica utilità e garantendo una governance efficace, sicurezza degli accessi, autosufficienza energetica e servizi adeguati per i lavoratori. Il piano esclude l’adozione della perequazione territoriale con altri Comuni e garantisce una rigorosa valutazione delle espansioni consentite. Si sottolinea la necessità di scelte coraggiose e coerenti per il futuro della città, con il PUG come strumento strategico per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.

I prossimi passaggi prevedono l’assunzione della risposta di piano da parte della giunta, il deposito delle osservazioni (60gg, più altri 60 gg), l’adozione della proposta di piano da parte del consiglio, la trasmissione al CUAV (120 gg), e infine l’approvazione del piano da parte del consiglio comunale.

NUOVO REGOLAMENTO DI ACCESSO AI NIDI: L’OK UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE

Ha ottenuto l’unanimità dei consensi dal consiglio comunale il nuovo regolamento per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia, nella fattispecie gli asili nido. L’assessore Nicoletta Corvi ha illustrato le principali novità, già anticipate in commissione Servizi Sociali: domande semplificate, punteggi più equi con la possibilità di ottenere il posto, ampliamento del ventaglio delle scelte passate da 3 a 6. Tra le novità anche l’equiparazione del lavoro dipendente rispetto a quello autonomo dei genitori rispetto al punteggio per la scelta della struttura. “In tutto 620 posti, 30 unità in più da inizio mandato – ha sottolineato il consigliere di Piacenza Coraggiosa Borsi Infantino – che aumenteranno di 180 unità quando termineranno i lavori a Vallera e Borgotrebbia”.

“E una bella modifica del regolamento – ha detto il capogruppo di ApP Stefano Cugini – che dimostra di avere ragionato sui singoli punti, attento anche alle condizioni dei precari, grazie al calcolo dei punteggi per le scelte”. Proprio Alternativa per Piacenza ha presentato un ordine del giorno, relativo alle provenienze dei Comuni diverso dal capoluogo, che ha creato un vivace dibattito tra i consiglieri, ma anche alla fine ha ottenuto voto favorevole. Nell’odg si chiedeva che “l’amministrazione si faccia parte attiva
valutando l’opportunità di avviare interlocuzioni con gli altri Comuni della provincia, specie quelli di cintura, per affrontare il tema in un’ottica di area vasta e considerare la possibilità di convenzioni con il sistema dei servizi educativi per l’infanzia della nostra città, così da alleviare i disagi alle
famiglie pendolari in difficoltà”.

Contrario all’ordine del giorno tutto il centro destra; in particolare il consigliere della civica Barbieri-Liberi Massimo Trespidi ha sottolineato come sia “innegabile che il problema esista ma non è così che si risolve, a mano  che il comune in questione ci metta il 100% dei soldi. State usando bandierine politiche su un odg che non risolve il problema”.

“Noi diremo no – ha fatto eco la collega Patrizia Barbieri – ApP ha posto un tema che è quello di aprire ai non residenti. Questo odg parte dal presupposto che pur non pagando le tasse a Piacenza queste persone danno il loro contributo al sistema produttivo cittadino, contemplando la possibilità di convenzione. Non siamo d’accordo che il Comune di Piacenza sopperisca alle famiglie che non risiedono nel capoluogo. Non creiamo false aspettative ai non residenti, perché non possiamo permetterci neppure la certezza del servizio per i residenti”.

“Se avessimo voluto cambiare il regolamento avremmo presentato un emendamento non un ordine del giorno” ha precisato il consigliere Luigi Rabuffi; favorevoli all’ordine del giorno anche il gruppo della civica Piacenza Oltre e Tarasconi.

Approvati anche gli emendamenti presentati da Alternativa per Piacenza, riguardante il tempo di rientro da una ipotetica situazione debitoria; da Sara Soresi e Gloria Zanardi riguardanti le tariffe nel periodo estivo.

“Grazie a tutta l’aula per il dibattito costruttivo – ha concluso la sindaca Tarasconi – questo è un tema cruciale e fondamentale; sapere che nella città ci sono servizi che vengono incontro quando una famiglia è in difficoltà nella gestione dei figli piccoli, credo sia un valore in più.
Abbiamo scritto una bella pagina sul valore del servizio dell’asilo nido del Comune di Piacenza”.

SI COBAS: IN CORTEO PER IL DIRITTO DI MANIFESTARE

Dignità e diritti sono stati i principi che hanno ispirato la manifestazione organizzato dal sindacato Si Cobas che si è raccolto ai giardini Margherita, fino in Piazza Cavalli, passando per via Roma. Circa 200 i partecipanti, tra cui anche alcuni membri di Alternativa per Piacenza. Al centro della mobilitazione richiamare l’attenzione sui richiedenti asilo che, in piena notte, stazionano davanti alla questura per il giorno successivo E poi il tema della repressione, che vede oggi oltre mille procedimenti penali nei confronti di lavoratori o attivisti sindacali.

https://fb.watch/xOHs92-o5G/

POLISPORTIVO: RIPARTE L’ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE. OK ALLA VARIANTE GLAUKOS. PISCINA COPERTA DA DEMOLIRE

“Riparte l’iter per la riqualificazione del Polisportivo Franzanti dopo lo stop dello scorso dicembre dovuto alla rilevata impossibilità, per motivi tecnici, di ristrutturare l’edificio che oggi ospita la piscina coperta e che, nel progetto originario della società veronese Glaukos, avrebbe dovuto ospitare spazi dedicati alla ginnastica artistica”. Così recita la nota dell’amministrazione in cui viene annunciato la scelta della variante proposta da Glaukos e lo scarto della proposta del Consorzio Leonardo.

“La Giunta guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, con voto unanime, ha approvato la variante progettuale proposta dalla stessa Glaukos considerata “pienamente aderente all’interesse pubblico” deliberato dal Consiglio comunale lo scorso 16 settembre; una variante che consentirà un risparmio economico di oltre 2 milioni e 286mila euro sul totale dell’operazione complessiva a carico dell’ente. Tutto ciò, garantendo la stessa offerta di attività sportive. “In particolare – si legge nella delibera di Giunta – preserva la fruibilità degli spazi destinati alla pratica della ginnastica artistica che continueranno ad essere svolti nell’edificio attuale”.

“Niente più trasloco nello stabile che oggi ospita la piscina coperta, che verrà demolito, ma riqualificazione degli spazi attuali”.

«Saranno spazi rinnovati – commenta la sindaca – nei quali chi pratica la ginnastica artistica potrà allenarsi come ha fatto finora, potendo però contare su ambienti risanati, più belli e inseriti in un contesto che sarà all’avanguardia e di grande pregio, come Piacenza merita».

Di certo l’idea iniziale di lavorare sullo stabile della piscina coperta avrebbe garantito un aumento dello spazio a disposizione della ginnastica, ed è per questo motivo che era stata considerata positivamente. Di fronte all’impossibilità strutturale di metter mano a quell’edificio, tuttavia, Glaukos ha avanzato al Comune due proposte: la “variante 1 bis” e la “variante 2 bis”. La seconda prevede la demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio “E”, ovvero l’attuale piscina coperta, ma con un aggravio di costi che l’amministrazione comunale ha ritenuto insostenibile: oltre tre milioni complessivi in più sul totale. Ipotesi dunque scartata.

La Giunta ha ritenuto inoltre di considerare non adeguata la nuova proposta arrivata dalla società Consorzio Leonardo Servizi e Lavori che comprende, tra i vari aspetti, il finanziamento dell’opera tramite un’operazione di locazione finanziaria il cui piano di ammortamento prevede un contributo complessivo di oltre 39 milioni e 744mila euro a carico dell’ente di Palazzo Mercanti da corrispondere nell’arco di vent’anni. Un incremento del contributo finanziario a carico del Comune considerato eccessivo e a fronte del quale, si legge in delibera, «non si rilevano elementi migliorativi rispetto alla procedura già in corso, sia rispetto allo strumento giuridico della locazione finanziaria, sia rispetto agli aspetti economico finanziari, sia rispetto agli aspetti tecnici in relazione al rapporto qualità/prezzo tali da interrompere o sospendere il procedimento in corso sul quale il Consiglio comunale ha già disposto il pubblico interesse con deliberazione n. 33 del 16/09/2024 valutando anche in quella sede lo strumento della locazione finanziaria».

Scartata dunque la nuova proposta del Consorzio Leonardo, scartata anche la variante 2 bis di Glaukos, c’è luce verde alla “variante 1 bis” della stessa società veronese. A questo punto può ripartire l’iter istruttorio: gli uffici dovranno acquisire da parte di Glaukos il Progetto di fattibilità tecnico-economica aggiornato e il relativo Piano economico-finanziario asseverato, dopodiché si passerà in sede di Conferenza dei servizi decisoria”.

SENSO UNICO NEL PRIMO TRATTO DEL CORSO: LA GIUNTA STA VALUTANDO. PASSA LA MOZIONE DI APP

Ha ricevuto parere favorevole dell’assessore Bongiorni e il voto favorevole da parte della maggioranza la mozione, presentata da Alternativa per Piacenza ormai 30 mesi fa, in merito alla viabilità sicura e mobilità dolce nel primo tratto del Corso, per intenderci dalla statua di Sant’Antonino al Dolmen.

L’attuale condizione del tratto oggi vede una pista monodirezionale molto ridotta “una fettuccia” l’ha definita il consigliere Rabuffi, particolarmente pericolosa per i ciclisti che devono fare i conti con i pedoni, le bici elettriche, i monopattini e i dehors delle attività commerciali. “Una scelta – ha spiegato il consigliere di ApP – al tempo dell’amministrazione Barbieri dopo un confronto con i commercianti della zona. Oggi la situazione è profondamente cambiata. Per questo chiediamo di ripristinare il senso unico per le auto (come istituì l’amministrazione Dosi) e una pista bidirezionale più sicura di quella attuale; oppure di creare due piste ciclabili monodirezionali oltre che rendere riservato a pedoni e ciclisti, quindi libero dalle auto, nei week end”.

Orientamento favorevole alla mozione da parte della giunta, espresso, come si diceva dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni “è in atto una valutazione che deve prendere in considerazione una serie di complessità proprie di quella zona, comprese le esigenze di residenti e attività commerciali. Siamo cercando di considerare anche vicolo Edilizia oltre che il tema degli autobus. Sono un sostenitore dei sensi unici – ha detto Bongiorni – questo è uno di quelli più controverso, ma non vorrei diventasse una contesa tra pro e contro”.

Anche la sindaca Tarasconi è intervenuta “quello in questione è un tratto pericoloso per le biciclette e complicato, ma non si può pensare di avere una pista a doppio senso, dehors e parcheggi senza l’introduzione del senso unico per le auto, da valutare se in entrata o in uscita”.