DALLA REGIONE 12 MILIONI E MEZZO DI EURO PER PIACENZA

Sono 12,5 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla regione Emilia Romagna per Piacenza, un vero e proprio Piano straordinario di investimenti per aiutare una delle città più duramente colpite dalla pandemia del Coronavirus.

Con questi fondi sarà possibile finanziare progetti in settori strategici quali quelli della mobilità sostenibile, delle infrastrutture, della riqualificazione urbana e degli edifici pubblici.

Si tratta dello strumento che la giunta regionale ha condiviso con i sindaci dei territori della provincia di Piacenza, nel giorno in cui il presidente Bonaccini e i suoi assessori hanno visitato tutto il territorio toccando più tappe: Fiorenzuola, Castel San Giovanni, Travo, Bobbio e Rivalta.

Insieme al sindaco Barbieri, Bonaccini ha visitato l’ex ospedale militare che Comune, Provincia e Regione puntano a restituire alla comunità, d’intesa col ministero della Difesa.

E proprio in questi giorni è in corso tra Regione Emilia Romagna e Ministero della Salute un confronto per dare corso all’impegno assunto dal ministro Roberto Speranza nella sua recente visita a Piacenza: uno stanziamento ulteriore di 20 milioni di euro per investimenti nella rete ospedaliera piacentina, attraverso i quali la Regione potrà aggiornare il proprio programma a favore della rete territoriale della provincia di Piacenza

SAMUELE RAGGI ENTRA IN CONSIGLIO COMUNALE “DOPO 3 ANNI, 7 UDIENZE, E 3 SENTENZE”

Samuele Raggi è rientrato ufficialmente in consiglio comunale in surroga a Massimiliano Bariola. Il Consiglio di Stato infatti ha accolto il ricorso presentato dall’ex candidato di “Rizzi la Piacenza del futuro” che il giorno dopo le elezioni comunali del 2017 aveva chiesto il riconteggio dei voti per la mancata assegnazione di 12 preferenze. Da lì in poi è iniziato un intricato iter giudiziario fatto di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. “Pensavo  che con la dichiarazione firmata dal presidente di seggio in cui veniva ammesso l’errore, fosse tutto risolto –  ha detto Raggi – tuttavia il ricorso al Tar si è rivelato necessario; nel frattempo il consigliere Bariola ha presentato controappello sollevando questioni formali contro il mio ricorso. Allora mi sono rivolto al tribunale civile ordinario che ha condannato il Comune alle spese giudiziarie. Il Tar però mi ha dato torto perché avrei dovuto presentare ricorso contro Bariola surrogato all’ex candidato Rizzi. Da lì la mia decisione di appellarmi al Consiglio di Stato che ha accolto il mio ricorso. Insomma ci sono voluti tre anni, sette udienze, tre sentenze e 2/3 delle spese legali a mio carico. E’ chiaro – ha concluso Raggi – che bisogna lavorare a tutti i livelli per la sburocratizzazione del sistema”.

BALDINO IN CONSIGLIO COMUNALE: “INVESTIMENTI SUI TRE OSPEDALE PER ESSERE PRONTI AD UNA SECONDA ONDATA”. UN ANNO PER IL RITORNO ALLA NORMALITA’

Investimenti strutturali sui tre principali ospedali provinciali per aumentare fino a 53 posti l’attuale disponibilità di posti letto di Terapia intensiva e farsi trovare pronti a gestire un’eventuale ripresa epidemica del coronavirus.

E’ questo il succo del discorso del direttore generale Luca Baldino in audizione nella seduta del consiglio comunale, concentrandosi sulle tre principali strutture ospedaliere: Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola.  L’obiettivo è quello di creare zone dotate delle necessarie caratteristiche fisiche e strutturali per ospitare posti di Terapia intensiva e di Sub intensiva. Gli interventi, che porteranno a 54 posti letto di terapia intensiva, si concluderanno entro il mese di agosto e avranno un costo complessivo di 2,5 milioni di euro.
“Nell’ottica di assicurare strutture e professionisti capaci di intercettare e gestire un nuovo picco, stiamo lavorando – ha spiegato Baldino – per incrementare la flessibilità complessiva delle strutture ospedaliere e la dotazione di posti letto intensivi e semi-intensivi”.

Il primo fondamentale passaggio è quello di riuscire a liberare le sale operatorie che oggi ospitano posti di Terapia intensiva, per riprendere l’ordinaria attività chirurgica.
Le modifiche strutturali previste a Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni creeranno una situazione permanente ma flessibile: i locali potranno essere adibiti alle degenze ordinarie o a Terapia intensiva qualora ulteriori ondate di pandemia lo rendessero necessario.
Ecco il dettaglio degli interventi previsti:
A Piacenza, al terzo piano del polichirurgico, nel blocco A, è già in atto un intervento di ristrutturazione. Le stanze saranno dotate di ricambi d’aria e aree a pressione negativa. I posti letto saranno dedicati normalmente alla degenze dei reparti di Pneumologia e Area critica(Sub Intensiva). In caso di necessità, in un tempo brevissimo (poche ore) le stanze potranno essere utilizzate per Terapia intensiva.
Sempre a Piacenza, è previsto un intervento di riqualificazione anche per i 14 letti del reparto di Terapia intensiva: gli ambienti saranno dotati di ricambi d’aria e aree a pressione negativa.
Infine, nell’ospedale cittadino è prevista la ristrutturazione e l’incremento di dotazioni tecnologiche per letti di Sub Intensiva nei reparti di Malattie infettive e in Medicina d’urgenza.
A Castel San Giovanniè in programma un intervento di riqualificazione: i 12 posti letto di Sub Intensiva in Cardiologia saranno dotati di ricambi d’aria e aree a pressione negativa.
A Fiorenzuola la riqualificazione riguarda alcuni ambienti del reparto di Medicina, nei quali si ricaveranno 8 posti letto di Sub Intensiva, dotati di ricambi d’aria e aree a pressione negativa.L’idea che sottende gli interventi è improntata al criterio di massima flessibilità, ovvero attivarsi immediatamente e attivamente nel caso in cui arrivi una seconda ondata del virus.

“Non vi è alcuna intenzione di apportare modifiche permanenti alla rete di emergenza urgenza. Nessuno vuole chiudere i pronti soccorso di Piacenza, Fiorenzuola o Castel San Giovanni” ha ribadito Baldino che ha confermato fino al 31/12/2020 e per tutto il 2021 il mantenimento del personale acquisito durante l’emergenza.

Quasi tutte le attività ambulatoriali sono state regolarmente riprese, tutti i reparti hanno riaperto e recuperato il 50% delle prestazioni sospese. Tuttavia – ha specificato il direttore Baldino “Il ripristino della normalità non vuol dire che tra 10-15 giorni tutto tornerà come prima. Ora dobbiamo rispettare una serie di prescrizioni di sicurezza che condizionano la produttività. Per tornare come prima sarà necessario attendere un anno”.

 

SINDACO BARBIERI: “PEDONALIZZAZIONE? BEN VENGA, OCCORRE RIDISEGNARE LA CITTA’, MA SENZA SBAGLIARE”

“La gente ha bisogno di avere concretezze e risposte, oltre che situazioni condivise, insomma soluzioni che siano il più possibile condivise”. Così il sindaco Barbieri ha concluso il suo intervento in consiglio comunale in merito alla modifica del regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche  e  per  l’applicazione del  relativo canone. Da diversi consiglieri, che hanno preso la parola nella seduta a Palazzo Gotico,  è arrivata la proposta della pedonalizzazione da allargare sempre più alla città; “un’idea molto interessante e che condivido – ha precisato il sindaco – occorre riparlarne in commissione, già il 28 maggio. Sono d’accordo perché occorre ridisegnare la città, ma insieme senza sbagliare, i cittadini non accettano decisioni calate dall’alto. Dovremo essere flessibili e rapidi nel capire l’emergenza e i bisogni delle persone, delle imprese, del commercio, delle scuole e del welfare che dovremo completamente ripensare”. Per quanto riguarda le risorse che il Governo ha già versato al Comune di Piacenza si contano: 548.000 euro per i buoni pasto già consegnati; 396.000 euro per la sanificazione; 40.000 euro per presidi protezione individuali. Già annunciati i 6.382.000 euro per far fronte alla spesa corrente.

PRIMA SEDUTA DI CONSIGLIO ON LINE: OMAGGIO COMMOSSO AL CONSIGLIERE PAVESI

L’ultima seduta in presenza risale al 20 febbraio pochi giorni prima che scoppiasse l’emergenza Coronavirus. Dopo oltre due mesi il consiglio comunale di Piacenza è tornato a riunirsi, questa volta a distanza e on line. Commosso il ricordo della sindaca Barbieri del consigliere Nelio Pavesi scomparso proprio dopo aver contratto il Covid 19, una delle tante vittime che la città ha pianto nelle ultime settimane. Numerosi i consiglieri che hanno ricordato il consigliere soprattutto per le sue doti di correttezza e onestà intellettuale. All’unanimità è stata votata la surroga con immediata eseguibilità del consigliere Jacopo Freschi che ha ricordato la figura di Pavesi ringraziando i colleghi consiglieri. Qui sotto l’intervento della sindaca Barbieri a cui è seguito un minuto di silenzio per le vittime del coronavirus.

“La prima seduta del Consiglio comunale, segno importante di ripresa dopo la lunga sospensione dettata dall’emergenza sanitaria, non può che costituire innanzitutto l’occasione in cui condividere – come sinora ci è stato concesso solo idealmente – il commosso ricordo e il tributo dell’assise cittadina a un collega e amico che fino a poche settimane fa sedeva accanto a noi tra i banchi dell’aula consiliare: Nelio Pavesi.
Serberemo sempre il ricordo della sua lealtà e coerenza, del coraggio e della
schiettezza con cui esprimeva le proprie opinioni, della sua grande onestà intellettuale e correttezza. Credo che Nelio abbia rappresentato, in tal senso, un esempio per noi tutti, unendo a una signorilità rara e alla sua consueta compostezza la capacità di far sentire sempre la propria voce con autorevolezza, senza remore né paura di intervenire fuori dal coro.
Certo è spontanea, parlando di lui, l’assonanza con la musica che tanto amava, cui ha dedicato la propria vita affiancando, alla dedizione e alla competenza professionale nella docenza, la generosità e la passione con cui si è costantemente speso per valorizzare e promuovere, attraverso l’attività politica, il nostro territorio e il suo patrimonio di tradizioni e cultura. Un impegno che ha confermato con profonda sensibilità in questo mandato amministrativo, che abbiamo avuto l’onore di affrontare in parte insieme, così come nella sua precedente esperienza consiliare dal 1998 al 2002, sempre tra le file del partito leghista. In quegli anni, il percorso di Nelio Pavesi si intrecciò a quello di un altro consigliere comunale e amico cui oggi va il nostro pensiero carico di affetto: l’avvocato Massimo Burgazzi, che dal 1994 al 2002 scelse anch’egli di mettere la propria esperienza e le sue doti, professionali e umane, al servizio della comunità piacentina, rivestendo tra l’altro l’incarico di capogruppo per la sua formazione politica, Forza Italia.
Chi ha avuto l’opportunità di conoscerlo non dimenticherà la sua personalità brillante e la sua cordialità, la disponibilità a collaborare e il suo saper essere sempre un punto di riferimento. Vorrei cogliere quest’occasione, allora, a nome di tutto il Consiglio comunale e dell’intera comunità piacentina, per rinnovare ai suoi cari – così come a tutti i familiari di Nelio Pavesi, che mi riesce ancora impossibile non immaginare tra noi oggi – l’espressione sincera di un cordoglio che ci unisce, senza distinzioni, nell’onorare la memoria di entrambi.
Purtroppo, le contingenze non ci hanno permesso di tributare un ultimo saluto agli amici, ai conoscenti, a tutti coloro cui la nostra città avrebbe desiderato rendere omaggio anche con la presenza nel momento del commiato. E’ così che, stringendoci in un simbolico abbraccio, ricordiamo oggi anche il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi, l’ex consigliere provinciale e amministratore delegato delle Farmacie comunali piacentine Luigi Francesconi, il direttore di Confindustria Cesare Betti, don Giorgio Bosini e don Paolo Camminati, l’ex presidente di Confagricoltura Massimo Bergamaschi, ritrovando nei loro nomi – che così tanto hanno significato per la comunità piacentina – tutti coloro che oggi non abbiamo citato, ma porteremo sempre nel cuore.
In ricordo di tutti coloro che ci hanno lasciato in queste settimane, di cui il nostro Nelio è per noi tutti l’emblema, affidiamo a un minuto di silenzioso raccoglimento il nostro dolore e la nostra vicinanza alle famiglie piacentine che stanno piangendo i propri affetti”.

 

PUGNI: “IL MOVIMENTO 5 STELLE HA TRADITO LA FIDUCIA DEI CITTADINI”

“Il Movimento ha tradito la fiducia degli elettori, il risultato è sotto gli occhi di tutti”. Ne è convinto il capigruppo in consiglio comunale Andrea Pugni che a Di Profilo ha commentato il tonfo delle regionali. Sulla sua permanenza nel Movimento “”è brutto lasciare e abbandonare perché il momento è davvero difficile, stiamo a vedere cosa accadrà dopo gli Stati Generali di maggio”.

 

 

REGIONALI: BONACCINI CONFERMATO PRESIDENTE. PIACENZA INVECE VOTA LEGA

L’Emilia Romagna ha deciso di non cambiare, di non “liberarsi” per dirla alla leghista, di non “legarsi” per dirla utilizzando lo slogan del movimento delle Sardine. Il presidente uscente Stefano Bonaccini è stato riconfermato con il 51,41% contro Lucia Borgonzoni candidata del centro destra ferma al 43,66%.
Un risultato finale lontano dal testa a testa su cui il centro destra aveva puntato negli ultimi giorni di campagna elettorale e come i sondaggi parevano, in effetti, confermare. Dati che hanno sperare fino all’ultimo la Lega di espugnare la regione governata dalla sinistra da cinquant’anni. Così non è stato, ed ora si impone una riflessione. Gli emiliano romagnoli hanno, evidentemente premiato il buon governo, hanno votato basandosi sui dati, sui risultati ottenuti, hanno cioè  mantenuto il voto sul piano locale e non nazionale come il leader della Lega Salvini ha fatto in questa lunga campagna elettorale. Le elezioni regionali potevano essere un test per le elezioni nazionali? Se così fosse il test avrebbe un risultato sfavorevole per il centro destra.
Il PD si conferma il primo partito in regione con il 34% dei voti, la Lega poco distante al 32%, il Movimento 5 Stelle invece è crollato al 3,4%, il vero sconfitto di queste elezioni. Un risultato così deludente avrà ricadute di pese sul governo nazionale o, detto in altre parole, il PD si farà forte del risultato ottenuto sulle future decisioni?
Un altro capitolo merita il discorso locale: Piacenza si conferma ancora, come era accaduto per le elezioni Europee del 2019, roccaforte della Lega, primo partito con il 44% dei voti, il PD si ferma al 24%, M5S 3,37%, Forza Italia 2,7%, mentre Fratelli d’Italia arriva al 13,7% dei consensi.
La candidata del centro destra Lucia Borgonzoni conquista 45 comuni su 46 con numeri importanti; l’unico comune dove il PD è il primo partito è Cerignale, il cui sindaco Massimo Castelli era candidato nella lista Emilia Romagna Coraggiosa a sostegno di Stefano Bonaccini.
Tra i candidati piacentini ricord di preferenze per il leghista Matto Rancan con 9272 voti, Valentina Stragliati 3984 e Giancarlo Tagliaferri con 3661. Per il centro sinistra Katia Tarasconi incassa 6117 preferenze. Risultati che determinano, le loro, l’ingresso nell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. 

SALVINI: “VINCEREMO PERCHE’ IL SORRISO VINCE SEMPRE”

E’ tornato a Piacenza a meno tre giorni dal voto, ad una settimana dal tour di sette tappe tutto piacentino. Matteo Salvini ha incontrato, di primo mattino, i sostenitori che lo hanno atteso nonostante il freddo pungente sul pubblico passeggio. Un saluto, foto di rito, un caffè e poi via in Emilia verso la chiusura della campagna elettorale.

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BONACCINI: “QUELLO DI DOMENICA NON SARA’ UN VOTO POLITICO”

“Quello di domenica non sarà un voto politico, ma sui contenuti e su ciò che abbiamo fatto in questi cinque anni”. Così il presidente Stefano Bonaccini accolto dai sostenitori all’auditorium Sant’Ilario. Circa 400 persone ad accoglierlo.

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SALVINI: “IL PD QUI HA FALLITO, E’ UNA STORIA FINITA”

Bagno di folla per il senatore Salvini impegnato nella giornata tutta piacentina in vista del voto del 26 gennaio. “Qui il PD ha fallito, è una storia finita”. 
“Io nelle piazze più della Borgonzoni? No, ci dividiamo gli appuntamenti e incontriamo più gente”. 
Tra le priorità, se la Lega andrà al governo della Regione: burocrazia più snella, infrastrutture e case popolari. 
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