FRANE E DISSESTO , BONACCINI: “LA VERA SFIDA E’ LA PREVENZIONE”

Oltre 5 milioni 500 mila euro a disposizione per il dissesto idrogeologico destinati al territorio piacentino messi a disposizione dalla Regione. 480 mila euro già a disposizione dalla regione hanno permesso di realizzare i primi lavoro urgenti sulle problematiche generate dalla neve e sulle criticità segnalate dagli enti locali di cui 420 mila a disposizione dei comuni di Coli, Ferriere, Travo e Vernasca per il ripristino della viabilità. Un gruzzolo ingente che la regione ha stanziato la difesa del suolo e del territorio costituiscono una priorità del mandato.

A queste si aggiungono risorse per 500 mila euro che riguarderanno 19 interventi su 13 comuni. Un ulteriore concorso finanziario dal bilancio regionale di 1milione 300 mila euro coprirà interventi che segnaleranno comuni e province. Risorse che complessivamente serviranno non solo a coprire le emergenza ma anche per attuare un piano decennale di prevenzione con interventi strutturali. “La vera sfida – ha detto il presidente Bonaccini – è un piano di programmazione decennale che miri alla prevenzione del dissesto come priorità. Questo creerà lavoro e occupazione come è accaduto con gli interventi presentati”.

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PIACENZA EXPO: 2014 BILANCIO IN UTILE

L’Assemblea dei Soci di Piacenza Expo ha approvato oggi il bilancio 2014, che chiude in utile per € 18.199. “Si tratta – dichiara il presidente Angelo Manfredini – di un risultato significativo, in un contesto di crisi economica e in un anno che ha visto altri quartieri fieristici registrare pesanti disavanzi.” “Segnalo – continua Manfredini – che nel 2014 il valore della produzione è cresciuto rispetto al 2013, ma resta inferiore ai due esercizi precedenti. A conferma che la crisi non risparmia Piacenza Expo e in particolare impatta sulle fiere industriali, che dovrebbero garantire i maggiori introiti. Ma il dato che attesta in modo evidente lo sforzo in atto per rendere sempre più efficiente il nostro quartiere fieristico è il calo dei costi della produzione. Dal 2011 al 2014 tali costi sono stati abbattuti di oltre il 21%.” Questo è stato possibile grazie a un robusto contenimento di tutti i costi gestionali. In particolare, grazie alla razionalizzazione della struttura, che comprende oggi 11 risorse a tempo indeterminato di cui 2 a tempo parziale, e alle dimissioni del Direttore dal febbraio 2014, il costo del personale è sceso di oltre € 120.000 (valore annuo) dal 2011 al 2014. Gli ammortamenti (oltre € 415.000) e gli oneri finanziari (circa € 190.000) restano rilevanti. Piacenza Expo non beneficia di contributi pubblici consistenti. Per il vincolo del de minimis, nell’arco di tre anni la contribuzione pubblica complessiva non può superare i € 200.000=. I contributi liquidati dalla Camera di Commercio e dal Comune di Piacenza dal 2011 ad oggi, per progetti condivisi, sono ampiamente sotto a tale soglia. I Soci hanno nuovamente preso atto degli indicatori – tutti con trend positivi – che attestano la crescita della produttività di Piacenza Expo: incremento degli eventi, degli espositori, dei visitatori, delle giornate di utilizzo del quartiere fieristico. Sono stati ricordati pure i compiti che negli ultimi anni Piacenza Expo si è assunta, mettendo anche in questo modo ulteriormente a valore la Società: dai progetti per l’attrazione di investimenti e la promozione di idee imprenditoriali, in collaborazione con il Comune e la Camera di Commercio di Piacenza; al ruolo di soggetto gestore dell’APEA – Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata di Le Mose; ai ruoli di mandatario delle ATS “Piacenza per Expo 2015” e “Urban Hub”. Nel corso dell’Assemblea, il prof. Paolo Rizzi, Direttore operativo del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza, ha presentato il Bilancio Sociale 2014. Tale Bilancio Sociale attesta come l’incremento degli espositori e dei visitatori delle fiere abbia migliorato l’indotto economico a livello locale, pari nel 2014 a quasi € 5.400.000 (calcolato in modo prudente e realistico). “Tutto questo rende la consapevolezza – conclude Manfredini – che Piacenza Expo è un’azienda che produce di più, costa di meno e genera più valore per il territorio. Mi preme ringraziare tutti i Soci per le fattive collaborazioni. Un ringraziamento particolare va al Sindaco Paolo Dosi e a Francesco Timpano, Vice Sindaco e Assessore Comunale di riferimento, che garantiscono pieno sostegno e visione strategica per conto del Socio di maggioranza. Al Vice Presidente Franco Spaggiari, a tutti i Consiglieri di Amministrazione e ai membri del Collegio Sindacale va un sentito ringraziamento per la coesione e la piena cooperazione. Sono altresì grato a tutti i dipendenti e collaboratori della Società, per le competenze e l’impegno quotidiano.”

piacenza expo

D’AVENIA: “RAGAZZI NON ABBIATE PAURA DI AVERE PAURA”

“Non bisogna avere paura di avere paura”. Alessandro d’Avenia lo ha ripetuto molte volte alla numerosa platea che lo ha seguito alla Cattolica nel ciclo Let’s book. Lo scrittore siciliano è abituato a parlare con gli studenti, perchè è anche insegnante; ai ragazzi ha spiegato cosa sta dietro al suo ultimo romanzo Ciò che inferno non è in cui narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile, dando vita alla figura di un uomo che ha fatto la storia della lotta contro la mafia, Don Pino Puglisi, di cui lo stesso d’Avenia è stato studente nella Palermo degli anni novanta.

L’intervista nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

D'AVENIA

STRISCIA LA NOTIZIA ARRIVA ALL’OSPEDALE DI PIACENZA

Striscia la Notizia è arrivata all’ospedale di Piacenza per chiedere chiedere informazioni sulla presenza i farmaci provenienti da altri Paesi europei, privi del foglietto illustrativo in lingua italiana.

Riportiamo la nota dell’Asl in merito alla visita della troupe di Striscia

Nella mattinata odierna, sono state richieste informazioni all’Azienda Usl di Piacenza da parte di un’emittente nazionale in relazione alla presenza in ospedale di farmaci provenienti da altri Paesi europei, privi del foglietto illustrativo in lingua italiana. In particolare, la richiesta di informazioni riguardava due specifici medicinali: un farmaco utilizzato in anestesia e un antibiotico, destinati principalmente a un uso ospedaliero e solo in alcuni casi forniti in distribuzione diretta con tutte le istruzioni del caso.  Si tratta di medicinali di uso comune e consolidato, che gli operatori sono abituati a somministrare regolarmente ai pazienti, essendo in commercio da alcuni decenni. Le informazioni contenute nel foglietto illustrativo sono a disposizione di tutto il personale sanitario che prescrive, utilizza e somministra tali farmaci attraverso i sistemi informatici e le banche dati presenti nei reparti.  La loro consultazione è immediata: all’atto della prescrizione o somministrazione, attraverso il pc portatile dedicato a tale attività, è possibile visualizzare tutte le indicazioni necessarie (posologia, effetti collaterali, controindicazioni, interazioni ecc.). Si ricorre all’acquisto di farmaci sul mercato europeo quando insorgono temporanee indisponibilità sul mercato nazionale di medicinali indispensabili per la cura e per la continuità terapeutica di determinate patologie. In questi casi la procedura è regolarmente autorizzata da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per gli ospedali pubblici e i privati accreditati. Nelle autorizzazioni, abitualmente l’Agenzia prescrive che in ogni struttura ricevente il farmaco venga fatto pervenire almeno un foglietto illustrativo in lingua italiana.  L’Azienda ricorda che gli acquisti di medicinali per uso ospedaliero o distribuzione diretta ai pazienti avviene oggi attraverso Aven, l’Area Vasta Emilia Nord, che comprende le aziende sanitarie e ospedaliere delle province da Piacenza a Modena. Le gare di appalto si svolgono nella maggior parte dei casi in ambito regionale, tramite IntercentER, l’Agenzia regionale per gli acquisti. Anche se acquistati all’estero, questi farmaci sono esattamente come quelli venduti in Italia e il loro utilizzo è sicuro quanto quello dei lotti provenienti dal nostro Paese. Sull’argomento il direttore di Presidio unico Guglielmo Delfanti ha rilasciato un’intervista all’inviato della tv nazionale per fornire le indicazioni del caso.

striscia la notizia

CONTRIBUTI REGIONALI ALLE TV, TRUFFA DA TRE MILIONI DI EURO

Contributi pubblici percepiti illegittimamente dal 2008 al 2013 maggiori rispetto a quelli spettanti per circa 700 mila euro. Oggi la Guardia di Finanza ha comunicato che la società proprietaria di Teleducato Parma, Teleducato Piacenza e canale All News avrebbe percepito indebitamente contributi statali pubblici per quasi  3 milioni di euro. Le indagini hanno fatto emergere che le autocertificazioni presentate dalle emittenti tv riportavano dati che non sarebbero stati veritieri relativamente al fatturato e al personale impiegato. Proprio sui dipendenti ci sarebbero state forti irregolarità: secondo le Fiamme Gialle la società avrebbe dichiarato  di impiegare la maggior parte dei dipendenti in una singola emittente e non nelle altre due dove effettivamente lavoravano gli stessi giornalisti e altri lavoratori. Questo determinava una postazione nella graduatoria regionale a discapito delle altre emittenti. Le frequenze sono state sottoposte a sequestro.

Guardia di finanza

BORGO FAXHALL, IL M5S SI RIVOLGE AI COMMERCIANTI

I consiglieri comunale del Movimento 5 Stelle tornano sul progetto alternativo a quello dell’amministrazione comunale in merito a Borgo Faxhall. Nonostante le parole del direttore commerciale Cesare Bertola che, a nome degli esercenti della galleria, aveva definito la proposta inaccettabile soprattutto per quanto riguarda lo spostamento del terminal dei bus altrove, i consiglieri comunali pentastellati si rivolgono direttamente ai commercianti. Di seguito la nota integrale.

“Ho sentito che qualcuno vuole spostare altrove il terminal dei bus,
per noi è una proposta inaccettabile, anche perché quando abbiamo
investito era previsto qui. Se non sarà realizzato siamo pronti ad
azioni clamorose, non solo di tipo legale. Mentre qui dentro si grida,
ci sono imprenditori che rischiano soldi propri e lavoratori che
perdono il posto a causa della crisi”. Bertola Direttore del Consorzio
commercianti di Borgo Faxhall.

A seguito di queste dichiarazioni chiediamo ai commercianti di Borgo
Faxhall di riflettere sul progetto da noi proposto spiegando loro perchè dovrebbero sostenerlo.
Il problema è noto, occorre ripensare le scelte urbanistiche della
nostra città, spostare l’autostazione  da Piazza Cittadella e
costruire una nuova autostazione  presso la stazione ferroviaria, è
una scelta strategica necessaria per ottimizzare il flusso di arrivi e
partenze in città e agevolare lo spostamento delle persone all’interno
della città stessa. Questo è l’interesse pubblico, comune a tutti i cittadini, nella vicenda.
La riqualificazione della zona di Borgo Faxhall è auspicabile,come di
tutta la città, perchè ricordiamo che il degrado, l’incuria e la
pericolosità è un problema generalizzato e va risolto in tanti, troppi
quartieri, non solo in Borgo Faxhall. In città, in tutta la città,
l’allarme sociale è alto, i cittadini non si sentono al sicuro e hanno
paura, occorre INTERVENIRE e al più presto, ribadiamo, in tutta la
città, perchè furti, rapine ed episodi di violenza stanno aumentando
ovunque. Vogliamo sottolineare come l’allarme sociale non riguardi solo
Piacenza e l’intervento che noi auspichiamo dovrebbe affrontare il
problema all’origine, ovvero nelle politiche e nelle scelte economiche
e sociali del governo. Se è legittimo chiedere a questa amministrazione di agire e di
adoperasi per trovare una soluzione al problema, è altresì doveroso
chiedere se chi doveva ha realizzato il Centro Commerciale secondo le
norme di legge e gli accordi previsti al momento dell’autorizzazione
della costruzione del Centro Commerciale stesso? Come troppo spesso è
accaduto e accade in Italia, si finisce per caricare un problema
logistico e organizzativo  privato sulle spalle dell’intera comunità!
A tutti gli attori e diversamente interessati in questa vicenda
vorremmo far presente che non è possibile fare l’autostazione delle
corriere nel vallo insieme al parcheggio per i pendolari e al
parcheggio per il centro commerciale oltre al recupero delle mura
cinquecentesche e degli edifici storici esistenti, le leggi della
fisica,  della dinamica dell’estetica e del comune buon senso lo
impediscono perchè in quell’area non ci sta tutto! Si congestionerebbe ogni attività e la
via La Primogenita non è in grado di sostenere il  traffico veicolare
che deriverebbe. Viene inoltre sollevato il problema dei commercianti del Centro
Commerciale che hanno visto deprezzarsi il proprio investimento a
causa anche dei problemi della zona che risulta degradata, secondo loro a causa
anche della mancanza dell’autostazione delle corriere. Da cittadini e
da amministratori siamo molto sensibili a questo problema, che è
comunque lo stesso che purtroppo affligge i commercianti di altre zone
della città, duramente provati  da ripetuti episodi di inciviltà e
violenza, lo stesso problema che affligge  anche i proprietari degli
immobili residenziali che hanno visto deprezzarsi il loro valore.
Tutta la città andrebbe ripensata e riqualificata.Ma il motivo principale per cui i commercianti di Borgo Faxhall dovrebbero sostenere il progetto da noi proposto è proprio la
protezione delle loro attività. Questa proposta oltre che la soluzione migliore dal punto di vista viabilistico, ci sembra la migliore anche per i commercianti  della
galleria che devono salvaguardare le loro attività e non permettere
che altri centri commerciali possano nascere proprio nell’ex mercato
ortofrutticolo. Infatti se passa questa delibera con queste linee guida in pratica lo
scalo ferroviario e l’ex mercato ortofrutticolo potrebbero diventare,
anche sommando i diritti edificatori che il comune intende acquisire
secondo noi in modo irregolare, un grosso centro commerciale con annesso
parcheggio che andrebbe a fare una enorme concorrenza al centro di
Borgo Faxhall. Per questo noi crediamo che nell’ex mercato ortofrutticolo debba
essere privilegiato l’uso pubblico, in questo modo non saranno
costruiti edifici residenziali o commerciali di cui non c’è nessuna
necessità. In sintesi il problema è e resta solo quello del Trasporto Pubblico
Locale e del recupero delle mura e degli edifici storici.
Solo per questo scopo è stato pensato in origone tutto il progetto e si è
autorizzata la costruzione di un  immobile come Borgo Faxhall, aprendo
ad interessi privati COMUNQUE E SEMPRE SUBORDINATI   all’interesse pubblico.
Solo l’interesse pubblico, comune a TUTTI, può e deve guidare valutazioni e
scelte dell’amministrazione.

I consiglieri comunali di Piacenza del M5S

b faxhall

 

AREE MILITARI, CAMBIO DI PROSPETTIVA. ALLA DIFESA QUATTRO ZONE

Sulla partita delle aree militari è cambiata radicalmente la prospettiva e questo segna un ulteriore e, sembra, decisivo passo avanti per il recupero di spazi da destinare alla città. Dall’incontro che il sindaco Dosi e l’assessore Bisotti hanno avuto al ministero della Difesa sono emerse importanti novità: da un lato la conferma della riorganizzazione della presenza militare a Piacenza in quattro siti e l’utilizzo futuro delle risorse umane e operative. Le aree che si dividono in logistiche e operative sono l’Arsenale, Macra Staveco, Scalo Pontieri e caserma Artale. Nel giro di tre o quattro anni i militari si organizzeranno in queste aree, lasciando, conseguentemente, libere le altre. Il comune, da parte sua, dovrà formulare una serie di proposte sul futuro utilizzo delle aree che si libereranno, alcuni con una propria vocazione altri destinati ad un confronto con la città. “Si è ribaltata completamente la filosofia – ha detto con soddisfazione il primo cittadino – i militari non chiedono più, come un anno fa, la valorizzazione dei loro immobili ma di riorganizzarli senza sostenere spese, noi dobbiamo aiutarli in questo. Vogliono concentrare la funzione in luoghi per loro strategici senza che ciò comporti spese; rinunciano alla valorizzazione capendo la difficoltà del momento, venendo incontro all’esigenza dell’amministrazione.

A metà novembre è previsto un nuovo incontro a cui prenderà parte anche il Demanio, si parlerà della ridefinizione delle funzioni. Il comune punta sull’area dell’ex Pertite, Ospedale militare con il vallo e il Bastione farnesiano, una parte del Laboratorio Pontieri, dove troverebbe spazio il museo della meccanizzazione agricola e la caserma Nino Bixio di Piazza Casali. Sono i primi tre obiettivi del confronto. “Di queste aree alcune hanno già una loro vocazione – ha spiegato l’assessore Bisotti – tutte importanti sotto il profilo ambientali e dei servizi”.

 

“BESTIANERA” E’ PRONTA A PARTIRE

“Bestianera”è pronta a partire. Cosa è? Un nuovo concetto di bicicletta (anche) elettrica che nasce a Piacenza tra design, ricerca e innovazione. Il suo inventore è Romolo Stanco della start up T°Red. Dalla creatività di questa azienda è nata “Bestianera”, figlia di un’intuizione accompagnata da contenuti tecnologici avanzati, nata da un “gesto” funzionale e sintetico sviluppato in un design essenziale e in dettagli innovativi. Per questa creazione T°Red apre i dipartimento ACDD (Advanced Cycling Design Department) con l’obiettivo di portare nel mondo delle due ruote un approccio rivoluzionario. Rivoluzionario e innovativo come il logo di Bestianera, la prima bici al mondo a pedalata assistita realizzata in fibra di carbonio  con power unit integrata nel mozzo “all in one” e un peso inferiore ai 10 kg batterie. La presentazione domenica 5 ottobre alle 12 a e-QBO di piazza Cavalli dove Romolo Stanco partirà con Bestianera per il primo test ufficiale su strada con traguardo a Bergamo in concomitanza dell’arrivo del “Giro di Lombardia”.

t red

CARABINIERE MUORE MENTRE INSEGUE UN’AUTO

Solitamente non ci occupiamo di cronaca, non lo facciamo perchè ci sono colleghi che lo fanno da anni e benissimo, ma questa volta è diverso. Un carabiniere ha perso la vita mentre stava facendo il proprio lavoro, sulla strada insieme ad un collega che è gravissimo, probabilmente nell’inseguimento di un’auto rubata. Poi l’impatto fatale, la corsa della gazzella che tampona fatalmente un tir. L’auto dei carabinieri resta incastrata sotto al camion al polo logistico di Castel San Giovanni. Non è il momento del valzer delle colpe, delle responsabilità da attribuire all’uno o all’altro. Il fatto è che un uomo è morto mentre stava svolgendo il proprio lavoro, su una strada. Sono drammi, che comunque la si pensi, fanno riflettere e pongono domande.

DON CIOTTI:”LA PRIMA RIFORMA E’ QUELLA DELLE COSCIENZE”

“La riforma principale e’ quella che ognuno deve fare dentro se stesso, nelle proprie coscienze”  sono le parole di Don Luigi Ciotti il sacerdote che da anni lotta contro la mafia con l’associazione Libera. “Mafia e corruzione sono un problema di coscienza- ha sottolineato- a cui bisogna ribellarsi con il cuore”. La mafia non è solo quella del Sud, si può essere morti dentro anche in realtà apparentemente felici come Piacenza; “chi non ha lavoro, chi deve fare i conti con l’usura, chi è costretto a prostituirsi – ha detto Don Ciotti- e’ una vittima come quelle di mafia. Per questo occorre un impegno anche da parte del governo, ma soprattutto del cuore”.