SINDACA TARASCONI SU INDAGINE GUARDIA DI FINANZA: “UNA VICENDA DAI CONTORNI INQUIETANTI. IL COMUNE, COME ALTRI ENTI IN ITALIA, E’ PARTE OFFESA”

Ecco il commento della sindaca Tarasconi a seguito dell’indagine della Guardia di Finanza sulle false fideiussioni.

“Con riferimento al caso della polizza fideiussoria presentata dalla società concessionaria Piacenza Parcheggi a garanzia del canone annuo per la gestione degli stalli di sosta, polizza poi risultata falsa, apprendiamo dalla Procura della Repubblica – che ha comunicato l’esito di un’articolata indagine svolta dalla Guardia di Finanza – che il Comune di Piacenza è rimasto coinvolto in un colossale e multimilionario giro di truffe su scala nazionale. L’ente piacentino è dunque uno dei tanti in Italia che purtroppo, allo stato degli atti, si trova ad essere parte offesa in questa disdicevole vicenda, come ha chiarito la stessa procuratrice Grazia Pradella in una nota ufficiale. Una vicenda che, con l’individuazione del presunto autore dei documenti falsi, sta ora assumendo contorni più chiari. E si tratta di contorni inquietanti, visto il coinvolgimento come parti offese di tanti enti pubblici, società partecipate, enti di ricerca e addirittura un Ministero”.

FALSE FIDEIUSSIONI PER 185 MILIONI DI EURO, INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA. ATTIVITA’ AVVIATE ANCHE A PIACENZA. INDIVIDUATO L’AUTORE DEI DOCUMENTI FALSI

Il caso della falsa fideiussione si sta allargando al territorio nazionale; ricordiamo che si tratta della polizza quinquennale, risultata essere falsa, che Piacenza Parcheggi aveva depositato a palazzo Mercanti a garanzia della concessione delle soste a pagamento, del valore di 1 milioni 200 mila euro.

Dalla Procura della Repubblica di Piacenza è stata emessa una nota, a firma della Procuratrice Grazia Pradella, in cui si comunica che “la Guardia di Finanza sta dando esecuzione sul territorio nazionale, a numerosi ordini di esibizione documentale e sequestro presso le sedi di diversi enti pubblici, società partecipate, nonché di due enti di ricerca e un dicastero ministeriale, al fine di acquisire polizze fideiussorie, emesse a loro favore, per un totale di circa 185 milioni di euro.

Gli odierni provvedimenti si sono resi necessari a seguito dell’individuazione dell’autore dei documenti falsi e del rinvenimento, nella sua disponibilità, di consistenza materiale informatico.

Le attività avviate in molte città, tra cui Piacenza, Roma, Palermo, Massina, Genova e Firenze, si sostanziano nell’acquisizione di documentazione, presentata da soggetti economici privati, a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni previste per l’aggiudicazione di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture”.

Nella nota si specifica inoltre che “allo stato degli atti, gli enti pubblici coinvolti risultano parte offesa”.

La nota si conclude con una precisazione “è fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede”.

 

FESTAPP: ALLA COOP INFRANGIBILE PIER LUIGI BERSANI E LE SINDALISTE PIACENTINE

Due serate di festa e riflessione con al centro la politica. Alternativa per Piacenza, ha organizzato per il terzo anno, la sua festa: quest’anno venerdì 21 e sabato 22 giugno alla coop Infrangibile in via Alessandria; luogo non casuale, considerato la casa della sinistra piacentina. I dibattiti inizieranno alle 19,15 poi ci sarà spazio per buon cibo e musica.
Venerdì toccherà a Pier Luigi Bersani che interverrà sul tema C’è vita a sinistra? e sabato 22 saranno le rappresentanti sindacali delle sigle piacentine a confronto sui diritti delle lavoratrici.

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DALL’OPPOSIZIONE L’APPELLO ALLA MAGGIORANZA “CONSIGLIERI DISINNAMORATEVI DELLA PRATICA PIAZZA CITTADELLA”

L’invito, diretto, esplicito e immediato, è quello di revocare il contratto con Piacenza Parcheggi. La minoranza, centro destra e ApP, lo ha espresso con la presentazione di tre ordini del del giorno, tutti seccamente respinti dalla maggioranza. Ordini del giorno che se volessimo rendere meno politici, potremmo tradurli con un invito alla maggioranza a disinnamorarsi della pratica Piazza Cittadella che si sta trascinando oltre misura.

E’ stato il capogruppo di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini a citare il film di Massimo Troisi “Pensavo fosse amore… invece era un calesse“, spiegando che “bisogna avere il coraggio della fine, piano piano, con dolcezza, senza fare male, con lo stesso impegno e la stessa intensità dell’inizio”. Così come dovrebbe avvenire per il piazza Cittadella. “Se un obiettivo di mandato diventa parola d’ordine a tutti i costi, si finisce in questa situazione.
Istituzionalmente non ci può essere nessuno contrario al parcheggio, qui stiamo contestando il viaggio che fa acqua da tutte la parti. Eravate nelle condizioni di uscire e non lo avete fatto. E’ vero che la questione si è caricata di un significato eccessivo, ma lo avete voluto voi” ha detto Cugini rivolgendosi ai colleghi della maggioranza. “Altroché tempi di rigore (rispondendo alla metafora calcistica del consigliere Matteo Anelli), la partita è finita il 31 maggio”.

Proprio il consigliere di Piacenza Coraggiosa Anelli ha detto “dal 31 maggio è come se si fosse andati ai rigori: questa partita si sta consumando in consiglio comunale in modo surreale, con un pubblico pagante,  non solo per i presenti, ma anche per tutti coloro che pagano una tariffa più alta da inizio anno per le soste blu. Il gioco è bello quando dura poco. Spero che la patita  si concluda, e non mi interesse più il risulto finale l’importante è che si concluda. Se la partita si trascina, si rischia di trascurare altre cose più importanti per Piacenza.
Se dovessimo vincere la partita e avessimo un parcheggio sotterraneo – conclude Anelli – per come sono fatto io, la macchina li sotto non la metterò mai!!”.

“Ho sempre pensato che le opere pubbliche andassero realizzate – ha detto il consigliere del PD Sergio Ferri – ma non credo però che vadano fatte a tutti i costi ( riferendosi al parcheggio interrato della piazza), non credo che la maggioranza abbia fatto bene ad abbandona l’aula, l’avevo detto al mio capogruppo quella mattina, poi mi sono allineato e me ne scuso. Le assemblee elettive sono qualcosa di importante, di sacro che la maggioranza non deve abbandonare”.

“Dalla minoranza viene meno la fiducia verso i dirigenti di questo Comune, siamo davvero consapevoli del peso delle parole?” domanda la consigliere della civica Tarasconi Angela Fugazza, rivolgendosi indirettamente al consigliere della civica Barbieri – Liberi Jonathan Papamarenghi che risponde “i consiglieri hanno un ruolo di controllo, anche sull’operato dei dirigenti, noi la riteniamo un’opportunità. Dire che il dottor Canessa svolge il ruolo di controllato e controllore non significa parlare a livello personale, ma del ruolo che svolge, secondo noi noi, in modo non adeguato”.

“Siamo al collo di bottiglia di questa situazione – fa eco al collega il consigliere Massimo Trespidi – la situazione si è impaludata. Nell’addendum non si danno termini al concessionario, leggendo si capisce che il concessionario è inadempiente perché non c’è una nuova fideiussione. Per sanare questa situazione il concessionario presenta un deposito cauzionale di cinque mesi, per cui oggi siamo già scoperti. L’altra questione è la bancabilità: oggi i soldi per il parcheggio non ci sono perché il concessionario non ha ancora messo sul tavolo le garanzie bancarie per quest’opera, come era riportato nell’addendum sottoscritto 23 dicembre 2023. Diventa difficile – ha concluso Trespidi – comprendere il motivo della resistenza che si sta facendo per risolvere la questione”.

“E’ passato quasi un anno dal 31 luglio quando, in fretta e furia, avete approvato il progetto del parcheggio interrato. Avete paralizzato la città – è l’accusa della capogruppo Patrizia Barbieri – dopo mesi sono riuscita ad avere i documenti che avevo richiesto con l’accesso agli atti per confermare che il 13 giugno del 2022, il RUP scrive a Piacenza Parcheggi per contestazione di ipotesi di grave inadempimento. Quello che è successo si commenta da solo, non capisco come voi siate arrivati in una situazione così compromessa e abbiate ritenuto che ci fosse un interesse pubblico. Altroché la giunta del fare. Voi avete paralizzato la città. Avete peggiorato la situazione, non migliorata. State esponendo il comune al più grave rischio. La partita è in mano vostra da due anni perché è un tema di responsabilità. Evitate di considerare come fastidioso chi vi dice di stare attento”.

A rivendicare la scelta dell’amministrazione ci ha pensato il capogruppo del PD Andrea Fossati “questa pratica ha avuto una forte attenzione mediatica ed è stata caricata di valore eccessivo. La pratica è datata, molto complessa, nata con l’esigenza di parcheggi nella zona nord della città unita al bisogno di riqualificazione. Politicamente ho notato che prima si faceva fuoco e fiamme perché ci doveva essere più tempo, (riferendosi al consiglio comunale del 31 luglio dello scorso anno),  oggi c’è fretta di buttare tutto all’aria. La scorsa amministrazione non ha trovato l’interesse pubblico. Si stanno facendo le verifiche del caso per portare a casa la pratica”.

MATTEOTTI: “IL CORAGGIO E LA COERENZA DI UNO STRAORDINARIO AMMINISTRATORE”

Rigore, responsabilità morale, coerenza tra idee e azione: sono i tratti principali che caratterizzano la figura Giacomo Matteotti, deputato socialista, assassinato da una squadra fascista il 10 giugno 1924. celebrare questo evento, ma ancora di più ripercorrere quel pezzo di storia è un dovere a cui nessuno si può negare.
Citta Comune, insieme ad Anpi, Cgil, Cisl e Uil, e il consiglio provinciale hanno organizzato un evento per ricordare soprattutto la caratura morale e l’intuizione di matteotti. All’evento hanno preso parte anche alcuni gruppi consiliari: Civica Barbieri Trespidi, Alternativa per Piacenza, Liberali Piacentini, Partito Democratico, Piacenza Coraggiosa, Piacenza Oltre e Per Piacenza.

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DALLA REGIONE 30 MILIONI PER ABBATTERE LE LISTE D’ATTESA. A PIACENZA 2.6 MILIONI DI EURO

Trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa su tutto il territorio regionale e per assicurare, già a partire dal 2024, un milione di prestazioni in più, incrementando mediamente di oltre il 20% il numero di visite ed esami diagnostici monitorati dal Piano regionale di governo delle liste d’attesa.
Sono le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per ridurre i tempi di attesa attualmente previsti per l’accesso a visite ed esami clinici specialistici (le cosiddette prestazioni specialistiche ambulatoriali) erogati dal Servizio sanitario pubblico.
Anche a Piacenza l’Azienda sanitaria sta mettendo in atto una serie di misure concrete per perseguire un incremento di offerta sia di visite specialistiche che di esami diagnostici. Il piano delle azioni previste verrà presentato – tra gli altri – anche alle organizzazioni sindacali, con una serie di incontri già calendarizzati.
Osservando l’andamento di quest’ultimo quinquennio si evince che già nel 2023 il numero complessivo di prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale era tornato molto vicino a quelle pre pandemia (2019).
Non solo più prestazioni, ma anche miglioramento delle tempistiche di erogazione che saranno più contenute per la parte di prestazioni monitorate dalla Regione e che devono essere fornite entro 30 giorni (visite specialistiche) o 60 (esami diagnostici), secondo le differenti priorità assegnate dalle prescrizioni specialistiche.
Alla fine del 2021 questa “tempistica” a Piacenza era rispettata nel 71% dei casi, ovvero 71 cittadini su 100 ricevevano la prestazione nelle tempistiche coerenti con le prescrizioni del medico; l’anno successivo si è saliti all’84%, mentre alla fine del 2023 oltre novanta prestazioni su 100 (91%) venivano garantite nel rispetto dei tempi massimi previsti.

Quest’anno l’obiettivo è quello di consentire ai cittadini di usufruire, in maniera più uniforme e omogenea, di una maggiore offerta di prestazioni, che prenda in considerazione sia quelle monitorate a livello regionale (es: visita oculistica), sia quelle non monitorate , ma comunque molto richieste dai cittadini (es: visita geriatrica, antalgica, ematologica, nefrologica), senza perdere mai di vista l’appropriatezza prescrittiva.

Stiamo lavorando, come concordato con la Regione con i nostri professionisti per adeguare i livelli di produzione qualitativi e quantitativi.
In prima battuta si sta operando, in stretta sinergia con i direttori delle unità operative, per riorganizzare al meglio le attività in modo da incrementare quella ambulatoriale e quindi il numero di ambulatori attivi settimanalmente oltre che la fascia oraria di attività del singolo ambulatorio. Si tratta nei fatti di una attività di incremento dell’efficienza produttiva che si riesce a realizzare grazie al lavoro sinergico che l’azienda ha ottenuto con i professionisti. Questo consentirà di offrire alla cittadinanza prestazioni anche dopo le 18 e ogni sabato mattina, ovvero in fasce orarie aggiuntive.
I fondi messi a disposizione dalla Regione consentono alle aziende di poter ricorrere anche all’erogazione di “prestazioni aggiuntive” con remunerazione specifica, aumentata a 100 euro/ora per il personale medico e a 50 euro/ora per il personale dedicato alla assistenza in area infermieristica, ma anche tecnico. L’adesione volontaria a tali prestazioni, da parte dei professionisti, si sta dimostrando uno strumento efficace
L’Azienda, anche grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, sta inoltre perseguendo con grande costanza e attenzione il ricorso a nuove assunzioni soprattutto nelle aree specialistiche che presentano maggiori difficoltà di organico (Urologia, Dermatologia, Chirurgia Vascolare), specialità rispetto alle quali gli attuali concorsi in atto hanno fornito alcuni esiti positivi in termini di partecipanti. Verranno quindi effettuate nove nuove assunzioni tra le quali radiologi, cardiologi, allergologi, chirurghi, reumatologi, dermatologi.
“Sugli ambiti della riorganizzazione interna, del ricorso alle prestazioni aggiuntive e delle nuove assunzioni” – è concentrato il massimo sforzo aziendale, che corrisponde a circa l’83% delle risorse messe a disposizione dalla Regione.
“Con la restante quota, residuale (ossia circa il 17%) è previsto il ricorso alle strutture private accreditate e convenzionate presenti sul territorio provinciale, in maniera da consentire al sistema di aumentare l’offerta e ridurre l’attesa dei cittadini, in particolare negli ambiti più consolidati di committenza (es. radiologia, anche per prestazioni TAC e RMN).
Per quanto concerne il numero di attività in carico all’Azienda Usl di Piacenza nell’anno corrente, il piano si traduce in 125.596 prestazioni in più rispetto all’anno precedente (2023), suddivise tra prime visite e visite di controllo (+68.657), e diagnostica / prestazioni strumentali (+56.939). Nella fattispecie, il 25% in più per le prime (prime visite e controlli) e il 19% in più per le seconde (diagnostica e strumentale). A livello complessivo, si tratta di un incremento medio pari al 22% (sempre rispetto all’anno precedente).
Più nel dettaglio, gli sforzi principali verranno rivolti alle prestazioni considerate “critiche” dal punto di vista dei tempi d’attesa, come precedentemente citato.
Rispetto al finanziamento complessivo (regionale) pari 30 milioni di euro citato in apertura, il Riparto assegnato alla nostra Azienda è pari circa 2,6 milioni (8,6%).
“Preme ricordare – sottolinea la direzione aziendale – che il monitoraggio dei tempi d’attesa riguarda solo i primi accessi, ovvero le richieste di utenti che non sono già in carico al sistema sanitario ma che devono fare una prima visita o una prima prestazione diagnostica su richiesta dal medico di famiglia o dello specialista. Il piano aziendale, invece, secondo le indicazioni regionali, comprende anche le visite di controllo per i pazienti già in carico alla struttura pubblica e le prestazioni eseguite in regime di day service nell’ambito di percorsi diagnostici-terapeutici aziendali dedicati alle patologie più prevalenti, come per esempio diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), scompenso cardiaco.
A riguardo ci preme quindi rimarcare che rimangono attivi i percorsi per le persone già in cura (pazienti cronici): i loro controlli sono gestiti e organizzati direttamente dai reparti di riferimento”.
I medici di famiglia o i medici specialisti, laddove ne ravvisino la necessità, possono contattare un apposito numero verde e prenotare direttamente per il proprio assistito prestazioni erogabili entro 72 ore (priorità “U”) o 10 giorni (priorità “B”).
A Piacenza le agende consentono un arco temporale di prenotazione di 24 mesi, per evitare le criticità delle “liste chiuse”, che già dallo scorso luglio sono state definitivamente superate. Stiamo perfezionando anche queste tipologie di percorso per renderli realmente efficaci.
Nonostante gli sforzi dell’Azienda e dei professionisti, in alcuni ambiti si registrano criticità nel rispetto delle tempistiche di erogazione stabilite (es. dermatologica) e sono in relazione a esiguità di organico medico per impossibilità di reperire specialisti da assumere; comunque un primo appuntamento viene sempre garantito, con trasparenza, come previsto dalla delibera regionale.
Per supportare il cittadino dall’onere di dover ricontattare i centri o punti di prenotazione aziendale, sono attualmente in fase di introduzione e avvio le cosiddette pre-liste, che potranno essere utilizzate solo in caso di necessità, laddove l’Azienda non riesca a fornire una prenotazione contestuale al contatto, ma possa riuscirci entro i giorni successivi.
“L’obiettivo che ci siamo posti – evidenzia la direzione aziendale – come Sistema sanitario pubblico regionale, è quello di andare verso un nuovo paradigma di attuazione dell’assistenza specialistica ambulatoriale, e contemporaneamente consentire ai cittadini di usufruire di una maggiore offerta di prestazioni in tempi brevi. Questo si potrà realizzare solo grazie a un patto con i professionisti che sono il cuore del nostro sistema pubblico e che ringraziamo davvero per la grande dedizione che mostrano quotidianamente”.

LAVORATRICI PULIZIE OSPEDALE, SI COBAS “STIPENDI SOTTO LA DIGNITA’ “

Sono una ottantina le lavoratrici assunte da Coopservice e impiegate con mansioni di pulizia presso l’ospedale di Piacenza. Sono deluse e amareggiate, perche nonostante le numerose sollecitazioni che hanno rivolto alla cooperativa, lamentano di non raggiungere il livello minimo di sussistenza, con stipendi tra gli 800 e i 1000 euro a fronte di quasi 170 ore di lavoro mensile.
Sarebbero caduti nel vuoto anche gli appelli che il sindacato SI Cobas ha rivolto all’Ausl di Piacenza che, a detta del sindacato, dovrebbe procedere direttamente all’assunzione delle lavoratrici.

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PIAZZA CITTADELLA, TARASCONI: “AD OGGI NON SAPPIAMO CHE STRADA PRENDERE. MA SIAMO AL FOTOFINISH”

Disorientamento e imbarazzo molto più che manifesti si respiravano in commissione 5, convocata dal presidente Trespidi a seguito dell’audizione del manager di Piacenza Parcheggi Lodetti Alliata, il 31 maggio scorso, termine ultimo in cui avrebbe dovuto presentare la bancabilità.
Al posto dei dirigenti tecnici si sono presentati sindaca Tarasconi e assessore Bongiorni. È stata la prima cittadina ad informare il presidente Trespidi con una nota nella quale ha spiegato che non c’era necessita di farsi assistere dai dirigenti considerato l’argomento in questione. “Ad oggi non sappiamo che strada prendere, ma siamo al fotofinish. E i dirigenti devono lavorare con serenità”.

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SERVIZIO PRE/POST SCUOLA, CORVI: “AUSER RESTERA’ MA SARA’ AFFIANCATO DA PERSONALE SPECIALIZZATO”

Sta creando preoccupazione tra i genitori la comunicazione che, in questi giorni, è stata inviata dalle direzioni didattiche di alcuni plessi della città, in merito all’attivazione del servizio pre e post scuola per il prossimo anno scolastico. Preoccupazione, si diceva, perché neanche troppo tra le righe si legge che tale servizio “non sarà più organizzato dal Comune tramite l’associazione  di volontariato Auser. A partire da settembre 2024 – si legge nella comunicazione – l’istituto vorrebbe attivare un nuovo servizio di pre scuola e post scuola per supportare le famiglie e garantire maggiore flessibilità negli orari scolastici. Il servizio sarà richiesto alle associazioni del territorio (culturali, sportive o enti educativi del terzo settore) e sarà a carico delle famiglie”.

Stando a quanto si legge parrebbe che il servizio gestito dai volontari Auser non verrà più attivato. Per capirne di più abbiamo chiesto all’assessore Nicoletta Corvi: “Il servizio di collaborazione con Auser ci sarà – conferma l’assessore – abbiamo prorogato la convenzione fino al termine dell’anno scolastico in corso, per il prossimo, essendo in scadenza, stiamo ragionando su come impostarlo nel modo migliore. Le scuole ci hanno segnalato alcune problematiche che abbiamo cercato di risolvere insieme a loro. Ad esempio, a fronte della numerose richieste di post scuola che arrivano ad inizio anno, quelle effettive sono molto minori, molto richiesto è invece il pre scuola, dove i bambini possono essere lasciati dalle 7.30 prima del suono della campanella.

Una delle proposte avanzate alle scuole – spiega Corvi – è la possibilità di affiancare, ai volontari Auser, personale specializzato in grado di aiutare e sostenere le attività. In questo modo anche gli anziani saranno più tranquilli  nella gestione dei bambini e il personale potrà organizzare attività specifiche in base al numero degli alunni. Così come resta confermata la presenza dei volontari Auser per il servizio di accoglienza, diverso dal pre e post scuola. Qualcosa cambierà, ma non è corretto dire che Auser non ci sarà più – continua l’assessore – noi abbiamo rivolto ai dirigenti alcune proposte e loro hanno optato per una convivenza  tra personale specializzato e personale Auser. Abbiamo chiesto alle scuole di fare una sorta di ricognizione per capire quali soggetti possano essere interessati a questo tipo di servizio (terzo settore, associazioni sportive, cooperative sociali, associazioni), che già stanno lavorando in alcuni plessi, per poi fare insieme il punto della situazione e ricomprendere nella nuova convenzione tutti questi aspetti a garanzia di un buon funzionamento. C’è un co protagonismo – conclude Corvi – il Comune non è arretrato, anzi governerà questa partita insieme alle scuole selezionando i soggetti migliori per questo tipo di servizio, a garanzia dei bambini e delle famiglie”. E riguardo alle comunicazioni che le scuole stanno inoltrando alle famiglie l’assessore aggiunge “suggeriremo ai dirigenti un’informazione completa alle famiglie” per evitare, aggiungiamo, inutili allarmismi.

Rispetto all’incidenza dei costi che questa soluzione avrà sulla casse comunali, l’assessore conferma che “si avrà una ottimizzazione delle risorse economiche che valuteremo nel concreto sulla base dei numeri dei bambini”.

 

 

 

CONFAPI COMPIE 20 ANNI: “PRAGMATISMO E ASCOLTO DEGLI IMPRENDITORI SONO LA NOSTRA FORZA”

“La nostra forza è il pragmatismo, l’ascolto degli imprenditori e la voglia di rappresentarli senza filtri”. Lo dice chiaramente Giacomo Ponginibbi, presidente di Confapi Industria Piacenza, nell’aprire la ventesima assemblea annuale dell’associazione che si svolge nella sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. “Confapi Industria Piacenza è un’associazione che esprime quotidianamente, grazie ad un impegno concreto, i valori delle PMI, che valgono nel Paese per il 65% del valore aggiunto, per il 48% dell’export e per il 76,7% dell’occupazione – sottolinea il presidente – per quanto riguarda le realtà a noi associate, il 34% appartiene al settore della metalmeccanica, ma ci sono anche rappresentanze nei settori alimentare, servizi alle imprese, edilizia e relativa filiera, informatica, sanità, grafica e stampa, trasporti e logistica e chimica”.

A chiudere l’assemblea sono le premiazioni: per l’occasione infatti Confapi Industria Piacenza ha voluto celebrare un importante traguardo di cinque realtà associate che hanno tagliato il traguardo i cinquant’anni di attività, oltre che la consegna del premio Sostenibilità ambientale, il premio Donne Imprenditrici, il premio Giovani Industriali.

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