BISOTTI: “LE DIVISIONI NEL CENTRO SINISTRA NON PAGANO”. SU CITTADELLA. “VENGA PRESA AL PIU’ PRESTO UNA DECISIONE”

Un elettore su due ha deciso di non andare a votare. Al netto di questa preoccupante evidenza, un dato balza all’occhio: la decisa avanzata della destra a livello europeo e nazionale. Il governo centrale tiene in tutta la sua compagine, grazie in particolare a quello che si conferma essere il primo partito, Fratelli d’Italia che ha incrementato i consensi rispetto a due anni fa.
E il centro sinistra? Lo abbiamo chiesto a Silvio Bisotti, ex amministratore ed ex segretario del Partito Democratico che si sbilancia anche sulla pratica di Piazza Cittadella.

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A LODOVICA GHEZZI E MAURO CARIONI L’ANTONINO D’ORO 2024

I Canonici del Capitolo hanno deciso di assegnare l’Antonino d’Oro 2024 a Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni. Il conferimento avverrà nel corso della messa solenne in basilica il  4 luglio prossimo.

Lodovica e Mauro sono i responsabili della casa famiglia “Santa Lucia” inaugurata nel 1993 nel cremasco e trasferita nel 1996 a Caorso (PC). Appartengono all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi (1925-2007) definito da Benedetto XVI “infaticabile apostolo della carità”, di cui è in corso il processo di beatificazione.

Mauro e Lodovica si sono sposati nel 1993, hanno 4 figli naturali (oggi di 30, 28, 25, 15 anni) ed attualmente accolgono 5 persone (8, 13, 19, 25, 68 anni). Tante ne sono passate dall’apertura della casa famiglia. Con diverse di loro rimane un forte legame familiare di tipo parentale. Ogni loro attività dall’anno 2000 è condivisa con Silvia Righini, anch’essa membro della Comunità Papa Giovanni XXIII e parte della loro casa.

Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine
nei confronti di una coppia di sposi che, da trent’anni a questa parte, ha fatto
della generosa accoglienza della vita e della condivisione con i più deboli la
propria missione. Riteniamo significativo lasciarci pro-vocare dalla loro testimonianza umana e cristiana perché ci può aiutare a mettere in discussione la visione di famiglia intesa come una realtà chiusa e privatistica, per riscoprirne invece la missione di essere un luogo generativo e tutelante per tutti, in particolare per i più vulnerabili. Un luogo vitale in cui ogni persona sia accolta e rispettata nella sua dignità, considerata non solo come bisognosa di prestazioni di servizi ma apportatrice di preziose risorse umane e spirituali di grande utilità per tutti.
L’esperienza di Lodovica e Mauro rappresenta quindi un significativo
richiamo rivolto a tutti noi a vivere e a costruire relazioni profondamente umane in una realtà sociale che, al contrario, spesso discrimina e scarta i più deboli. In questa prospettiva, emerge chiaramente la bellezza racchiusa nella loro scelta di aprire la casa famiglia “Santa Lucia”, nata dall’idea di don Oreste “di dare una famiglia a chi non ce l’ha”. Come per ogni “casa famiglia” l’obiettivo è quello di garantire accoglienza, assistenza, cura e reinserimento sociale di persone svantaggiate. Con la capacità di unire, in un equilibrio dinamico, il lavoro educativo professionale con il lavoro di cura tipico delle relazioni familiari.

Per tali motivi il Capitolo dei Canonici ha valutato opportuno conferire a
Lodovica e Mauro tale onorificenza e con loro a tutti i membri dell’associazione
che vivono nel territorio piacentino e all’intera Comunità Papa Giovanni XXIII. Oggi la Comunità, ogni giorno, ‘siede a tavola’ con oltre 41 mila persone nel mondo, grazie a più di 500 realtà di condivisione tra case famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza per i disabili, comunità terapeutiche, Capanne di Betlemme per i senzatetto, Comunità Educativa coi Carcerati, per le vittime della tratta di esseri umani, famiglie aperte e case di preghiera.

AMMINISTRATIVE: ECCO I RISULTATI. A CASTEL SAN GIOVANNI STRAGLIATI VINCE PER 42 VOTI SU CAPELLI. ZERBA AL BALLOTTAGGIO

Il testa a testa più avvincente, in questa tornata amministrativa, si è consumato a Castel San Giovanni dove Valentina Stragliati l’ha spuntata su Carlo Capelli per 42 voti: la portacolori del centro destra ha conquistato il comune con 2244 voti (37.59%) contro i 2202 (36.88%) di Carlo Capelli di Civiltà Castellana. Da segnalare il cambio di amministrazione a Pontenure, dove Giuseppe Carini ha conquistato il Comune battendo Angela Fagnoni, vicesindaca della giunta uscente.

Davide Zucchi vince ad Alseno con 78.84%; a Besenzone Carlo Filiberti, unico candidato, ha raggiunto il quorum; Roberto Pasquali è stato confermato sindaco a Bobbio con il 40.19%; a Calendasco confermato Filippo Zangrandi con 78.87% dei voti; a Caorso confermata Roberta Battaglia con 53.14%; Castell’Arquato Ivano Rocchetto confermato alla guida del comune con 58.55%; Ester Pugni è la sindaca di Coli con 41.93%; a Farini Marco Paganelli ha ottenuto 36.07%; Andrea Balestrieri è il nuovo sindaco di Gossolengo con 33.71%; confermata Patrizia Calza, al terzo mandato, a Gragnano con 61.93%; Alessandro Chiesa è il sindaco di Ponte dell’Olio con 69.81%; a Morfasso unico candidato Paolo Calestani; Federico Beccia è il sindaco di Ottone con 69.26%; Mauro Lodigiani è il sindaco di Pianello con 54.62%; a Piozzano Carlo Brigati ha conquistato il 44.79%; a Podenzano Riccardo Sparzagni si è confermato con 53.49%; a Rivergaro il nuovo sindaco è Andrea Gatti con 65%; Donatella Alberoni è la nuova sindaca di San Giorgio con 67.17%;  a Sarmato raggiunto il quorum con l’unica candidata Claudia Ferrari; Roberta Valla vince a Travo con 62.22%; Gianluigi Molinari si conferma a Vernasca con 80.65%; a Vigolzone, riconfermato Gianluca Argellati con 60.27%; a Ziano si conferma Manuel Ghilardelli con 68.56%; ballottaggio a Zerba tra Giovanni Razzari e Claudia Borrè che hanno ottenuto entrambi 50%. 

EUROPEE: FRATELLI D’ITALIA PRIMO PARTITO A PIACENZA 36.46%. PD STACCATO A 23.68%. PAOLA GAZZOLO LA PIACENTINA PIU’ VOTATA

Il dato certo è che il voto in Europa, e a ricaduta pure in Italia, vira decisamente  sempre più a destra. Già un primo sentore era arrivato dagli exit poll in Francia, Germania, Austria e Spagna, dove i candidati della destra hanno superato quelli democratici e socialisti.

In Italia è andata così, in linea con i principali Stati Europei: il primo partito si conferma Fratelli d’Italia con il 28.80%, segue il Partito Democratico con 24.03%, Movimento 5 Stelle con 9.98%, Forza Italia con 9.69%, Lega con 9.08%, Alleanza Verdi-Sinistra con 6.66, gli altri partiti non hanno raggiunto il 4%.

Non è andata coì in Emilia Romagna dove a primeggiare è il PD con 36.11%, risultato probabilmente dovuto alla candidatura del governatore Stefano Bonaccini nella circoscrizione nord est, Fratelli d’Italia con 28.02%, Movimento 5 Stelle 7.17%, Alleanza Verdi-Sinistra 6.53%, Lega con 6.48%, Forza Italia con 6.11%.

Nei 302 seggi della provincia di Piacenza la tendenza è stata quella nazionale: Fratelli d’Italia è il primo partito con 36.46%, PD con 23.68%, Lega in risalita con 10.21%,  Forza Italia 8.89%, il Movimento 5 Stelle scende con 6.44%, Alleanza Verdi-Sinistra 5.33%.

A Piacenza nei 107 seggi dove su 75.476 elettori hanno votato in  39.063 (51.76%)  Fratelli d’Italia è il partito con il numero maggiore dei consensi 31.92%, segue il PD con 27.26%, Lega 8.10%, Forza Italia 7.92%, Alleanza Verdi-Sinistra 7.17% che supera il M5S fermo a 6.98% e Azione al 4.22%.

A livello comunale è Piozzano che registra il maggior numero di votanti 80.58%, segue Gossolengo con il 69.67%. Il comune con l’affluenza più bassa è stato Cerignale con 35.67%. L’affluenza alle ore 23, nella provincia di Piacenza, è arrivata a 55.17% contro il 64.42% di cinque anni fa.

Da segnalare il risultato della candidata piacentina Paola Gazzolo che è stata la più votata dopo il capolista Bonaccini; ha raggiunto, nel comune di Piacenza 1730 voti, 6973 nella circoscrizione nord est dove era candidata. Il più votato nel Pd a Piacenza è Stefano Bonaccini con 10228. Sempre in provincia il generale Roberto Vannacci fa il pieno nella Lega con 4775 preferenze, in Fratelli d’Italia prima per voti personali la premier Giorgia Meloni con 13804, la candidata più votata in assoluto a Piacenza e provincia. Degli altri piacentini: Paola Gori del M5S ottiene 226 voti e Filippo Bruschi (Alternativa popolare) 108.

 

 

CITTADELLA, BANCABILITA’: AMMINISTRAZIONE IN ATTESA DELLA DELIBERA DEL SECONDO ISTITUTO DI CREDITO. MERCOLEDI’ CONVOCATA LA COMMISSIONE 5

Chi si aspettava una cospicua documentazione è rimasto deluso. Sì, perché i documenti che attesterebbero l’affidamento bancario, o più comunemente bancabilità, a garanzia del parcheggio di Piazza Cittadella, consistono, al momento, di un foglio intestato che, oltre all’oggetto, consta di poche righe indirizzate al Comune di Piacenza, al RUP e al dirigente del servizio Pianificazione Urbanistica Massimo Sandoni.

Nel testo, firmato dall’amministratore unico di Piacenza Parcheggi Filippo Lodetti Alliata, si annuncia “l’adozione della delibera bancaria da parte dell’istituto di Credito del Fucino Spa in data 29/05/2024- in qualità di banca capogruppo del pool bancario, finanziatore dell’opera del parcheggio interrato di piazza Cittadella”. Ciò che ha suscitato la maggiori perplessità da parte non solo dei consiglieri, ma pare anche degli uffici preposti ai controlli, in particolare il RUP, è quanto si legge di seguito “una volta adottata la suddetta delibera dalla Banca capogruppo del pool, seguirà -come da prassi bancaria e secondo le relative tempistiche- l’adozione di medesima delibera da parte del
secondo Istituto di Credito costituente il suddetto pool. Sarà nostra cura -come sempre anche nell’ottica della massima collaborazione- comunicare prontamente anche l’adozione di tale seconda delibera”.

La seconda delibera, a cui fa accenno Lodetti Alliata, ad oggi, non è ancora pervenuta agli uffici e questo preoccupa non poco, dal momento che la scadenza perentoria esplicitata dallo stesso direttore generale Canessa, nella commissione del 27 maggio, era il 31 maggio. E’ come se la bancabilità fosse tronca di una parte fondamentale per la garanzia dell’intera opera del valore di 14milioni 700mila euro.

Solo al termine dell’audizione del 31 maggio, incalzato dalle domande dei consiglieri, il manager di Piacenza Parcheggi è entrato nel dettaglio della seconda delibera, che il Comune sta ancora attendendo. “La seconda banca – risponde Lodetti Alliata – ha emesso un term sheet, cioè una comunicazione ufficiale sottoscritta delle condizioni per le quali delibera. Un foglio di accordo,
tra gli istituti di credito che necessita di alcune tempistiche tecniche. Non sono in grado di dare la tempistica di un altro istituto in credito, ma se è arrivata la delibera della prima, sta arrivando anche la seconda”. Con queste parole Lodetti Alliata ha concluso le risposte ai consiglieri.

Per semplificare, con il termine term sheet, si intende un documento scritto che include i principali termini e condizioni di un accordo, i punti chiave stabiliti da entrambe le parti, prima di procedere alla stipula degli accordi e di iniziare la lunga due diligence, cioè l’attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all’oggetto di una trattativa.

Stando quindi alle definizioni, appare chiaro che di lavoro da fare ce n’è ancora tanto. Prima di tutto ottenere la seconda delibera, sapere quale è il secondo istituto di credito e quantificare precisamente quelli che Alliata definisce “tempi tecnici”.

Tutto molto in alto mare, almeno per chi vede i fatti dall’esterno. Se così non fosse sarebbe gradito e rassicurante che dall’amministrazione arrivassero aggiornamenti. Intanto di certo c’è la convocazione, per il 12 giugno, della commissione 5 in cui, si spera, ci saranno nuovi documenti da analizzare.

LA “PIRAMIDE DELLA VITA” DEL CAMPO DA BASKET DI VIA NEGRI

Oltre 50 coloratissime figure si intrecciano su una superficie di 370 metri quadrati formando “La piramide della vita”, nuova opera dello urban artist Koté. E’ l’immagine che colora il nuovo campo da basket di via Negri a servizio del quartiere e delle società sportive. Si tratta del progetto #ontheroad realizzato grazie al contributo regionale di 205mila euro di cui 41mila euro dal Comune di Piacenza.
Un progetto che ha coinvolto numerosi attori: educativa di strada, le società sportive di basket, la video sorveglianza, gli street tutor, la rigenerazione urbana e l’artista Antonio Cotecchia che ha realizzato l’opera.

FRATELLI D’ITALIA PRESENTA UN’INTERROGAZIONE SUGLI INCARICHI DEL DIRETTORE CANESSA. “E IL PARERE DI ANAC?”

Sono tornate laddove erano rimaste lunedì, nella seduta troncata di consiglio comunale. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, composto da Sara Soresi, Gloria Zanardi, e Nicola Domeneghetti, assente in conferenza stampa per motivi di lavoro, ha ripreso il filo del discorso che si era interrotto dopo che la maggioranza, lunedì, aveva lasciato l’aula. In particolare depositeranno una interrogazione per capire se esiste o meno incompatibilità, in base alle linee guida dettata da Anac, sulle funzioni assegnate, dalla sindaca Tarasconi a Luca Canessa.
La consigliera Zanardi invece è tornata sulla possibilità di richiedere pareri esterni all’ente: è accaduto anche nel settembre scorso per la pratica della ex Manifattura Tabacchi sempre da parte dell’ on. De Micheli.

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“A COSA SERVE AVERE LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA”: L’INTEGRAZIONE CHE SI FA SUL CAMPO

Sono tredici le realtà del territorio che hanno partecipato al progetto ‘A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?’ coordinate dalla cooperativa Il Solco. Apprendimento della lingua italiana, orientamento al lavoro e alla formazione professionale, orientamento scolastico per studenti, famiglie e insegnanti della scuola secondaria di primo grado, laboratori di cittadinanza per sviluppare processi partecipativi inclusivi nel territorio; laboratori extrascolastici e di socializzazione per promuovere contesti relazionali inclusivi al di fuori della scuola e del lavoro; sono gli ambiti su cui hanno lavorato le associazioni insieme ai ragazzi.

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PIAZZA CITTADELLA, I CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA: “ILLAZIONI PESANTISSIME DA PARTE DEL CENTRO DESTRA. LA PRATCA E’ UNA SCUSA PER SCREDITARE IL COMUNE”

I capigruppo di maggioranza Fossati, Infantino, Dallanegra e Ceccarelli tornano sul consiglio comunale di lunedì, in particolare su quello che definiscono “un attacco di tale violenza, con illazioni pesantissime e accuse dirette, nei confronti dei dipendenti dell’ente comunale” riferendosi alle parole dei consiglieri di centro destra. L’abbandono dell’aula? I capigruppo di PD, Coraggiosa, Per Piacenza e Piacenza Oltre rispondono “non abbiamo certo lasciato l’aula per evitare che si arrivasse al voto su quella che è stata definita una sorta di “sfiducia” al concessionario privato e di conseguenza che si arrivasse in quella sede a decidere se dovesse o meno essere risolto il contratto di concessione. Quegli ordini del giorno sarebbero stati inammissibili, e non c’è tema di smentita su questo punto”

Ecco la nota:

Piazza Cittadella è solo una scusa. E’ la scusa per screditare il Comune di Piacenza, l’onestà dei suoi dipendenti e dei suoi amministratori, ed è la scusa per immobilizzare tutto, per frenare, per impedire che questa città vada avanti. Tutto ciò all’insegna del “Tuca gnint” per dirla con un adagio piacentino: “non toccare niente”, stare fermi immobili, in modo che non venga infastidito qualcuno, in modo che non vengano toccati misteriosi interessi, in modo che chi si lamentava continui a farlo e in modo che chi vuole vedere tutto fermo continui a rimanere soddisfatto. Una visione che, tuttavia, ha preso una batosta elettorale notevole nel 2022 contro ogni aspettativa. E chi di dovere dovrebbe farsene una ragione. Ma così non è, e oggi stiamo assistendo a qualcosa di davvero anomalo e che nulla ha a che fare con la dialettica politica.

Non era mai accaduto nella storia amministrativa di Piacenza di assistere a un attacco di tale violenza, con illazioni pesantissime e accuse dirette, nei confronti dei dipendenti dell’ente comunale. Un attacco che si basa su falsità, sulla mistificazione della realtà e ignora totalmente, in modo quasi imbarazzante, ciò che è avvenuto fino all’estate del 2022. E, per rimanere sul tema del giorno, ci riferiamo proprio alla pratica di piazza Cittadella che si basa su un contratto di concessione che risale al 2012: fino all’insediamento dell’attuale amministrazione, ovvero fino all’estate del 2022, si è battuto palla e lo dimostrano in modo inequivocabile i tempi abnormi che trascorrevano nelle interlocuzioni tra concessionario ed ente, e con il Comune di Piacenza che a un certo punto si è trovato in una condizione rischiosa. E il contratto di concessione che oggi l’opposizione vorrebbe veder stracciato all’istante, non è stato stracciato quando la stessa opposizione è stata al governo della città per cinque anni. E non si venga a parlare del Covid per l’ennesima volta: non c’entra niente. Se lo si voleva fare, lo si faceva.

La “colpa” di questa amministrazione, per l’attuale minoranza di centrodestra, pare sia quella di aver deciso che la pratica di piazza Cittadella andava sbloccata in modo serio e operativo, che si dovesse prendere una direzione chiara con un finale ancora più chiaro: o si realizza il parcheggio interrato con la riqualificazione di una piazza che oggi cade in pezzi ed è vergognosa, o si risolve il contratto di concessione (senza però che il Comune sia inadempiente) e si intraprende un’altra via da definire. Questo era ed è l’obiettivo dell’attuale amministrazione guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, che ha anche espresso la legittima volontà politica di veder realizzato un parcheggio interrato che – a dispetto delle “verità” propinate da certi consiglieri comunali – i piacentini vogliono! E lo vogliono perché è utile, in quella zona più che mai.

Ci si è mossi, in buona sostanza; ci si è svegliati dal torpore, come è giusto che sia in una città che guarda al futuro e non si incancrenisce nell’immobilismo. Apriti oh cielo! Non sia mai che Piacenza si muova in una direzione, una qualsiasi. E ora ce la si prende non più solo con la parte politica che guida questo Comune dopo aver vinto le elezioni, ma ce la si prende con la parte tecnica, con i dirigenti, con i dipendenti, con il direttore generale che, guarda caso, non è di Piacenza, arriva da un’altra realtà e si muove in modo serio nell’ambito delle sue funzioni. Che non sono quelle del RUP della pratica di piazza Cittadella, giusto per chiarire subito un punto cruciale oggetto di menzogne ripetute, anche con riferimento all’anticorruzione, che si sono alzate dai banchi dei consiglieri del centrodestra piacentino. Sono menzogne inaccettabili. Ed è questo il motivo per il quale abbiamo deciso, come maggioranza, di abbandonare l’aula consiliare lunedì scorso. Un segnale forte? Può darsi, ma di certo chi si prende la briga di analizzare i fatti e commentarli non dovrebbe prescindere dal perché, e dovrebbe aver ben presente che non può valere tutto, nemmeno in una sede “sacra” come il Consiglio comunale. E si badi bene: non abbiamo certo lasciato l’aula per evitare che si arrivasse al voto su quella che è stata definita una sorta di “sfiducia” al concessionario privato e di conseguenza che si arrivasse in quella sede a decidere se dovesse o meno essere risolto il contratto di concessione. Quegli ordini del giorno sarebbero stati inammissibili, e non c’è tema di smentita su questo punto. Quella seduta consiliare aveva altri ordini del giorno, il dibattito era su altro e in particolare sulla tanto discussa fideiussione che si è poi rivelata falsa; questione sulla quale è stata fornita tutta la documentazione possibile. In quel Consiglio comunale non si poteva votare su una pratica che deve, e non può che essere così, valutata dagli uffici.

SUMMERTIME IN JAZZ: COINVOLTI ANCHE I BAMBINI DELLE SCUOLE DI PERINO E TRAVO

E’ ricco e variegato il programma di Summertime in Jazz che, in questa edizione, coinvolgerà anche i piccoli alunni delle scuole elementari di Perino e Travo. Si comincia proprio con loro martedì 18 giugno con un concerto gospel alla ex caserma Cantore all’interno del cartellone Piacenza Summercult, per proseguire in Val Nure, Val d’Arda e nelle cantine vitivinicole della provincia. Il filo rosso che collega i concerti sono le intersezioni virtuose che si sono create tre le molteplici associazioni che compongono l’offerta culturale estiva del nostro territorio.

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