IL CASO PIAZZA CITTADELLA IN VERSIONE…ROMANZATA. “TANTO TUONO’, CHE PIOVVE”

Riceviamo e pubblichiamo lo scritto del consigliere di ApP Luigi Rabuffi che, con ironia, ha ricostruito in versione romanzata la vicenda piazza Cittadella dopo il caso della falsa fideiussione. Senza offesa per alcuno, ma con un amaro sorriso che porta a riflettere.

Da tempo nel Reame di Placentia – terra di passo e di sosta – nuvole cupe incombevano su Piazza Cittadella e sugli stalli blu. Molti, i piacentini che le avevano notate. Pochi quelli che se ne erano interessati. “Dopotutto, se non si preoccupa la nostra Sovrana, perché dovremmo farlo noi?” si domandava la plebe, guardando l’orizzonte minaccioso…

Effettivamente, nonostante tuoni e saette provenienti da destra e da sinistra, nelle nobili stanze di Palazzo Mercanti la Regina dormiva sonni tranquilli.

Altri erano i temi da presidiare: prima “Grimilde”, con la pena inflitta dall’Inquisizione al Presidente dell’Aula Magna, poi l’invasione dei migranti eredi del feroce Saladino, e quindi la devastante pandemia della Corona (Coronavirus).

E ancora: la gabella addizionale IRPEF, gli ombrelli pendenti nelle vie dell’urbe, finanche il vertiporto e gli accordi operativi. Con il Nuovo Nosocomio di Piacenza sballottato da una parte all’altra della tangenziale, come un interminabile scambio “Sinner-Djokovic” al Foro Italico.

Nonostante questa sicumera, un caparbio gruppo di cittadini e di associazioni – capitanati da irriducibili ambientalisti riconducibili alle fazioni di Italia Nostra e Legambiente – continuavano a scrutare con ostinazione il cielo, convinti che quelle nuvole sempre più cupe, prima o poi, avrebbero scaricato, con potenza inaudita, il risultato di una colposa, ripetuta, sottovalutazione metereologica.

Quante storie, questi faziosi irriducibili…” ripetevano, in coro, la Regina e i suoi fedeli consiglieri “…se pioverà apriremo l’ombrello. Che se ne facciano una ragione…”.

E così, quelle nuvole cupe, cariche di rabbia e di sospetti, spinte da un vento “del fare” sempre più impetuoso, iniziarono a concentrarsi sopra il Palazzo della Regina, generando intorno a Piazza Cittadella, a Palazzo Farnese e all’incipiente tenebroso baratro, la tempesta perfetta.

Tanto tuonò, che piovve. E quanto piovve…

Muoviamoci… Tutti sotto l’ombrello”, ordinò la Regina all’Ufficiale di Palazzo e ai suoi fidi assistenti.

Peccato che quell’ombrello, comprato in Lusitania dal principe della Trinacria – e offerto alla Sovrana, a garanzia del proprio legittimo operar – alla prova dei fatti fosse una “patacca”. “Patacca” di cui nessuno della Famiglia reale e della sua Corte, si era preoccupato di verificare la tenuta.

E così abbacchiati, fradici e inquieti, in un mesto regal corteo, si recarono presso “Palazzo dell’Inquisizione” a denunziar, per truffa, il diabolico ombrellaio portoghese.

L’attualità ci dice che ancora oggi, di costui, non si han notizie. Si vocifera che dal suo maniero sconosciuto, pensando alle malefatte compiute e sorseggiando un buon bicchiere di Zibibbo delle Terre Siciliane, l’ombrellaio lusitano abbia ricordato, con beffarda ironia, una frase del saggio e
compianto Romano Battaglia:

“Ci sono tanti falsi amici disposti a prestarci l’ombrello soltanto quando il tempo è bello”.
Meditate gente, meditate…

PALESTRA ALLA CARELLA: LA MAGGIORANZA VA SOTTO. “NON CI PIACCIONO NE’ PROVVEDIMENTO NE’ METODO DELLA GIUNTA”

Hanno fatto saltare il banco che, tradotto sul piano politico, significa che hanno messo sotto la giunta affossandone un provvedimento. Loro sono i consiglieri Gnocchi, De Poli, Ferri e Anelli, che hanno votato contro la proposta di cambio di destinazione d’uso dell’area verde pertinente alla scuola Carella, Perrucci si è astenuto, la consigliera Pagani, dopo aver espresso svariati dubbi i sede di discussione, è poi tornata sui suoi passi allineandosi alla maggioranza di centro sinistra.
Il voto ha visto 14 favorevoli e 15 contrari: con il centro destra e App, hanno votato contro, appunto, i quattro consiglieri di maggioranza, mettendo a KO la delibera di giunta. Al centro c’era il cambio di destinazione d’uso dell’area verde tra via Labò e via Lanfranco dietro la scuola Carella per ospitare una nuova palestra a servizio del plesso e delle associazioni sportive. Oggi quello spazio è totalmente a verde pubblico: ci sono un’area sgambamento cani e quasi 200 alberature piantumate proprio dall’attuale amministrazione.

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LA EX CASERMA CANTORE RIAPRE LE SUE PORTE PER L’ESTATE CULTURALE PIACENTINA

La ex caserma Cantore, sullo Stradone Farnese, riapre le sue porte per ospitare l’estate culturale piacentina, grazie alla Fondazione di Piacenza e Vegevano e ad Arci. In particolare con sei eventi della rassegna Piacenza Summer Cult: il 13 giugno con lo spettacolo di Concita De Gregorio ed Erika Mou, il 14 giugno con Filippo Graziani, il 17 giugno con Nada, martedì 18 giugno con il concerto Pastor Ron Gospel Show, mercoledì 19 con Antonio Faraò, giovedì 20 con Danilo Rea e Luciano Biondini. Inoltre troverà spazio la rassegna estiva del cinema all’aperto organizzato da Cinemaniaci.

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“FIERO DI AVERE COMINCIATO IL MIO PERCORSO PER DIVENTARE SAMUELE”

Samuele ha iniziato da circa un anno il suo percorso di affermazione di genere. Il 17 maggio, nella giornata contro l’omobitransfobia, il racconto della sua esperienza è prezioso, per i coetanei certo, ma anche per gli adulti, genitori insegnanti e istituzioni.

Samuele, studia alla Bocconi di Milano, dove ha incontrato un gruppo amici che da subito hanno sostenuto il suo percorso transgender. Ma è stata la sua forza di volontà e affermazione che lo hanno portato nel 2021 al coming out, prima con la famiglia e gli amici più stretti, poi pubblicamente su Instagram.

Ecco il suo racconto

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PIAZZA CITTADELLA: QUANDO IN COMMISSIONE L’ADDENDUM FU DEFINITO “A TUTELA DELL’ENTE”

A distanza di cinque mesi leggere i verbali della seduta congiunta delle commissioni 1 e 2  del 14 dicembre 2023, fa un certo effetto. Era la seduta in cui è stato presentato ai consiglieri il famoso addendum, per la “concessione della progettazione definitiva ed esecutiva, della costruzione del parcheggi interrato di piazza Cittadella, riqualificazione della piazza, nonché gestione della sosta a rotazione a pagamento, rimozione forzata dei veicoli nel comune di Piacenza”.

Erano presenti il direttore generale Luca Canessa, la presidente del Consiglio Paola Gazzolo, il vicesindaco Marco Perini, l’assessore Matteo Bongiorni, i dirigenti Massimo Sandoni e Giovanni Carini.

L’assessore Bongiorni definì, in quella sede, la convocazione delle commissioni “non istituzionalmente dovuta, ma un’occasione di informazione e trasparenza. Ad oggi, come a luglio scorso, sono tutti chiamati a confrontarsi su un punto fondamentale, ossia la massima tutela dell’ente”. Un lavoro tecnico di intenso confronto con gli uffici su cui ha prevalso “un forte senso di responsabilità”. “Oggi quindi – furono le parole dell’assessore Bongiorni – ci si avvia verso uno step decisivo, ovvero la sottoscrizione dell’Addendum che aggiorna, sulla base del contratto in essere, le condizioni di fattibilità dell’opera, di riqualificazione di Piazza cittadella, realizzazione del parcheggio sottostante
e piazza soprastante attualizzandole a quelle che furono le stesse condizioni e i medesimi rischi concepiti nella stipula del contratto del 2012”. “Il Comune – disse – è tornato a ricondurre questa vicenda può esigere dai soggetti coinvolti il rispetto degli impegni presi tra cui: il versamento dei canoni dovuti (periodo 2020-2023), le garanzie fideiussorie e la garanzia
di bancabilità”.

Nella seduta congiunta il direttore generale Canessa ribadì che “l’Addendum non è solo un’azione per la prosecuzione del contratto di concessione/costruzione/gestione, ma è anche un atto a tutela del Comune di Piacenza, delle sue finanze e del suo patrimonio e il motivo è da imputare al fatto che, dal punto di vista giuridico, questo contratto ha subito più di dieci anni di interlocuzioni tra uffici interni ma nessuna azione amministrativa-tecnica specifica”. Parole che andavano certamente nella direzione di rassicurare i consiglieri rispetto ad una pratica che da oltre dieci anni è passata sulle scrivanie di svariate amministrazioni senza esito.

Rassicurazioni che Canessa specifica ancora di più in un passaggio del suo intervento, ribadendo come, oggi rispetto a ieri, la cose siano cambiate “oggi c’è una polizza valida, rilasciata da un istituto iscritto a registri professionali, di durata quinquennale (dal 2013 al 2022 era di durata annuale ndr). Alla luce di questo Addendum si cerca di tutelare il Comune: da una parte, si vuole riportare in pari l’ente, obbligando il concessionario a pagare gli arretrati entro il 31/12/2023 (condizione essenziale per la validità
dell’addendum stesso), dall’altra si ritiene un ulteriore elemento essenziale dell’addendum (decade se queste condizioni non vengono rispettate) la produzione della prova di bancabilità e della concessione del mutuo/prestito/finanziamento da parte dell’istituto di credito”.

Parole che stridono alla luce di quanto accaduto: la bancabilità a distanza di cinque mesi non è ancora arrivata e, cosa più grave, la polizza fideiussoria è risultata falsa.

In quella seduta il direttore generale spiegò anche il ruolo dell’Avvocatura, a domanda del consigliere Massimo Trespidi “la competenza giuridica non è prerogativa solo di questo settore ma è in capo ai Dirigenti nonché al Segretario stesso”. Rispetto al parere dei Revisori dei Conti rispetto all’addendum, Canessa rispose “non è necessario che rilascino un parere in quanto tutte le raccomandazioni da loro fatte sono state già recepite”

 

SICUREZZA SUL LAVORO: PREFETTURA E REGIONE INSIEME PER LO STESSO OBIETTIVO

Gli infortuni sul lavoro sono in aumento già nel primo trimestre del 2024 rispetto allo scorso anno, così come le malattie professionali che salgono del 25 per cento. I dati dell’Asul inoltre confermano un aumento anche degli interventi a seguito di chiamate del 118: se nel 2023 erano 7 nel primo quadrimestre, quest’anno sono già 16. Il rinnovo del protocollo firmato in Prefettura per la sicurezza dei luoghi di lavoro e il contrasto al lavoro nero, oltre ad aver allargato la platea degli aderenti, si arricchisce di una importante novità: il tavolo non si andrà a sovrapporre a quello regionale ma si integrerà con esso nel raggiungimento del comune obiettivo.

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CASA NOME COLLETTIVO: ECCO IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA

E’ ricco e articolato il programma di Casa Nome Collettivo che si svolgerà dal 26 maggio al 2 giugno a Palazzo Ghizzoni Nasalli. La rassegna culturale parlerà due linguaggi quello artistico e dell’informazione. Si comincia domenica 26 con l’installazione fotografica di Mohamed Zaanoun del collettivo Activestilles. Si proseguirà poi con serate di riflessione sul conflitto nella striscia di Gaza a cui parteciperanno giornalisti e storici. Avranno un ruolo attivo anche gli studenti del don Orione e quelli della consulta studentesca piacentina.

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BARBIERI: “NOI CONSIGLIERI NON SIAMO CONSIDERATI. E’ GRAVE CHE CI ABBIANO CONSEGNATO I DOCUMENTI IN RITARDO”

E’ l’8 maggio scorso quando i consiglieri ricevono dalla presidente Paola Gazzolo gli atti relativi a Piazza Cittadella e alla fideiussione. Due giorni dopo cioè che la stessa sindaca annuncia, durante il consiglio, che la polizza fideiussoria a garanzia del canone parcheggi 2023 è falsa, attraverso la lettura di una mail di Piacenza Parcheggi.
Gli atti però sono stati trasmessi alla Presidente del consiglio, dai Revisori dei Conti, l’8 aprile, ovvero un mese prima.
Un ritardo che secondo i consiglieri d’opposizione svilirebbe il ruolo del consiglio stesso che invece, attraverso la lettura degli atti, sarebbe stato reso edotto della situazione che si stava determinando.

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SIMONE INZAGHI ACCOLTO DALLA FOLLA NERAZZURRA. L’OMAGGIO DI PIACENZA

Lo ha accolto un bagno di folla come si addice ai grandi campioni e chi non rinnega mai le sue origini. Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, è stato premiato dalla sindaca Katia Tarasconi come primo tecnico piacentino a vincere il campionato di calcio sulla panchina della serie A.

“Per me è motivo d’orgoglio essere da qui. È un premio sentito, qui sono nato e cresciuto”. Così Inzaghi ha ricevuto il riconoscimento a Palazzo Gotico pieno di tifosi nerazzurri in cerca di un autografo, oltre che di una delegazione dell’Inter Club Piacenza. Accompagnato dal papà Giancarlo e dalla mamma Marina, Inzaghi ha detto di tornare spesso a Piacenza e di aver rivisto con immenso piacere tanti amici d’infanzia con i quali giocava a calcio nei cortili della scuola.

Di seguito una galleria di foto della mattinata

FIDEIUSSIONE FALSIFICATA: I DUBBI SUL PREMIO DELLA POLIZZA

Una delle domande a cui ruota intorno la vicenda della falsa fideiussione è chi ha ricevuto il bonifico del premio della polizza di 37mila euro se Abarca Seguros sostiene di non aver mai emesso alcuna fideiussione in quel periodo con Piacenza Parcheggi? Questo è uno degli interrogativi chiave perché quel bonifico sarebbe stata la prova della veridicità e dell’esistenza della polizza fideiussoria, tanto da essere una delle prime verifiche eseguite dagli uffici di palazzo Mercanti quando ancora c’era solo il sospetto che qualcosa non quadrasse.

E’ il dirigente ing. Carini che, in una mail del 9 gennaio 2023, chiede alla compagnia Abarca Seguros la conferma del pagamento del premio e la validità della polizza fideiussoria. La compagnia risponde con tre allegati: copia della bozza con firma per accettazione di Piacenza Parcheggi, polizza fideiussoria emessa in data 31 dicembre 2022 con firma digitale certificata e copia del bonifico relativo al pagamento del premio effettuato da un referente della compagnia. La firma è quella dell’amministratore delegato di Abarca Seguros Antonio Silva Lopez. L’indirizzo di posta certificata a cui è indirizzata la richiesta formulata dal Comune è abarsaseguros@mypec.eu e non abarcaseguros@mypec.eu come effettivamente si chiama la compagnia assicurativa portoghese. Un errore, viene da chiedersi?

La risposta arriva leggendo nuovi documenti: è la stessa Piacenza Parcheggi che, in data 4 gennaio 2023, scrive al Comune indicando proprio l’indirizzo Pec  abarsaseguros@mypec.eu a cui rivolgere le richieste. La missiva è stata così inviata a quell’indirizzo pochi giorni dopo, il 9 gennaio, come da indicazione di Piacenza Parcheggi.

Un’anomalia che oggi, allo stato dei fatti accertati (ovvero la polizza risultata falsa), potrebbe assumere una interpretazione particolare. E le domande che ritornano sono ancora: chi ha ricevuto il bonifico del premio da 37mila euro? E soprattutto, il bonifico è stata davvero eseguito dal momento che non risulta essere né della tipologia “urgente” né “istantaneo”?