IN CATTEDRALE L’ULTIMO SALUTO A VACIAGO: “HA FATTO POLITICA PER IL BENE COMUNE”

Giacomo Vaciago uomo, padre, nonno, uomo di cultura, innovatore. È stato ricordato così dal vescovo Gianni Ambrosio nell’omelia in cattedrale dove Vaciago fu battezzato e dove, in tanti, gli hanno reso l’ultimo commosso saluto. “Una fede sincera, non ostentata”, ha ricordato mons. Ambrosio,  così come è stata tutta l’esistenza di Vaciago, primo sindaco di Piacenza eletto direttamente dai cittadini, politico, economista, uomo di cultura, con un profondo senso di appartenenza alla sua città e alle realtà in cui ha vissuto; l’università dove era docente, in Duomo erano presenti numerosi studenti, ma anche il Comune, dal 1994 al ’98,  dove ha rivestito la carica di primo cittadino portando quella sferzata di innovazione e lungimiranza che ancora oggi si ricorda. In prima fila per l’ultimo saluto c’erano la moglie, i figli e i dodici amatissimi nipoti. Toccanti le parole di uno dei figli che ha ricordato l’impegno sociale del padre. “Da piccoli ti vedevamo partire il lunedì e tornare il venerdì, non capivamo il perchè, oggi invece sì. La presenza di tutti voi, qui oggi, è una testimonianza di quello che mio padre era ed ha fatto. Ringrazio i presenti perchè ci restituite un uomo che amiamo, un padre, un insegnate, un amico, un collega, un sindaco”.

Anche Mino Politi, assessore nella giunta guidata da Vaciago, ha preso la parola: “Giacomo ha dato un contributo alla crescita culturale di ognuno di noi, è stato capace di muovere le nostre coscienze verso orizzonti più alti. I suoi lati deboli si facevano perdonare, spesso neanche si notavano tanto erano soverchianti le sue qualità umane e morali, la sua cultura e le sue capacità. Ciò che colpito molto in questi giorni è stata la spontaneità nei ricordi di tutti per quello che ha fatto per la nostra città. Già questo è un grande risultato. Nei suoi anni da sindaco ha portato lavoro, verde, parcheggi per i pendolari, ma anche crescita culturale in ognuno di noi. Ha sempre avuto gratitudine anche nei confronti di chi lo ha osteggiato politicamente anche in modo scorretto. Chi ha avuto la fortuna di lavorare con Giacomo – ha concluso – difficilmente ha conosciuto altri leali come lui e capaci di motivare, chi ha avuto la fortuna di fare politica con lui ha toccato con mano che questa può essere fatta nell’esclusivo interesse delle comunità. Chi l’ha conosciuto non ha potuto non volergli bene”.

 

 

BALLERINI, OLTRE L’AUTISMO: “APRIAMO IL MONDO AI NOSTRI RAGAZZI”

Maria Grazia Ballerini, presidente dell’associazione Oltre l’Autismo onlus, racconta a Di Profilo progetti, aspettative e attese delle famiglie che hanno figli autistici; di quanto è importante far uscire questi ragazzi dal loro mondo e portarli all’esterno. Da 14 anni, da quando cioè è nata l’associazione, di iniziative ne sono state organizzate tantissime, l’ultima, in ordine di tempo, Annina Crea, il libro illustrato dai disegni di Anna e dalla giornalista Barbara Sartori. I proventi del cofanetto, 20  mila euro, saranno destinati alla Casa dell’autismo che verrà realizzata su un terreno dell’opera Pia Alberoni a San Lazzaro.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/M. Grazia Ballerini.mp4″ poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2016/12/logo.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id”class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

QUANDO IL CIBO DIVENTA NEVROSI. INTERVISTA A CORRADO GIANNONE

Quello che troviamo nel piatto, ovvero ciò di cui ci nutriamo, per molti, anzi per troppi, è diventata nevrosi. Nel senso che il rapporto con il cibo, soprattutto nell’ultimo periodo, si è alterato, arrivando a considerare alcuni alimenti come un pericolo da cui fuggire. C’è da fidarsi se a dirlo è uno dei tecnologi alimentari con maggiore esperienza sul territorio nazionale e non solo come Corrado Giannone, della UL-Conal l’organizzazione globale indipendente leader in materia di scienza della sicurezza e la qualità dei prodotti, anche da un punto di vista alimentare. Il suo volto è comparso anche in alcune inchieste della Iene, l’ultima, in ordine di tempo, quella sui finti ristoranti giapponesi con la formula all you can it.

Conal ha il compito di vigilare sulla conformità dei contratti per la gestione delle mense scolastiche ed ospedaliere del comune di Piacenza, colei cioè che giudica il livello di conformità in base alla qualità di ciò che mangiano ogni giorno i bambini piacentini e dei pazienti ricoverati

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/giannone.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/giannone.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2017/03/cibo-italiano.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

DIES ACADEMICUS: MATRICOLE RADDOPPIATE NEGLI ULTIMI ANNI

Immatricolazioni cresciute, offerta formativa allargata grazie a nuovo corsio di laurea in lingua straniera; i dati dell’università Cattolica del Sacro Cuore sono in costante aumento, nonostante la non scontata scelta di proseguire gli studi universitari dopo il diploma di scuola superiore. Nel giorno del Dies Academicus, è il rettore Franco Anelli a far incontrare l’università con alla città che la ospita.
[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/dies academicus.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/dies academicus.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2017/03/dies-academicus-2017.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

MAMMA DELLA SPERANZA: L’AMORE CHE RINASCE DAL DOLORE

Quando si dice che dalla sofferenza sgorga amore, quello incondizionato, puro e sincero. Lo sgomento, Angela e Rosalba, insieme a tante altre amiche, lo hanno toccato con le mani, vivo e pulsante, quando hanno perso, così da un giorno all’altro,  i loro figli. Proprio da questo dolore sono diventate le mamma della speranza, mamme di figli in cielo, come loro amano definirsi, ma che in qualche modo vivono ancora vicini a loro. E’ incominciata così la storia delle mamme della speranza che negli anni si è costituita in una onlus che continua a raccogliere fondi da destinare ai bambini della scuola materna di Hosanna, alle adozioni a distanza per il sostegno e l’educazione dei bambini in difficoltà, attraverso la vendita di torte, l’organizzazione di tornei sportivi, spettacoli teatrali e pranzi.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/mamme della speranza.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/mamme della speranza.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2017/03/mamma-della-speranza.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

AUSL: “PER FAR SOPRAVVIVERE L’UNITA’ SPINALE E’ NECESSARIO IL TRASFERIMENTO”

“Siamo dalla parte dei malati, tutti siamo concordi sul fatto che l’Unità spinale ha sempre offerto un servizio ottimo, ma mantenerla così com’è oppure procedere per lievi miglioramenti significa decretarne la chiusura nel giro di pochi anni”. In altre parole così come è oggi l’unità spinale non è in grado di  grado di adottare quelle modalità innovative di cura dei pazienti mielolesi che altre strutture quali il Niguarda di Milano e l’ospedale di Montecatone hanno già fatto proprie e che rappresentano il nuovo standard di riferimento. Ne è convinto Guido Pedrazzini, direttore sanitario dell’Azienda Usl di Piacenza. Il tema del trasferimento dell’unità dal comparto di Villanova al nuovo polo ospedaliero di Fiorenzuola continua a tenere banco, oggi ancora di più dopo la visita in mattinata del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Per far sopravvivere l’Unità spinale dunque, l’unica strada possibile è quella di potenziarla e renderla davvero competitiva, secondo l’ausl. “Devo ricordare che oggi, se un paziente paraplegico deve essere sottoposto a Tac o risonanza o se improvvisamente ha bisogno di una consulenza specialistica o di cambiare il livello di intensità di cura per un peggioramento delle sue condizioni, deve essere spostato di 17 chilometri in ambulanza a Fiorenzuola, dove sono presenti tutte le opportunità diagnostiche e un reparto, com’è di Medicina sub-intensiva, in grado di garantire un monitoraggio costante del paziente”. A Fiorenzuola il malato potrà contare, 24 ore su 24, su un team di specialisti (urologo, pneumologo, anestesista ed educatori professionali, come anche il chirurgo , il gastroenterologo o l’ortopedico) condizione essenziale per impostare il progetto riabilitativo ottimale, nella sua completezza e complessità. “Ecco perché siamo convinti che portare l’Unità spinale all’interno di un vero presidio ospedaliero sia la scelta migliore e più sicura per i malati stessi. Non vogliamo che Piacenza perda l’Unità spinale: la vogliamo potenziare e fare in modo che possa accogliere più pazienti il più precocemente possibile e i casi più complessi in completa sicurezza”.

 

COMUNALI, GIROMETTA: “PARTIRE DALLE COMPETENZE NON DAL CANDIDATO”

Da quando il suo nome è entrato nella lista dei papabili candidati sindaco per il centro destra ha sparigliato le carte, pur non essendo un politico di professione e pur avendo rivestito l’ultima carica politica negli anni 90. Lino Girometta, piacentino 55 anni, ingegnere, padre di due figli adolescenti, nel suo curriculum ha rivestito incarichi di rilievo a livello nazionale e locale: presidente di Aler Milano e di Sea aeroporti Milano, Amministratore delegato di Difesa Servizi spa, solo per citarne alcuni. Nel suo curriculum la politica riveste un ruolo marginale: consigliere provinciale di Alleanza Nazionale negli anni 90.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/girometta.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/girometta.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2017/03/Lino-Girometta.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

MEDICI NON OBIETTORI: A PIACENZA 6 SU 20 GINECOLOGI

A Piacenza su 20 medici ginecologi, 14 sono obiettori, solo 6 praticano interruzioni di gravidanza volontarie. Siamo partiti da qui e dai dati  regionali nell’intervista a Maria Cristina Molinaroli, medico ginecologo e direttore dei consultori Asl di Piacenza. Nel 2015 gli aborti praticati a Piacenza sono stati 500, un dato in linea con la media regionale. Il tasso di abortività, ovvero il rapporto tra il numero di aborti e le donne in età fertile(14/49 anni) in quell’anno è del 17,5 X 1000 tra per le straniere e del 5 X 1000 tra le italiane.

Decidere di porre fine ad una gravidanza è una scelta dolorosa, per questo i consultori mettono a disposizione delle donne un’equipe di professionisti che prende in carico la paziente in ogni sua fase. Al termine di questo percorso non sono rari i casi di ripensamento sulla scelta iniziale.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/dpMC MOLINAROLI.mp4″ poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2016/12/logo.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id”class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

DEMOCRATICI E PROGRESSISTI: MEGLIO SOLI CHE CON IL PD. “ALLE COMUNALI CON UNA NOSTRA LISTA”

Sono il lavoro e l’uguaglianza sociale i capisaldi di Articolo 1 – Movimento Democratici e Progressisti di Piacenza che si presenterà ufficialmente alla città sabato 19 marzo con un evento a cui parteciperà Maria Cecilia Guerra, capogruppo in Senato di MDP, a partire dalle 16.30 presso la serra del palazzo Ghizzoni Nasalli. “Un movimento – ha spiegato Francesco Cacciatore, uno tra i volti più noti della sinistra piacentina – nato per dare vita a quel centro sinistra che oggi nel PD non trova più ragion d’essere”. A ben guardare nel movimento sono confluiti molti ex Pd tra cui Matteo Cigalini, sindaco di Agazzano, Rita Piva, ex membro della direzione Pd di Piacenza, Gabriele Scagnelli, ex segretario Pd di Rivergaro, Francesca Mazzari, ex segretaria dei Giovani Democratici, Nino Beretta, ex consigliere regionale, Sandra Ponzini, consigliere comunale che dal prossimo consiglio confluirà nel gruppo misto pur non abbandonando la maggioranza; ma anche ex Sel come Roberto Bassi. “Con dispiacere hanno abbandonato Pd – ha detto Cacciatore – non credendo alla deriva che sta prendendo. Il Movimento vuole essere un campo aperto per un centro sinistra plurale perché la politica sia vicina alla gente ai suoi bisogni”. Già la gente, la base, il popolo. Parole pronunciate da tutti gli aderenti a MDP che hanno accusato il Pd di non avere più come via maestra i bisogni delle persone, mettendo in primo piano lavoro, uguaglianza e ridistribuzione. Anche Sandra Ponzini ha mosso la critica al Partito Democratico di “non rispondere più ai bisogno della gente, neppure a livello locale. E’ stata una decisione difficile – ha detto – perchè credevo nei valori che il PD incarnava. Non uscirò dalla maggioranza ma entrerò nel gruppo misto”. “Nel piccolo della mia esperienza da neo amministratore – ha detto Mattia Cigalini sindaco di Agazzano – è innegabile notare come quell’orecchio a terra sia venuto meno. Vivo questa uscita dal PD come un’autentica liberazione”. Rita Piva ha sottolineato come “siano gli altri ad essere usciti dal PD. Dopo la sconfitta al referendum costituzionale il Partito Democratico si doveva fare delle domande, ma questo non è avvenuto”. Le elezioni amministrative saranno il primo banco di prova per la costituzione di un centro sinistra plurale, nuovo – ha confermato Cacciatore – MDP parteciperà con una lista civica aperta alla società civile, a coloro che si riconoscono nei nostri valori, associazioni ed altre realtà, per potere decidere si partecipare alle elezioni con un nostro candidato o sostenere una delle candidature del centro sinistra”.

SUOR MARIA CECILIA: “DIAMOCI IL TEMPO DI ASCOLTARCI”

Il cancello al monastero della Carmelitane Scalze è aperto. Dentro c’è un giardino fiorito su cui si affaccia la struttura dove abitano 14 sorelle. Alcune sono giovani donne; tra loro c’è suor Maria Cecilia, 31 anni, consacrata suora di clausura a 19. Abbiamo chiacchierato con lei che ci ha accolto nel parlatorio al di là della grata, la stessa dove arrivano tante donne che stanno vivendo una condizione di sofferenza.
[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/suore.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/suore.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2017/03/SUOR-MARIA-CECILIA.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

Share via
Copy link
Powered by Social Snap