Lella Costa e Maura Gancitano sullo stesso palco per parlare di educazione sentimentale che spesso viene confusa col bon ton, le buone maniere, una serie di regole e codici considerate appropriate; ma non è così. In realtà l’espressione educazione sentimentale apre una serie di domande si ciò che si ritiene giusto, etico e rispettoso. Costa e Gancitano hanno cercato di fare chiarezza parlando di sentimenti, amore e emozioni.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA E PREMIERATO: DUE VISIONI A CONFRONTO
Si confrontati sul tema dell’automia differenziata e del premierato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il costituzioinalista Michele Ainis. Due visioni contrapposte a confronto. A palazzo XNL nell’ambito del Festival del Pensare Contemporaneo.
CRISTOFORETTI: “IL MIO SOGNO, UN’ASTRONAVE CHE TRASPORTI EQUIPAGGI”
E’ stata accolta da un bagno di folla Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea dal 2009, che ha effettuato due missioni di lunga durata nello spazio, rispettivamente nel 2014 e nel 2022, passando in totale oltre un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ora guida il progetto LEO Cargo Return Service di ESA, lavorando insieme a due consorzi europei per sviluppare due veicoli spaziali di rifornimento cargo, con l’auspicio che questo sia un primo passo verso una prima, vera astronave europea capace di trasportare astronauti.
IL FESTIVAL PORTA IN PIAZZA MUSICISTI E SCRITTORI
Si sono alternati sul palco di piazza Cavalli portando le loro riflessioni sul tema del Festival “meraviglia tra spavento e stupore”: cantanti, musicisti e scrittori, in dialogo con Andrea Colamedici, hanno intrattenuto il pubblico nella cornice magica del Festival. Li abbiamo intervistati a seguito della performance.
Sono intervenuti Arisa, Dargen D’Amico, Paolo di Paolo con Chiara Valerio, il rapper professore Murubutu, Pier Cortese e Roberto Angelini.
IL FESTIVAL CONQUISTA LA CITTA’. INAUGURAZIONE ITINERANTE PER LE VIE DEL CENTRO
Inaugurazione itinerante per la seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo; da palazzo Farnese una parata si è snodata per le vie del centro con un lungo lenzuolo azzurro a simboleggiare il cielo che si commuove.
“Sarà un festival di cuore e di persone” hanno detto la sindaca Tarasconi e il curatore Fusacchia, in cui anche gli ospiti si metteranno a nudo.
250 PAZIENTI MONITORATI, A CASA, CON TELECUORE. PIACENZA E’ L’UNICA REALTA’ ITALIANA
Telecuore, il progetto per la gestione a casa dei pazienti con scompenso cardiaco attraverso l’utilizzo della telemedicina, è tra i vincitori del 47esimo congresso mondiale ospedaliero, in corso a Rio De Janeiro.
L’esperienza piacentina si è aggiudicata un premio di eccellenza per la qualità clinica e la sicurezza del paziente, una delle sette categorie previste dalla manifestazione. Piacenza è l’unica realtà italiana a essere risultata tra i 49 finalisti selezionati dalla Federazione internazionale degli ospedali, che organizza l’evento.
Sono 250 in pazienti cronici con scompenso cardiaco monitorati a distanza.
“Il nostro modello organizzativo – aggiunge Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia di Piacenza – si è dimostrato fattibile e degno di essere replicato, motivo per cui abbiamo deciso di partecipare al premio IHF. Il programma nasce dalla volontà di migliorare il percorso dei controlli (in termine tecnico follow up) dei pazienti con scompenso cardiaco, sia nel momento vulnerabile che segue la dimissione ospedaliera, sia nelle fasi di medio e lungo termine, migliorando il processo di presa in carico della persona attraverso il supporto della tecnologia”.
Molto importante è il rapporto con il paziente perché viene formato per portare a casa questo dispositivo e soprattutto viene interrogato periodicamente dal personale medico.
“Questo aspetto duplice tecnologia e umanizzazione è fondamentale. Non basta spiegare semplicemente come funziona il dispositivo ma interagire; la precisione dei dati che arrivano sta migliorando continuamente” afferma Gianluca Lisè, case manager professioni sanitarie Piacenza.
DIMISSIONI PERINI, OPPOSIZIONE: “GIUNTA MAI COSI’ DEBOLE”. TARASCONI: “SCELTA CONDIVISA CON LA MAGGIORANZA”
E’ stata una surroga con polemica. Il passaggio in consiglio comunale tra Gianluca Ceccarelli, oggi assessore al bilancio, e Sandro Spezia che prende il posto tra i banchi di Piacenza Oltre al fianco di Caterina Pagani, ha fatto discutere non poco nella prima seduta di consiglio comunale dopo la pausa agostana.
Ha fatto discutere perché strettamente connesso alla surroga ci stanno le dimissioni di Marco Perini da vice sindaco avvenute nel ritiro di giunta
e se dalla maggioranza tutto è stato fatto alla luce del sole, come se il palazzo fosse una casa di vetro, per citare il capogruppo PD Fossati, per la minoranza sindaco e giunta sono meno credibili, per dirla come il capogruppo di ApP Stefano Cugini.
Per Trespidi, il rimpasto è il frutto della sconfitta della sindaca.
SCHLEIN: “NON CI SEDIAMO SUI RISULTATI MA VOGLIAMO FARE ANCORA MEGLIO”
La prima volta a Piacenza di Elly Schlein da segretaria del Partito Democratico è stata la chiusura della festa Dem. Ad accoglierla, al palazzetto di via Alberici, la sindaca Tarasconi, il segretario regionale Luigi Tosiani, gran parte della giunta e alcuni consiglieri di maggioranza. E poi i volontari che Schlein ha saluto prima dell’intervento dal palco e il pubblico, circa 300 persone.
Poche le parole con la stampa, se non tessere l’elogio al candidato del pd alla regionali Michele De Pascale che dovrebbe, di fatto, rappresentare l’esperimento del campo largo portato avanti dalla segretaria.
Dal palco Schlein ha snocciolato le cinque priorità del progetto per l’Italia del PD: la sanità pubblica contro i tagli e le privatizzazioni della destra; scuola e istruzione, maggiori aiuti alle famiglie che non si possono permettere di acquistare i libri di testo; lavoro con un salario minimo garantito; politiche industriali che vadano nella direzione di una conversione ecologica e diritti sociali e civili perché oggi le famiglie non solo quelle tradizionali, ma sono anche tante altre ugualmente da difendere e tutelare.
DA LUNEDI’ FERMATE DEI BUS SCOLASTICI EXTRAURBANI IN VIA MACULANI
Da lunedì 16 settembre, con l’avvio dell’anno scolastico, prenderanno il via le nuove fermate delle linee extraurbane in via Maculani; in particolare le fermate scolastiche che riguardano il liceo Gioia e l’istituto Romagnosi.
Dal punto di vista degli orari, gli scostamenti di servizio sono davvero minimi. La loro calibrazione è il frutto di un lavoro condotto dall’Agenzia Tempi di Piacenza e condiviso con il gestore Seta (Bacino Provinciale di Piacenza) e i Dirigenti scolastici interessati. Il tutto secondo valutazioni puntuali dei tempi di percorrenza e del tempo di trasferimento delle studentesse e degli studenti rispetto alla nuova fermata di Via Maculani in relazione agli orari di entrata e di uscita scolastici.
In particolare si è ragionato soprattutto relativamente ai tempi di uscita, momento nel quale si concentrano contemporaneamente il maggior numero di autobus, valutando i tempi di corretta percorrenza degli studenti dalle Scuole alle fermate. Pertanto in questa fascia oraria i bus in partenza per il rientro sono previsi dalle ore 13:50 alle ore 14:08, il che dovrebbe evitare il più possibile uscite anticipate delle ragazze e dei ragazzi dalle loro lezioni.
I nuovi orari del servizio invernale di TPL sono stati pubblicati a fine agosto, al fine di favorire con anticipo la diffusione delle informazioni. Sempre a fine agosto si è fatto un punto con gli Istituti scolastici interessati per riconfermare gli scenari condivisi durante gli incontri dei mesi precedenti, e per ribadire la necessità di prevedere una prima fase di monitoraggio del nuovo servizio, utile a rilevare eventuali criticità e individuare gli opportuni correttivi da introdurre. In tal senso gli Istituti sono stati invitati nel primo periodo di avvio del servizio a informare Tempi Agenzia su eventuali criticità segnalate dagli studenti, in modo da attivare per quanto possibile gli strumenti di flessibilità oraria previsti da ciascun Istituto.
La nuova soluzione di fermate è già funzionale e compatibile anche dal punto di vista della sicurezza con i lavori di riqualificazione ancora in corso in Via Maculani. Si prevede che le opere per il nuovo e definitivo assetto degli spazi proseguiranno e saranno completate nelle prossime tre settimane.
Visto il cambio di abitudini non si nega qualche potenziale disagio iniziale, ma la situazione sarà opportunamente monitorata.
Altrettanto però, da un lato si genera uno spazio di salita e discesa protetto e certamente più sicuro, a servizio della comunità studentesca (circa 2.500 studenti) che ogni mattina per nove mesi l’anno frequenta le lezioni, e collegato peraltro alle scuole da ampi percorsi pedonali lungo Viale Risorgimento. Dall’altro, il contenimento della penetrazione dei bus verso il centro storico si presume possa migliorare lo scorrimento viabilistico di Viale Risorgimento e Piazza Cittadella in orari già sensibili in termini di traffico.
Aspetti che, oltre al tema lavori di Piazza Cittadella, sono stati appunto dibattuti e valutati a partire dalla primavera scorsa da Comune, Provincia, servizio di Trasporto Pubblico Locale – Tempi e Seta -, dirigenze dei due Istituti scolastici superiori e Consulta degli Studenti che si occupa del tema.
Infine, si tratta ora di accelerare e completare la definizione degli stalli di sosta alternativi nel comparto nord della città, pienamente consapevoli dell’impatto che ovviamente genera ogni tipo di modifica. Iniziative che con la prossima settimana prenderanno progressivamente forma con l’apertura del parcheggio di Via Benedettine e la definizione di 15 posti in Piazza Casali (lato Caserma Nicolai).
ALLA RAFFALDA UN IMPIANTO SPORTIVO, SENZA PISCINA. GLI SPAZI ACQUA AUMENTERANNO CON IL NUOVO POLISPORTIVO
La riqualificazione del Polisportivo avrà conseguenze sul futuro della piscina Raffalda che sarà destinata a diventare un impianto sportivo ma non natatorio. Lo ha confermato l’assessore allo Sport Mario Dadati illustrando il progetto che renderà il complesso di largo Franzanti all’avanguardia, oltre ad offrire il 50 per cento in più degli spazi acqua attualmente esistenti in città. La piscina Raffalda non verrà comunque chiusa prima del 2027, alla fine cioè dei lavori per il nuovo Polisportivo.
E subito la mente è corsa agli inizi degli anni 2000 quando un nutrito gruppo di residenti si riunì nel comitato Salviamo la Raffalda per scongiurarne la chiusura; allora però il timore era che, in quell’area, trovasse spazio un palazzo o una nuova costruzione che non avesse a che fare con l’ambito sportivo. Staremo a vedere se il comitato si riproporrà con un chi va là sull’onda di quello che sta avvenendo in piazza Cittadella con i 15 alberi, o se resterà a guardare.
Alla base del progetto del nuovo Polisportivo, firmato dalla società sportiva privata Glaukos, c’è la riqualificazione delle vecchie strutture esistenti oltre che l’aggiunta di un asilo; l’assessore Dadati ne fa principalmente una questione di costi. Annualmente il Comune spende 179 mila euro per la gestione e 87 mila per la manutenzione; “nel 2023 abbiamo però avuto un picco di interventi per 306mila euro” ha spiegato l’assessore.
Il progetto prevede che il Polisportivo diventi un luogo di integrazione e coesione sociale; ospiterà una nuova reception, area food, due piscine coperte, un centro medico, un’area social e meeting, una palestra per la ginnastica artistica al posto della piscina coperta, una palestra fitness, campi indoor e outdoor nuovi. L’intervento più impattante è la copertura della piscina da 50 metri, che permetterà di realizzare spazi per la pallanuoto e ospitare eventi di caratura nazionale. E’ prevista anche la realizzazione di un asilo.
Per quanto riguarda il piano economico finanziario, la somma prevista è 24,6 milioni di euro; il Comune si impegnerà per il 49 per cento, il privato per il 51 per cento. Il Comune utilizzerà 1,5 milioni da un finanziamento a fondo perduto e 8,6 milioni da un finanziamento erogato dal Credito sportivo, rimborsato con rate annuali in vent’anni.
Lunedì la pratica approderà in consiglio comunale, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva; non mancheranno interventi e domande proprio relative alla parte economica. Perché il Comune partecipa ai costi con una percentuale del 49 per cento e non più bassa? Il Comune verserà, subito ad inizio lavori, 10 milioni di euro, una cifra importante, perché invece non in base allo stato di avanzamento dei lavori? Dal terzo anno in poi è previsto un aumento degli incassi da 3 a quasi 4 milioni di euro, c’è certezza di poter incassare questi introiti o c’è il rischio di dover modificare il Piano Economico Finanziario o di aumentare la tariffe? Domande che animeranno la prossima seduta di consiglio comunale.