ELEGANZA E SOLIDARIETA’, PER LA CENA BENEFICA A PALAZZO GOTICO

Eleganza e solidarietà. La cena benefica di gala per la chiusura di Expo si è svolta in un clima elegante e raffinato votato alla solidarietà. Il ricavato della serata è stato interamente devoluto al fondo Caritas per le popolazioni colpite dall’alluvione del 14 settembre. Gli chef stellati piacentini hanno preparato il menù, i sommelier hanno pensato ad abbinare i vini la gente ha offerto il proprio contributo per una buona causa. Palazzo Gotico si è trasformato un in vara e propria sala da ricevimento con una trentina di tavoli sobriamente apparecchiati arricchiti dal sapiente tocco di Davide Groppi per le l’illuminazione. “Non siamo qui per celebrarci – ha detto il sindaco Dosi – ma per ricordare che abbiamo fatto grandi cose perchè le abbiamo fatte insieme e per affermare che di fronte a una disgrazia siamo stati capaci di reagire in una maniera non comune”. Nel corso della serata sono stati ripercorsi i momenti salienti dell’esperienza piacentina ad Expo allietati dalle voci del coro del Gospel Choir. Alla cena hanno partecipato per lo più i rappresentanti delle istituzioni e delle principali associazioni, ma anche privati cittadini.

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CAMUSSO A PIACENZA: “NON ABBIAMO UN PIANO DI PACE CONTRO LA GUERRA”

Lavoro, pensioni, sanità e il grande tema dell’integrazione. Susanna Camusso, segretario nazionale della Cgil, ha parlato per oltre un’ora al termine dell’ attivo dei quadri e dei delegati Cgil di Piacenza. Gli attentati di Parigi sono stati la costante di ogni intervento, compreso quello del leader della Cgil a cui sono state affidate le conclusioni: “la parola pace è scomparsa per lasciare il posto alla parola guerra – ha detto – è sempre stato chiaro cosa è la guerra ma non il piano di pace, il nostro paese non ha una politica del dopo”. Poi il discorso si è incentrato sulle disuguaglianze; dividere è di destra, unire è di sinistra- ha detto il segretario dello spi Ferrari. Parole riprese dalla camusso per descrivere quello oggi sta producento la legge di stabilità, nel mirino delle critiche del sindacato. A partire dalla sanità, per cui ci sono 9 milioni di persone che hanno rinunciato a curarsi – denuncia il numero uno della Cgil – alla scuola, fino ad arrivare al lavoro con l’esplosione dei voucher, arrivati a quota 80 milioni.

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ASSOCIAZIONE ITALO MAROCCHINA: “NESSUNA RELIGIONE INCITA AL TERRORISMO”

Una nuova condanna all’attacco terroristico di Parigi è stata espressa dall’Associazione Culturale Italo Marocchina di Piacenza. “E’ scritto nel Corano che chiunque uccida un uomo sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E che ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità.  Noi come musulmani in Italia ripudiamo la violenza di ogni tipo e ci sentiamo privilegiati a vivere in un clima di pace e di sicurezza grazie all’esistenza in  Italia di uno Stato di Diritto che garantisce i diritti delle minoranze, la libertà di espressione e la libertà di culto. Uccidere le persone per far passare un messaggio è drammatico, disumano, ed esprime la cattiveria e l’odio a cui sono arrivate queste persone. Persone che seminano il terrorismo direttamente e indirettamente, persone che per una cosa o un altra hanno reso il mondo un fiume di sangue pieno di orfani e rifugiati, persone che hanno dichiarato guerra a chi non la pensa come loro. Il terrorista non ha mai avuto una religione, perchè nessuna religione incita al terrorismo”.

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PIACENZA IN PIAZZA CONTRO IL TERRORISMO

Sdegno per i fatti di Parigi e solidarietà verso il popolo francese. Piacenza ha reagito così agli attentati che hanno colpito il cuore dell’Europa. Un presidio in piazza Cavalli a cui hanno partecipato cittadini e istituzioni che non vogliono e non  possono arrendersi alla violenza. Nessun simbolo, solo qualche bandiera arcobaleno e tanto dolore verso le vittime. A prendere la parola anche un gruppo di studenti francesi a Piacenza per studiare: “siamo colpiti e arrabbiati, è la seconda volta in un anno che accade questa tragedia, stasera sono qui con voi- ha detto la giovane studentessa commossa – per una questione di umanità”. Al presidio ha partecipato anche un gruppo nutrito della Comunità Islamica di Piacenza, Yassin Baradai si è detto “sconcertato per quello che è accaduto. Saremo sempre in prima fila contro la violenza. Siamo contro a qualsiasi strumentalizzazione”. “Solo uniti possiamo battere questi criminali che uccidono alle spalle persone innocenti. Insieme si può vincere il terrorismo con la coscienza della fratellanza e l’alleanza tra i popoli” ha detto Giuseppe Chiodaroli direttore della Caritas. Ha preso la parola anche il sindaco Dosi: “se un Dio porta ad uccidere, quello non è un Dio. Piacenza è una delle città con il più alto tasso di stranieri e di minori nelle scuole, quello che facciamo ogni giorno è un esercizio di convivenza ed integrazione e la piazza di oggi ne è un esempio”. “Dare un segnale di vicinanza non deve essere nè banale nè demagogico” ha detto il sottosegretario Paola De Micheli. “Il sangue di Parigi ci ricorda che se da una parte la quotidianità ci fa sentire meno soli, dall’altra stare in piazza significa dire che non ci arrendiamo. Dobbiamo garantire quei diritti che prima di noi qualcuno ci ha garantito”.

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ATTENTATO DI PARIGI, IL TERRORE CHE COLPISCE IL CUORE DELL’EUROPA

L’Europa si è svegliata sotto attacco. I quattro attentati di Parigi hanno fatto ripiombare nel terrore tutta Europa e il pensiero inevitabilmente torna a poco meno di un anno fa quando nel mirino dell’Isis finirono i giornalisti del settimanale Charlie Ebdo. Si colpi’ la libertà di stampa, oggi la società civile, la gente comune e il potere rappresentato dal presidente Hollande.

Il giorno dopo la strage, nel quale il numero delle vittime aumenta di ora in ora fino ad arrivare ad  oltre 100 e altrettanti feriti gravi,

tante domande non trovano risposta di fronte all’assurdità di una violenza inaudito che consapevolmente vuole portare la morte in nome di un Dio. In tanti lo hanno scritto e detto fin da subito; quello di Parigi e’ l’11 settembre dell’Europa. E se esiste un Islam che con tutto questo non ha nulla a che fare, e ne siamo convinti, che disprezza la mattanza prodotta in quel teatro nel cuore di Parigi, questo è il momento per una presa di distanza vera, plateale, autentica.

Un primo segnale sarebbe significativo arrivasse proprio dai giovani; la Comunità Giovani Musulmani di Piacenza che oggi e domani si riunisce in ritiro spirituale al centro culturale islamico della Caorsana ha aperto la due giorni con una preghiera per i morti nell’attacco terroristico. Questo il testo della preghiera:

“Viviamo con i francesi questo tragico momento e porgiamo le nostre più sentite condoglianze ai cari delle vittime. Come giovani e come musulmani ci addolora vedere così tanta violenza, a Parigi come in ogni altro paese. Il terrore non conosce religione né nazionalità, non guarda all’età né al sesso. Chi commette orrori simili deve pagare e noi, come giovani musulmani di Piacenza, ci auguriamo che questo avvenga il prima possibile e che non si ripeta ancora, mai più!

Siamo speranzosi tra l’altro, che avvenimenti come questi non siano causa di odio tra popoli o religioni. Non esiste religione che ordini il terrore anzi, come ci viene insegnato dal Nobile Corano: Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità. (Sura 5; 32).”

Un uomo ferito soccorso fuori dal Bataclan, Parigi, 13 novembre 2015.  (Thierry Chesnot/Getty Images)

 

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#IOMIVACCINO, IL VIDEO DELL’ASL PER VACCINARSI CONTRO L’INFLUENZA

Ci sono un soccorritore, una nonna, una futura mamma, un medico, un’insegnante, persone comuni protagoniste del video per la vaccinazione antinfluenzale promosso dall’Asl di Piacenza in collaborazione con la Lilt. Un video per invitare gli anziani, persone con patologie croniche, operatori sanitari a vaccinarsi contro l’influenza per ridurre la circolazione dei virus antinfluenzali nella popolazione e fare in modo che i soggetti più fragili non corrano il rischio di affrontare le complicanze. il video è pubblicato sul canale youtube dell’Asl https://youtu.be/D3vY-x9Cfac

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IL GIARDINO MAI REALIZZATO DI PALAZZO FARNESE

Ci sarebbe stato anche un giardino a completare la mole di Palazzo Farnese secondo i desiderata della duchessa Margherita e degli elaborati progettuali di Vignola. Un giardino che, nella realtà, non fu mai realizzato molto probabilmente a causa della partenza della duchessa per le Fiandre e del suo successivo ritiro in Abruzzo. Secondo le ricerche degli architetti Roberta e Lucio Morisi, autori della ricostruzione compiuta in base alla osservazioni di piante storiche della città e di giardini coevi realizzati per altre ville, il giardino di Palazzo Farnese era stato pensato con una prima parte sviluppata all’italiana con parterres geometrici e simmetrici definiti da basse siepi e pavimentazioni di inerti . Il fondale scenografico d’architettura vegetale avrebbe mostrato fontane, specchi d’acqua, statue e rampe di scale, atte a superare il dislivello che ancora oggi interessa quest’area, quella che scende verso il campo Daturi. Come in altre ville e palazzi progettati dal Vignola, Palazzo Farnese doveva essere intrinsecamente connesso all’ambiente circostante e la progettazione dell’edificio era quindi strettamente legata a quella del giardino. Il progetto di ricostruzione è inserito tra le proposte realizzate per la promozione della città in occasione di Expo 2015. Domenica 6 dicembre, alle 16.30, a Palazzo Farnese, l’architetto Roberta Morisi illustrerà al pubblico l’ipotesi di ricostruzione del progetto.

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RONCAGLIA, CAMBIA L’ORARIO DELLO SPORTELLO COMUNALE

A Roncaglia cambia l’orario di apertura al pubblico dello sportello comunale gestito dal Comune nella ex scuola per dare supporto e informazioni nella compilazione delle schede di rilevamento danni subiti a seguito dell’alluvione. Dal 14 novembre lo sportello aprirà lunedì, giovedì e sabato dalle 8.30 alle 13 e dalle 13.30 alle 18. Rimangono invariate le modalità e la scadenza entro la quale inviare le schede di rilevazione danni che dovranno essere restituite entro sabato 28 novembre agli sportelli Quic di viale Beverora o allo stesso sportello comunale di Roncaglia. Confermata la possibilità di avvalersi di una consulenza gratuita per la compilazione delle schede di rilevazione, erogata solo per appuntamento al numero 334.8864268 oppure inviando una mail alla casella di posta elettronica sportello.roncaglia@comune.piacenza.it. Le schede e tutta la documentazione da consultare e scaricare sono disponibili sul sito www.comune.piacenza.it dove è presente anche il bando comunale per contributi a fondo perduto per incentivare la riprese delle imprese colpite dall’alluvione.

punto informativo roncaglia

SPORTELLO UNICO IMPRENDITORIA, QUALE FUTURO?

E’ una fase delicata quella che stanno vivendo le politiche per il lavoro che sul nostro territorio da anni sono delegate alla Provincia. Una fase delicata frutto del periodo di trasformazione a cui è sottoposto l’ente Provincia in quanto tale, un momento di trasformazione istituzionale che ha conseguenze sui servizi e, a cascata, sugli utenti. Da un paio di settimane i centri per l’impiego di Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola viaggiano a ranghi ridotti, nel senso che all’appello mancano 18 operatori, suddivisi tra sportello autoimprenditoria, orientamento, incrocio domanda offerta, tirocini e disabili. Questo a causa della scadenza del contratto con la cooperativa che aveva assunto questi lavoratori. A questo punto i progetti in essere che fine faranno? Il vice sindaco Francesco Timpano, che tra le sue deleghe ha anche il Lavoro, è fiducioso che questa trasformazione istituzionale diventi un’opportunità, come nel caso dello sportello unico per il sostegno della nuova imprenditorialità.

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MEDICINA ESTETICA, DIFFIDARE DALLE IMITAZIONI

Ci vogliono serietà ed estrema professionalità anche se l’argomento potrebbe apparire frivolo e un poco superficiale. Non è né l’uno né l’altro quando di mezzo ci sono persone che si affidano a professionisti per cambiare, modificare o rendere più gradevole una parte del proprio corpo. Il mondo delle chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica è davvero ampio; al suo interno, come recita la stessa definizione, vengono racchiusi anche quegli interventi necessari, ad esempio la ricostruzione del seno dopo un intervento, oppure la plastica di una parte del volto a seguito di una ustione, ma anche quelli di medicina estetica, settore nel quale, non di rado, si può incappare in specialisti presunti tali o imbonitori di speranze irrealizzabili, come ha mostrato la trasmissione Report in una interessante inchiesta. Abbiamo chiesto al dott. Marco Viganò, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, che visita anche in una struttura privata a Piacenza, di tracciare un quadro generale di questo settore della medicina a cui si sta rivolgendo una sempre più larga fetta popolazione.

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