E’ stata una giornata di celebrazioni quella di oggi in occasione della Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. La cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità si è svolta al Polo di Mantenimento Pesante Nord a cui sono intervenuti il presidente del Consiglio periferico delle associazioni d’Arma, generale Raffaele Campus, il sindaco Paolo Dosi e il comandante del Presidio militare, generale Claudio Totteri. Per tutta la giornata, come da tradizione, i principali comparti militari sono rimasti aperti al pubblico. Porte aperte al Polo di Mantenimento, alla caserma Niccolai sede del 2° Reggimento Genio Pontieri, al Circolo unificato di Presidio a Palazzo Morando e al 50° Stormo di San Damiano. Ecco una galleria delle foto più significative della giornata
ALLUVIONE, DAL COMUNE UN FONDO PER LE IMPRESE COLPITE. LE DOMANDE DAL 9 NOVEMBRE
Il Comune stanzia 100 mila euro come contributo a fondo perduto alle imprese colpite dall’alluvione del 14 settembre scorso. “Un intervento eccezionale – lo ha definito il sindaco Paolo Dosi – che non ha precedenze ma che si è reso necessario vista la gravità della situazione. Oltre a questo – ha aggiunto – dal 2 novembre abbiamo attivato un punto informativo a Roncaglia e la presenza di personale qualificato per la compilazione delle schede risarcimento danni relative alle risorse messe a disposizione della Regione. A questo si aggiunge i contributo a fondo perduto per le piccole medie imprese, cooperative e consorzi”. Gli interventi ammessi a contributo sono relativi alle spese di bonifica del sito produttivo, quali il ripristino del funzionamento dei macchinari, la sostituzione di macchine, arredi o attrezzature danneggiate, quali: costi di acquisto, trasporto, montaggio, smontaggio e smaltimento usato. Il Comune erogherà un contributo parti al 50% delle spese sostenute e comunque fino ad un massimo di 5 mila euro. Le domande potranno essere presentate dal 9 novembre al 2 dicembre 2015, poi è prevista l’istruttoria e dopo una decina di giorni la liquidazione. Entro il 22 dicembre, quindi, le imprese potranno ricevere il contributo. La domanda può essere presentata agli sportelli QUIC di viale Beverora, allo sportello comunale di Roncaglia nella ex scuola elementare oppure attraverso posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo.generale@cert.comune.piacenza.it. Entro 120 giorni dal ricevimento del contributo il beneficiario dovrà presentare la fatture con i relativi costi delle spese sostenute.
“NESSUNA DONNA NASCE PROSTITUTA” UNA FIACCOLATA PER LA LIBERTA’
“Nessuna donna nasce prostituta, c’è sempre un uomo che la fa diventare”. Lo disse Don Oreste Benzi, il fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII. La stessa che ancora oggi, a quasi cinquat’anni dalla fondazione, mette in campo azioni concrete contro la tratta delle donne che finiscono nella rete delle prostituzione. L’associazione dagli anni 90 è operativa con l’unita di strada per raccogliere e intercettare davvero da vicino le storie di giovani donne, spesso straniere, finite nelle mani degli sfruttatori. Da due anni l’unità di strada è presenta anche a Piacenza: una volta alla settimana si percorrono le vie a luci rosse della città quelle dove, sempre più spesso, anche di giorno, giovani donne mettono in vendita il loro corpo. Una di queste è Luljeta, una giovane albanese che i volontari dell’unita di strada sono riusciti a contattare ma che purtroppo è ritornata dai suoi aguzzini. Sfruttata, controllata sul tratto del marciapiede che le era stato indicato, sebbene fosse incinta al terzo mese. Ad inizio ottobre è stata costretta ad abortire e di lei sulle strade piacentine non c’è stata più traccia, forse trasferita in un’altra zona dagli stessi sfruttatori. A lei l’associazione Papa Giovanni XXIII dedica la fiaccolata in programma sabato 7 novembre a Piacenza con partenza alle 17 dal parcheggio di viale Malta e arrivo in piazza San Francesco per la messa celebrata dal vescovo Ambrosio per ricordare la figura di Don Oreste scomparso il 2 novembre del 2007.
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COMOLLI, UnPOxExpo2015: ” IL PO DIVENTI IL 9° DISTRETTO FLUVIALE EUROPEO”
C’è chi, pur non essendo direttamente coinvolto nella grande esposizione universale milanese che si è conclusa da pochi giorni, traccia già un bilancio più che positivo. E’ il caso del progetto UnPoXExpo2015 del piacentino Giampietro Comolli che ha messo al centro il contatto diretto con la biodiversità ambientale e alimentare offerta da una valle che attraversa la ricca pianura padana con città d’arte, terme, sport, emozioni culinarie, grandi ristoranti, musei, mostre. 403.000 pacchetti turistici assegnati e venduti per il 72% a stranieri, in maggioranza a italiani-emigrati che sono tornati in Italia nel periodo estivo, famiglie originarie del Piemonte e del Veneto: polesani, mantovani, reggiani, pavesi, monferrini, albesi. Mete più gettonate le grandi città d’arte: Torino e Venezia quasi pari con 210000 arrivi, poi Mantova; bene Treviso (per il Prosecco) e Chioggia. Torino-aeroporto ha visto incrementare del 12% gli arrivi. E’ lungo l’elenco dei luoghi, anche piccoli centri, compresi un una valle lunga 650 chilometri da Cuneo a Venezia. E il cosiddetto fuori Expo, come è andato? Secondo Comolli ” I flussi fuoriExpo, pochi o tanti, si sono concentrati nelle grandi città d’arte e più note, totale dimenticanza delle città e luoghi medi e mediocri, ricerca e sosta casuale o volontaria nei piccoli borghi di campagna alla ricerca del particolare, della diversità e dei richiami Unesco. Lamentele vengono dai territori produttivi agroalimentari: dimenticati, dicono”. Ed ora si guarda al dopo Expo, all’eredità che i sei mesi di kermesse hanno lasciato. Comolli lancia una proposta: “perché il Governo italiano non mette a disposizione un fondo economico speciale (ricavato dai surplus delle transazioni immobiliari del Sito) in sintonia con l’AgendaExpo (dimenticata) da assegnare a chi propone progetti post-Expo sui territori e distretti produttivi nel rispetto dei temi di Expo favorevoli alla crescita occupazionale del Paese. Noi proporremo il fiume e la Valle del Po come una forte destinazione turistica alternativa a quelle già presenti in Europa e nel Mondo: un Meta-distretto turistico di paesaggio culturale agroalimentare enogastronomico in grado di mettere in fila attrazioni leader mondiali. Il fiume PO deve diventare il 9^ distretto fluviale europeo riconosciuto, dedicato non alla navigazione ma alla biodiversità e biosfera produttiva, ambientale, umana”.
STRANIERI, CARRA’ CGIL: “PIACENZA HA SAPUTO ESSERE INCLUSIVA”
I dati che fanno di Piacenza la prima città in regione per presenza di stranieri e la seconda a livello nazionale, non sorprendono la Cgil, in particolare l’ufficio stranieri che ogni giorno tocca con mano e vive i bisogni e le necessità di questa parte di popolazione. Piacenza è prima in Emilia Romagna per la presenza di stranieri con il 14,3%, seconda in Italia con il 12,1 dato ben al di sopra della media nazionale che si attesta all’8,2%. Percentuali che portano a più riflessioni: lo straniero non è una presenza temporanea ma persona che vuole e decide di stabilirsi sul nostro territorio. Quelli che più fanno riflettere sono i dati che riguardano l’occupazione: il 22 per cento sul totale nonostante il periodo economico non favorevole che stanno subendo molte realtà aziendali insediate sul territorio piacentino e la popolazione studentesca che per oltre il 20 per cento in ogni ordine e grado è di origine straniera.
Tra rinnovi di permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari all’ufficio stranieri della Cgil passano circa 2 mila pratiche all’anno, 4 mila gli iscritti al sindacato. Già una settantina invece le richieste di auto e assistenza relative alle richieste di cittadinanza che gli stranieri, secondo la nuova normativa introdotta dal governo, dovrebbero presentare on line senza l’aiuto dei patronati, ma la realtà è ben diversa.
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ORTI DI VIA CAMPESIO, M5S:”TIFIAMO PER IL VERDE. AMMINISTRAZIONE POCO COERENTE”
L’area di via Campesio deve riprendere la sua destinazione storica, ovvero ad orti. Questa la posizione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sulla partita del cambio d’uso della porzione di verde che si trova tra via Campesio, via Freschi, via Maruffi e via Emmanueli. “Gli argomenti a favore del cambio d’uso dell’ex orto sono insussistenti.” Questo hanno scritto i consiglieri nella richiesta di riesame presentata in commissione, che proseguono in una nota “Dobbiamo considerare che l’’area è unica nel suo genere, in un contesto urbanistico consolidato, a due passi dalle mura del centro storico.
Valutando il contesto dove è collocata l’area, ci si rende conto della densità urbanistica esistente e ci si domanda se serve modificarla ulteriormente, rischiando di compromettere quel delicato equilibrio tra cittadini e ambiente circostante. Se invece analizziamo l’osservazione oggetto di riesame, ci rendiamo conto che l’interesse del privato può fortemente superare quello pubblico e la soluzione di mantenere l’area a verde risulta essere la soluzione migliore. La proposta di discutere l’osservazione in consiglio comunale e in subordine il non accoglimento dell’osservazione hanno la funzione di concedere il tempo necessario ai commissari per analizzare meglio nel merito il cambiamento che viene richiesto. Contrastare il consumo del suolo, come da Report del 1 ottobre 2015 effettuato dalla Regione Emilia Romagna che evidenzia una situazione preoccupante, risulta prioritario: nel 2008 il suolo urbanizzato era pari al 10% del territorio regionale percentuale tra le più alte a livello nazionale e non abbiamo dati aggiornati! Per consumo di suolo si è considerata “la riduzione di superficie agricola per effetto di interventi di impermeabilizzazione urbanizzazione ed edificazione non annessi all’attività agricola.” Emerge anche che il 25% del suolo consumato è concentrato nei comuni capoluogo. Infine nel periodo analizzato 2003-2008 nella pianura emiliano romagnola sono scomparsi 157 kmq di superficie agricola alla velocità di circa 50 mq al minuto con una perdita di funzioni del suolo che è stata stimata economicamente nell’ordine di parecchie centinaia di milioni di euro.Ricordiamo che il mantenimento delle aree verdi esistenti e residuali, soprattutto in ambito urbano, rappresenta uno degli obiettivi più qualificanti del progetto del “Parco delle Mura” e del Piano Strategico del Verde, frutto di un elaborato percorso partecipativo del Forum di Urbanistica Partecipata. L’area si presta egregiamente per un progetto di acquisizione da parte del Comune, anche mediante il sostegno di enti o fondazioni, per la realizzazione di orti da affidare agli anziani, nell’ambito dei Piani di Azione per l’invecchiamento sano promossi dall’OMS. Il sostegno economico potrebbe venire anche dalla partecipazione ai bandi regionali di riqualificazione urbana. L’area sarebbe particolarmente adatta a progetti all’educazione ambientale e alla bellezza. Potrebbe essere sede di iniziative per le scuole non solo per la conoscenza di alberi e flora ma come realizzazione di un contesto urbano sostenibile dal punto di vista ecologico, urbanistico e sociale. Inoltre è attraversata dal corridoio ecologico facente parte della Rete ecologica urbana e provinciale, come si desume dalla mappa riportata dalla tavola degli aspetti strutturanti del PSC adottato.
Se ci fosse più coerenza tra impegni e promesse in campagna elettorale e azione amministrativa, ci sarebbero meno illusioni e più certezze per tutti e per il futuro di tutti.
I consiglieri comunali del M5S”.
“RIDURRE I TEMPI DI ACCESSO ALLA GRADUATORIA DI MEDICINA” LA PROPOSTA ARRIVA DA UN MEDICO PIACENTINO
L’obiettivo è quello di permettere ai medici neo diplomati in formazione specifica di Medicina generale di accedere alla graduatoria riducendo i tempi di attesa. La proposta è arrivata in Senato di parte di due giovani medici di Parma e Piacenza Nicola Arcelli e ILaria Crialesi, grazie ad una interrogazione a risposta scritta presentata al Ministro Lorenzin da Giorgio Pagliari e Venera Padua (PD). “La normativa in vigore – spiegano Arcelli e Crialesi -costringe ogni anno circa 1.000 medici che hanno ottenuto il diploma in formazione specifica di Medicina generale ad attendere almeno 12 mesi per l’inserimento nella graduatoria”. Il medico che oggi si diploma a dicembre 2016, infatti, dovrà presentare domanda di iscrizione a gennaio 2017 per poi entrare in graduatoria nel 2018: “Sono tempi di attesa ingiustificati e penalizzanti, che costringono di fatto i medici, già alle prese con un percorso di studio molto lungo, ad un prolungato stop formativo”. Arcelli e Crialesi sottolineano come la mancata modifica delle regole di accesso alla professione per i giovani potrà causare seri problemi all’intero sistema: “Nei prossimi anni è atteso il pensionamento di un consistente numero di medici di medicina generale convenzionati e la loro sostituzione potrebbe risultare difficile se non impossibile”. Una posizione appoggiata anche dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza Augusto Pagani: “Si tratta di un problema serio, che si somma alle difficoltà che i giovani medici oggi vivono a livello professionale a causa della difficoltà ad accedere ai percorsi di formazione post laurea: nei prossimi 10 anni andrà in pensione la metà dei medici dipendenti del SSN ed il 60% dei medici convenzionati, e l’Italia rischia di non poter mantenere l’attuale organizzazione e qualità dei servizi sanitari”.
L’IMPEGNO SOCIALE DI PROSPERO CRAVEDI NEL SUO DIARIO AFRICANO
Prospero Cravedi fotografo, reporter, giornalista e volontario. C’è tutta la vita e la passione per il suo lavoro nel libro “Abbi fede facciamo da mangiare” Diario Africano di Prospero Cravedi edito dalla casa editrice Officina Eredi Guttemberg. Appunti di viaggio che Prospero scrisse nel 2010 mentre era in Uganda a cui sono state aggiunte alcune parti dalla redazione di PiacenzaSera.it per descrivere il rapporto con Africa Missione Cooperazione e Sviluppo, associazione con cui Prospero ha collaborato da decenni. “Prospero e’ stato i nostri occhi e questo libro è un ottimo biglietto da visita per la nostra associazione” – ha detto Don Maurizio Noberini di Alfrica Mission. Proprio in Uganda verrà costruito un pozzo intitolato a Prospero. “Il libro – ha spiegato Mauro Ferri direttore di PiacenzaSera.it- e’ una promessa che abbiamo fatto a Prospero e che siamo riusciti a mantenere”. Alla presentazione del libro ha partecipato anche l’avvocato Corrado Sforza Fogliani che ha conosciuto Prospero negli anni 60. “Più che idee aveva ideali – ha detto – così cominciammo a frequentarci. È stato un uomo con la schiena dritta che non si piegò mai e non venne mai meno ai suoi ideali”. “L’impegno di Prospero era sociale – ha detto Maria Vittoria Gazzola, collega e amica – non ha mai fatto fotografie a caso ma sempre pensate per far riflettere chi guardava”.
COLDIRETTI, ACCORDO TRA AGRICOLTORI E UNIONE PER LA PULIZIA DEI FIUMI
Primo accordo per la pulizia del greto del Nure tra gli agricoltori e l’Unione Valchero e Valnure. Succede a Podenzano e si concretizza come la prima esperienza formalizzata di collaborazione tra il mondo agricolo e le istituzioni piacentine in materia di gestione dei corsi d’acqua. Nella serata di ieri, su proposta dell’Unione dei comuni (che comprende oltre a Podenzano, Vigolzone, San Giorgio, Gropparello e Carpaneto) e grazie alla collaborazione del Servizio Associato di Protezione Civile e del sindaco di Podenzano Alessandro Piva, una decina di agricoltori di Coldiretti hanno stipulato l’ accordo che prevede il loro impegno nella pulizia della sponda sinistra del torrente. Sarà l’Unione a provvedere alla comunicazione agli organi competenti, delle località in cui avverranno i prelievi. “Gli agricoltori della zona, spiega Angelo Peggiani presidente di sezione, già abituati a svolgere la manutenzione dei canali, in un’ottica di collaborazione costruttiva e a vantaggio dell’intera collettività, si sono da subito resi disponibili per provvedere alla sistemazione del greto mettendo a disposizione di coloro che necessiteranno il legname raccolto. Si tratta di un grande segnale di apertura che mostra la fiducia delle istituzioni e soprattutto il riconoscimento del ruolo degli agricoltori nella tutela dell’ambiente”. “E’ un risultato, aggiunge Alessandro Piva, del quale siamo molto orgogliosi: l’esperienza ci ha dimostrato che occorre investire in queste sinergie funzionali al buon governo del territorio e senza le forze messe in campo dagli agricoltori non si potrebbe fare nulla di tutto ciò.” “L’agricoltore è chiamato al rispetto dell’ambiente, commenta poi Claudio Maschi, responsabile della commissione Ambiente e Territorio di Coldiretti Piacenza, e per questo, in diversi ambiti, si rende protagonista della sua tutela. Basti pensare ai numerosi esempi di cura, dalla pulizia degli argini al presidio in montagna dove il valore sociale della categoria è ancora di più essenziale importanza. L’auspicio è che questa prima esperienza possa replicarsi in tutta la provincia e contribuire concretamente nella prevenzione del rischio idrogeologico”.
DOSI: “IMPENSABILI PRESIDI FISSI IN VIA ROMA”
“Sono impensabili presidi fissi nella zona di via Roma”. Il sindaco Dosi non lascia spazio da dubbi in merito alla non nuova richiesta di presidi delle forze dell’ordine stabili nella zona di via Roma dopo l’ultimo fatto di cronaca dei giorni scorsi. Il primo cittadino ribadisce come gli sforzi che l’amministrazione sta facendo, grazie alla collaborazione con il questore Arena, vanno nella direzione di migliorare la qualità della vita e di favorire le attività commerciali. “Tuttavia l’attuale carenza di risorse – ha ricordato il sindaco – rimarcata anche dal questore, non ipotizzabile la presenza di presidi fissi in un’unica zona, nello specifico tra piazzale Marconi, via Roma e dintorni. Ciò non consentirebbe, infatti, di assicurare la necessaria tutela degli altri quartieri cittadini, senza trascurare che l’efficienza del servizio garantisce comunque tempestività ed efficacia: basti pensare all’arresto dello scippatore seriale e agli stessi bar temporaneamente chiusi, o al fatto che, per sedare la recente rissa scoppiata in via Alberoni, la volante della Polizia è intervenuta nel giro di soli novanta secondi”. Le azioni che l’amministrazione è nelle condizioni di poter attuare per dare maggior senso di sicurezza ai cittadini vengono messe in pratica, è il senso delle parole del primo cittadino; così come è accaduto per gli ultimi interventi della Polizia Municipale che ha posto i sigilli a tre esercizi pubblici, due in via Roma e uno in via Pozzo per 15 giorni, a seguito di relative ordinanze emanate dall’amministrazione comunale. Un atto che il sindaco Paolo Dosi definisce doveroso, a seguito degli accertamenti condotti in queste settimane dalla Polizia Municipale, che nei locali in questione ha rilevato il mancato rispetto del divieto di vendita di bevande alcoliche per asporto da parte dei titolari di questi esercizi. “Questa sanzione – sottolinea il primo cittadino – sulla scia di quanto già disposto nei giorni scorsi per due bar nei pressi della stazione ferroviaria dopo le relative indagini condotte dalla Questura, si inserisce nel programma di controlli del territorio intensificato, nel quartiere, grazie al coordinamento tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale. Un impegno congiunto che va nella direzione di consolidare il presidio sul territorio, integrando, agli interventi di contenimento e repressione dei fenomeni di illegalità, politiche sociali e di riqualificazione urbana mirate alla prevenzione. Ne sono un esempio – aggiunge Dosi – la recente apertura della nuova sede del Centro per le Famiglie in via Torricella e di Spazio Belleville in via La Primogenita, così come iniziative di rivitalizzazione della zona quali il nascente Urban Hub e la disponibilità ad accogliere, nel corpo basso del Grattacielo dei Mille, nuove imprese giovanile e innovative. Il tutto nel quadro di una visione ampia, quella del progetto Porta Galera 3.0, che si fonda proprio sulla condivisione dei luoghi pubblici e la partecipazione di residenti, lavoratori e titolari di attività economiche a un percorso che possa migliorare la qualità di vita in questa parte della città”.