SIT IN CONTRO IL CARBONEXT: “QUALE FUTURO ALLA VAL D’ARDA?”

Quale futuro i nostri amministratori vogliono dare alla val d’Arda? Se lo sono chiesti ancora una volta Legambiente e i comitati di cittadini che si sono opposti ai progetto del Carbonext presentato dalla Buzzi Unicem. Davanti alla Provincia oltre a striscioni e fischietti sono comparsi anche i prodotti della valle. Miele, frutta, verdura, quei prodotti del mondo agricolo che, si domandano i cittadini, chi avrà mai più il coraggio di acquistare sapendo che a poche centinaia di metri verrà bruciato combustibile Css?

All’interno del palazzo della provincia era in corso la Conferenza dei Servizi a cui nè le associazioni ambientaliste nè i rappresentanti dei comitati sono ammessi. Oltre ai comune di Vernasca, Lugagnano, sono stati ammessi, dopo continue sollecitazioni, anche Morfasso e Castell’Arquato.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/carbonextprov.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/carbonextprov.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/10/CARBONEXT-SIT-IN-PROV.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

LOTTA ALL’OBESITA’, QUESTIONE DI EDUCAZIONE

La lotta contro l’obesità infantile è prima di tutto una questione di educazione. Educazione ad un corretto stile di vita che non significa vietare alcuni cibi, ma farne prevalere alcuni rispetto ad altri, introducendoli nella vita di ogni bambino fin dal pancione della mamma. Anche Piacenza ha dato il suo contributo alla giornata mondiale dell’alimentazione con un incontro dal titolo Obesity week a cui hanno partecipato il comune e vari esperti del settore.

Educazione alle buone pratiche, si diceva. A Piacenza l’anno scorso è stata sostituita la merenda cosiddetta strutturata nella scuole dell’infanzia con un frutto; prima di tutto seguire le linee guida del Ministero e per evitare gli sprechi di cibo. I dati confermano che a Piacenza il 25 per cento dei bambini soffre di problemi di sovrappeso, alcuni di questi, in percentuale minore ma pur sempre significativa, raggiunge l’obesità. “A livello nazionale il trend di crescita si è arrestato sfiorando l’ 11% – ha detto Simona Bertoli, ricercatrice piacentina vice direttore del centro internazionale per lo studio delle complicanze – poi c’è una forte differenza tra nord e sud. Nonostante il trend di crescita si sia arrestato c’è ancora tanto da lavorare”.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/obesity week.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/obesity week.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/10/obesity-week.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

OSPEDALE DI FIORENZUOLA: “SARA’ IL PIU’ NUOVO DELLA REGIONE”.

Se quello di Piacenza è stato definito il più antico della Regione quello di Fiorenzuola invece sarà il più nuovo, oltre che il più innovativo in termini di consumi energetici. Il direttore generale dell’Asl Luca Baldino ha definito così il nuovo ospedale di Fiorenzuola, il cui padiglione verrà pronto per il 2017, la prima pietra invece posata il 13 dicembre prossimo. Il secondo padiglione, che si andrà ad aggiungere a quello inaugurato nel 2009, sarà operativo tra due anni per una spesa di 8 milioni 500 mila euro. Si tratta di una struttura di 8 mila metri quadrati, al seminterrato spazio per le attrezzature, al primo piano prelievi e ambulatori, due piani di degenze, al quarto piano uffici e direzione, il tutto collegato alla struttura già operativa attraverso un percorso già visibile. Il tema del nuovo ospedale sarà trattato nella prossima Conferenza socio sanitaria del 28 ottobre.

OSPEDALE FIORENZUOLA

PIACENZA NEL CIRCUITO CITTA’ D’ARTE DELLA CICLABILE VERONA-FIRENZE. UN’OCCASIONE DA SFRUTTARE

In primo piano c’è il percorso ciclabile tra Verona e Firenze, ma sullo sfondo c’è anche Piacenza, o meglio una nuova possibilità per mostrarsi e farsi conoscere. I rappresentanti di Enti e Regioni attraversati da questo percorso, tra cui anche l’Emilia Romagna, hanno costituito, alla presenza del Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, un tavolo di lavoro per lo sviluppo del percorso ciclabile Verona-Firenze dal punto di vista turistico, con l’obiettivo di affrontare problematiche e difficoltà partendo da ciò che già esiste sul tracciato valorizzando l’impegno degli attori coinvolti.

Il Circuito Città d’Arte lavora al fianco della Federazione Italiana Amici della Bicicletta perchè crede nelle potenzialità del settore. Lungo il percorso Verona-Firenze i turisti a due ruote avranno la possibilità di raggiungere anche Piacenza, così come Parma, Brescia e Cremona perchè in prossimità al percorso principale. Anche questa, se ben sfruttata, può diventare un’opportunità per la città e possa andare oltre il semplice mordi e fuggi del turismo di passaggio. Un’occasione per investire maggiormente sui percorsi ciclabili, da quelli cittadini a quelli che collegano la città alla prima collina.

turismo ciclabile

ALLUVIONE: 1,5 MILIARDI PER RISARCIMENTI AI PRIVATI. PRIMA RISPOSTA ALLE RICHIESTE DEI CITTADINI

Sembra vedersi uno spiraglio per i cittadini e le attività produttive che hanno subito i danni dell’alluvione. Nella Legge di Stabilità è stata inserita la norma che prevede il risarcimento dei privati, imprese e singoli cittadini. La somma è pari a 1,5 miliardi di euro. Il sindaco Dosi esprime forte soddisfazione per questa notizia che costituisce una risposta alle richieste dei cittadini. “E’ doveroso ringraziare – spiega il primo cittadino – il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli e l’assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo. Si pone infatti l’attenzione – conclude il sindaco – ai danni subiti dalle attività economiche e produttive e non solo alle infrastrutture pubbliche. Questo è un passo in avanti e un aiuto alle persone che hanno vissuto il grande dramma dell’alluvione e che necessitano di risorse per la ripresa”.

bettola alluvione 2

VACCINAZIONI, “PIACENZA ISOLA FELICE”

Le Regioni sono d’accordo: inserire nel piano nazionale di prevenzione vaccinale anche la possibilità di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto delle vaccinazioni. In sostanza, l’obbligo di vaccinazione per i bambini che frequentano le scuole. Gli assessori alla Sanità delle regioni italiane lo hanno deciso all’unanimità, ora la scelta passerà al vaglio della Conferenza Stato Regioni in programma nei prossimi giorni. Una decisione che si è resa praticamente obbligata dopo l’allarme lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità sull’aumento delle famiglie che rinunciano all’immunizzazione, soprattutto se questa è ‘solo’ raccomandata. Piacenza, storicamente, è una delle realtà che registra percentuali più alte di bambini vaccinati rispetto alla regione emilia romagna. Per la vaccinazioni obbligatorie la percentuale arriva al 95%, la più basa si registra con il morbillo che comunque si attesta al 91,9%. “Piacenza da questo punto di vista è un’isola felice” concordano Anna Milani, responsabile servizio vaccinazioni Asl di Piacenza e Ilario Maffini pediatra – insieme a Ferrara siamo la realtà che registra un numero alto di bambini vaccinati. La preoccupazione arriva quando la percentuale scende al di sotto del 90%”.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/vaccini.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/vaccini.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/10/PEDIATRA-VACCINI.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

UN MESE FA LA GRANDE ALLUVIONE, I CITTADINI VOGLIONO RISPOSTE

Un mese fa mezza provincia era alle prese con il fango e la melma dell’alluvione.  Maniche rimboccate, schiena dritta, abitanti e volontari al lavoro per riportare alla normalità tutto ciò che la piena ha travolto con la sua furia. Il fango non è più sulle strade è vero, ma c’è ancora tanto da fare. In Val d’Aveto ci sono ancora strade bloccate, Farini è ancora in ginocchio anche se la reazione degli abitanti è stata esemplare. Il Governo ha dichiarato lo stato emergenza stanziando 10 milioni di euro, la Regione ne ha messi a disposizione 5, altri 9,5 arrivano dallo sblocco del Patto di Stabilità dei comuni. Ma il bilancio di quello che è accaduto pesa come un macigno: due morti, un disperso, danni per 72 milioni di euro, oltre 200 aziende gravemente danneggiate, strade ancora impercorribili, ponti crollati come quello di Baberino. La strada di Recesio, crollata per la forza devastante del Nure, oggi è un cantiere; il torrente quasi non si vede, è stato spostato verso il monte per permettere alle ruspe di lavorare alla ricostruzione. Ma quello che preoccupa di più i cittadini è sapere se e quando verranno risarciti dai danni subiti. I fondi messi a disposizione da Stato e Regione saranno destinati, per lo più, alla ricostruzione degli argini. In questa fase post emergenza, la politica svolge un ruolo fondamentale, la ricostruzione dipende, in gran parte, dalle scelte che il sistema paese, e in più in piccolo le amministrazioni, decideranno di adottare.

rp_bETTOLA-PONTE-ALLUVIONE-300x169.jpgrp_ALLUVIONE-VOLONTARI-300x224.jpgbettola alluvione 2bettola strada crollata

“VISIONE ULTIMA” IL PREMIO GIORNALISTICO DEDICATO A GIANLUCA PERDONI

Con il patrocinio dell’Ordine Giornalisti dell’Emilia-Romagna (e per iniziativa della moglie Silvia Tiozzo) viene bandita la prima edizione del premio intitolato alla memoria di Gianluca Perdoni, giornalista professionista piacentino scomparso il 9 aprile 2014 all’età di 44 anni. Il Premio è istituito con lo scopo di stimolare i giovani giornalisti impegnati nelle redazioni dei giornalini scolastici di Piacenza e provincia su tematiche di diverso genere. Vuole essere un omaggio allo stile e al modo che Gianluca Perdoni aveva nel praticare questa professione con competenza, rigore, sintesi, completezza di contenuti, chiarezza di linguaggio, capacità di ricerca. “Visione ultima” è il tema ispiratore della prima edizione del concorso. Una traccia che impone una duplice interpretazione: contenutistica e metodologica. Perdoni prestava particolare attenzione a coloro che non hanno voce, alle persone che faticano a trovare spazio ed espressione sociale. Dunque, “visione ultima” è da riferirsi agli “ultimi”, cioè a tutti coloro la cui “visione” o prospettiva viene sistematicamente trascurata. Gli studenti non avranno quindi nessun vincolo quanto alla forma dell’elaborato (reportage, inchiesta, intervista, articolo) se non quello di affrontare un tema, una notizia, di valenza sociale. Affrontandolo con equilibrio, ma a partire dall’ottica di chi si trova a subire una situazione sgradevole, una vessazione, un disagio o una condanna sociale senza poter dar corpo alla propria opinione. Quanto all’aspetto metodologico, “visione ultima” evoca la necessità di approfondimento, l’impossibilità di accontentarsi di ciò che è più visibile e più superficiale. Gli studenti saranno dunque chiamati a uno sforzo analitico e di approfondimento che renda il loro elaborato in sintonia con lo stile di un professionista che riteneva profondità, equilibrio e onestà intellettuali veri capisaldi del giornalismo.La partecipazione al Premio è gratuita e riservata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado degli istituti di Piacenza e provincia che operino nelle redazione dei giornalini scolastici iscritte all’iniziativa e che, alla data del 1° gennaio 2016, non abbiano ancora compiuto il 21° anno di età. Possono concorrere al concorso solo gli studenti/redattori delle testate giornalistiche studentesche aderenti all’iniziativa.
Le testate che aderiranno dovranno restituire il modulo d’iscrizione (riportato qui di seguito)entro il 31 ottobre 2015 all’indirizzo mail premiog.perdoni@gmail.com.

MODULO PER L’ISCRIZIONE (da restituire entro il 31 ottobre 2015 all’indirizzo premiog.perdoni@gmail.com )

Io sottoscritto __________________________________ responsabile della
Testata giornalistica studentesca _____________________________________________
della scuola ______________________________________________________________
COMUNICO L’ISCRIZIONE DELLA REDAZIONE SCOLASTICA CHE RAPPRESENTO
al Premio Giornalistico Gianluca Perdoni per l’anno scolastico 2015/2016, attenendomi al regolamento del bando di cui ho ricevuto copia.
Luogo ________________
Data ________________
Firma ____________________________

rp_gianluca-300x2001-300x200.jpg

NUOVO OSPEDALE, CE N’E’ BISOGNO?

L’annuncio è di quelli spiazzanti. L’assessore regionale alla sanità Sergio Venturi, nella sua visita piacentina, ha annunciato che la regione nei prossimi cinque anni investirà su due tre ospedali, quelli che più ne hanno necessità, tra cui quello piacentino. Un nuovo ospedale che si traduce in una nuova struttura? Viene da chiedersi: ma il nosocomio di Piacenza necessita di maggiori spazi rispetto a quelli attuali oppure si tratta di una modernizzazione dei luoghi? Riflessioni che davanti ad un annuncio di questo tipo ci sembrano doverose. Certo il tema porta con sè il recupero di spazi lasciati vuoti, e la mente corre alle ex caserme militari in via di dismissione che torneranno alla città. Ma i luoghi non mancano neppure all’interno dell’area che ospita attualmente l’ospedale, antichi chiostri del 400 oggi utilizzati come magazzini.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/baracchi ospedale.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/baracchi ospedale.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/10/OSPEDALE-NUOVO.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

MENU’ SPECIALE NELLE SCUOLE PER LA GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE

Anche il Comune di Piacenza celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione attraverso un menu speciale che ricordi i principi cardine su cui si fondano le scelte alimentari operate nella scelta degli alimenti da destinare alle preparazioni nelle mense cittadine, ovvero prodotti di filiera corta a km 0, biologici ed equo solidali. L’importanza, in una giornata come quella del 16 ottobre, di avere in mensa prodotti locali consente di sostanziare il concetto di vicinanza geografica tra produzione e consumo. Il “cibo locale” viene inteso come motore innovativo delle relazioni sociali e culturali, che contribuisce alla strategia di sviluppo dell’area, collega le aziende all’economia ed al sistema territoriale. Un menu così strutturato sostiene il territorio e l’agricoltura locale, le mense scolastiche diventano un’opportunità non solo per il benessere dei bambini e dei ragazzi, ma anche per promuovere nuova economia sul territorio con vantaggi per tutta la comunità. Le aziende agricole che mantengono efficiente il suolo contribuiscono dunque in maniera sostanziale alla sicurezza della casa comune e delle persone che vi abitano e vi lavorano. I prodotti locali sono latte, yogurt, carne bovina, pollo, passata di pomodoro e ricotta, biologici, grana padano, provolone e coppa dop, pane, pizza, carne suina, pomodori pelati, mozzarella, zucca, cipolle, patate, susine, verza, finocchi, mele e pere. Nelle mense delle scuole cittadine venerdì verranno serviti: risotto alla zucca bertina, crocchette primavera con patate di Mareto, verza, mele e pere. Tra l’altro quest’anno la giornata assume un aspetto ancora più importante perchè in concomitanza con l’Expo di Milano dove arriverà il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon che parteciperà ad una significativa cerimonia il cui tema sarà “Protezione sociale e agricoltura per spezzare il ciclo della povertà rurale”.

frutta verdura

Share via
Copy link
Powered by Social Snap