MINISTRO ORLANDO: “TRIBUNALE DI PIACENZA NON E’ A RISCHIO”

E’ stato di poche parole il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ospite del Festival del Diritto sul tema Il futuro della giustizia. Poche parole con i giornalisti che lo hanno atteso prima dell’incontro nel salone di Palazzo Gotico, che hanno tuttavia rassicurato sul futuro del tribunale di Piacenza che “non è rischio – ha detto il ministro – perchè non è un tema collegato alla riforma che riguarda la Prefettura”. Di fronte ad una platea per la verità poco numerosa, il ministro è stato intervistato dalla giornalista Donatella Stasio del Sole24Ore, insieme a lui il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Rodolfo Maria Sabelli che ha specificato come “il problema non sia tanto la riforma della giustizia, a cui il Governo sta lavorando, ma soprattutto il modo in cui questa viene attuata”.

Min. Orlando

ALLUVIONE, DAL GOVERNO L’OK PER LO STATO DI EMERGENZA. SUBITO 10 MILIONI DI EURO

Il Governo ha concesso lo stato di emergenza nazionale per i territori colpiti dall’alluvione; la decisione è stata presa nel corso del consiglio di ministri. La prima tranche vede uno stanziamento di 10 milioni di euro, a cui si potrebbero aggiungere altri fondi messi a disposizione dei territori più colpiti.

“La decisione del Governo – fa notare il Sottosegretario Paola De Micheli – arriva 11 giorni dopo gli eventi che hanno colpito la Val Nure e la Val Trebbia e risponde alla richiesta formulata dalla Regione Emilia Romagna, inoltre i 10 milioni stanziati dalla Protezione Civile sono risorse importanti per gli interventi più urgenti per la messa in sicurezza del territorio. E’ l’inizio del percorso che con il premier Matteo Renzi avevamo illustrato agli amministratori locali la settimana passata nel corso della sua visita a Piacenza. In tempi rapidi – aggiunge – proseguendo nel proficuo gioco di squadra con la Regione e in collaborazione con gli enti locali, saranno approvati gli altri provvedimenti per offrire le risposte concrete ed efficaci agli interventi legati all’emergenza e alla ricostruzione”.

 renzi san damiano

CASA RIFUGIO, SI ALLARGA LA RETE DELL’ACCOGLIENZA VERSO LE DONNE

Si allargano le maglie dell’accoglienza e della protezione per le donne vittime di violenza. Dalla carta si è passati alla realtà grazie ad una casa rifugio in grado di ospitare fino a 17 donne. Un risultato corale, ci ha tenuto a ribadire l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini, grazie all’impegno di diversi soggetti Asp città di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Asl, comuni di Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni, oltre che la Regione Emilia Romagna che ha fatto da collante tra le diverse realtà. Di fronte ad un realtà in costante crescita, Piacenza risponde, con l’implementazione della casa rifugio ad indirizzo segreto, da 5 a 17 posti, ma anche con l’implementazione del Centro Anti violenza e l’attivazione di un servizio di reperibilità sociale per interventi di emergenza nelle fasce orarie di chiusura dei servizi. L’on. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità, ha sottolineato come “il fenomeno della violenza contro le donne sia in forte emersione nel paese che registra uno zoccolo duro molto forte, quindi l’aumento dei posti nelle case rifugio offre una risposta adeguata a questa piaga. Occorre ancora lavorare anche sul piano culturale e sull’educazione per contrastare questo fenomeno e le discriminazioni nei confronti delle donne”.

CASA RIFUGIO1CASA RIFUGIO2

ASL, LISTE ATTESA: “ENTRO 30 GIORNI L’88% DELLE VISITE”

Il salto di qualità è evidente. I tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale sono segnano un netto e deciso miglioramento rispetto ai dati dei mesi precedenti. I termini di paragono sono tra gennaio e settembre 2015: l’obiettivo della Regione è di effettuare le prime visite entro 30 giorni dalle richieste e le prestazioni specialistiche entro 60 giorni. “Sulle visite specialistiche – spiega Luca Baldino Direttore Generale Ausl di Piacenza – i risultati sono molto buoni: a gennaio solo il 19 per cento dei casi si riusciva a rispettare i termini previsti dalla Regione. Oggi lo si fa per l’88 per cento delle richieste. Per le prestazioni diagnostiche si è passati dal 79 per cento di gennaio al 92 per cento di settembre”. Entrando nel dettaglio, la situazione è decisamente migliorata nelle visite specialistica di Urologia, fisiatrica, endocrinologica, chirurgia vascolare, gastroenterologica e ostetrica. Queste visite, mediamente, sfiorano il 90 per cento. Permangono ancora alcune criticità in dermatologia e neurologia. Meno critica invece la situazione per le prestazioni strumentali, dove ad oggi rimangono un paio di criticità per l’ecografia alla mammella e spirometria. “Il risultato – ha tenuto a precisare il direttore Baldino – è dei medici, infermieri, assistenti. Ora la sfida vera è mantenere questo risultato nel tempo. Per questo occorrerà lavorare sul tema appropriatezza prescrittiva, tematica sulla quale in queste ore si sta dibattendo molto vivacemente anche a livello ministeriale”. Per colmare le lacune che ancora persistono si sta lavorando sull’elasticità organizzativa dei medici, sull’estensione degli orari di visita, su un nuovo sistema informatico e sulla possibilità, ancora in via sperimentale, di poter pagare il ticket in tutte le farmacie. “Mi rivolgo alla popolazione – ha detto Baldino – quando un utente non si presenta alle visite specialistiche, sta togliendo ad un altro la possibilità di poter accedere allo stesso servizio, preghiamo di avvisare almeno 48 ore prima, per continuare a mantenere alti questi livelli da poco raggiunti”.

liste attesa asl

EUROPA E ITALIA GUARDINO AL FUTURO

Poche battute quelle pronunciate dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Piacenza per l’apertura del Festival del Diritto. All’attualità Napolitano ha preferito il futuro, centrando il tema della kermesse dell’ottava edizione: “È meglio parlare del futuro che del presente” ha detto nel salone di Palazzo Gotico gremito in attesa del suo intervento. Un discorso lungo e articolato incentrato sull’Italia e sull’Europa con un auspicio finale rivolto ai cittadini “E’ venuto il momento di tornare alla priorità della politica, in una rinnovata visione del rapporto Europa-mondo. Toccherà a ciascuno fare la propria parte iniettando nella vita dell’Unione quel lievito di cultura e di partecipazione democratica la cui carenza ha esposto a così seri fenomeni e rischi di logoramento il grande, insostituibile progetto europeo”. L’Italia e l’Europa si trovano davanti a scelte epocali, così il Presidente Sergio Mattarella nel suo messaggio letto da Anna Maria Fellegara “ma guai a pensare che conquiste democratiche e diritti sociali siano una volta per tutte. Il Diritto deve guardare oltre il presente”.

NAPOLITANO DPOSI

FESTIVAL DEL DIRITTO: NELL’INCERTEZZA SI GUARDA AL FUTURO

Parte la quattro giorni dedicata al Festival del Diritto, la lunga maratona che porterà a Piacenza volti e voci noti di politici, storici e personaggi della cultura che si confronteranno sul tema del futuro inteso come guardare oltre in un momento storico in cui l’imprevedibilità è la costante. Ad aprire la kermesse, insieme al responsabile scientifico Stefano Rodotà, il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano che interverrà sul tema L’Europa del diritto e il nuovo ordine mondiale, alle 17.30 a Palazzo Gotico. Da venerdì 25 settembre si entra nel vivo con la lezione di Francesco Antinucci sulle evoluzioni di internet e sulle future implicazioni giuridiche, proseguendo con gli incontri sul destino della giustizia e della democrazia con Geminello Preterossi, Lucio Caracciolo, Massimo Brutti, Andrea Orlano, Ministro della Giustizia e Rodolfo Maria Sabelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Nel pomeriggio Giuliano Amato e Lucrezia Reichlin, discuteranno del difficile connubio tra politica economica e democrazia, Lilian Thuram affronterà la questione dei pregiudizi e delle discriminazioni razziali. Questioni che fanno molto discutere verranno affrontate anche sabato 26 settembre, a partire dalla discussione di Yasmine Ergas sulla nozione di gender e dei cambiamenti che sta subendo, e proseguendo con i temi dell’occupazione giovanile, del welfare, dei diritti delle donne e delle riforme costituzionali. Domenica 27 settembre, tra gli altri interventi ricordiamo quello di Sabino Cassese, che rifletterà sul ruolo delle corti e delle organizzazioni sovranazionali in uno spazio globale senza ordine giuridico. A seguire Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, farà il bilancio di Expo Milano 2015, mentre a Enzo Cheli sarà affidata la chiusura del Festival con una lezione che tratteggerà il destino delle costituzioni.

Grazie al Mediacenter sarà possibile vedere gli appuntamenti principali anche in diretta streaming ai siti www.festivaldeldiritto.it, festilvaldeldiritto.zero523.tv e www.piacenzasera.it

festival diritto 2015giorgio napolitano

 

ALLUVIONE, DANNI SULLE STRADE DELLA PROVINCIA PER 12 MILIONI DI EURO

Supera i 12 milioni di euro la stima dei danni alle strade e ai ponti della provincia dopo l’alluvione del Nure. Sono state particolarmente danneggiate alcune strade e lesionati diversi ponti, come emerge dalla ricognizione in via di completamento. I maggiori danni si sono verificati lungo l’intera asta fluviale del Nure a partire dalla zona della foce presso Roncaglia fino a monte di Ferriere, nell’intera val d’Aveto e nell’alta Val Trebbia. Sono state particolarmente colpite la strada provinciale 654R di val Nure caratterizzata dalla presenza di un numero particolarmente elevato di Ponti (alcuni dei quali lesionati) , la strada provinciale n. 586R di Val d’Aveto rimasta per alcuni giorni impercorribile in diversi punti, e le strade provinciali nei Comuni di Ottone, Cerignale e Ferriere. L’urgenza di molte situazioni non consente di attendere la disponibilità dei fondi regionali e statali che sono stati promessi. In attesa che vengano questi vengano resi disponibili, la Provincia ha già avviato gli interventi più urgenti per far fronte alle emergenze e riportare la rete viaria ad accettabili condizioni di sicurezza, mettendo a disposizione 3 milioni e 360 mila Euro, concentrando quindi su tali situazioni le disponibilità di bilancio e revisionando quindi la programmazione iniziale dei lavori pubblici.

Il comune di Piacenza ha deciso di prorogare l’apertura del punto informazione di Roncaglia fino alle 18 di domenica 27 settembre; gli addetti presenti gestiscono anche il numero telefonico 334.8864268, oltre che la casella di posta elettronica emergenza. alluvione@comune.piacenza.it. Resteranno allestiti sino a domenica 27 anche le docce e i servizi igienici collocati nel cortile della scuola di Roncaglia, mentre il modulo della Protezione Civile accanto all’info point verrà smantellato nella giornata di giovedì 24 settembre. Prosegue, nel frattempo, l’erogazione dei pasti alle famiglie che non possono provvedere autonomamente. Rimane inoltre in vigore il divieto di transito ai mezzi pesanti nel centro abitato di Roncaglia, dove è costante la presenza di una pattuglia della Polizia Municipale. Mercoledì 30 alle 21, al circolo Arci, si terrà un incontro pubblico con i residenti di Roncaglia e delle zone alluvionate, per un confronto diretto sulle priorità e i problemi da gestire.

bettola strada crollata

ESONDAZIONI, QUANDO IL PROBLEMA E’ URBANISTICO

Guardate queste cartina: è disponibile sul sito del comune di Farini, rappresenta la carta del dissesto comunale. Le diverse colorazioni, rappresentano le frane in evoluzione, gli accumuli per crolli e detriti, le frane in scivolamento, i depositi eluviali e colluviali. Accanto al torrente Nure, compare una striscia azzurra che rappresenta i depositi alluvionali anche a monte del ponte. Nella piena il Nure ha spazzato via tutto quello che si trovava in quel punto, abitazioni comprese. Passata l’emergenza, sarà necessario fare il punto della situazione e ricostruire là dove non esiste il pericolo. Il discorso è anche e soprattutto urbanistico: in particolare in un Paese che da decenni consumo 8 mila metri quadrati di suolo al secondo, e l’Emilia Romagna è ai primi posti in questa classifica. In più se si considera che i cambiamenti climatici proporranno nuovamente episodi meteorici come quello accaduto in val Nure a distanza più ravvicinata, la situazione è da tenere attentamente sotto controllo.

Abbiamo raccolto l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Baracchi

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ALLUVIONE, COME E’ FUNZIONATA L’ALLERTA?

Come è funzionata l’allerta nella notte tra domenica e lunedì? E più in generale come e in che modo vengono diramate le comunicazioni ai sindaci e agli organi tecnici competenti da Prefettura e Protezione Civile? Partendo dalla diga Boschi il guardiano ha l’obbligo di allertare telefonicamente la Prefettura quando il rilascio supera i 100 metri cubi di acqua. Nella fattispecie, nelle notte tra domenica 13 e lunedì 14 intorno all’ 1 la diga Boschi rilasciava già 200 metri cubi di acqua. A questo punto la Prefettura ha contattato telefonicamente i primi cittadini delle zone interessate, i soggetti tecnici competenti, tra cui Aipo, Vigili del Fuoco, Bacino Tidone e Trebbia, Carabinieri e Questura. All’1.25 della notte la diga aveva già rilasciato 600 metri cubi di acqua, una situazione assolutamente eccezionale, come mostrano i dati stessi; da 200 a 600 metri cubi in meno di mezz’ora. Contestualmente alle telefonate partite dagli uffici della Prefettura, sono stati inviati anche i relativi fax. Dalle 3 la sala operativa della Prefettura era operativa, la prima riunione con i soggetti tecnici e i carabinieri è avvenute alle 4.

Per quanto riguarda la situazione del Nure e del Trebbia, la Regione Emilia Romagna ha diramato per prima, tra le 4 e le 5 la comunicazione di allerta ai sindaci delle zone interessate e ai soggetti tecnici competenti. La modalità di comunicazione, in questo caso, è doppia, via sms e via fax. Anche la Prefettura, dopo la Protezione Civile della Regione, ha allertato sindaci e soggetti tecnici competenti con le stesse modalità.

ALLUVIONE VOLONTARI

ALLUVIONE, DALLA REGIONE LA PRIMA STIMA DEI DANNI: 88 MILIONI DI EURO

La Regione ha fatto la conta dei danni provocati dall’alluvione: 88,7 milioni di euro, una prima stima, destinata, probabilmente a crescere. Il presidente Stefano Bonaccini ha inviato al premier Renzi la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale per le province di Parma e Piacenza. La richiesta, formulata d’intesa con i presidenti delle Province e sentiti i Prefetti, riguarda l’assegnazione di adeguati mezzi e poteri straordinari per effettuare con urgenza i necessari interventi e ripristinare le normali condizioni di vita nelle province interessate. Il presidente Bonaccini ha presentato una prima stima delle spese urgenti – sulla base della ricognizione fatta dall’Agenzia regionale di Protezione civile col supporto degli Enti locali – che ammonta a 88.736.000 euro per la prima assistenza alla popolazione, il ripristino dei servizi essenziali e per interventi di somma urgenza (sulla viabilità e strutture strategiche), nonché per interventi  urgenti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei fiumi, in particolare in corrispondenza dei centri abitati, dei ponti e delle strade danneggiati. Riguardo al concorso finanziario urgente della Regione,  vanno segnalati inoltre un  milione e 500 mila euro per interventi già avviati dai servizi tecnici di bacino e circa un milione di euro di assegnazioni urgenti agli enti locali (nell’ambito dei 5 milioni di euro che la Giunta regionale ha già messo a disposizione dei territori colpiti dall’evento).Nella lettera di richiesta, Bonaccini ha ripercorso le principali criticità verificatesi durante i giorni più difficili dell’emergenza per la popolazione e le infrastrutture pubbliche e private. Il bilancio accertato è di due vittime e di un disperso. Sono rimaste isolate oltre 80 frazioni a causa dell’interruzione viaria e sono state sfollate oltre 100 persone. Si sono inoltre verificati allagamenti diffusi nei centri urbani dei fondovalle e nella città di Piacenza e, in alcuni casi fra cui i comuni di Farini e Ferriere, alcune abitazioni sono state interamente distrutte mentre risultano fortemente danneggiate la sede del Comune di Farini e la caserma dei Carabinieri. Si è registrata anche una diffusa interruzione dei servizi essenziali (elettricità, gas, acqua: oltre 4000 utenze disalimentate) e ancora in parte in fase di ripristino. Inoltre sono state interrotte strade comunali per oltre 200 km e strade provinciali per circa 340 km.

Intanto proseguono le donazione e le raccolte fondi: la Provincia di Piacenza conferma l’apertura di un conto corrente dedicato in accordo con le organizzazioni sindacali e le categorie economiche. Il conto è aperto presso Cariparma Credit Agricole con Iban: IT82H0623012601000031855130. Nella causale specificare Contributo alluvione 2015. L’associazione Piacenza Music Pride, insieme ad Unione Commercianti, Camera di Commercio, Confesercenti ed associazione Vita in Centro a Piacenza, sta organizzando un concerto il cui ricavato andrà a favore degli alluvionati. A giorno verranno resi noti i dettagli dell’iniziativa.

bETTOLA PONTE ALLUVIONE

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