PENSIONATI SOTTO TIRO, CARTELLE PAZZE DALL’INPS. “NON PAGATE”

Riportiamo la nota dello Spi Cgil in cui viene lanciato l’allarme sulla “cartelle pazze” in arrivo dall’Inps nelle quali è contenuto il modello di pagamento all’Agenzia delle Entrate di somme decisamente importanti, 400 euro e oltre. L’appello del segretario Tamer Favali: “Non pagate”.

Ad alcuni pensionati piacentini sono arrivate lettere dall’INPS Nazionale con testi incomprensibili che hanno, però, in allegato il modello di pagamento unificato all’Agenzia delle Entrate di somme affatto trascurabili (400 euro e oltre). Sarebbe comico – se non fosse esasperante – che le ingiunzioni di pagamento risultano fissate per giorni già superati all’atto della consegna postale. In un momento in cui i pensionati italiani, i più tartassati fiscalmente d’Europa, “benedetti” dal Renzismo con l’esclusione dal beneficio degli 80 euro e il mantenimento dell’ingiustizia delle detrazioni fiscali, la dinamica anti-sociale del meccanismo della perequazione automatica e il dimenticatoio delle somme rubate con l’iniquo blocco della stessa, adesso ci sono anche comportamenti inaccettabili dell’INPS che vuol mettere le mani in tasca senza spiegare bene perché. Qualche pensionato, evidentemente poi colpito da qualche dubbio, si è rivolto a noi dopo aver già pagato. Ora ci sarà da sudare per riavere il maltolto!!!Nel frattempo, ci siamo già organizzati verso le INPS “a portata di mano” Regionale e Provinciale per avere risposte chiare ed esaustive per noi e per i pensionati coinvolti in questi invii postali. Non basta dire “sono cose romane”; no, vogliamo sapere come stanno le cose e alla svelta, perché non si può scherzare con chi tutti i giorni deve far di conto per tirare avanti. E alla svelta perché ci stanno ragioni per montare una giusta, adeguata protesta. Noi non vogliamo soffiare sul fuoco, ma non ci gireremo dall’altra parte rispetto a chi ci chiede semplicemente di sapere bene perché gli vengono chiesti tanti soldi. NEL FRATTEMPO DICIAMO A TUTTI: NON PAGATE, VENITE SUBITO NEI NOSTRI UFFICI A MOSTRARCI COSA VI HANNO SCRITTO, e ci faremo carico di far valere il principio dell’informazione precisa come base insostituibile della democrazia partecipata. 

Comunicato della Segreteria Provinciale SPI-CGIL

cartele pazze

RDB, L’UNICA SPERANZA IN UN NUOVO BANDO DI GARA

I commissari di RDB hanno consegnato la relazione al Tribunale che deciderà sul futuro del marchio storico. Entro oggi Paolo Marini della Geve srl avrebbe dovuto versare la prima tranche del pagamento di 250 mila euro, ma al momento pare non ci siano novità positive. Se questo venisse confermato la parola passerà ai giudici che si riserveranno se posticipare il tutto all’incontro del 26 gennaio a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico e decidere per un nuovo bando di gara. “Sarebbe la decisione più auspicabile – rimarca Paolo Carrera della Cisl – i lavoratori sono arrabbiati, non percepiscono li stipendio da mesi, molti di loro hanno rinunciato alla mobilità sperando in un contratto con l’azienda che avrebbe dovuto acquistare RDB. Un nuovo bando di gara sarebbe l’unica soluzione per non far morire RDB, a patto che si presentino imprenditori seri con un piano industriale realizzabile”.

rdb pontenure

CALZA, PROVINCIA: “STIAMO RASCHIANDO IL FONDO DEL BARILE”

Che fine hanno fatto i 7 milioni di euro di tesoretto che l’ex Presidente della Provincia Trespidi aveva destinato all’ente piacentino? Si trattava certamente di un bel gruzzoletto, in parte destinato al trasporto pubblico, in parte ai collegamenti stradali sulle principali arterie provinciali. Niente di tutto questo. Sono serviti all’attuale amministrazione a non soccombere pesantemente ai colpi della Legge di Stabilità del Governo centrale. La legge tanto odiata dagli amministratori locali che ha costretto, soprattutto le province in vista del loro ridimensionamento, a decurtare i bilanci. A Piacenza è toccato un taglio da 15 milioni di euro. Quei 7 milioni di euro cautamente accantonati sono andati nelle casse dello Stato. E quale sorte toccherà alla nuova provincia di Piacenza, una delle più virtuose d’Italia dal punto di vista del bilancio? A rimetterci sono quei settori che richiedono più spese vive come edilizia scolastica e viabilità, dove cioè, se c’è da mettere in sicurezza il tetto di una scuola o una strada, occorre spendere denaro. Con 1100 chilometri di trade provinciali di gestire, la situazione non è facile, anzi diventa complicatissimo anche mettere una pezza sulle buche dei principali assi viabilistici. “Stiamo raschiando il fondo del barile – ha detto la vicepresidente della Provincia, con delega alla viabilità, Patrizia Calza – stiamo facendo qualsiasi cosa per eliminare gli sprechi.  Noi amministratori siamo prima di tutto cittadini e sindaci, quindi capiamo benissimo quello che la gente sta passando, risentiamo dei disagi che tutti stanno vivendo. Siamo preoccupati perchè, dal Governo, non arrivano quelle risposte che ci aspettavamo”

Il servizio con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

CALZA

IN VISTA DI EXPO LE REALTA’ MUSEALI FANNO SISTEMA

Dieci realtà museali piacentine che si mettono insieme per la promozione delle loro attività. Sembra scontato, in realtà a Piacenza non era mai successo. Musei civici di Palazzo Farnese, museo civico di Storia Naturale, Galleria Ricci Oddi,  musei Ecclesiastici Diocesani, Opera Pia Alberoni, Fondazione Istituto Gazzola, Ente museo Palazzo Costa, Piccolo museo della Poesia, museo Ornitologico Foi onlus e Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno sottoscritto un protocollo che va nelle direzione di valorizzare il proprio patrimonio soprattutto in vista di Expo 2015. L’obiettivo è di creare una immagine comune delle realtà museali cittadine, migliorare la fruibilità e l’accessibilità delle collezioni esistenti e incentivare la creazione e/o l’ampliamento di nuove realtà, favorendo anche l’accoglienza di collezioni private, oltre ad attuare soluzioni condivise per migliorare la gestione e l’organizzazione delle singole realtà. Insomma fare rete su ciò che già esiste, valorizzando le singole realtà all’interno di un grande contenitore sfruttando l’occasione dell’esposizione universale milanese.

Protoc Musei Piacentini

EXPO 2015: TANTI I PROGETTI MA I FONDI SCARSEGGIANO

Le risorse scarseggiano rispetto alle richieste. Siamo arrivati nella fase cruciale in cui il comitato d’indirizzo per Expo 2015 deve selezionare i progetti. Ma il problema è che rispetto all’inizio, le somme sul tavolo sono diminuite di circa 250/300 mila euro. Non tutti gli enti riescono a garantire quello che all’inizio avevano detto di poter mettere a disposizione, non certo per la loro volontà. La Provincia, ad esempio, è una di queste. La Legge di Stabilità a cui è soggetta ha tagliato il finanziamento per l’esposizione universale.A quello di oggi seguirà un nuovo incontro con le istituzioni per definire in modo più completo i progetti selezionati. Quello a cui si sta lavorando è una razionalizzazione dei progetti: ad esempio riunire quelli che ruotano attorno a Giuseppe Verdi o al pomodoro per cercare di distribuire al meglio le risorse a disposizione che su due anni, 2014/2015, oscillano tra i 600-700 mila euro.

expo cartina

TROPPI FURTI E NASCE IL COMITATO “VALCONASSO SICURA”

Troppi furti, paura tra i residenti e a Valconasso nasce il comitato spontaneo Valconasso sicura. L’ultimo fatto proprio pochi giorni fa. L’obiettivo è “ottenere dalle pubbliche autorità attenzione e risposte ad un fenomeno ormai incontrollabile che ha toccato quasi tutte le famiglie del territorio” si legge nella nota. Pare che già oltre 190 cittadini abbiano aderito al comitato che “mira ad organizzare iniziative di informazione dei cittadini sul tema, promuovere strumenti tecnologici utili alla comunicazione fra i cittadini e, con le forze dell’ordine, alla prevenzione dei fenomeni criminosi, alla sorveglianza, a coordinare la propria azione con quelle di altri comitati ed associazioni che a livello locale, regionale e nazionale perseguono analoghe finalità”. Per chi volesse informazioni sull’attività del neonato comitato è possibile scrivere valconassosicura@gmail.com

furto

“GAIA LA LUCE CHE ENTRAVA NEI CUORI”

“Gaia era la luce che entrava nei cuori delle persone”. Lo ha detto commossa la mamma, Valentina Carraro, al termine della cerimonia per l’ultimo saluto alla figlia. Parole spezzate dal dolore che ancora una volta hanno descritto chi era Gaia Molinari, quella bella ragazza, solare, che con il suo sorriso scaldava i cuori. La chiesa di San Martino di Rivalta era gremita, tantissime le persone che hanno preso parte alla celebrazione sul sagrato. “Esistono persone per le quali la vita vale poco più di trenta monete” ha detto il parroco nel corso dell’omelia facendo riferimento al brano del Vangelo e all’omicidio della 29enne – gli inquirenti prima o poi ci diranno chi ha commesso quel gesto atroce verso Gaia, tutti gli interrogativi troveranno una risposta. Gaia si era presa un anno sabbatico per impostare la sua vita – ha detto il parroco – Dio per lei avrà il volto degli amici, dei bambini a cui insegnava le lingue, dei suoi cari”. Al termine dell’omelia ha riportato le parole del Vangelo rivolgendo un invito alla famiglia: “non sia turbato il vostro cuore, non cedete alla disperazione nè alla paura”. Il feretro di Gaia, giunto in Italia dopo quasi un mese dalla sua morte a Jericoacoara, è stato accompagnato dal volo in cielo di tanti palloncini colorati. Li tenevano in mano delle ragazze, le sue amiche quelle che magari con lei hanno condiviso l’esperienza del volontariato. Ognuno aveva scritto una frase, una dedica “Ciao Gaia”, “fiore di loto”, per salutare l’amica che aveva un sorriso che riempiva il cuore.

funerale gaia 2funerale gaia 1

CENTRODESTRA UNITO: “UNA MARCIA DI PARTE”

Non è stata una manifestazione condivisa, reclama il centrodestra che si è presentato unito per prendere le distanze dalla camminata per la pace organizzata dalle associazioni. Compatti si sono presentati alla stampa Forza Italia con il coordinatore Jonathan Papamarenghi, i consiglieri Lucia Girometta e Filiberto Putzu, la Lega Nord con il segretario Pietro Pisani, il consigliere comunale Massimo Polledri e il consigliere regionale Matteo Rancan, Fratelli d’Italia con il consigliere regionale Tommaso Foti e il consigliere comunale Erica Opizzi. “Il PD è collaboratore di quanto accaduto – ha detto Papamarenghi – che non riesce a controllare i flussi migratori. “Piacenza è l’anomalia italiana” ha denunciato il consigliere Putzu con il 16% di presenza straniera, Castel San Giovanni raggiunge il 20% per presenza di studenti stranieri nelle scuole. È intento del consigliere di Forza Italia chiedere ai sindaci la quantità dei fondi erogati alla popolazione straniera, per questo – ha aggiunto – organizzeremo banchetti per informare i cittadini”. “Basta con il supermercato del buonismo” è la definizione utilizzata dal consigliere Polledri per definire le politiche utilizzate dall’amministrazione per favorire gli immigrati. “Non apprezzo la satira quando si tira in ballo la religione, ma ritengo folle il gesto di Parigi – ha chiarito Tommaso Foti – a livello regionale occorrono autorizzazioni precise per l’aperture delle moschee. O vige il principio di reciprocità o diversamente non è possibile”. E c’è chi come il neo consigliere regionale del Carroccio Matteo Rancan caldeggia la risoluzione degli accordi di Schengen.

Le interviste all’interno dell’articolo precedente 

CENTRODESTRA

PIACENZA MARCIA PER LA PACE

Dissentire certo, anche animatamente, ma sempre utilizzando l’intelligenza, la fede in un Dio non può giustificare violenza e morte. Negli interventi che si sono succeduti nel corso della camminata per la pace contro il terrorismo, questo è stato il concetto che tutti hanno voluto esprimere. Tra i presenti risuonavano le parole di Papa Francesco, pronunciate poco ore prima in viaggio verso le Filippine: “In nome di Dio non si uccide, ma non si insulta la fede degli altri” e ancora “uccidere in nome di Dio è un’aberrazione”. In corteo silenzioso con le matite alzate al cielo hanno sfilato, lungo le vie del centro, soprattutto le associazioni, ma anche l’amministrazione con la giunta al completo, i giovani dell’unione degli studenti e tanti musulmani uomini, donne e ragazzi.

Una manifestazione per la libertà di stampa, forse giunta un po tardiva è vero, ma pur sempre presente. Ha partecipato anche Giovanni Rossi, Presidente Nazionale della Federazione della Stampa: “siamo perchè quello che è accaduto è inaccettabile, gli atti criminali sono incompatibili con ogni credo religioso. Si può non essere d’accordo con ciò che si scrive, ma la violenza non è mai giustificabile”.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/manifestazione charlie.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/manifestazione charlie.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/01/matite-alzate-islam2.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

LA MONTAGNA A RISCHIO DISSESTO. L’ALLARME DEI SINDACI A TUTTO TONDO

Altro che valorizzarla, dalla montagna si scappa. Sono i balzelli che impone la politica a favorirne lo spopolamento. Imu sui terremi agricoli, aumento del’iva sul pellet, riduzione degli uffici postali nei piccoli centri. Elementi che certamente non incentivano, anzi. Con la Legge di Stabilità che costringe i sindaci a versare cifre enormi nella casse dello stato, la montagna è a rischio dissesto. Il primo cittadino di Travo Ludovico Albasi ha proposto di spostare la sede del comune a Scarniago 668 metri di altitudine per non far pagare l’umi agricola.

Nella sofferenza c’è spazio solo per l’autenticità. Lo sanno bene i redattori di Radio Shock il progetto di riabilitativo per i pazienti del Dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale di Piacenza. Nata dieci anni fa di strada Radio Shock ne ha fatta tanta, fino ad approdare in tv alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi. La prima puntata niente meno che con il premier Renzi e non sono mancate le sorprese.

Dopo i fatti tragici di Parigi che hanno scosso il mondo, siamo andati a vedere che aria tira al Centro Culturale Islamico di Piacenza nel primo venerdì di preghiera dopo la strage di Charlie Hebdo. La presa di distanza da quanto accaduto è totale. Abbiamo intervistato alcuni giovani della comunità, Hajar 20 anni, Mohamed 27 che si rifiutano di definire quello che sta accadendo una guerra santa.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata4.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata4.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2014/12/logo1.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]