TORRIONE FODESTA, QUALE FUTURO?

Quale futuro per Torrione Fodesta? Il Comune, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi con un rappresentante del Demanio,  ha deciso di procedere alla derattizzazione e alla disinfestazione dei luoghi. Una volta terminate queste operazioni, potrebbe essere la volta buona per pensare seriamente ad un futuro utilizzo della struttura. Struttura che però appartiene al Demanio, per questo il Comune dovrebbe chiedere un trasferimento di proprietà. “E’ un vero peccato che un edificio così bello sia ridotto ad uno stadio di degrado così elevato – ha detto l’assessore Luigi Rabuffi –  sarebbe strategico per la città pensare ad una sua conversione anche considerata la posizione logistica, a pochi passi dal centro ma nello stesso tempo vicina all’ingresso nord della città. Personalmente – spiega l’assessore – vedrei bene questo luogo per ospitare l’attività delle associazioni, oppure come spazio ricreativo da far vivere con iniziative aperte a tutti i piacentini. Sarà certamente uno degli argomenti di cui discuteremo nel ritiro di giunta della prossima settimana”.

Torrione fodesta

 

PALAZZO EX ENEL, ORMAI SOLO MACERIE

Da viale Risorgimento la prospettiva, ora, è del tutto diversa. Lo sguardo arriva direttamente al liceo Gioia perchè oggi le ruspe stanno “mangiando” palazzo ex Enel. Il lavoro di demolizione sta procedendo a pieno ritmo per concludersi entro il 15 settembre data di inizio delle scuole. Attualmente le vie a ridosso della struttura sono chiuse al traffico; via Campo della Fiera in parte ristretta, via X Giugno chiusa per il primo tratto di circa 50 – 60 metri. Dopo il totale abbattimento della struttura, ne sorgerà una con funzioni residenziali e commerciali, appartamenti, negozi e uffici.  All’interno troverà spazio anche una palestra di 250 metri quadrati a disposizione dei residenti e delle associazioni.

Intanto il gruppo di ricerca Piacenza Romana, l’associazione Archiostorica, Italia Nostra e Fai stanno aspettando che la Soprintendenza fissi la data per il sopralluogo richiesto proprio dalle associazione in merito al recupero dei reperti archeologici riposti nella soletta di cemento armato dal 1981.

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REGIONALI, CENTRODESTRA UNITO CON UN CANDIDATO PRESIDENTE?

Sarà un derby tra Matteo Richetti e Stefano Bonaccini. L’Emilia del dopo Errani passerà nelle mani di uno di loro, entrambi renziani ma molto diversi per formazione: ex Margherita, rottamatore dal primo giorno, Richetti; ex Ds, ex bersaniano, Bonaccini. Sfumata l’ipotesi di un candidato unico con Daniele Manca sindaco di Imola che piaceva sia ad Errani che al premier Renzi, il Pd è di nuovo impegnato con le primarie fissate per il 28 settembre.

Il centrodestra invece come si sta preparando a questo importante appuntamento elettorale? Allo scoperto non è uscito ancora nessuno, ma la sensazione è che ci sia forte fibrillazione tra i partiti considerata la partita che c’è in gioco. Fabio Callori, ex sindaco di Caorso, attualmente vice coordinatore regionale di Forza Italia, spiega le intenzioni della coalizione. “L’obiettivo è di arrivare all’appuntamento di ottobre con un unico candidato presidente che rappresenti l’intera coalizione di centrodestra. Crediamo che questo sarebbe un segnale forte di unità che i nostri elettori certamente apprezzerebbero”.Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia, Lega e Udc insieme? “Pare che ci siano le condizioni per andare uniti, se queste venissero meno ogni partito presenterà il suo candidato”. Tramontata dunque l’ipotesi primarie tanto amate e utilizzate dal centrosinistra. Anche lo stesso Callori si mette a disposizione di Forza Italia come candidato consigliere. “Ho dato la mia disponibilità, qualora il partito o la coalizione me lo chiedessero. Oggi non rivesto più il ruolo di sindaco, per cui ogni incompatibilità è decaduta”.

consiglio regionale

SCUOLA, A PIACENZA ASSUNTI 155 INSEGNANTI A TEMPO INDETERMINATO

Entro la settimana saranno 155 gli insegnanti precari che verranno assunti e stabilizzati. In pratica, dopo anni, entreranno nel mondo della scuola con un contratto a tempo indeterminato. 155, appunto, è il dato che riguarda Piacenza. Fanno parte dei 100 mila professori che il Governo Renzi ha deciso, a livello nazionale, di assumere. Tornando al dato locale, una parte degli assunti ha vinto il concorso, l’altra fa parte della Gae (graduatoria ad esaurimento). I sindacati come giudicano questo risultato? “gli insegnanti che quest’anno entrano in ruolo – spiega Lucia Galeazzi della Cisl scuola – coprono il 58% dei posti vacanti. Questo significa che rimane un 42% dei posti ancora destinati alle supplenze. Ci saremmo aspettati che la prima percentuale fosse più alta. Anche perchè -continua – il ministro Giannini ha detto che bisogna eliminare il precariato, ma come intende farlo se ci sono ancora 4000 persone soggetta alla cosiddetta quota 96, insegnanti che sarebbero dovuti andare in pensione ma bloccati dalla legge Fornero? Ciò significa  che ci sono altrettanti giovani insegnanti senza lavoro. Siamo in attesa di scoprire cosa sarà la sorpresa che il premier Renzi ha in serbo per venerdì – conclude Galeazzi –  staremo a vedere”.

Il grande nodo sono il precariato e le supplenza che il ministro Giannini ha definito “agente patogeno del sistema scolastico, batterio da estirpare” suscitando non poco malumore tra coloro che da una vita tirano avanti facendo proprio i supplenti. A lavoro con il ministro anche il sottosegretario Reggi al quale i contabili del Miur hanno segnalato che oggi pagare centomila supplenze l’anno da settembre a giugno costa quasi come pagare centomila stabilizzati. La differenza sta negli stipendi di luglio e agosto che i supplenti, licenziati ogni fine stagione, non prendono. Ma come trovare la quadra? Dove mettere mano per trovare i soldi per pagare gli insegnanti e togliere il precariato? Il denaro che il governo ha trovato, fino ad ora per la scuola, è un miliardo e mezzo, sarà sufficiente?

scuola insegnanti

COLOSIMO: “LA NUOVA FONDAZIONE NON PUO’ ASPETTARE”

Il consigliere comunale di Piacenza Viva Marco Colosimo torna sul caso Fondazione. Lo fa con una nota, a pochi giorni dalla riapertura dell’ente dopo la pausa estiva fissata per il primo di settembre. Dalla prossima settimana il presidente in regime di prorogatio Francesco Scaravaggi dovrà convocare il prossimo consiglio generale nel quale verrà nominato il nuovo presidente. Verosimilmente dovrebbe essere per metà settembre. Nel frattempo il Collegio dei Sindaci dovrà reperire i documenti chiesti dal Ministero del Tesoro per far luce sugli investimenti della Fondazione dal 2000 ad oggi. Di seguito la nota del consigliere Colosimo

La nuova Fondazione non può aspettare, non possono aspettare i piacentini  con loro la cultura , la formazione il turismo l istruzione. Credo che sia stata sbagliata la procedura adottata e credo anche che occorra probabilmente una richiesta di verifica di regolarità  degli atti e delle procedure adottate alla Procura, al Tesoro e perché non anche alla Banca d’Italia. Si saranno abbassati i riflettori di quotidiani nazionali, ma l’attenzione che da ormai più di un anno dedico a questa spinosa e a tratti inquietante faccenda non cala. Non cala perché non siamo ancora arrivati alla svolta, perché l ‘unica buona notizia è stato l’azzeramento del Cda, una fatica non da poco dato che per arrivare a questo è stato necessario allertare quotidiani e mensili nazionali,  ma ciò non importa ciò che importa realmente oggi è lo stato di salute della nostra Fondazione, ciò che importa oggi è sapere quanto ancora la Fondazione possa contribuire in termini monetari allo sviluppo della nostra città. Ed è anche per questo che voglio conoscere coloro i quali prenderanno parte a questa ristrutturazione  tanto attesa e spero produttiva. Chiedo al Notaio Toscani, al momento unico candidato alla presidenza, perché ritiene di poter sapere fare il Presidente in questa delicata situazione e se ovviamente  si rende conto delle responsabilità che dovrà assumersi che di certo non si limiteranno alla lettura quotidiana del Sole 24 Ore come qualcuno credeva  fino a poco tempo fa . Poi chiedo anche al Consiglio Generale di far luce su tutti i conflitti d interesse esistenti all’interno dello stesso, perché oggi più che mai serve trasparenza ed eticità. In conclusione faccio l’ ennesimo appello al Sindaco Dosi affinché indichi una persona da nominare all’interno del Cda per aver controllo della situazione e soprattutto per tutelare gli interessi  della nostra città del suo sviluppo, del suo futuro.

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FEDERCONSUMATORI:”ALTRO CHE AUTUNNO CALDO, SARA’ FREDDISSIMO”

“Non sarà un autunno caldo, ma freddo, anzi freddissimo” a dirlo è Angela Cordani, responsabile dello sportello di Federconsumatori Piacenza. Al rientro dalla pausa estiva, dopo un giorno di apertura, all’ufficio di via 24 Maggio sono arrivate cinque persone che hanno chiuso l’utenza del gas. Perchè? Non riuscivano più a pagare le bollette. “Questo significa non poter cucinare – spiega Cordani – e ,quando comincerà il freddo, non potersi riscaldare. E’ una situazione drammatica. Era prevedibile considerati il numero sempre in aumento di persone senza lavoro e la precarietà dilagante”. A Federconsumatori sono arrivate in poche ore anche un paio di telefonate di proprietari di case in affitto i cui inquilini non sono in grado pagare nè il canone di affitto nè le utenze. “Di fronte a queste situazione – continua Cordani – ciò che possiamo fare è contattare i gestori per cercare di rateizzare il più possibile i pagamenti, ma a volte non basta neppure questo perchè le persone non riescono ad arrivare al minimo richiesto per mantenere l’utenza attiva”. A livello nazionale, secondo Adusbef e Federconsumatori, al rientro dalla ferie, i costi da sostenere saranno tanti, tra bollette (per chi se lo può permettere), tasse sulla casa e avvio della scuola, una stangata che rischia di arrivare a 1900 euro. Una cifra insostenibile per le famiglie il cui potere d’acquisto è diminuito di oltre il  13.4% dal 2008 ad oggi. Secondo le previsioni per la scuola si spenderanno 779 euro, per la Tasi il costo medio sarà di 231 euro, le bollette di acqua, luce, gas e telefono arriveranno a 460 euro mentre la Tari costerà 156 euro.

boletta gas

TONDO DI BOTTICELLI IN TRASFERTA A TOKYO. QUALI RICADUTE PER EXP0 2015?

Il Tondo di Botticelli va in trasferta in Giappone. E’ proprio così, il dipinto che rappresenta la Madonna adorante il Bambino con San Giovanni verrà esposto in una mostra a Tokyo organizzata dalla prima televisione giapponese e dal terzo quotidiano nazionale. Un’operazione di marketing su cui il Comune di Piacenza ha scommesso, dall’esito non scontato, ma che sarebbe sarebbe stato un peccato non tentare. Gli organizzatori giudicano il Tondo la terza opera più importante di Botticelli dopo la Venere e la Primavera, per questo i giapponesi hanno fatto tappa quattro volte a Piacenza per concludere la trattativa. Tra l’altro il quadro per essere spostato necessita di una particolare cura considerata la delicatezza della struttura. Il sindaco Dosi, a fine settembre, partirà per Tokyo dove parteciperà alla conferenza stampa di presentazione dell’evento in programma da marzo a maggio dell’anno prossimo. La scommessa di Piacenza è legata fortemente all’evento Expo 2015. In che senso? La mostra in Giappone si chiuderà pochi giorni prima dell’avvio di Expo; considerato che, ad oggi, su 5 milioni di prenotazioni, un milione arriva proprio dai paesi asiatici, c’è un’ottima probabilità che molti giapponesi a Milano per Expo, tornino a Piacenza per rivedere il Tondo nella sua collocazione originaria ai musei civici di Palazzo Farnese. Ecco che il cerchio si chiude. Di certo quella che ha fatto l’amministrazione comunale è stata una scelta rischiosa, i cui risultati potrebbero non essere all’altezza delle aspettative, ma l’impegno c’è stato sopportato anche dai numeri e dalle garanzie ricevute dai giapponesi che promuoveranno a mezzo stampa la mostra e tradurranno alcune guide su Piacenza in giapponese. 

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ITALIA, IL PAESE DELLE OPERE PUBBLICHE INCOMPIUTE

Sono quasi settecento le piccole o grandi opere che vengono lasciate a metà, semplicemente incompiute in uno stato più o meno avanzato di esecuzione. Nel lungo elenco, suddiviso per Regioni, pubblicato sul sito Linkiesta se si da un’occhiata all’Emilia Romagna la provincia di Piacenza non è messa male. Nel senso che risulta solo il comune di Lugagnano Val d’Arda con la realizzazione di un servizio di aggregazione a Rustigazzo. Un’opera completa al 97,31%, allo stato di esecuzione C, ovvero lavori ultimati ma non collaudati nel termine previsto in quanto l’opera non risulta rispondere a tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal progetto esecutivo. L’importo complessivo dell’opera è di quasi 435 mila euro, gli oneri necessari per l’ultimazione sono stati stimati in 11.900 euro. “L’opera è praticamente conclusa – spiega il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi – si sta lavorando al completamento del solaio. Sono stati aggiunte alcune migliorie per 30-40 mila euro in più rispetto al capitolato, che hanno portato a concludere l’intervento qualche mese dopo. Verosimilmente il centro dovrebbe essere pronto per il mese di ottobre. Qui troveranno sedi – prosegue il sindaco – le attività sanitarie dell’alta Val Chero e l’Avis di Rustigazzo, realtà molto importanti per il territorio. Tra l’altro l’età media della popolazione di queste zone è molto elevata, questo centro permette agli anziani di avere un punto di riferimento importante che altrimenti dovrebbero spostarsi a Lugagnano o Carpaneto. E’ davvero curioso – riflette Papamarenghi – che in questo elenco non compaia un’opera davvero incompiuta, ovvero la tangenziale di Carpaneto, i cui lavori sono fermi da almeno 3 anni, per cui sono stati stanziati 10 milioni di euro, che oggi non bastano per completare l’opera”.

Messa molto peggio la cugina Parma, che risulta nell’elenco pubblico con numerose opere da completare, alcune delle quali con uno stato di avanzamento appena del 20%.

A livello nazionale quanto valgono questi scheletri di cemento sparsi per l’Italia? Un patrimonio da 2,6 miliardi di euro che necessita almeno di 1,4 miliardi per essere completato e messo in funzione. In tutto 4 miliardi di euro, che secondo alcuni sarebbe sottostimato perchè nell’elenco mancherebbero i dati della Regione Calabria.

opere pubbliche

CLAUDIA CARDINALE INCANTA BOBBIO

Con il ruolo di Angelica, Visconti le fece il più bel regalo della sua vita da attrice. Claudia Cardinale, icona del cinema italiano, ha incantato Bobbio. Una bellezza senza tempo, spontanea e ironica nel ripercorrere le tappe più importanti della sua carriera. Al Bobbio Film Festival la Cardinale è arrivata come madrina d’eccellenza, per presentare, cinquant’anni dopo la prima uscita nel 1963, Il Gattopardo di Luchino Visconti, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna di cui Marco Bellocchio è presidente da pochi mesi.

Il Gattopardo è il film che mi ha cambiato la vita” confessa all’inizio dell’incontro con il pubblico durante la chiacchierata con il critico cinematografico di Sky Giovanni Canova nella quale Claudia Cardinale ha ripercorso la sua carriera ricordando i due grandi registi con cui ha lavorato: Luchino Visconti e Federico Fellini, il primo perfezionista, l’altro votato all’improvvisazione 

Poi la scena del bacio con Alain Delon, che interpretava Tancredi, deciso a partecipare alla nuova scalata sociale con l’affascinante Angelica. Il Gattopardo rimarrà nella storia del cinema come il film manifesto della vita che cambia, il declino dell’aristocrazia e la crescita della nuova borghesia come recita una delle più significative citazioni “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. 

Nel corso dell’incontro in una sala davvero gremita, la Cardinale ha ricordato anche alcune curiosità della sua carriera, come quella voce roca e sensuale che anima un corpo fiabesco ha sempre affascinato pubblico e critica. “Fino agli anni 60 venivo doppiata – spiega – perchè avevo le corde vocali sottoutilizzate, praticamente da piccola non parlavo, poi quando cominciai fu per tutti una grande sorpresa”. Tra i registi con cui lavorò anche Bellocchio in Enrico IV con Mastroianni che – confessa – mi fece una corte spietata alla quale non cedetti mai”.

La giornata bobbiese della Cardinale si è conclusa con la consegna del Gobbo d’Oro alla carriera e la proiezione del film tra i pannelli fotografici della mostra a lei dedicata. 

FESTA PD, TUTTO PRONTO NONOSTANTE LE POLEMICHE

Nonostante le polemiche sul luogo, la festa del Pd è pronta a partire. I portici di piazza Cavalli ospiteranno cinque serate, 29 agosto 2 settembre, dedicate all’attualità politica locale e nazionale. Da Piacenza che si prepara ad Expo 2015, compresi gli aspetti più controversi, a tematiche più prettamente politiche con i parlamentari piacentini Bersani, De Micheli, Migliavacca che si confronteranno sul futuro del partito, passando per il ruolo dell’Italia alla guida del primo semestre europeo con l’europarlamentare Simona Bonafè. Si parlerà di scuola con il sottosegretario Reggi, fino alle elezioni regionali del dopo Errani. In questa occasione al dibattito parteciperanno il segretario Bonaccini e i candidati alle primarie nomi sui quali, nonostante la ristrettezza dei tempi, non c’è ancora certezza. 

In piazza Cavalli dunque per cinque serate si parlerà di politica e attualità, il luogo simbolo di Piacenza ospiterà dibattiti di chiara idea politica. Proprio riguardo a questo, nelle scorse settimane, si sollevò una pesante polemica da parte di un’ampia fetta di partiti politici.